Il Kaempferol è un flavonoide, una sostanza naturale con interessanti benefici per la salute.
Noto anche come kaempferol-3 o kaempferide, si trova naturalmente nel tè, così come in numerose verdure e frutti, tra cui fagioli, broccoli, cavoli, cipolle, uva, fragole, pomodori, agrumi, cavoletti di Bruxelles, mele1.
Similmente ad altri flavonoidi, il kaempferol possiede interessanti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
Grazie a tali proprietà, può avere un ruolo nella prevenzione e nel trattamento di numerose malattie indotte da infiammazione acuta e cronica.
Inoltre, espleta potenziali benefici contro cancro, danno epatico, obesità, diabete e malattie cardiovascolari 1.
A Cosa Serve
Il kaempferol è un composto fitochimico appartenente alla famiglia dei flavonoli (un sottogruppo dei flavonoidi).
Non apporta calorie e non è indispensabile per l’organismo. Tuttavia, nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata, può contribuire alla salute in diversi modi.
La ricerca sul kaempferol è scarsa negli esseri umani, ma la ricerca in vitro sembra promettente. Ad esempio, studi in provetta dimostrano che il kaempferol può ridurre la crescita delle cellule tumorali, alleviare l’infiammazione e migliorare la salute del cuore 2, 3, 4.
Kaempferol negli Alimenti
Insieme alla quercetina, il kaempferolo è tra i flavonoidi più diffusi negli alimenti.
Questo importante aglicone è presente in molti prodotti naturali, come fagioli, polline d’api, broccoli, cavoli, capperi, cavolfiori, semi di chia, erba cipollina, cumino, indivia, finocchio e aglio5.
Il termine aglicone fa intuire come il kaempferol sia raramente presente in forma isolata negli alimenti. Più spesso si trova invece legato a una parte zuccherina.
Questa parte zuccherina influisce sulla biodisponibilità del kaempferol, che può quindi essere diversa nei vari alimenti 6.
Di conseguenza, gli alimenti con le più alte concentrazioni di kaempferolo non sono necessariamente le fonti maggiormente biodisponibili.
Inoltre, alcune forme coniugate presenti negli alimenti possono avere una biodisponibilità maggiore rispetto alle forme isolate presenti negli integratori. Per lo stesso motivo, è possibile che un dosaggio inferiore di kaempferol da fonti vegetali possa essere efficace quanto dosaggi superiori in forma isolata 6.
Fonti vegetali selezionate di quercetina e kaempferol
Una valutazione della letteratura sulla digestione e l’assorbimento di questo flavonoide ha indicato che il kaempferolo rutinoside e il glucoside nel tè hanno il più alto assorbimento, seguiti dal glucuronide e dal glucoside nell’indivia e dal soporoside nei broccoli 6.
Il kaempferol è stato anche identificato in diverse piante medicinali, tra cui Equisetum spp., Sophora japonica, Ginkgo biloba ed Euphorbia pekinensis 7.
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