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Introduzione
È noto come il volto rappresenti uno dei principali mezzi di comunicazione, soprattutto non verbale, a disposizione dell’uomo.
Il viso rappresenta il primo punto di approccio interpersonale, il primo punto di contatto tra gli uomini. Il viso racconta la storia di ogni persona.
Negli ultimi decenni il valore simbolico e rappresentativo del volto ha assunto sempre maggiore importanza, spingendo sempre più persone a correggere malformazioni, imperfezioni, difetti e purtroppo talvolta anche caratteristiche fisionomiche tipiche.
Quindi, se da un lato l’introduzione di tecniche di medicina estetica sempre più efficaci e meno invasive ha contribuito a preservare l’integrità armonica del viso, dall’altro l’esasperazione di questa tendenza può facilitare la comparsa di visi snaturati, amimici e inespressivi.
Dopo questa introduzione più etica che tecnica ma dovuta, nei prossimi capitoli illustreremo le principali procedure chirurgiche a carico del viso.
Blefaroplastica
L’intervento di blefaroplastica è un intervento chirurgico invasivo, eseguito al fine di migliorare l’aspetto estetico e funzionale della regione orbitale.
Più precisamente, la blefaroplastica consiste nell’asportazione specifica e personalizzata di tessuto muscolare, tessuto adiposo e tessuto cutaneo dalla regione periorbitale, sia superiore che eventualmente inferiore.
Il decorso post-operatorio è solitamente agevole, sebbene la regione trattata debba essere protetta per diversi giorni. L’asportazione dei punti si realizzerà invece tra il sesto ed il dodicesimo giorno dall’intervento.
Lifting
Il lifting del volto è una procedura chirurgica invasiva, orientata al miglioramento dell’aspetto del viso attraverso lo stiramento della cute e dei muscoli della faccia.
L’elevata invasività della tecnica richiede generalmente un’anestesia generale, una fase di preparazione pre-operatoria e un decorso post-operatorio abbastanza complesso.
L’intervento consiste nell’incisione del volto a livello della regione del cuoio capelluto, in regione temporale davanti all’orecchio fino alla regione della nuca. All’incisione solitamente segue uno stiramento dei muscoli sottocutanei e l’asportazione della cute in eccesso, con l’applicazione delle suture a livello delle incisioni.
Il decorso post-operatorio sarà evidentemente più lungo, richiedendo anche 2-3 settimane.
Mentoplastica
La mentoplastica è un intervento invasivo eseguito al fine di rimodellare il mento, riproporzionandolo al viso. Classicamente eseguita in anestesia locale, talvolta in sedazione, la mentoplastica tradizionale prevede l’inserimento di una protesi di silicone rigida introdotta attraverso incisione esterna, in regione sottomentoniera, o endorale.
Fortunatamente, oggi la tecnica del lipofilling o lipostrutturazione ha reso la metodica meno invasiva e più riproducibile.
Otoplastica
L’otoplastica è un intervento di chirurgia plastica orientato alla correzione dei difetti dell’orecchio, in particolare dell’eccessiva protrusione dello stesso (orecchie a sventola).
La procedura, che potrà essere effettuata in anestesia locale e sedazione, consiste nell’asportazione di un lembo di cute nonché nel rimodellamento della struttura cartilaginea dell’orecchio.
Il decorso post-operatorio è agevole, con la dimissione solitamente nella stessa giornata dell’intervento.
Rinoplastica
La rinoplastica è un intervento chirurgico orientato al miglioramento estetico e talvolta funzionale del naso. L’invasività di questa procedura chirurgica richiede solitamente l’anestesia generale, alla quale seguirà l’intervento vero e proprio.
Si provvederà al rimodellamento dello scheletro cartilagineo ed osseo del naso, mediante incisione a livello della parte centrale della columella o del vestibolo del naso ed eventuale frattura delle ossa nasali alla base del naso.
La ricostruzione del dorso del naso potrà essere affiancata anche dal rimodellamento del setto nasale in caso di deviazione dello stesso, così da garantire anche un miglioramento di tipo funzionale.
Il paziente, appositamente medicato con medicazione rigida, potrà riprendere le normali attività dopo circa una decina di giorni, con le dovute precauzioni definite dal chirurgo.