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Magazine X115 X115 Berberina | Benefici per Diabete, Colesterolo, Invecchiamento

Berberina | Benefici per Diabete, Colesterolo, Invecchiamento

  • 10 minuti

Che cos’è

La berberina è una sostanza naturale, un alcaloide che trova spazio come integratore nella prevenzione e nel trattamento di molteplici disturbi.

Isolata a partire da differenti piante medicinali – come l’Hydrastis Canadensis, la Berberis aristata, la Coptis chinensis e altre – la berberina può avere effetti benefici per il diabete, il colesterolo alto e le infezioni da parassiti.

Inoltre, la berberina possiede alcune potenziali proprietà di interesse cosmetologico e antiaging.

Proprietà

I vari studi sperimentali e l’esperienza clinica attribuiscono alla berberina proprietà:
  • Antisettiche;
  • Ipolipidemizzanti;
  • Antiobesigene;
  • Antinfiammatorie e Antiossidanti;
  • Antipertensive;
  • Vasoprotettrici.

Recentemente, la ricerca di base ha dimostrato che la berberina può essere utilizzata per abbassare il livello di glucosio nel sangue, migliorare la resistenza all’insulina, migliorare l’iperlipidemia e prevenire un lieve deterioramento cognitivo 1, 2, 3, 4.

Meccanismi d’Azione

Le ricerche effettuate in ambito molecolare hanno in parte chiarito i meccanismi d’azione di questo principio attivo.

Nel dettaglio, alla berberina vengono attribuite le capacità di:

  • Interagire direttamente con il DNA, regolando l’espressione di geni coinvolti nei meccanismi di proliferazione e differenziazione cellulare;
  • Regolare il ciclo cellulare, controllando sia i meccanismi proliferativi che quelli apoptotici di morte programmata;
  • Inibire l’espressione e l’attività di alcuni enzimi, come le ciclossigenasi, coinvolti nella sintesi di mediatori dell’infiammazione;
  • Controllare la sintesi di vitamine del gruppo B, in particolare dei folati;
  • Controllare l’attività delle telomerasi, enzimi coinvolti nella regolazione della longevità cellulare;
  • Inibire l’attività di numerosi enzimi come le NOX, coinvolti nel danno ossidativo indotto dalle specie reattive dell’ossigeno;
  • Aumentare l’espressione dei recettori per le LDL, riducendo così il rischio cardiovascolare;
  • Migliorare il profilo glicemico ottimizzando il flusso energetico cellulare e l’attività ormonale dell’insulina;
  • Inibire l’attività di alcuni enzimi come le MAO, coinvolti nella degradazione di neurotrasmettitori.

Benefici

Diabete

La berberina sembra particolarmente efficace nell’abbassare la glicemia in persone diabetiche.

In uno studio, la berberina (500mg, 3 volte al giorno per 3 mesi) ha esibito un’efficacia simile alla metformina (un farmaco per il diabete). Ha ridotto i livelli di emoglobina glicata, glicemia a digiuno, glicemia post-prandiale e i livelli di trigliceridi in 36 pazienti con diabete di tipo 2 5.

Nell’altra metà dello studio, 48 pazienti con diabete di tipo 2 trattati con berberina hanno ottenuto risultati simili e hanno anche ridotto i livelli di insulina plasmatica. Anche il colesterolo totale e quello cattivo (LDL) sono diminuiti.

Secondo un’ampia revisione di 14 studi, la berberina sarebbe efficace quanto i farmaci per il diabete orale, tra cui metformina, glipizide e rosiglitazone 6. Anche secondo un’altra meta-analisi di 46 studi RCT, la berberina riduce la glicemia a digiuno (-10 mg/dl) e 2 ore dopo i pasti (-27 mg/dl), e l’emoglobina glicata (-0,38%), con un’efficacia analoga a quella dei farmaci antidiabetici 6a.

Una revisione e meta-analisi a ombrello di 11 meta-analisi (oltre 15.000 pazienti, la maggior parte dei quali con disturbi metabolici come T2DM, PCOS, NAFLD) ha concluso che l’integrazione di berberina riduce 6b:

  • i  biomarcatori di controllo glicemico (glicemia a digiuno, HbA1c, insulina e HOMA-IR), con una dimensione dell’effetto moderata,
  • i biomarcatori di infiammazione (CRP, TNF-α e IL-6), con una dimensione dell’effetto ampia .

In generale, la berberina è sicura ed efficace nel trattamento di pazienti con diabete di tipo 2, potendo ridurre la glicemia in misura analoga ai farmaci metformina e rosiglitazone 7.

Si ritiene che gli effetti ipoglicemizzanti della berberina siano dovuti a numerosi meccanismi. In particolare, la berberina ridurrebbe la produzione di glucosio nel fegato e migliorerebbe la sensibilità all’insulina 8, 9.

Cuore e Colesterolo

La berberina può essere utilizzata come trattamento ipolipemizzante alternativo per i pazienti che non tollerano le statine 10.

La berberina, infatti, riduce i livelli di trigliceridi e la pressione sanguigna, nonché il colesterolo totale e LDL (cattivo), contribuendo a ridurre il rischio di malattie cardiache 11, 12, 13, 14.

Ad esempio, in uno studio su 32 pazienti con colesterolo alto, l’integrazione di berberina per 3 mesi ha ridotto notevolmente il colesterolo totale, i trigliceridi e il colesterolo LDL 14. È stato anche dimostrato che riduce l’apolipoproteina B del 13-15%, che è un fattore di rischio cardiovascolare molto importante 15, 16.

In un altro studio su 40 soggetti con problemi di colesterolo moderati, sia la berberina da sola che un integratore multi-ingrediente (berberina, policosanoli, estratto di lievito rosso, acido folico e astaxantina), somministrati quotidianamente per 4 settimane, hanno ridotto il colesterolo totale, LDL e i trigliceridi e aumentato il colesterolo buono (HDL) 16.

Secondo una meta-analisi di 41 studi RCT su un totale di 4.838 adulti con iperlipidemia, l’integrazione di berberina si è rivelata efficace nel ridurre il colesterolo totale (-12,1 mg/dl) e i trigliceridi (-17,4 mg/dl). La riduzione del colesterolo LDL (-9,3 mg/dl) è stata giudicata non statisticamente significativa 16a.

Secondo un’ampia metanalisi della ricerca clinica, i supplementi di berberina in combinazione con la terapia convenzionale (amlodipina) riducono la pressione sistolica dopo 2 mesi 11. La combinazione ridurrebbe la pressione massima di 5 mmHg e la pressione minima di 2 mmHg rispetto al solo trattamento farmacologico.

La berberina (1,2-2,0 g/die) combinata con diverse terapie convenzionali ha aumentato la qualità della vita (capacità di esercizio e riduzione della fatica) e ridotto i tassi di mortalità in 156 pazienti con insufficienza cardiaca congestizia cronica 17.

Quanto è Efficace?

Secondo una revisione di 11 studi, l’integrazione di berberina può 12:

  • Abbassare il colesterolo totale di 0,61 mmol/L (24 mg/dL).
  • Ridurre il colesterolo "cattivo" LDL di 0,65 mmol/L (25 mg/dL).
  • Abbassare i trigliceridi nel sangue di 0,50 mmol/L (44 mg/dL).
  • Aumentare il colesterolo "buono" HDL di 0,05 mmol/L (2 mg/dL).

Secondo una recente revisione sistematica e meta-analisi di studi clinici randomizzati, la berberina può 18:

  • migliorare l’obesità e l’iperlipidemia riducendo trigliceridi, colesterolo totale e colesterolo LDL, e aumentando l’HDL;
  • ridurre la resistenza all’insulina per migliorare il diabete di tipo 2;
  • prevenire l’encefalopatia diabetica.

Salute del Cervello

Attualmente, le statine sono i farmaci ipolipemizzanti di riferimento, ampiamente utilizzati in tutto il mondo.

I possibili effetti collaterali delle statine includono anche la perdita di memoria e il deterioramento cognitivo 19. Tale rischio può aumentare ulteriormente con l’associazione di statine e farmaci ipoglicemizzanti 20.

Rispetto alle statine tradizionali e alla metformina, la berberina ha anche grandi benefici nel migliorare il deterioramento cognitivo lieve, prevenendo efficacemente l’insorgenza dell’encefalopatia metabolica secondaria o indotta da tali farmaci 3.

Invecchiamento e Salute della Pelle

In alcuni studi, la berberina ha dimostrato di esibire potenti effetti antiossidanti e antinfiammatori 21, 2, 22, senz’altro positivi nel quadro della medicina antiaging.

Infatti, il danno cumulativo al DNA causato dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS) nei mitocondri è stato a lungo considerato la causa principale dell’invecchiamento.

L’uso di Berberina, soprattutto se associato ad altri principi attivi, potrebbe contrastare il danno ossidativo indotto dai ROS e dai raggi UV, proteggendo le strutture cellulari cutanee dalla degenerazione cellulare e dal tanto temuto photoaging 23.

A tal proposito alcuni studi preliminari suggeriscono l’utilità della Berberina nel regolare la sintesi di melanina, rendendola pertanto un possibile rimedio anche in corso di discromatismi cutanei 24.

Longevità

Altrettanto interessanti potrebbero essere le applicazioni della Berberina nel controllo della longevità cellulare, vista la capacità dello stesso principio attivo di controllare l’attività della telomerasi.

La berberina ha dimostrato di estendere la durata della vita dei moscerini della frutta e di attenuare la senescenza cellulare prematura 25. Da notare che la berberina inibisce la via mTOR in vitro (l’ iperattivazione di questa via è notoriamente associata a cancro, diabete, obesità e malattie neurodegenerative) 26.

In uno studio sui topi, la perperina ha allungato del 52% la durata della vita degli animali trattati con chemioterapia e del 16,49% dei topi naturalmente invecchiati 27.

La durata della vita residua dei topi invecchiati naturalmente è stata estesa dell’80%, da 85,5 giorni a 154 giorni. La somministrazione orale di berberina ai topi ha anche comportato un miglioramento significativo della durata della salute, della densità della pelliccia e dell’attività comportamentale 27.

Guarigione delle Ferite

Le medesime attività molecolari giustificherebbero l’efficacia della Berberina nel facilitare i processi di guarigione delle ferite, da un lato contrastando l’evento emorragico e dall’altro evitando la sovrapposizione di patologie infettive.

L’applicazione topica di un gel a base di berberina (5 mg/g) ha ridotto il dolore e le dimensioni delle ulcere in 84 persone con afte della bocca 28.

Sempre nell’ambito di studi preliminari, la berberina ha dimostrato di aumentare la sintesi di collagene nei fibroblasti cutanei umani e di rallentare la sua degradazione riducendo l’espressione di MMP-1 23.

Un’applicazione topica di un preparato in gel a base di berberina (5 mg/g) ha ridotto il dolore e le dimensioni dell’ulcera in 84 persone con afte 28.

Dermatite atopica e Psoriasi

Nei topi con dermatite atopica, somministrazioni orali intermittenti di berberina 3 volte a settimana per 12 giorni hanno inibito i sintomi cutanei, il prurito e l’infiltrazione cutanea di eosinofili e mastociti 29.

Un estratto di Berberis aristata formulato in nanosomi e applicato topicamente a topi con psoriasi indotta ha attenuato i sintomi e i segni di infiammazione senza causare irritazione 29.

Perdita di Peso

La berberina può essere efficace come integratore per la perdita di peso.

In uno studio di 12 settimane su individui obesi, 500 mg assunti tre volte al giorno hanno causato in media circa 5 libbre di perdita di peso. I partecipanti hanno anche perso il 3,6% del grasso corporeo 30.

Un altro studio è stato condotto su 37 uomini e donne con sindrome metabolica, trattati con 300 mg di berberina 3 volte al giorno per 3 emesi.

L’indice di massa corporea (BMI) è sceso in media da 31,5 a 27,4; inoltre il grasso della pancia si è ridotto, mentre sono migliorati molti indicatori di salute 31.

Un piccolo studio su 89 donne con PCOS ha scoperto che la berberina era più efficace nel ridurre sia il rapporto vita-fianchi che i livelli ormonali maschili rispetto alla metformina 32.

I ricercatori ritengono che la perdita di peso sia causata da una migliore funzione degli ormoni che regolano i grassi, come insulina, adiponectina e leptina.

La berberina sembra anche inibire la crescita delle cellule adipose a livello molecolare 33, 34.

Una revisione sistematica e meta-analisi ha analizzato 12 studi RCT (849 partecipanti) che hanno valutato l’effetto del crespino o della berberina su BMI, peso corporeo, circonferenza vita e rapporto vita-fianchi 47.

Dall’analisi dei dati è emerso che Il crespino e la berberina hanno ridotto il rapporto vita-fianchi (-0,58 cm) nei 4 studi che lo hanno misurato. I benefici sulla perdita di peso (-0,11 kg) e sulla riduzione del BMI (-0,16 kg/m2) sono risultati non significativi.

Altri Benefici

Alcune prove suggeriscono che la berberina può migliorare la salute:

  • nelle donne con PCOS (sindrome dell’ovaio policistico) e insulino-resistenza 32, 35;
  • aiutando a combattere la depressione 36, 37, 38;
  • nei pazienti con "fegato grasso" (steatosi epatica non alcolica) 39, 40;
  • ostacolando le infezioni di microrganismi dannosi, inclusi batteri, virus, funghi e parassiti 41, 42, 43, 44;
  • esercitando potenti effetti antiossidanti e antinfiammatori 45, 2, 46.

Dosi ed Effetti Collaterali

Molti degli studi citati nell’articolo hanno utilizzato dosaggi nell’intervallo da 900 a 1500 mg al giorno.

È comune assumere 500 mg di berberina 3 volte al giorno, prima dei pasti (per un totale di 1500 mg al giorno).

Nel complesso, la berberina ha un ottimo profilo di sicurezza. Raramente sono stati osservati lievi effetti collaterali, come disagio addominale (nausea, crampi, diarrea).

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