INDICE ARTICOLO
Generalità
Il periodo di incubazione dell’influenza dura in media 2 giorni; tuttavia, può variare da 1 a 4 giorni 1.
Questo significa che le persone iniziano a sviluppare i sintomi influenzali circa 2 giorni dopo essere entrate in contatto con il virus dell’influenza.
Cos’è il Tempo di Incubazione?
Il periodo di incubazione è quell’arco di tempo che va dall’esposizione a un agente infettivo (batterio, virus o altro) al manifestarsi dei sintomi dell’infezione.
Fattori Influenti
Diversi fattori possono influenzare il tempo di incubazione dell’influenza, tra cui:
- Dose infettiva
- Via di infezione
- Immunità preesistente.
Dose Infettiva
La dose infettiva rappresenta la quantità di virus a cui la persona viene esposta.
Il periodo di incubazione può essere più breve quando la persona entra in contatto con una quantità elevata di particelle virali; pertanto, all’aumentare della dose infettiva si riduce il tempo di incubazione.
A tal proposito, è utile ricordare che affinché i virus dell’influenza causino l’infezione è necessario che una quantità sufficiente di essi raggiunga le cellule bersaglio (in termini tecnici si parla di dose infettante minima).
Via di infezione
Le vie di infezione (o vie di trasmissione) descrivono il modo in cui il virus dell’influenza entra nel corpo.
Alcune vie di infezione sono più efficienti di altre e questo può aumentare o diminuire il periodo di incubazione.
Ad esempio, l’inalazione diretta delle goccioline emesse da un malato può portare a un tempo di incubazione più breve rispetto alla trasmissione indiretta (che avviene portando le mani alla bocca, al naso o agli occhi dopo aver toccato una superficie o un oggetto su cui è presente il virus influenzale).
Immunità preesistente
Se in precedenza il soggetto è stato esposto a un certo virus influenzale, il sistema immunitario potrebbe riconoscerlo più rapidamente, abbreviando il periodo di incubazione.
Ricordiamo a tal proposito che la febbre non è una malattia, ma un meccanismo difensivo che il sistema immunitario mette in atto.
Ha quindi poco senso abbassarla forzatamente con medicinali, tranne nei casi in cui la febbre sia molto alta o il soggetto a rischio (es. anziani, bambini piccoli o pazienti con determinate condizioni mediche come malattie cardiache o polmonari) 2.
Ricordiamo inoltre che molti sintomi dell’influenza sono causati dal rilascio delle cosiddette citochine; si tratta di sostanze biochimiche che stimolano il sistema immunitario aumentando la temperatura corporea e scatenando l’infiammazione.
A sua volta, è proprio l’infiammazione sistemica a causare molti dei sintomi dell’influenza.
Ad esempio, dolori muscolari e articolari si verificano a causa dell’infiammazione indotta dalle citochine a livello degli arti. A loro volta, le vie aeree infiammate producono maggiori quantità di muco, provocando naso che cola (rinorrea), tosse e starnuti 3.
Mentre una risposta infiammatoria moderata protegge dallo sviluppo di malattie gravi, una risposta iperinfiammatoria (detta anche tempesta citochinica) è molto pericolosa e può risultare fatale 4, 5.
E il Raffreddore?
Il comune raffreddore ha un periodo di incubazione simile a quello dell’influenza: da uno a tre giorni (in media 2 giorni per il rhinovirus, che causa circa il 50% dei raffreddori) 3.
Ricordiamo che molti sintomi della “vera” influenza sono simili a quelli di un comune raffreddore. Anche la loro durata è analoga.
Tuttavia, nell’influenza i sintomi sono più gravi e hanno tipicamente un esordio improvviso.
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Incubazione e Contagiosità
Quando si parla del tempo di incubazione dell’influenza, è importante sottolineare che la trasmissione della malattia da parte del malato può iniziare 1 giorno prima della comparsa dei sintomi 4.
Pertanto, è possibile che la trasmissione dell’influenza avvenga attraverso persone asintomatiche o con malattia subclinica (per questo inconsapevoli di essere malate).
Il picco di contagiosità dell’influenza viene raggiunto durante il primo giorno in cui si verificano i sintomi. La contagiosità rimane elevata nei successivi 3-4 giorni e continua per un periodo complessivo che varia da 5 a 7 giorni 5.
I bambini, gli anziani e i soggetti con un sistema immunitario indebolito possono essere contagiosi per un tempo più lungo.
Come si Trasmette l’Influenza
L’influenza si diffonde attraverso le goccioline respiratorie emesse con tosse e starnuti o mentre si parla.
La modalità di trasmissione meglio caratterizzata è quella diretta; in particolare, queste goccioline possono finire nella bocca o nel naso delle persone che si trovano nelle immediate vicinanze (entro un raggio di 1,5-2 metri).
Anche se più rara, la trasmissione dell’influenza può essere indiretta. Infatti, le goccioline di saliva possono depositarsi sulle superfici. Un’altra persona potrebbe quindi contrarre l’influenza toccando la superficie contaminata e toccandosi successivamente la bocca, il naso o forse gli occhi.
Differenza tra goccioline e aerosol
La tosse e gli starnuti producono “spray espiratori” costituiti da una gamma di particelle di dimensioni da grandi (goccioline) a piccole (aerosol) 6.
In sostanza, quando un malato espira o tossisce non espelle "virus nudi", ma prevalentemente virus inglobati all’interno di goccioline respiratorie.
- Goccioline: queste particelle possono depositarsi sulle superfici mucose del tratto respiratorio superiore come la bocca e il naso. Possono essere inalate ma sono troppo grandi (> 10 μm) per raggiungere i polmoni.
- Aerosol (di fatto nuclei di piccole goccioline): queste particelle sono abbastanza piccole (<5-10 μm) da essere inalate e raggiungere il tratto respiratorio inferiore.
Una particolarità degli aerosol infettivi è di persistere a lungo nell’ambiente.
Essendo molto leggeri, soprattutto in condizioni di bassa umidità ambientale, possono "sopravvivere" anche fino a 24 ore e diffondersi anche per molti metri 7, 8.
Gli aerosol infettivi potrebbero quindi rappresentare un’importantissima via di contagio, specialmente in ambienti chiusi e poco ventilati.
Fissiamo i Concetti
Per riepilogare e fissare i concetti relativi al tempo di incubazione e alla contagiosità dell’influenza, facciamo un esempio.
Se si entra in contatto con il virus il sabato mattina, è indicativamente possibile iniziare a diffonderlo ad altre persone entro domenica sera.
Probabilmente, i primi sintomi dell’influenza faranno il loro esordio entro lunedì pomeriggio.
Il soggetto, se adulto e in buona salute, risulterà contagioso indicativamente da sabato sera fino a venerdì, con la contagiosità massima nei primi giorni della settimana.
Entro sabato e domenica, quindi dopo 7-8 giorni dal contagio, dovrebbe essere guarito.
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