La spirea è una pianta medicinale originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale.
Risponde al nome botanico Filipendula ulmaria (Spiraea ulmaria L.) ed è nota anche come ulmaria, regina dei prati o erba di idromele.
In Italia, questa pianta erbacea perenne è diffusa nelle regioni settentrionali e assente nelle isole, prediligendo zone umide in prossimità di sorgenti d’acqua.
Le parti di interesse medicinale comprendono i fiori e le sommità fiorite.
La spirea ha dato il nome al noto farmaco aspirina. Rappresenta infatti una fonte di acido salicilico, che in passato veniva usato per la sintesi di acido acetilsalicilico (principio attivo dell’aspirina).
Come il popolare farmaco, la spirea esibisce attività antinfiammatorie, coadiuvate dal contenuto di specifici flavonoidi con azione antinfiammatoria, antiossidante e antimicrobica.
Nel 1897, quando Felix Hoffmann produsse l’acido acetilsalicilico, usò la salicina prodotta dalle piante di olmaria. Ciò ha portato allo sviluppo del marchio Aspirina ®, che è stato derivato dal nome botanico all’epoca dell’olmaria, Spiraea ulmaria.
A Cosa Serve
L’olmaria ha una lunga storia di utilizzo in Europa.
In epoca medievale veniva sparsa, insieme ad altre erbe aromatiche, per rilasciare profumo e nascondere odori sgradevoli quando veniva calpestata, ed era, a quanto pare, una delle preferite della regina Elisabetta I.
Si diceva che il profumo inebriante e dolce dei fiori dell’olmaria rappresentasse il corteggiamento, mentre il profumo più acuto e pungente delle foglie schiacciate simboleggiava la realtà della vita coniugale.
Il polline della spirea è stato (e talvolta viene ancora) usato nella produzione dell’idromele (o vino di miele).
Nella medicina tradizionale, la spirea era utilizzata per curare foruncoli, raffreddore, bruciori di stomaco, ulcera peptica, artriti, gotta, dolori articolari, malaria, bruciore e prurito agli occhi, e per "rendere allegro il cuore" 1, 2.
L’olmaria è stata anche somministrata come diuretico per aumentare la produzione di urina nelle persone con infezioni ai reni o alla vescica 3.
Arrivando ai giorni nostri, studi moderni attribuiscono all’ulmaria proprietà 4, 5:
Antinfiammatorie e analgesiche,
Astringenti,
Antiacide e antiulcera,
Lievemente antisettiche a livello urinario,
Stomachiche / digestive,
Antispasmodiche.
Secondo i manuali di fitoterapia, l’ulmaria può trovare impiego per uso interno nel trattamento di 6:
disturbi del tratto genito-urinario come la cistite,
condizioni gastrointestinali associate a iperacidità:
Gastrite,
Ulcera peptica,
Dispepsia,
Bruciore di stomaco.
Diarrea nei bambini,
Displasia cervicale.
L’olmaria è stata anche usata per migliorare l’eliminazione renale dell’acqua, sebbene le prove scientifiche pubblicate non supportino adeguatamente questa indicazione.
La monografia dell’EMA (Agenzia europea per i medicinali) segnala gli utilizzi della spirea come erba medicinale tradizionale per uso interno nel trattamento di supporto del raffreddore comune e di dolori articolari minori 7.
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