Il carbone vegetale è una polvere nera, inodore e insapore.
Si ricava dalla combustione del legno sottoposto a un calore lento e secco che allontana l’acqua e i composti volatili.
In campo salutistico, si usa il cosiddetto carbone vegetale attivo (o semplicemente carbone attivo).
Cos’è il Carbone Attivo
Il carbone attivo è un carbone che è stato trattato chimicamente, ad esempio con ossigeno, per creare minuscoli pori e bolle sulla sua superficie.
Il carbone attivo è quindi un carbone molto poroso, con minuscoli fori microscopici che ne aumentano notevolmente la superficie specifica e la capacità di legarsi o adsorbire altre sostanze chimiche1, 2, 3.
È stato calcolato che 50 grammi di carbone vegetale attivo di altissima qualità possono avere una superficie totale di circa 175.000 m2. In prospettiva, il campo da calcio medio ha una superficie di 5.351 metri quadrati 4.
Il carbone vegetale attivo non dev’essere confuso con la carbonella usata per cucinare alla griglia al barbecue.
Sebbene entrambi possano essere ottenuti dallo stesso tipo di legna, il carbone da barbecue non è stato attivato. Inoltre, può contenere sostanze tossiche o comunque dannose.
Il carbone usato come combustibile è invece una roccia sedimentaria che si forma sotto la crosta terrestre a causa del prolungato decadimento della materia vegetale e animale dovuto al calore e alla pressione.
Come Funziona
Il carbone attivo può formare legami con metalli pesanti, gas e veleni5, 2, 6.
La struttura porosa del carbone vegetale possiede infatti una carica elettrica negativa, che gli consente di attrarre molecole cariche positivamente, come tossine e gas.
Quando liquidi o gas passano attraverso il carbone attivo, si legano ad esso attraverso un processo noto come adsorbimento7.
Una volta ingerito, il carbone vegetale non viene né digerito né assorbito dall’intestino. Quindi, dopo averlo ingerito, raggiunge l’intestino immodificato 8.
Anche le tossine e le sostanze chimiche ad esso legate rimangono intrappolate nel carbone attivo ed eliminate attraverso le feci senza essere assorbite dal corpo 7.
Il carbone attivo è anche molto efficace nell’adsorbire i gas, e questo può aiutare a ridurre la flatulenza 9.
Anche i famosi "filtri a carboni attivi", usati ad esempio per purificare l’acqua, sfruttano uno strato di carbone attivo per legare i metalli pesanti e prevenire la contaminazione microbica 6, 10, 11.
A Cosa Serve
Nel 1831, un uomo di nome Tovery si presentò all’Accademia francese di medicina, assunse una dose letale di stricnina e sopravvisse.
Infatti, Tovery assunse contemporaneamente una grande dose di carbone attivo, che presumibilmente assorbì la stricnina nello stomaco e nell’intestino, impedendole di entrare nel flusso sanguigno 12, 13.
Ancora oggi, in ambito medico, il carbone attivo viene usato per il trattamento di overdosi di droghe o sovradosaggio di farmaci o come rimedio anti-avvelenamento di emergenza.
In campo salutistico, invece, si pensa che il carbone vegetale offra molti altri benefici, tra cui:
Il carbone attivo viene aggiunto anche a vari prodotti alimentari e non, dal gelato al dentifricio.
Come anticipato, il carbone attivo può aiutare a filtrare l’acqua rimuovendo contaminanti, solidi sospesi e microrganismi come i batteri, il tutto senza alterare il pH o il sapore dell’acqua 14.
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