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Magazine X115 X115 Acido Ellagico | Cos’è? Proprietà, Dosi, Benefici per la Salute

Acido Ellagico | Cos’è? Proprietà, Dosi, Benefici per la Salute

  • 10 minuti

Che Cos’è

L’acido ellagico è un potente antiossidante di origine vegetale.

Appartiene alla famiglia dei polifenoli ed è presente in numerose fonti vegetali, incluse piante medicinali, frutti e verdure commestibili 1.

Fonti comuni di acido ellagico includono tè verde, melograno, fragole, more, lamponi, noci e uva 2.

Prove emergenti suggeriscono che l’acido ellagico può ridurre i sintomi di malattie metaboliche croniche, tra cui dislipidemia, insulino-resistenza, diabete di tipo 2 e steatosi epatica non alcolica 3.

Proprietà

L’acido ellagico possiede una vasta gamma di funzioni biologiche, comprese attività 4, 5, 6, 7:

  • antiossidanti,
  • antivirali,
  • antibatteriche,
  • antinfiammatorie,
  • anticancerogene,
  • anti-aterogeniche,
  • antifibrotiche,
  • neuroprotettive,
  • antiplasmodiche,
  • chemiopreventive.

Molte di queste attività – insieme all’effetto su insulina, glicogeno, fosfatasi, aldosio reduttasi, accumulo di sorbitolo, formazione di AGEs e secrezione di resistina – possono spiegare i suoi effetti sulla sindrome metabolica e sul diabete 7.

Un numero crescente di prove suggerisce che l’assunzione di acido ellagico può essere utile nell’attenuare l’obesità e nel migliorare le sue complicanze metaboliche, come la resistenza all’insulina, il diabete di tipo 2, la steatosi epatica non alcolica e l’aterosclerosi 3.

Inoltre, i risultati di recenti ricerche preliminari hanno aumentato l’interesse per l’acido ellagico come potenziale agente protettivo del fegato e della pelle, e come potenziale agente antitumorale.

Acido Ellagico negli Alimenti

I livelli più elevati di acido ellagico si trovano in alimenti come castagne, frutta secca a guscio, frutti di bosco, fragole e uva, così come nei relativi distillati 8.

L’acido ellagico si trova in buone quantità anche nelle pesche e nei melograni 9, 10.

Fonte dietetica Acido ellagico 11, 12
Frutta (mg/100 g di peso fresco)
More (Rubus ursinus) 150
Lamponi neri 90
Boysenberries 70
Camemoro o rovo artico (Rubus chamaemorus) 315,1
Melograno 269,9
Lamponi 270
Rosa canina 109,6
Fragole 77,6
Marmellata di fragole 24,5
Uva moscatina (Muscadine grapes) 36-91,2
Cinorrodi (Rosa rugosa) 109,6
Frutta a guscio (mg/100 g)
Noci Pecan 33
Noci 59
Bevande (mg/litro)
Succo di melograno 87 – 2118,3
Cognac 31-55
Vino rosso invecchiato in rovere 33
Whisky 1,2
Semi (mg/g)
Lamponi neri 6,7
Lamponi rossi 8,7
Boysenberries 30
Mango 1,2

Metabolismo e Biodisponibilità

L’acido ellagico si può trovare in forma libera, glicosilata e/o acilata, o incorporato all’interno di molecole più complesse chiamate ellagitannini. Da questi ultimi viene liberato a livello intestinale, grazie all’intervento della flora batterica intestinale (gli ellagitannini sono resistenti all’idrolisi acida e alla degradazione nello stomaco) 13.

A sua volta, anche l’acido ellagico libero viene sottoposto a un metabolismo microbico a livello intestinale, che ne aumenta sensibilmente l’altrimenti scarsa biodisponibilità.

Nello specifico, l’acido ellagico viene metabolizzato dalla microflora in urolitine, che risultano maggiormente biodisponibili rispetto al loro predecessore 14.

Come per altri polifenoli, esiste un’enorme variabilità nel metabolismo microbico dell’acido ellagico tra gli esseri umani. Alcuni soggetti, infatti, producono una quantità sostanziale di urolitine, mentre altri ne producono poca o nessuna 15.

Questa variabilità nel metabolismo microbico dell’acido ellagico è stata attribuita a differenze nell’ecologia microbica intestinale 16.

Acido Ellagico, Ellagitannini, Urolitina

Studi e Benefici

La ricerca sull’acido ellagico è ancora preliminare, in quanto limitata a studi in vitro e su modelli animali. Tuttavia, diverse fonti ricche di acido ellagico hanno già dimostrato interessanti benefici per la salute degli esseri umani.

Occorre comunque ricordare che nelle fonti alimentari l’acido ellagico si associa ad altri importanti fito- e micro-nutrienti, che nel complesso apportano benefici di gran lunga superiori rispetto al singolo attivo assunto in forma isolata.

Detto questo, in uno studio sui ratti, l’uva moscata contenente acido ellagico si è rivelata molto più benefica rispetto ai polifenoli del vino moscato (che aveva una composizione polifenolica simile, ma era privo di acido ellagico). Questa evidenza suggerische che l’acido ellagico potrebbe essere una componente chiave nella produzione di benefici metabolici 17.

Salute del Cuore

Grazie all’alto potenziale antiossidante, l’acido ellagico può ridurre la pressione sanguigna e migliorare altri fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

Secondo una revisione della ricerca, il melograno (che ricordiamo essere una ricca fonte naturale di acido ellagico) può fornire benefici a coloro che soffrono di ipertensione, aterosclerosi, malattia coronarica e arteriopatia periferica 18. Una meta-analisi ha analizzato 8 studi RCT, concludendo che il succo di melograno ha indotto un calo dei livelli di pressione sanguigna sistolica (di 5 mmHg in media) e diastolica 19.

La funzione di abbassamento della lipidemia dell’acido ellagico è ben supportata da studi su animali. Ad esempio, la somministrazione di acido ellagico attraverso nanoparticelle ha attenuato efficacemente l’iperlipidemia nei ratti alimentati con una dieta ricca di grassi 20.

Obesità

Negli studi su animali, l’acido ellagico ha indotto la perdita di peso e ha ridotto l’obesità e le sue complicanze metaboliche 3.

Una riduzione del peso corporeo e della massa adiposa è stata osservata in numerosi studi su animali, trattati ad esempio con estratti di foglie di melograno, di mirtillo o con altre fonti vegetali naturalmente ricche di acido ellagico 21, 22, 23, 24.

In uno studio su animali del 2012, i ricercatori hanno osservato che l’acido ellagico dell’estratto di melograno riduceva la quantità di resistina nei topi 25. La resistina è un ormone collegato ad obesità, insulino-resistenza e diabete.

Lo studio ha dimostrato che la riduzione della resistina utilizzando l’acido ellagico potrebbe ridurre il rischio di obesità e infiammazione.

Diabete

Lo stress ossidativo contribuisce non solo alla patogenesi del diabete di tipo 2 ma anche alle sue complicanze vascolari. Ne consegue che gli antiossidanti potrebbero prevenire il diabete e migliorarne la gestione .

Secondo una revisione sull’acido ellagico, la ricerca sugli animali ha evidenziato per lo più effetti ipoglicemizzanti, antiossidanti, antinfiammatori e antiglicazione, insieme alla prevenzione delle complicanze diabetiche micro e macrovascolari 26.

In uno studio RCT, 44 adulti con diabete mellito di tipo 2 hanno assunto 180 mg di acido ellagico al giorno. Dopo 8 settimane di trattamento, sono stati rilevati beenefici nella riduzione della glicemia a digiuno (-37,33 mg/dl), dell’insulinemia e della resistenza all’insulina rispetto al placebo 26a. Inoltre, l’acido ellagico ha aumentato i livelli di SIRT1 e ridotto quelli di fetuina-A.

Sono comunque necessari studi clinici controllati randomizzati ben progettati per colmare il divario esistente tra ricerca sperimentale e clinica.

Rughe e Bellezza della Pelle

L’acido ellagico può essere efficace anche nel trattamento delle rughe e dell’infiammazione.

Uno studio del 2010 ha esaminato gli effetti protettivi dell’acido ellagico sul collagene e sulle risposte infiammatorie nei topi esposti ai raggi UV e nelle cellule della pelle umana 27.

Nello studio, i ricercatori hanno applicato una soluzione topica di acido ellagico a topi glabri. I topi sono stati quindi esposti alla luce UV per otto settimane. I risultati hanno mostrato che l’acido ellagico previene l’infiammazione e la disgregazione del collagene anche nelle cellule della pelle umana.

Un altro studio ha dimostrato che il consumo orale di un estratto di melograno ricco di acido ellagico in donne sane è stato associato a un effetto protettivo sulle scottature causate dall’irradiazione UV, anche a basse dosi, con conseguente riduzione della pigmentazione 28.

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Cancro

Grazie all’alto potere antiossidante, l’acido ellagico può espletare un’interessante attività antinfiammatoria.

Tale azione risulterebbe utile per prevenire il cancro e altre malattie in cui l’infiammazione cronica svolge un ruolo eziologico essenziale 29.

In diversi studi cellulari e in alcuni studi su animali, l’acido ellagico ha dimostrato di ridurre la crescita delle cellule tumorali 30, 26.

Secondo un articolo scientifico del 2014, l’acido ellagico ha potenti effetti preventivi e terapeutici contro diversi tipi di cancro, tra cui cancro al colon, cancro al seno, cancro alla prostata, cancro della pelle, cancro esofageo e sarcoma osteogenico 31.

Riguardo agi alimenti e agli estratti ricchi di acido ellagico, ricordiamo che il succo di melograno e l’acido ellagico hanno dimostrato una potenziale utilità del prevenire il cancro alla prostata nell’essere umano 32, 6.

Ad esempio, uno studio sull’uomo ha scoperto che bere 237 ml di succo di melograno al giorno ha aumentato il tempo di raddoppio del PSA da 15 mesi a 54 mesi 33. Uno studio di follow-up ha riscontrato miglioramenti simili utilizzando un tipo di estratto di melograno chiamato POMx 34.

In un altro studio, 24 pazienti con carcinoma del colon-retto hanno assunto 60 grammi di polvere di lampone nero ogni giorno per un massimo di 9 settimane. L’intervento ha ridotto i marcatori di proliferazione tumorale e aumentato quelli di apoptosi (morte delle cellule tumorali del colon) nelle persone che hanno assunto la polvere per almeno 10 giorni 35.

In un piccolo studio, persone con esofago di Barrett (una malattia associata a un rischio più elevato di cancro esofageo) hanno beneficiato di una riduzione dell’infiammazione e del danno cellulare grazie al trattamento con polvere di lampone nero (32 o 45 g al giorno per 6 mesi) 36.

Infezioni

Diversi polifenoli come l’acido ellagico hanno dimostrato potenziali proprietà antibatteriche e antivirali.

Uno studio di ricerca pubblicato nel 2018 sottolinea la capacità dell’acido ellagico di aiutare a combattere le infezioni virali come l’influenza 37.

Un piccolo studio ha dimostrato che l’acido ellagico può prevenire le complicanze dell’infezione da papilloma virus umano (HPV) nelle donne 38.

In diversi studi preliminari è stata dimostrata l’efficacia dell’acido ellagico sull’influenza A (H3N2), tre rinovirus HRV-2, HRV-3 e HRV-4, ebola, HIV-1, HSV-1 e norovirus 39, 40, 41, 42.

Altri Benefici

In uno studio RCT su 43 pazienti con sindrome dell’intestino irritabile, l’integrazione con acido ellagico (180 mg/die per 2 mesi) ha migliorato la durata e la qualità del sonno; inoltre, ha ridotto i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile, tra cui dolore e distensione addominale 42.

Dosi e Modo d’uso

Per convertire la dose efficace determinata nel topo (5-150 mg di Acido ellagico / kg di peso corporeo) in una dose equivalente umana, viene applicato un fattore di scala di 12,3 3.

La dose effettiva stimata nell’uomo sarebbe quindi di 0,4-12,2 mg di acido ellagico per kg di peso corporeo; quindi, per un individuo medio di 70 kg, la dose di acido ellagico è di ~ 30-850 mg al giorno.

Effetti Collaterali

In termini di sicurezza, sono disponibili poche informazioni sulla supplementazione di acido ellagico negli esseri umani.

Uno studio di tossicità subcronica (90 giorni) è stato eseguito su ratti F344 alimentati con dosi fino a ∼40 g di acido ellagico per kg di peso corporeo 43.

Questo studio ha permesso di stabilire una dose senza effetto avverso osservabile (NOAEL) di ∼3000 mg / kg di peso corporeo 43. Quando questo valore NOAEL viene applicato agli esseri umani, il valore EA previsto è pari a∼500 mg per kg di peso corporeo.

Ciò suggerisce che l’assunzione giornaliera di ∼30-850 mg di acido ellagico per un essere umano dovrebbe essere sicura, con ampi margini anche in caso di sovradosaggio.

Tuttavia, prima di raccomandare l’integrazione con acido ellagico per l’uomo, dovrebbero essere condotti ulteriori studi sulla sicurezza delle condizioni di integrazione cronica.

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