INDICE ARTICOLO
Cos’è
La retinaldeide (o retinale) è un derivato della vitamina A, ovvero un retinoide.
Il termine “retinoidi” si riferisce alla vitamina A, conosciuta come retinolo, e alle varie molecole da essa derivate.
I retinoidi sono un ingrediente attivo molto usato nei cosmetici, nei farmaci e nei cosiddetti cosmeceutici (un ibrido tra farmaci e cosmetici).
Alcuni retinoidi, come l’acido retinoico o tretinoina, possono essere usati soltanto in campo farmaceutico, mentre il loro impiego non è ammesso per l’uso cosmetico.
Nella cosmesi è invece ammesso l’uso del retinolo, che assorbito dalla pelle viene convertito dapprima in retinaldeide (RAL) e successivamente in acido retinoico (RA) da cheratinociti e fibroblasti.
Anche la retinaldeide può essere usata nei cosmetici, ma in genere si preferisce usare il suo precursore, il retinolo appunto, che risulta meglio tollerato dalla cute.
Si tenga poi presente che indipendentemente dal retinoide scelto, la sua azione a livello cutaneo dipenderà in gran parte dalla conversione in acido retinoico.
L’acido retinoico (tretinoina) puro è quindi il retinoide più potente ed efficace, ma anche quello più pericoloso. I retinoidi più delicati, come il retinolo e gli esteri del retinolo, devono invece essere convertiti in acido retinoico dagli enzimi della pelle, prima che possano effettivamente produrre i loro benefici.
Tanti più passaggi enzimatici servono per ottenere acido retinoico, tanto più l’azione del retinoide è debole ma anche delicata:
- 0 Passaggi: Acido Retinoico Puro
- 1 Passaggio: Retinaldeide ed Esteri dell’Acido Retinoico
- 2 Passaggi: Retinolo
- 3 Passaggi: Esteri del Retinolo (es. Retinyl Palmitate, Retinyl propionate ecc.)
La retinaldeide ha dunque un’azione più potente del retinolo, ma per lo stesso motivo può produrre reazioni cutanee abbastanza violente (dermatite da retinoidi, vedi oltre).
Come Funziona
Le azioni fisiologiche dei retinoidi nella pelle sono mediate principalmente dalle loro interazioni con il recettore dell’acido retinoico (RAR) e il recettore X del retinoide (RXR).
L’acido retinoico agisce con vari meccanismi, sia a livello degli strati più superficiali (epidermide) che di quelli più profondi:
- Stimola la sintesi di collagene
- Stimola la sintesi di elastina
- Induce l’espressione di cheratine normalmente assenti nell’epidermide adulta, che ammorbidiscono la struttura dell’epidermide
- Induce la regressione di molte delle alterazioni cutanee indotte dal foto-danneggiamento cutaneo
- Determina una riduzione della sintesi di melanina da parte dei melanociti
Il suo meccanismo d’azione consiste nel mettere in atto una vera e propria riprogrammazione cellulare attraverso azioni di repressione e derepressione genica, che riporta le cellule cutanee in una fase vitale propria degli organismi in giovane età.
Efficacia
La retinaldeide si converte in acido retinoico 11 volte più velocemente del retinolo e si dice che sia circa 20 volte più potente del retinolo (non abbiamo ancora molta ricerca alle spalle).
Ad esempio, la retinaldeide:
- si è dimostrata altrettanto efficace dell’acido retinoico nel trattamento dei danni del sole, con minori effetti collaterali 1;
- incorporata in vescicole multilamellari a concentrazioni dello 0,05/0,1%, ha migliorato le rughe, il contorno del viso e i parametri biofisici associati all’invecchiamento della pelle in misura superiore rispetto al retinolo a concentrazioni dello 0,05/0,1% 1a;
- migliora lo spessore e l’elasticità della pelle 2;
- ripara il danno UVA 3;
- (in combinazione con l’acido ialuronico) ha ridotto le rughe, le pieghe nasolabiali e le zampe di gallina 4;
- è particolarmente efficace per l’acne, poiché è antibatterica e aiuta a regolare il ricambio cellulare 5.
Uso nei Cosmetici
Il retinolo si presenta come un solido cristallino di colore giallo, insolubile in acqua ma solubile nei grassi e negli oli.
Il retinolo viene impiegato in diverse formulazioni cosmetiche come ingrediente attivo nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo, dei disturbi della pigmentazione e acne.
Si utilizza in concentrazioni comprese tra lo 0,1 e l’1%.
Viene spesso utilizzato in associazione ad altri attivi nel trattamento del photo-ageing (come la vitamina C palmitato), al fine di ottenere sinergie nel meccanismo d’azione, quindi maggiore efficacia.
L’uso della retinaldeide nei cosmetici è meno diffuso.
Fa Male?
Un effetto collaterale molto comune della terapia retinoide topica è la "dermatite retinoide", nota anche come irritazione o reazione da retinoidi.
La dermatite retinoide è caratterizzata da eritema (rossore), desquamazione, secchezza e prurito.
Il retinolo presenta un migliore profilo di tollerabilità rispetto ad altri retinoidi, come l’acido retinoico puro o la retinaldeide.
Inoltre, la sua applicazione topica non produce aumenti significativi dell’acido retinoico sistemico e può quindi essere impiegato in tutta sicurezza, al contrario dell’acido retinoico (assolutamente controindicato in gravidanza)
Il retinolo viene inattivato dalla componente ultravioletta della luce e dall’aria; inoltre, si ossida rapidamente soprattutto se esposto ad alte temperature. Il packaging, la formulazione e le condizioni di conservazione del prodotto svolgono quindi un ruolo rilevante.
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