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Magazine X115 X115 Psillio | Cos’è | Usi, Proprietà, Benefici | Dosi e Sicurezza

Psillio | Cos’è | Usi, Proprietà, Benefici | Dosi e Sicurezza

  • 15 minuti

Che Cos’è

Lo psillio è una pianta erbacea mediterranea, identificata dal nome botanico Plantago psyllium L. (syn. Plantago afra L., fam. Plantaginaceae).

L’interesse economico e salutistico nei confronti dello psillio è legato al suo elevato contenuto in mucillagini.

Queste mucillagini si concentrano nei tegumenti (in inglese husk) che rivestono i semi e aiutano a conservare il giusto grado di idratazione durante il processo germinativo che dà origine alla nuova pianta.

Per l’uomo, le mucillagini risultano benefiche come fibre alimentare solubili.

La mucillagine è una fibra chiara, incolore e gelatinosa, che conferisce la maggior parte dei benefici per la salute attribuiti allo psillio 1.

Usi e Benefici

A livello gastrointestinale, le mucillagini dello psillio assorbono grandi quantità di acqua (fino a 15 volte il loro peso), rigonfiandosi e formando un gel voluminoso.

Da questa proprietà derivano le potenziali applicazioni salutistiche dello psillio, oggi utilizzato come:

  • integratore lassativo: utile per ammorbidire le feci, regolarizzando la funzionalità dell’intestino nei casi di stitichezza ma anche di diarrea;
  • integratore metabolico: utile per il controllo dei normali livelli di colesterolo nel sangue e la glicemia;
  • ausilio dimagrante: utile per aumentare la sazietà e ridurre l’assunzione di cibo quando assunto poco prima dei pasti.

I semi di psillio non hanno effetti collaterali significativi.

Tuttavia, è importante assumerli insieme a generose quantità di acqua e lontano da eventuali farmaci assunti contemporaneamente.

A Cosa Serve

L’applicazione più nota dello psillio è quella di apportare fibre alimentari solubili.

Come spiegato, queste fibre favoriscono la regolarità del transito intestinale e aiutano a controllare i livelli plasmatici di colesterolo e glucosio.

Quando si parla di integratori di psillio (psyllium) o di semi di psillio si fa generalmente riferimento alle fibre mucillaginose estratte dai tegumenti esterni che rivestono il seme (noti anche come cuticola di psillio).

Lassativo

Gli integratori di psillio sono indicati come lassativi di massa, utili in caso di stitichezza occasionale non rispondente alle modificazioni dietetiche.

NOTA BENE: prima di considerare l’utilizzo di un integratore di psillio sarebbe opportuno compiere ogni ragionevole sforzo per riequilibrare la dieta e lo stile di vita, attraverso:

  • aumento di attività fisica, anche solo la semplice camminata giornaliera;
  • incremento dell’apporto di fibre e liquidi, soprattutto in prossimità dei pasti principali.

Condizioni di interesse medico

II medico o il farmacista potrebbero prescrivere l’utilizzo dello psillio per facilitare l’evacuazione in caso di emorroidi o dopo interventi chirurgici, o quando è necessario evitare sforzi eccessivi durante l’evacuazione.

Per il suo effetto normalizzante sul transito intestinale e sulla consistenza delle feci, lo psillio potrebbe essere consigliato anche nei casi di colon irritabile, diarrea e diverticolosi.

Inoltre, il suo utilizzo è stato proposto nel trattamento delle malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa.

Prebiotico

I semi di psillio vantano proprietà prebiotiche.

Possiedono infatti la capacità di favorire la crescita di una flora batterica acidofila a discapito di specie batteriche ad azione putrefattiva.

La fermentazione delle mucillagini nel colon dà inoltre origine ad acidi grassi a corta catena, che rappresentano un prezioso substrato energetico per le cellule della mucosa del colon.

Occorre tuttavia precisare che lo psillio è solo in parte fermentabile dalla flora batterica intestinale, motivo per cui – in termini di efficacia prebiotica – risulta meno attivo rispetto ad altre fibre, come l’inulina o la pectina.

Questo aspetto, tuttavia, porta con sé anche dei vantaggi, come il maggior effetto regolarizzante a livello intestinale e la minore incidenza di flatulenza e meteorismo in seguito all’ingestione.

Dimagrire

La funzione dello psillio può rivelarsi utile anche nelle diete ipocaloriche mirate alla riduzione di peso, grazie:

  • all’effetto saziante che prolunga il senso di sazietà;
  • alla capacità di ridurre l’indice glicemico del pasto.

Tali effetti potrebbero associarsi a una riduzione del consumo di cibo durante la giornata, facilitando l’aderenza alla dieta ipocalorica.

Salute Cardiovascolare

Lo psillio aiuta a ridurre il colesterolo totale e il colesterolo LDL in persone con colesterolo alto (grazie alla capacità di diminuire l’assorbimento degli acidi biliari e del colesterolo alimentare).

Tale azione è comune a tutte le fibre alimentari, specialmente quelle solubili, e non è prerogativa unica dello psyllium.

La somministrazione di psillio sembra anche favorire il controllo glicemico nei diabetici.

Infine, possibili benefici si segnalano nel controllo della pressione arteriosa in soggetti ipertesi, con ulteriori benefici nei pazienti affetti da sindrome metabolica 2.

Altri Usi

  • Le mucillagini di psillio vengono utilizzate anche nell’industria alimentare come additivo addensante in gelati, dessert e altre preparazioni.
  • Le mucillagini dello psillio possono essere utili anche per uso esterno, come rimedio lenitivo contro punture di insetti e lievi ustioni.
  • Una volta rimosso il tegumento di interesse salutistico, la parte rimanente del seme di psillio, ricca in acidi grassi, proteine e amidi, può essere utilizzata per l’alimentazione animale.

Studi ed Efficacia

Stitichezza

L’effetto lassativo dello psillio è puramente meccanico; questa capacità di facilitare lo svuotamento dell’intestino in maniera delicata è chiamata dagli anglosassoni “bulk forming” (formante massa).

In numerosi piccoli studi sull’uomo, la buccia dello psillio ha ridotto significativamente il tempo di transito delle feci e ne ha aumentato sia il peso che la relativa morbidezza 3, 4, 5.

Inoltre, in uno studio su 170 pazienti, lo psillio è risultato più efficace nell’ammorbidire le feci e nel trattamento della stitichezza cronica rispetto al docusato di sodio (un ammorbidente delle feci comunemente usato in ambito sanitario) 6.

Altri Problemi Intestinali

A differenza di altri lassativi fitoterapici (come gli antrachinoni della senna o dell’aloe), lo psillio non ha un’azione irritante sulle pareti intestinali.

Per questo motivo, può essere usato anche in gravidanza e in età pediatrica (per entrambi si richiede comunque la supervisione medica), ma anche in numerose situazioni patologiche, come colon irritabile, emorroidi, diverticolosi, malattie infiammatorie intestinali e diarrea.

Questa triplice azione – lassativa, antidiarroica e antinfiammatoria – potrebbe renderlo particolarmente utile anche nei pazienti affetti da sindrome del colon irritabile.

A tal proposito, studi epidemiologici hanno dimostrato che l’integrazione di psyllium riduce i livelli di PCR nei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile 7, 8.

In uno studio su pazienti affetti da colite ulcerosa in fase di remissione, l’integrazione di 10g di psillio 2 volte al giorno (per una dose giornaliera totale di 20g) ha dimostrato di sostenere la remissione della malattia con un’efficacia comparabile all’assunzione del farmaco mesalamina (500 mg tre volte al giorno) 9.

In 2 studi clinici (con un massimo di 39 soggetti), la buccia di psillio ha aumentato il tempo di transito delle feci e ha migliorato la consistenza delle feci nei pazienti con diarrea 10, 11.

Uno studio pilota randomizzato controllato ha valutato gli effetti della buccia di psillio in 60 pazienti oncologici con diarrea indotta da radiazioni, osservando una diminuzione sia dell’incidenza della diarrea che della gravità dei sintomi 12.

Riduzione del colesterolo

Il già citato effetto meccanico delle mucillagini gelificanti dello psillio contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo LDL, altrimenti detto “colesterolo cattivo”.

Questo perché l’accelerazione del transito intestinale comporta una riduzione dell’assorbimento di grassi e zuccheri, che rimangono anche imbrigliati nel gel.

Oltre ai grassi alimentari, il gel formato dallo psillio è in grado di sequestrare gli acidi biliari (ricchi di colesterolo), stimolandone la sintesi epatica.

Questa sovraregolazione della produzione di acidi biliari utilizza il colesterolo come substrato, diminuendone di riflesso i livelli nel sangue 13.

Una meta-analisi relativa all’uso di psillio in 1.030 persone con colesterolo alto ha concluso che la sua assunzione è associata a una riduzione media 14:

  1. di 15mg/dl del colesterolo totale;
  2. di 11 mg/dl del colesterolo cattivo LDL

oltre a una riduzione lieve e clinicamente insignificante del colesterolo buono HDL.

Il calo dei valori di colesterolo prodotto dallo psillio risulterebbe sia dose dipendente (con riduzioni maggiori assumendo dosi più significative, fino a un massimo di 20g/die) sia tempo dipendente (con periodi di integrazione prolungati che si associano a diminuzioni più consistenti).

Riduzione della glicemia

Lo psillio e la fibra solubile in generale, grazie alla "solita" formazione di gel nell’intestino tenue, sembrano ridurre la velocità di assorbimento del glucosio, migliorando il controllo della glicemia 15, 16.

Chiaramente, l’entità di tale effetto dipende sia da caratteristiche individuali, sia dalla composizione del pasto, con effetti verosimilmente maggiori in caso di pasto ricco di zuccheri.

In un piccolo studio DB-RCT su 49 pazienti, la buccia di psyllium ha ridotto la glicemia a digiuno, l’emoglobina glicata e la tolleranza del paziente alla metformina 17.

Un altro studio ha rilevato una riduzione dell’11% dei livelli glicemici medi quotidiani e del 19,2% dei livelli glicemici post-prandiali, somministrando una dose di 5,1 grammi di psillio a pazienti diabetici per 8 settimane 18.

In un altro studio, una dose di 5g di psillio somministrata 3 volte al giorno a pazienti diabetici prima dei pasti principali, affiancata a una dieta standardizzata, ha prodotto una riduzione glicemica del 29% entro 2 settimane dall’inizio del trattamento 19.

Una meta-analisi ha concluso che il consumo di psillio (alla dose di circa 10 grammi al giorno) può essere un efficace trattamento adiuvante per i diabetici non ben controllati da terapia farmacologica (con eccessiva glicemia post-prandiale), grazie all’alto profilo di sicurezza e all’effetto positivo sulla riduzione della glicemia postpandriale e dell’emoglobina glicata 20.

Un’altra meta-analisi più recente suggerisce che l’integrazione di psillio produce una significativa riduzione dei trigliceridi, delle lipoproteine ​​a bassa densità, della glicemia a digiuno e dell’emoglobina glicata nei pazienti diabetici 21.

Riduzione della Pressione

Secondo una meta-analisi di 11 studi su 592 partecipanti, l’integrazione di psillio nei pazienti ipertesi aiuta a ridurre leggermente la pressione arteriosa sistolica (in media -2,04 mmHg) 22.

Dimagrimento

La fibra solubile dello psillio può aiutare a ridurre l’appetito e aumentare la sensazione di pienezza.

A tal proposito, una revisione ha mostrato che l’integrazione con fibre solubili – e fibre di psillio, in particolare – aumenta il senso di sazietà 23.

Allo stesso modo, un altro piccolo studio ha rilevato che l’assunzione di fibra di psillio prima di colazione e pranzo per 3 giorni ha portato a una riduzione della fame e del desiderio di mangiare, nonché a un aumento della pienezza tra i pasti 24.

Un piccolo studio clinico ha indagato gli effetti della buccia di psyllium in 45 adolescenti maschi a rischio di sviluppare la sindrome metabolica. L’integratore ha ridotto i livelli di colesterolo e migliorato la distribuzione complessiva del grasso corporeo 25.

Secondo una meta-analisi di 22 studi di controllo randomizzati, tuttavia, non ci sarebbe alcun effetto significativo della supplementazione di psyllium sul peso corporeo e sulla circonferenza vita (il beneficio è troppo lieve per essere rilevante) 26.

Caratteristiche

Cenni Botanici

Lo psillio è una pianta officinale diffusa nel bacino del Mediterraneo, appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae e al genere Plantago.

Si trova più comunemente in India, che rimane oggi il più grande produttore di buccia di psillio al mondo.

Lo psillio viene coltivato principalmente per i suoi semi, i cui tegumenti (la "buccia" esterna o cuticola) costituiscono un efficace lassativo naturale.

In tal senso si tendono a sfruttare maggiormente la specie Plantago psyllium L. (syn. Plantago afra) e la specie Plantago ovata (syn. Plantago ispaghula).

  • Il termine "Plantago" deriva dalla caratteristica forma – simile alla pianta di un piede – che le foglie di alcune specie assumono quando sono soggette ad intenso calpestamento.
  • Il termine "psyllium" deriva dal greco “ψύλλα” (psylla, che significa pulce), in riferimento alla somiglianza tra i semi, brunastri e lucenti, e le pulci. Ciò spiega anche il nome popolare “erba delle pulci”.

Lo Psillio è originario delle regioni mediterranee, Italia inclusa, dove cresce come pianta spontanea e infestante.

Si tratta di una specie erbacea annuale, alta 30-50 centimetri, con infiorescenza a spiga e semi leggermente schiacciati e di colore bruno. Le foglie sono opposte, lineari o lanceolate, lunghe 5 – 6 cm, molto fitte nella parte apicale del fusto.

Principi attivi

I semi di psillio devono le loro proprietà al tegumento che li riveste, ricco in mucillagini.

Le mucillagini sono costituite da una miscela di polisaccaridi (soprattutto xilosio e arabinosio), appartenenti principalmente alla categoria delle fibre idrosolubili.

In particolare, la fibra di psillio può essere frazionata in 3 componenti 27:

  • 15-20% di componente altamente fermentabile (superiore all’80%);
  • 10-15% di componente non fermentabile (meno del 20%);
  • 55-60% di componente scarsamente fermentabile (30%).

Lo psillio è particolarmente ricco di xilosio (59%) e arabinosio (22,3%), e contiene anche acido urico (6,1%), galattosio (3,7%), glucosio (3,5%), ramnosio (3,0%), mannosio (1,6%) e tracce di ribosio (0,01%).

Come Funziona

La caratteristica più interessante dello psillio è legata alla capacità di assorbire l’acqua e gelificare.

Questo gel viscoso non solo favorisce il transito intestinale dei residui alimentari non assorbiti, ma riesce anche a intrappolare alcuni lipidi, carboidrati e zuccheri, rallentandone l’assorbimento intestinale.

I componenti non fermentabili (e in una certa misura quelli scarsamente fermentabili) dello psillio sono alla base della sua capacità di formare un gel a contatto con l’acqua, formando una massa rigonfia.

Tale gel:

  • favorisce la naturale evacuazione delle feci, aumentando il peso e il volume della massa fecale.
    La massa fecale risulta infatti più idratata, quindi aumenta di volume e accelera meccanicamente il transito delle feci.
  • Modula anche l’assorbimento di lipidi (colesterolo), acidi biliari e glucosio, sia intrappolandoli al suo interno, sia riducendo il tempo disponibile per l’assorbimento (a causa dell’aumentata velocità di transito intestinale); tutto ciò risulterebbe particolarmente utile nei pazienti con sindrome metabolica.

Dosi e Modo d’uso

La dose giornaliera consigliata varia da 5 a 30 grammi di psillio al giorno, da assumere preferibilmente con acqua (5g in 150 ml di acqua).

Quando lo psillio viene assunto con finalità lassative, una dose giornaliera di 15g (suddivisa in 3 assunzioni quotidiane) può essere suggerita come approccio iniziale.

Tale dose andrà poi aumentata o ridotta a seconda dei suoi effetti sulla consistenza delle feci e sulla funzionalità intestinale.

Lo psillio dev’essere assunto con sufficiente acqua (almeno 25 ml/grammo di fibra) per massimizzarne i benefici 28.

Dopo Quanto Tempo fa Effetto?

Lo psillio NON ha effetti immediati sulla regolarità intestinale, ma in genere produce l’espulsione di feci più morbide e idratate nell’arco delle successive 12-72 ore.

Quando Assumere lo Psillio?

  • Si consiglia di assumere lo psillio lontano dai pasti
  • Se si desidera attenuare l’appetito, prendere lo psillio mezz’ora prima dei pasti.

Avvertenze

  • Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
  • Consultare il medico in caso di dolori al ventre di origine ignota o in caso di alterazioni dell’evacuazione che durano più di 2 settimane.
  • Bisogna inoltre fare attenzione alla possibile riduzione di efficacia di eventuali farmaci assunti in concomitanza (o poco prima o poco dopo) lo psillio.

Si consiglia di assumere lo psillio almeno 1 ora prima o dopo l’assunzione di farmaci per via orale. L’assorbimento di farmaci assunti contemporaneamente, tra cui preparati a base di digitale, anticoagulanti, medicamenti contro le crisi epilettiche o la depressione, sali minerali e vitamine, può infatti essere compromesso.

  • Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
  • Non superare la dose giornaliera consigliata.
  • Non assumere integratori di Psillio senza acqua. Non ridurre la quantità di acqua consigliata pro dose.

Se non viene accompagnata da una quantità di acqua (o altri liquidi) sufficiente, l’assunzione di psillio potrebbe portare, in casi limite, a sub-occlusione intestinale 29.

  • Per il controllo del peso, lo Psillio dev’essere impiegato nell’ambito di una dieta ipocalorica adeguata, seguendo uno stile di vita sano con un buon livello di attività fisica.
    Se la dieta viene seguita per periodi prolungati, superiori a 3 settimane, si consiglia di sentire il parere del medico.
  • Lo psillio può essere assunto con continuità (tutti i giorni). Per periodi superiori a 3 settimane è comunque consigliabile consultare il medico.

Controindicazioni

L’uso dello psillio senza supervisione medica è controindicato in pazienti diabetici, in quelli sottoposti a terapie con farmaci ipocolesterolemizzanti e nei casi di ostruzione intestinale e megacolon.

Non assumere lo psillio in caso di:

  • ernia iatale;
  • restringimento dell’esofago (stenosi esofagea);
  • occlusione intestinale;
  • sindrome da fecaloma – feci eccessivamente dure (coproliti);
  • dolori addominali acuti;
  • nausea;
  • vomito;
  • gravi patologie a carico dell’apparato digerente.

Lo Psillio non dev’essere assunto in caso di sanguinamenti intestinali di origine sconosciuta e quando, con l’assunzione continuata non è stato ottenuto alcun effetto lassativo.

In caso di stitichezza cronica è quindi consigliabile consultare il medico.

Effetti Collaterali

Se utilizzato per lunghi periodi di tempo e a dosi superiori a quelle consigliate, lo psillio può provocare flatulenza e gonfiore addominale.

In tal senso, è comunque generalmente meglio tollerato rispetto ad altri tipi di fibra.

Nel complesso, la buccia di psillio è associata a pochissimi effetti collaterali. Il reperto più comune è un lieve disagio intestinale temporaneo 19, 24, 30, 31.

Sono stati riportati casi di reazioni allergiche lievi e rari casi di shock anafilattico anche fatali 32, 33, 34.

Nei primi giorni di trattamento sono possibili disagi intestinali, tra cui tensione addominale, meteorismo, gonfiore, flatulenza e crampi intestinali.

Per prevenire questi disturbi, si consiglia di aumentare gradualmente il dosaggio dello psillio, partendo da piccole dosi, senza sospenderne la soluzione.

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