L’endotelio è un sottile strato di cellule che tappezza la superficie interna:
dei vasi sanguigni (arterie, vene e capillari);
dei vasi linfatici;
delle cavità cardiache.
L’endotelio rappresenta il tessuto più voluminoso del corpo umano, con dieci trilioni di cellule (1013), un peso totale di circa 1,0 kg e una superficie stimata di circa 400 m2 (rivestendo internamente quasi 100 km di vasi sanguigni) 1.
A livello capillare, l’estrema sottigliezza dell’endotelio permette la diffusione passiva o facilitata di gas, liquidi (ossigeno, anidride carbonica, acqua) e altre sostanze (come il glucosio e gli aminoacidi) per permettere gli scambi tra le cellule e il circolo sanguigno e linfatico.
Tuttavia non dobbiamo pensare all’endotelio come a una semplice barriera fisica inerte; al contrario, si tratta di un tessuto biologicamente attivo, coinvolto in processi come l’emostasi (per arrestare le emorragie) e il controllo della fluidità del sangue, del tono vascolare e delle reazioni immunitarie e infiammatorie.
L’endotelio è quindi indispensabile per l’omeostasi dell’organismo, al punto che una risposta incontrollata delle cellule endoteliali è coinvolta in molti processi patologici, tra cui l’aterosclerosi, l’ipertensione arteriosa e polmonare, la sepsi e le sindromi infiammatorie 2.
A Cosa Serve
L’endotelio si trova a contatto diretto con il sangue (o con la linfa) e forma una barriera semipermeabile tra il sangue e i tessuti circostanti.
La funzione di questa "barriera" è quella di controllare il trasferimento di soluti e macromolecole, dentro e fuori il sangue, attraverso la parete vascolare. Ciò permette lo scambio di sostanze tra il sangue e le cellule, e viceversa.
Mentre fluidi, piccoli soluti e piccole molecole liposolubili si muovono passivamente attraverso la barriera tramite un percorso paracellulare, le macromolecole utilizzano tipicamente percorsi transcellulari, ad esempio tramite trasportatori facilitatori (come GLUT-1 e GLUT-4 per il passaggio del glucosio) e caveole (deputate alla transocitosi) 3, 4.
Oltre a queste classiche funzioni, l’endotelio è stato più recentemente riconosciuto come un attore predominante nel controllo della fluidità del sangue, dell’aggregazione piastrinica, dell’emostasi e del tono vascolare; tutte azioni che espleta attraverso la produzione di sostanze come citochine, ossido nitrico, endotelina e prostaglandine.
L’endotelio rappresenta anche un attore importante nella regolazione dell’immunologia, dell’infiammazione e dell’angiogenesi, nonché un organo metabolizzante ed endocrino 5.
Queste importanti funzioni dell’endotelio vascolare sono determinate dalla capacità delle cellule endoteliali di sintetizzare e reagire a un’ampia varietà di mediatori chimici, tra cui citochine, fattori di crescita, molecole di adesione, sostanze vasoattive e chemochine.
Queste sostanze possono agire a distanza (attività endocrina), sulle cellule vicine (attività paracrina) o sulla stessa cellula che le ha prodotte (attività autocrina).
Funzioni dell’endotelio
Per riassumere, le principali funzioni dell’endotelio comprendono 6:
regolazione della permeabilità vasale;
regolazione del tono e della struttura dei vasi;
angiogenesi;
controllo dell’emostasi;
controllo dell’infiammazione (es. reclutamento dei neutrofili);
funzioni endocrino-metaboliche (es. metabolismo delle lipoproteine e di alcuni ormoni).
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