INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
I capillari sono vasi sanguigni molto piccoli, talmente piccoli che un singolo globulo rosso riesce a malapena ad attraversarli.
Piccoli e fragili, i capillari possono facilmente lesionarsi, provocando piccole emorragie.
La fragilità capillare è una condizione in cui le pareti dei capillari risultano deboli e inclini alla rottura.
Nelle persone con fragilità capillare è possibile notare la presenza di piccole emorragie cutanee puntiformi (petecchie), soprattutto sul viso e sulle gambe.
Tali lesioni tendono a insorgere spontaneamente o dopo traumi di minima entità.
Anche i capillari visibilmente ingrossati o dilatati (teleangectasie) possono essere il segno di una sottostante debolezza delle pareti capillari e/o venose.
Cause
Numerose cause benigne o patologiche possono essere alla base dei capillari fragili.
Aldilà della predisposizione genetica, possibili cause di fragilità capillare includono:
- abuso di alcool
- acne rosacea
- alcune malattie infettive (es. dengue, scarlattina)
- amiloidosi
- carenza di vitamina C
- eccessiva esposizione solare
- esposizione a radiazioni, incluse quelle a scopo terapeutico (radioterapia)
- fumo di tabacco
- gravi malattie epatiche, come la cirrosi
- gravidanza
- insufficienza venosa
- invecchiamento
- ipertensione arteriosa
- obesità o sovrappeso
- pubertà
- radioterapia
- rimanere in piedi per lunghi periodi di tempo
- sclerosi sistemica
- sindrome di Ehlers-Danlos
- traumi cutanei
- terapia cronica con farmaci cortisonici
- trombocitopenia
- uso di contraccettivi orali.
Rimedi Naturali
La natura offre numerosi rimedi efficaci per combattere la fragilità capillare, al punto che alcuni di questi vengono sfruttati anche in campo farmacologico.
Mirtilli
L’estratto di mirtillo contiene un insieme di sostanze (antocianosidi) dalle spiccate proprietà antiossidanti, toniche e protettrici dei vasi sanguigni.
Mostra quindi la potenziale capacità di ridurre la degradazione del collagene e aumentarne la sintesi 1.
Gli antociani del mirtillo vengono impiegati per sostenere la funzionalità del microcircolo nel trattamento di diverse affezioni dei vasi sanguigni: fragilità dei capillari, malattie venose (flebiti, varici ecc.) ed emorroidi.
Oltre a essere contenuti in numerosi integratori, gli estratti di mirtillo sono il principio attivo di alcuni farmaci, come Tegens.
Diosmina ed Esperidina
Diosmina ed esperidina sono due flavonoidi caratteristici degli agrumi.
Sul microcircolo, a livello dei capillari, la diosmina agisce aumentando la resistenza e diminuendo la permeabilità. Tale azione dipende dalle sue proprietà toniche e antiflogistiche.
I farmaci da banco Arvenum e Daflon, ad esempio, contengono un’associazione di esperidina e diosimina, e risultano indicati:
- nel trattamento delle turbe della circolazione sanguigna venosa;
- nel trattamento degli edemi;
- nel trattamento della malattia emorroidaria (emorroidi).
Sei studi clinici, su un totale di quasi 500 persone con insufficienza venosa cronica, hanno scoperto che questa associazione ha migliorato la resistenza capillare, la guarigione delle ulcere, l’elasticità delle vene e il flusso sanguigno 2, 3, 4, 5, 6, 7.
Rutina
La rutina è una sostanza vegetale naturalmente contenuta in alcuni frutti (soprattutto negli agrumi) e in certe verdure.
Esibisce preziose proprietà antiossidanti e può sostenere la sintesi di collagene e l’azione della vitamina C, proteggendo i vasi sanguigni ed espletando un’azione anti-infiammatoria e antiedemigena.
La rutina può pertanto essere usata a per trattare sintomi attribuibili a insufficienza venosa e stati di fragilità capillare.
In uno studio, l’assunzione di Daflon a dosi di 3 compresse/die per 8 settimane ha migliorato i sintomi dell’insufficienza venosa cronica. Tuttavia, l’assunzione del farmaco Venoruton (contenente rutina) a dosi di 2g/die è sembrata più efficace nel trattamento di questa condizione 8.
Oltre che da una consolidata esperienza empirica, l’utilità della rutina (e dei suoi derivati idrossilati) nel trattamento dell’insufficienza venosa e dei sintomi associati è stata dimostrata da numerosi altri studi 9, 10, 11, 12, 13, 14 .
Escina
L’escina (uno dei principali costituenti dell’estratto di semi di ippocastano) protegge i capillari, favorisce la circolazione sanguigna ed esibisce un’azione antinfiammatoria 15, 16.
In una revisione di 19 studi, 9 di questi hanno scoperto che dosi giornaliere di 600 mg di estratto di ippocastano contenenti 50 mg di escina, assunti per un massimo di 8 settimane, hanno ridotto i sintomi dell’insufficienza venosa cronica, inclusi dolore, gonfiore e prurito alle gambe 17.
Il farmaco con obbligo di prescrizione medica ReparilExin contiene il principio attivo escina. Viene utilizzato per ridurre i sintomi di un ritorno difficoltoso di sangue venoso al cuore (insufficienza venosa) e di una fragilità dei piccoli vasi sanguigni (capillari).
Essaven Gel è un altro farmaco senza obbligo di prescrizione medica a base di escina, associata a fosfatidilcolina per l’impiego topico.
Essaven Gel si usa per curare i sintomi attribuibili all’insufficienza venosa e gli stati di fragilità capillare.
Centella Asiatica
La centella asiatica è una pianta di origini asiatiche, sfruttata come rimedio per sostenere e proteggere i vasi sanguigni.
I suoi effetti sulla microcircolazione sono attribuiti alla frazione triterpenica, che sembra promuovere la sintesi del collagene nelle pareti vascolari.
Gli estratti di centella asiatica possono essere sfruttati sia per via interna (tramite specifici integratori o tisane), sia per via esterna (sottoforma di creme e gel).
Il farmaco da banco Centellase, ad esempio, contiene come principio attivo la frazione triterpenica di Centella asiatica ed è indicato:
- per proteggere le vene,
- per combattere i sintomi attribuibili a insufficienza venosa,
- contro gli stati di fragilità capillare.
Una ricerca indica che l’assunzione di centella asiatica ha effetti positivi sul metabolismo del tessuto connettivo della parete vascolare. Tale effetto può essere utile nel trattamento delle vene varicose 18.
In uno studio su persone con insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, dosi di 60 o 120mg di estratto di centella asiatica al giorno per otto settimane sono risultate più efficaci del placebo, migliorando sintomi di pesantezza agli arti inferiori ed edema, così come la valutazione complessiva da parte dei pazienti 19.
Estratto di Vite Rossa
L’estratto di Vite rossa (Vitix vinifera), ricco in flavonoidi, vitamina c e tannini, è noto per le sue proprietà antiossidanti e capillaroprotettive.
Migliora il trofismo del microcircolo, stabilizzando le fibre di collagene e inibendo l’attività catabolica dell’elastasi (un enzima che porta alla degradazione di questa proteina chiave del tessuto connettivo presente nei vasi sanguigni) 20.
In uno studio, la somministrazione di 360 o 720mg di un estratto di vite rossa al giorno per 12 settimane in pazienti affetti da insufficienza venosa, ha migliorato i sintomi della malattia 21.
In un altro studio su pazienti con insufficienza venosa cronica, un estratto di vite rossa alla dose di 360mg una volta al giorno per 6 settimane ha aumentato il flusso ematico microvascolare e l’ossigenazione, mentre ha ridotto l’edema delle gambe 22.
Durante un altro studio, il trattamento con 720mg di estratto di vite rossa al giorno per 12 settimane ha ridotto il gonfiore degli arti inferiori in pazienti con insufficienza venosa cronica e sintomi clinici da moderati a gravi 23.
Picnogenolo
Uno studio su 86 pazienti con grave insufficienza venosa cronica ha comparato gli effetti del picnogenolo (a dosi di 150 o 300 mg/die, divisi in 3 dosi) rispetto a quelli del farmaco Daflon (1 g/die di esperidina + diosimina).
Dopo 8 settimane di trattamento, gli effetti positivi del trattamento con picnogenolo sono stati significativamente maggiori rispetto al gruppo Daflon. Inoltre, i suoi effetti terapeutici sono insorti più rapidamente, ottenendo un significativo miglioramento nella maggior parte dei pazienti già dopo 4 settimane 23a.
In un altro studio su 40 persone con insufficienza venosa cronica, a dosaggi di 360 mg/die per 4 settimane, il picnogenolo ha ridotto il colesterolo LDL, la circonferenza degli arti inferiori (riduzione dell’edema) e i sintomi soggettivi 24a. In tal senso, si è rivelato più efficace di Venostasin (un prodotto contenente estratto di semi di ippocastano, assunto alla dose di 600 mg/die).
Pungitopo
Il rusco o pungitopo (Ruscus aculeatus L.) viene spesso utilizzato per ridurre i sintomi dell’insufficienza venosa. Risulta infatti efficace nell’aumentare il tono venoso e il ritorno di sangue al cuore, grazie alle sue proprietà flebotoniche, antinfiammatorie, antiedemigene e astringenti.
Uno studio condotto su donne con insufficienza venosa cronica a cui è stata somministrata una capsula contenente 36-37,5 mg di estratto (con una concentrazione di 15-20:1), due volte al giorno per 12 settimane, ha osservato una riduzione della circonferenza degli arti 10.
Anche gli studi che hanno valutato preparazioni a base di rusco e altri ingredienti sinergici (come esperidina e acido ascorbico) riportano risultati positivi 11, 12, 13, 14, 1, 15.
Ad esempio, un estratto di rusco (150 mg per capsula) in combinazione con esperidina metilcalcone (150 mg) e vitamina C (100 mg) ha dimostrato un’importante efficacia in una meta-analisi di 20 studi randomizzati e controllati 16; ciò ha indotto gli esperti del Forum venoso europeo del 2018 a inserire una forte raccomandazione (grado A1) al suo impiego nelle linee guida per il trattamento di dolore, pesantezza, sensazione di gonfiore, parestesia ed edema 17, 18.
Meliloto
Il Meliloto favorisce la funzionalità della circolazione venosa periferica e del plesso emorroidario, grazie alla sua azione drenante e antiedemigena.
Vengono utilizzate le foglie di questa pianta. Esse contengono la Cumarina, le cui numerose attività la rendono da sempre interessante dal punto di vista medico e scientifico.
Vitamina C
Il collagene è un componente essenziale del tessuto connettivo di tutto il corpo, tra cui pelle, ossa, cartilagini, tendini, legamenti e vasi sanguigni 24.
La vitamina C interviene come cofattore nelle fasi finali della sintesi di collagene 25.
L’assunzione insufficiente di vitamina C provoca lo scorbuto, caratterizzato anche da fragilità capillare e sanguinamento spontaneo 26.
La grave carenza di vitamina C è piuttosto rara nei paesi sviluppati, grazie all’ampia disponibilità di alimenti freschi e all’aggiunta della vitamina a diversi cibi e integratori.Una lieve carenza di vitamina C è stata comunque osservata nel 10-30% della presunta popolazione sana degli Stati Uniti 27, 28.
Per questo motivo, la vitamina C è inclusa in molti integratori per la fragilità capillare.
Trattamenti Medici
I trattamenti laser aiutano a liberare il viso dai vasi sanguigni dilatati o rotti, riducendoli o rimuovendoli senza danneggiare la pelle circostante.
Il calore del laser fa collassare la parete dei capillari, provocando la chiusura del vaso e il suo successivo riassorbimento.
In alternativa al laser, è possibile intervenire anche con una procedura simile, chiamata luce pulsata intensa.
La scleroterapia (terapia sclerosante) è una procedura adatta per i vasi sanguigni più grandi, come i vasi venosi o gruppi di capillari (teleangectasie).
Si tratta di una procedura minimamente invasiva in cui un dermatologo inietta acqua salata o una soluzione chimica (sclerosante) nelle vene colpite, determinando la chiusura e il successivo riassorbimento del tratto varicoso oppure la cancellazione dei capillari.
Il sangue non circolerà più in queste vene, ma verrà diretto verso il sistema venoso più profondo.