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Magazine X115 X115 Fisetina | Cos’è? Benefici per la Salute e Anti-Invecchiamento

Fisetina | Cos’è? Benefici per la Salute e Anti-Invecchiamento

  • 11 minuti

Che Cos’è

La fisetina è un flavonoide (nello specifico un flavonolo) presente in molte piante, dove funge da colorante giallo/ocra.

Tra le piante commestibili, la fisetina si trova in molti frutti e verdure, come fragole, mele, cachi, cipolle e cetrioli 1.

Come altri polifenoli e flavonoidi, la fisetina ha un notevole potenziale medicinale e molte attività benefiche per la salute umana.

In particolare, è considerata un agente senoterapeutico, il che significa che può uccidere le cellule senescenti favorendo il rinnovamento cellulare.

In effetti, studi sui roditori suggeriscono che la fisetina può ridurre il numero di cellule senescenti nei tessuti e prolungare la durata della vita 2.

fisetina struttura chimica

A Cosa Serve

La fisetina è un promettente flavonoide che possiede ottime attività 3, 2:

Grazie a tali proprietà, la fisetina:

  • potrebbe ritardare l’invecchiamento;
  • può avere proprietà antitumorali;
  • può proteggere il cervello e migliorare la memoria;
  • aiuta a controllare la glicemia;
  • aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari;
  • può proteggere la salute del fegato;
  • aiuta a rafforzare le difese immunitarie;
  • protegge la bellezza della pelle.

Fisetina negli Alimenti

La fisetina è presente nelle verdure (cipolle e cetrioli), nella frutta (cachi, mele, fragole), nel vino, nel e nelle noci, con concentrazioni che variano da 2 a 160 μg per grammo.

La più alta concentrazione di fisetina è stata trovata nelle fragole (160 μg/g) seguite dalla mela (26,9 μg/g) e dal cachi (10,5 μg/g) 4.

Altre fonti alimentari di fisetina includono:

  • radici di loto (5,8 μg/g);
  • cipolla (4,8 μg/g);
  • uva (3,9 μg/g);
  • kiwi (2,0 μg/g);
  • pesca (0,6 μg/g);
  • cetriolo (0,1 μg/g).

I livelli di fisetina sopra elencati sono stati rilevati negli alimenti liofilizzati. Tali livelli possono quindi variare nella frutta e nella verdura fresche, e dipendono anche dalle condizioni di coltivazione 5.

In Giappone, l’assunzione alimentare media di fisetina è stata stimata in circa 0,4 mg al giorno 6.

Proprietà e Benefici

Azione antiossidante

La fisetina è innanzitutto un potente antiossidante. La sua capacità di neutralizzare i radicali liberi è:

  • diretta: agisce come agente riducente donando elettroni alle specie reattive dell’ossigeno per neutralizzarle 7;
  • indiretta: aumenta l’attività di altri potenti antiossidanti come glutatione, superossido dismutasi e catalasi 8, 9, 10.

Sulla base di studi di laboratorio, sembra che la fisetina si depositi nelle membrane cellulari e prevenga il danno ossidativo ai lipidi che le compongono 3.

La fisetina ha anche dimostrato di inibire l’ossidazione delle LDL, prevenendo così un importante fattore di rischio cardiovascolare e l’aterosclerosi 11.

Azione Antinfiammatoria

Nel corso di studi preliminari, la fisetina ha dimostrato di ridurre l’infiammazione attraverso diversi meccanismi 1, 12, 13, 14, 15, 16:

  • inibendo l’attività di diverse citochine pro-infiammatorie, tra cui il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α) e l’interleuchina 6 (IL-6);
  • inibendo il fattore nucleare kappa B (NF-κB), un interruttore che dice ai geni di produrre composti infiammatori (una risposta iperattiva di NF-κB è collegata ad allergie, malattie autoimmuni e cancro);
  • bloccando gli enzimi infiammatori che degradano gli acidi grassi (lipossigenasi);
  • riducendo l’attività di un gruppo di enzimi (MMP) che i tumori richiedono per diffondersi e invadere altri tessuti 17, 18.

Aumenta la Longevità

La fisetina ha dimostrato di essere un efficace agente senolitico; potrebbe quindi aumentare la durata della vita e ridurre le patologie legate all’età 19.

Meccanismo d’azione

La fisetina, come altri polifenoli (tra cui il resveratrolo), è in grado di attivare le sirtuine e ha prolungato la vita di lieviti, vermi, mosche e topi studiati in laboratorio 20, 21, 22.

La fisetina blocca anche la via mTOR, la cui iperattivazione è notoriamente associata a cancro, diabete, obesità e malattie neurodegenerative. Numerosi studi hanno dimostrato che l’inibizione delle vie mTOR con qualsiasi mezzo (genetico, farmacologico e dietetico) allunga la durata della vita in tutti gli organismi studiati fino ad oggi 28, 29, 23.

Bloccando questo percorso biologico, la fisetina attiva l’autofagia, aiuta a rimuovere i rifiuti cellulari, a riciclare i componenti cellulari danneggiati e a migliorare il metabolismo delle cellule 24, 25, 26, 27.

Studi

Gli esperimenti, iniziati con S. cerevisiae e proseguiti attraverso D. melanogaster fino agli animali vertebrati, dimostrano chiaramente che la fisetina è in grado di estendere la durata della vita degli organismi studiati di entrambi i sessi 30, 31, 32.

La fisetina ha anche esteso la durata della vita del lievito di oltre il 50% e la durata della vita dei moscerini della frutta di oltre il 20% 31, 33.

Cosa significa senolitico?

L’invecchiamento è caratterizzato dall’accumulo di cellule senescenti.

La senescenza è un meccanismo oncosoppressore che si attiva nelle cellule stressate per prevenire la replicazione del DNA danneggiato.

Le cellule senescenti smettono quindi di dividersi, si danneggiano e iniziano a rilasciare molecole infiammatorie 34, 35.

L’accumulo di cellule senescenti con l’invecchiamento è correlato a molte malattie legate all’età, dall’osteoporosi al cancro e dalle malattie del cuore a quelle del cervello 34, 35.

Al contrario, la rimozione delle cellule senescenti calma l’infiammazione, migliora la funzione fisica e aumenta la durata della vita negli animali 34, 35.

Sono stati identificati alcuni farmaci in grado di uccidere selettivamente le cellule senescenti, chiamati senolitici o senoterapeutici, inclusa la combinazione di dastinib e quercetina.

In uno studio cellulare, la fisetina è risultata la più efficace delle 10 sostanze studiate, anche rispetto alla quercetina. Nei topi anziani, la fisetina ha eliminato le cellule senescenti e ne ha aumentato la durata della vita di oltre il 10% 36, 2.

Fisetina e Cancro

Dati emergenti da studi in vitro e in vivo indicano che la fisetina possiede proprietà antiproliferative contro diversi tumori 37.

Negli studi sulle cellule, la fisetina ha provocato la morte cellulare programmata (apoptosi) prevendendo la crescita e la diffusione di una varietà di linee cellulari tumorali 38, 39, 24, 40, 41, 42, 43, 44, 45. Inoltre, vi sono prove evidenti che gli effetti antiproliferativi e proapoptotici mediati dalla fisetina sono mirati specificamente alle cellule tumorali, mentre le cellule normali vengono in gran parte risparmiate 46, 43, 47.

Il potenziale valore della fisetina nella prevenzione e nel trattamento del cancro è stato ulteriormente sottolineato dalla capacità di ridurre l’angiogenesi e di sopprimere di conseguenza la crescita del tumore 48.

Tuttavia, questo non significa automaticamente che la fisetina produca effetti antitumorali tangibili negli organismi viventi e nell’uomo. Alcuni studi su animali sembrano comunque promettenti.

La fisetina ha ad esempio ridotto lo stress ossidativo e la crescita del cancro al fegato da tossine fungine nei ratti 49. Ha anche ridotto del 66% la crescita del tumore nei topi con melanoma 50. Similmente, ha rallentato la crescita dei tumori alla prostata nei topi bloccando i recettori per gli androgeni sulle cellule tumorali 51.

In altri studi nei topi, la fisetina ha ridotto la crescita del cancro ai polmoni del 67% e del 92% se associata a un farmaco chemioterapico. Inoltre, ha protetto dai danni ossidativi causati da una tossina presente nel fumo di tabacco e ha impedito la crescita di nuovi vasi sanguigni che forniscono nutrienti al cancro 52, 53.

La fisetina ha anche protetto dai danni renali causati dalla chemioterapia nei ratti, riducendo l’infiammazione e aumentando i livelli di antiossidanti 1.

In uno studio clinico su 37 pazienti affetti da cancro al colon sottoposti a chemioterapia, la fisetina (100 mg/die per 7 settimane) ha ridotto i marker di infiammazione (IL-8 e hs-PCR). Tuttavia, gli Autori non hanno riportato gli effetti sulla crescita e sulla progressione del tumore 54.

Fisetina e Diabete

In base a studi preliminari su modelli animali, la fisetina può aiutare a controllare la glicemia e a ridurla nei pazienti diabetici 55, 56, 57, 58, 59, 60.

Inoltre, grazie all’azione antiossidante e antinfiammatoria, potrebbe avere effetti protettivi nei confronti delle complicanze del diabete quando la malattia si è già manifestata.

Negli animali diabetici, ha ad esempio rallentato la progressione della cataratta e ridotto i danni epatici, vascolari e renali aumentando i livelli di antiossidanti 61, 62, 58, 63, 64.

Salute del Cuore

Le potenziali attività antinfiammatorie, ipotensive e ipolipidemizzanti della fisetina la rendono utile per la prevenzione di una varietà di disturbi vascolari.

Negli studi su modelli animali ha ad esempio ridotto i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e trigliceridi, aumentando nel contempo il colesterolo HDL (buono) 65, 56, 57.

Come accennato, la fisetina sembra anche utile nel prevenire l’ossidazione del colesterolo LDL, riducendo così uno dei più importanti fattori di rischio per la formazione di placche aterosclerotiche 66, 11.

Sempre grazie alle proprietà antiossidanti, aiuterebbe anche a proteggere le cellule cardiache dallo stress ossidativo, limitando i danni associati a patologie cardiache come infarto e ipertrofia ventricolare 10, 67.

In merito agli effetti ipotensivi, la fisetina può favorire la vasodilatazione, aiutando a migliorare il flusso sanguigno e a ridurre la pressione sanguigna 68, 69. In effetti, in uno studio sui ratti, ha migliorato lo scarso flusso sanguigno causato da una dieta ricca di grassi 70.

Infine, la fisetina ha anche ridotto la differenziazione degli adipociti e l’obesità nei topi alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi 57.

Benefici Neuroprotettivi

Le azioni antiossidanti e antinfiammatorie, unitamente alla capacità di attraversare facilmente la barriera emato-encefalica, rendono la fisetina un potenziale ausilio nella prevenzione e nel trattamento di numerose malattie neurologiche 71, 72.

In diversi studi su animali, la fisetina ha dimostrato di:

  • migliorare la memoria e l’apprendimento nei ratti anziani o esposti a tossine 73, 74;
  • ridurre l’ansia e la depressione, aumentando i livelli di serotonina e noradrenalina 75, 76, 77;
  • aumentare i livelli di antiossidanti e prevenire l’infiammazione e l’aggravarsi della neurodegenerazione in malattie come il morbo di Alzheimer, la sclerosi laterale amiotrofica, l’ictus e la malattia di Huntington 72, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88.

Benefici per la Pelle

Oltre a contrastare l’invecchiamento generale dell’organismo, la fisetina potrebbe avere benefici antiage anche direttamente sulla pelle.

Negli studi sui topi, ad esempio, ha dimostrato di:

  • ridurre la degradazione del collagene, l’infiammazione, il danno al DNA e lo stress ossidativo indotti dai raggi UV, inibendo la sovraespressione degli enzimi metalloproteinasi 89;
  • attenuare la formazione delle rughe stimolando la sintesi di collagene della pelle 90, 91, 92;
  • ridurre l’infiammazione, il gonfiore e il rossore della pelle nei topi con eczema 93.

Quando applicata localmente a topi glabri, la fisetina ha inibito diversi enzimi pro-ossidanti e pro-infiammatori, mentre ha aumentato l’espressione cutanea di filaggrina e acquaporine.

In questo modo ha protetto gli animali dalla foto-infiammazione e dalla disidratazione della pelle 91.

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Dosi e Modo d’Uso

In uno studio clinico su pazienti affetti da cancro del colon, un dosaggio di 100 mg di fisetina al giorno ha aiutato a ridurre l’infiammazione 54.

Attualmente, è in corso uno studio clinico che sta indagando gli effetti in acuto della fisetina sull’infiammazione, la salute delle ossa e la fragilità negli anziani, utilizzando un dosaggio di 20 mg/kg per due giorni consecutivi 94.

Futuri studi chiariranno se e quali dosaggi di fisetina sono consigliabili per l’integrazione a lungo termine.

Al pari di altri flavonoidi, anche la fisetina sembra scarsamente biodisponibile, innanzitutto per le difficoltà di assorbimento intestinale. Trattandosi di una sostanza liposolubile, il suo assorbimento potrebbe migliorare quando associata a una fonte lipidica 95, 96. Ulteriori benefici potrebbero derivare dallo sviluppo di formulazioni liposomiali 95, 97.

Effetti Collaterali

Gli studi sugli animali non hanno dimostrato particolari effetti collaterali attribuibili alla fisetina, anche quando è stata utilizzata ad alte dosi 8.

Tuttavia, mancano adeguati studi clinici per confermare questa elevata sicurezza nell’uomo.

Si consiglia cautela nei pazienti in cura con farmaci fluidificanti del sangue (come il coumadin) o con ipoglicemizzanti orali, in quanto la fisetina potrebbe aumentare gli effetti di questi farmaci.

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