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Che Cos’è
Salice è il nome generico di piante arboree o arbustive appartenenti al genere Salix e alla famiglia delle Salicaceae (Salix alba, Salix viminalis, Salix purpurea, Salix nigra ecc.).
Tra queste diverse specie, la più conosciuta è il salice bianco (Salix alba), noto anche come salice comune. Questa specie raggiunge altezze considerevoli (si va dai 10 ai 25 metri), caratterizzandosi per un portamento espanso della chioma e una crescita molto rapida.
Padre della moderna aspirina, il salice bianco concentra nella propria corteccia sostanze dotate di azione:
- analgesica – antidolorifica: riducono il dolore,
- antinfiammatoria,
- antipiretica – antifebbrile: riducono la febbre.
Gli estratti di salice sono quindi utili nel trattamento delle malattie reumatiche e da raffreddamento.
A causa degli effetti collaterali gastrici dell’aspirina e degli altri FANS, nonché di un rinnovato interesse per il "naturale", negli ultimi anni c’è stata una rinascita dell’uso medico della corteccia di salice bianco.
Gli effetti collaterali di questa pianta sembrano essere minimi rispetto ai farmaci antinfiammatori non steroidei, inclusa l’aspirina, ma impongono comunque una certa cautela nel suo utilizzo 1.
Principi Attivi
La corteccia di salice bianco (Salix alba) contiene salicina, lo stesso composto da cui deriva l’aspirina (acido salicilico) 2, 3.
La salicina abbonda anche nella Spirea (Filipendula ulmaria), pianta da cui l’aspirina prende il nome.
Oltre al salice bianco, diverse altre specie del genere Salix contengono salicina, con le più alte concentrazioni trovate nell’ibrido Salix daphnoides x purpurea e Salix daphnoides 4.
Le parti di pianta usate in fitoterapia sono i rami giovani di 2 o 3 anni (nome officinale Salicis cortex), che contengono salicilati (di cui uno 0,5-4% di salicina) e tannini (10-12%).
Il meccanismo d’azione della corteccia di salice bianco è simile a quello dell’aspirina, che è un inibitore non selettivo di COX-1 e COX-2, utilizzato per bloccare le prostaglandine infiammatorie 1, 5.
La salicina assunta tramite la corteccia del salice bianco viene convertita in acido salicilico dal fegato e si ritiene che abbia meno effetti collaterali rispetto all’aspirina 5.
Sebbene gli estratti di corteccia di salice siano generalmente standardizzati per il contenuto in salicina, anche altri principi attivi – inclusi polifenoli, flavonoidi e altri salicilati – possono svolgere un ruolo preminente nelle azioni terapeutiche dell’estratto.
I costituenti attivi principali della corteccia di salice includono flavonoidi, tannini e salicilati, e si pensa che il costituente maggiormente attivo sia la salicina.
Proprietà e Benefici
Azione analgesica e antinfiammatoria
La corteccia del salice bianco è uno dei più antichi rimedi erboristici per il dolore e l’infiammazione. Il suo uso come agente analgesico e antipiretico risale alle antiche civiltà egizia, romana, greca e indiana.
In origine, le persone masticavano la corteccia di salice per alleviare il dolore e la febbre.
Successivamente si è diffuso l’impiego dell’infusione e del decotto di corteccia essiccata e polverizzata, mentre oggi sono disponibili estratti di Salix alba standardizzati in salicina.
Grazie all’azione antinfiammatoria, il trattamento con salice bianco potrebbe aiutare ad alleviare i dolori, abbassare la febbre e ridurre l’infiammazione, risultando utile per 6:
- la terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento;
- il trattamento sintomatico di mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori articolari e muscolari.
Vari studi randomizzati e controllati con placebo hanno confrontato la corteccia di salice bianco con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), dimostrando un’efficacia paragonabile 5.
Una revisione di 14 studi clinici che hanno coinvolto 2.050 partecipanti suggerisce che la corteccia di salice bianco può ridurre il dolore lombare (mal di schiena). Tuttavia, la qualità delle prove è risultata nella migliore delle ipotesi moderata 7.
In uno studio su 100 pazienti di mezza età e anziani con una storia di dolori articolari, una combinazione di glucosamina solfato, metilsufonilmetano (MSM), estratto di corteccia di salice bianco (15% di salicina), concentrato di radice di zenzero, estratto di boswella serrata (65% di acido boswellico), estratto di radice di curcuma, pepe di Caienna e acido ialuronico ha ridotto la gravità del dolore articolare 8. Inoltre ha attenuato le difficoltà nell’eseguire le attività quotidiane, soprattutto nei pazienti con dolore al ginocchio.
Secondo una revisione e meta-analisi di cinque studi con sei RCT su un totale di 329 pazienti con artrite, il trattamento con salice ha prodotto un sollievo dal dolore e un miglioramento dello stato fisico superiore rispetto al placebo, senza differenze nel rischio di eventi avversi 9.
Azione Antiossidante
Vari studi in vitro hanno messo in luce l’attività antiossidante dell’estratto di salice 10, 11, 12.
Ad esempio, nei ratti diabetici, un estratto fortificato contenente Salix alba, Ginkgo biloba e bacche rosse ha ridotto la perossidazione lipidica e i livelli di citochine infiammatorie 13.
L’effetto antiossidante di un estratto standardizzato di corteccia di salice è stato dimostrato anche nel siero di ratti con artrite indotta da adiuvanti 2.
Inoltre, nei conigli normolipidemici, l’acqua aromatica di Salix aegyptiaca ha ridotto il livello di colesterolo totale, con un’efficacia paragonabile a quella del farmaco simvastatina 14.
In un altro studio, l’estratto di salice bianco ha migliorato lo stato antiossidante nei tessuti cardiaci e renali di conigli ipercolesterolemici, diminuendo i livelli di MDA e aumentando quelli di glutatione e catalasi 15. In tal senso, ha avuto un’efficacia superiore rispetto all’acido acetilsalicilico puro (aspirina).
Anche in un altro studio, un estratto standardizzato di corteccia di salice, che aveva un contenuto di “salicina” inferiore rispetto a una dose equivalente di acido acetilsalicilico, ha aumentato i livelli di glutatione e ridotto la perossidazione lipidica in maniera ancor più potente rispetto all’aspirina e al celecoxib 2.
Altre proprietà
Gli estratti di corteccia di salice sono ampiamente usati negli integratori per aumentare le prestazioni sportive e nei prodotti per la perdita di peso, presumibilmente a causa delle attività antinfiammatorie e analgesiche. Tuttavia, non sono stati pubblicati studi sull’uomo che documentino specificamente e direttamente gli effetti benefici in queste circostanze d’uso 1.
Una combinazione di partenio ed estratto di salice (Mig-RL) ha prevenuto gli attacchi di emicrania e ridotto la loro intensità in un piccolo studio su 12 persone 16. Lo studio ha rilevato che la frequenza degli attacchi era scesa del 57,2% a 6 settimane di trattamento e del 61,7% a 12 settimane in nove pazienti su dieci.
Modo d’uso
La monografia dell’EMA suggerisce dosi da 393 a 786 mg di estratti secchi titolati al 15% in salicina, fino a 2 volte al giorno, per una dose quotidiana totale da 393 a 1572 mg 6.
Per quanto riguarda le preparazioni tradizionali a base di salice bianco, la monografia dell’EMA riporta le seguenti modalità d’uso.
- Infuso: 1-3 grammi di corteccia sminuzzata in 150 ml di acqua bollente; lasciare in infusione 20 minuti a fiamma spenta, filtrare e bere 3 volte al giorno.
- Decotto: 4 grammi di erbe sminuzzate in 200 ml di acqua; portare ad ebollizione e lasciare sobollire per 15 minuti. Lasciare riposare per 15 minuti, filtrare. Bere dopo i pasti, 3 volte al giorno un bicchiere di decotto caldo appena preparato.
- Sostanza polverizzata: 260-500 mg da 3 a 8 volte al giorno. Da assumere dopo i pasti insieme a generose quantità di acqua calda.
- Estratto acquoso secco (8-20:1): 600 mg due volte al giorno.
- Estratto acquoso secco (16-23:1): 480 mg due volte al giorno.
- Estratto liquido: 1-3 ml, tre volte al giorno.
Tintura (1:5): 15-24 ml al giorno.
Avvertenze
Seppur in maniera più attenuata, la corteccia di salice condivide con l’aspirina molti problemi di sicurezza, comprese le interazioni con fluidificanti del sangue e il rischio di sindrome di Reye nei bambini 17 , 1.
Nel caso i sintomi non si risolvessero o peggiorassero dopo un breve periodo di trattamento, consultare il medico.
Controindicazioni
Gli estratti di salice non devono essere utilizzati nei bambini e negli adolescenti fino all’età di 16 anni (per evitare il rischio di sindrome di Reye, una condizione rara che causa danni al cervello e al fegato).
Le controindicazioni si estendono ai pazienti con ulcera peptica, diabete scarsamente controllato, disturbi della coagulazione, severa disfunzione epatica o renale, o altre condizioni in cui l’aspirina risulta controindicata (incluse condizioni allergiche).
Anche le donne incinte (soprattutto nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza) e in allattamento dovrebbero evitare l’assunzione di estratti di salice.
Interazioni farmacologiche
I componenti della corteccia di salice possono interagire con gli anticoagulanti (aumentano la tendenza al sanguinamento), i betabloccanti e i diuretici (diminuendo l’effetto dei farmaci) e i FANS (aumentando il rischio di sanguinamento gastrico) 1.
Effetti Collaterali
Se assunta con moderazione, la corteccia di salice non sembra avere effetti collaterali negativi 1.
In letteratura sembra esserci consenso sul fatto che la corteccia di salice abbia un meccanismo d’azione più ampio e sia priva di gravi eventi avversi rispetto all’aspirina, probabilmente grazie ai suoi composti antiossidanti 18, 19.
Gli effetti collaterali più comuni associati alla corteccia di salice includono disturbi del sistema gastrointestinale, tra cui dolore addominale superiore, nausea, disturbi gastrici e dispepsia 20.
La causa principale di preoccupazione può essere correlata alle reazioni allergiche in individui sensibili al salicilato o ad altri FANS.