INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
La rosacea è una comune malattia infiammatoria cronica della pelle.
Colpisce preferenzialmente il volto di soggetti giovani (30-45 anni) e può interessare guance, naso, palpebre, mento e fronte.
La rosacea è caratterizzata da vampate ricorrenti (arrossamento transitorio della pelle), eritema, teleangectasie (capillari in evidenza), macchie rosse (papule) o pustole su naso, mento, guance e fronte.
A differenza dell’acne, la rosacea non causa punti neri, brufoli o noduli.
Anche se talvolta viene chiamata acne rosacea, si tratta di un termine improprio, in quanto la rosacea non è correlata all’acne.
Gli occhi sono spesso coinvolti e in alcune persone può verificarsi un ispessimento della pelle con ingrossamento (phymas), in particolare a livello del naso (rinofima) 2, 3.
La rosacea non è una malattia pericolosa per la vita e la prognosi generale è buona. Tuttavia, a causa delle ripercussioni estetiche può portare a depressione e ansia.
In ogni caso, sono necessari una diagnosi e un trattamento tempestivi per prevenire cicatrici permanenti, eritema persistente e sequele oculari.
Chi Colpisce
La rosacea colpisce più comunemente le donne di mezza età con pelle chiara, occhi azzurri e capelli biondi. Risulta invece meno frequente nei fototipi di pelle scura (V e VI).
Di conseguenza, la rosacea è più comune negli Stati Uniti e in Europa, soprattutto nella popolazione di origine celtica, mentre è rara negli africani e asiatici.
Gli studi hanno dimostrato una prevalenza della rosacea fino al 10% nella popolazione svedese e intorno al 2-3% in Francia e Germania. La familiarità per la rosacea è descritta nel 15-40% dei pazienti 4.
Sebbene la rosacea sia più comune nel sesso femminile (F:M = 3:1), gli uomini presentano più frequentemente alterazioni fimatose (come il rinofima).
Si stima che l’incidenza mondiale della rosacea sia superiore al 5% della popolazione. Interessa soprattutto gli adulti tra i 30 e i 50 anni di età, colpisce le femmine più dei maschi, ed è più comunemente diagnosticata in soggetti di carnagione chiara (fototipi I e II), interessando più del 10% dei bianchi 1, 2.
Cause
Negli anni, sono state avanzate diverse teorie sulle cause della rosacea, che includono fattori genetici, ambientali, vascolari e infiammatori.
Sebbene le cause della rosacea non siano state pienamente comprese, sembrerebbero coinvolgere:
- funzionamento anomalo del sistema immunitario (induce la cascata infiammatoria);
- disregolazione neurovascolare (porta a vasodilatazione e sviluppo di vasi sanguigni superficiali anomali);
- presenza dell’acaro Demodex, che vive normalmente nella pelle ma prolifera maggiormente nei pazienti affetti da rosacea.
La risposta immunitaria innata della pelle sembra essere importante, poiché nella rosacea sono state osservate alte concentrazioni di peptidi antimicrobici come le catelicidine.
Una predisposizione genetica è supportata da una maggiore incidenza nei pazienti con una storia familiare di rosacea.
I microbi che fanno parte della normale flora cutanea, in particolare dell’unità pilo-sebacea (inclusi gli acari Demodex e lo Staphylococcus epidermidis) possono svolgere un ruolo come fattori scatenanti della rosacea 2, 3.
In particolare, gli acari Demodex sembrano svolgere un ruolo importante poiché sono visti in numero maggiore sulla pelle colpita da rosacea (sebbene non sia chiaro se questa sia una causa o una conseguenza) 4.
Una maggiore incidenza di rosacea è stata segnalata anche nei portatori del batterio Helicobacter pylori (che vive nello stomaco), ma la maggior parte dei dermatologi non crede che sia la causa della rosacea 1.
Infine, è noto il ruolo dell’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) come fattore aggravante, ma questo elemento può anche svolgere un ruolo nell’eziologia della malattia 1.
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Sintomi
La rosacea si presenta tipicamente durante l’età adulta, sebbene possa colpire raramente anche i bambini.
La caratteristica diagnostica quasi universalmente presente è l’arrossamento nelle aree centrali del volto (guance, glabella e mento), che aumenta d’intensità durante le vampate (flushing).
Le cosiddette vampate sono dovute alla vasodilatazione acuta o subacuta dei vasi superficiali cutanei e diventano nel tempo sempre più persistenti.
La classificazione delle varie forme di rosacea distingue in quattro sottotipi clinici basati sui segni e sintomi predominanti 1:
- eritematotelangiectasica;
- papulo-pustolosa;
- fimatosa;
- oculare.
Questi sottotipi non si escludono a vicenda. Un singolo paziente può quindi presentare contemporaneamente aspetti comuni a diversi sottotipi.
Rosacea eritematotelangiectasica
- Arrossamento
- Eritema persistente facciale centrale
- Teleangectasie (vasi sanguigni visibili) comuni
La rosacea eritemato-telangiectasica è caratterizzata da eritema persistente con arrossamento intermittente delle zone centrali del viso (naso e guance). Possono essere presenti anche vasi sanguigni visibili (teleangectasie).
In genere, rappresenta la prima manifestazione clinica della rosacea e spesso si verifica prima o contemporaneamente alle protuberanze e ai brufoli che caratterizzano il sottotipo 2 (rosacea papulo-pustolosa).
Le persone con questi segni di rosacea tendono ad avere una pelle molto sensibile e possono avvertire sensazioni di puntura o bruciore alla cute.
Rosacea papulo-pustolosa
- Eritema persistente facciale centrale
- Gonfiore
- Papule e/o pustole transitorie
- Bruciore o puntura
Questo sottotipo è talvolta chiamato “acne adulta”, a causa della somiglianza nell’aspetto delle lesioni con quelle acneiche; tuttavia, la rosacea manca di comedoni (punti neri o bianchi), aiutando a differenziarla dalla vera acne.
Questo tipo di rosacea si verifica più comunemente nella mezza età e colpisce più spesso le donne rispetto agli uomini.
Rosacea fimatosa
- Ispessimento e ingrossamento della pelle
- Nodularità irregolari in superficie
- Comunemente rinofima (ispessimento nell’area del naso).
Questa forma di rosacea è caratterizzata da fibrosi e ipertrofia delle ghiandole sebacee.
Si osserva tipicamente sul naso dei pazienti maschi (rinofima), ma può anche colpire il mento (gnatofima), la fronte (metofima), le orecchie (otofima) e le palpebre (blefarofia). In genere è una manifestazione tardiva della rosacea.
Il rinofima è la sede più frequente e si caratterizza per marcati ispessimenti cutanei e nodularità superficiali irregolari del naso. Può anche essere presente una teleangectasia.
Rosacea oculare
- Irritazione oculare
- Sensazione di bruciore e occhi arrossati
- Sensazione di sabbia negli occhi
Dal 50 al 75% dei pazienti con rosacea ha un coinvolgimento degli occhi, con sintomi quali secchezza, arrossamento, lacrimazione, sensazione di formicolio / bruciore, sensazione di corpo estraneo, sensibilità alla luce e visione offuscata 1.
Altri Sintomi
Oltre ai sintomi della pelle e degli occhi, la rosacea può causare ansia, imbarazzo e depressione, che possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita.
Secondo un’indagine, il 77% dei pazienti è emotivamente colpito, il 63% è colpito sul lavoro, il 67% è socialmente colpito e il 53% è colpito nelle relazioni e nel comportamento negli appuntamenti 1.
Complicazioni
La rosacea non è una malattia pericolosa per la vita e la prognosi generale è buona. Tuttavia, può portare a depressione e ansia.
Inoltre, se non trattati, i pazienti possono sviluppare cicatrici permanenti ed eritema persistente. Infine, le sequele oculari potrebbero essere una complicanza della rosacea oculare non trattata.
Sebbene sia di solito limitata alla pelle, è stata segnalata un’associazione tra rosacea e comorbidità sistemiche.
Recenti studi hanno infatti elaborato la possibile correlazione della rosacea con comorbidità neurologiche, cardiovascolari, endocrine e gastrointestinali. È stato ad esempio suggerito che i pazienti con rosacea siano ad aumentato rischio di carcinoma tiroideo, carcinoma basocellulare, dislipidemia e ipertensione 1, 2, 3, 4, 5
Trattamento
Lo scopo dei trattamenti per la rosacea è migliorare la qualità di vita del paziente, controllando i sintomi e le manifestazioni cliniche.
Nella scelta terapeutica, il medico interverrà in maniera diversa in base al sottotipo di rosacea prevalentemente rappresentato, alla gravità delle manifestazioni e alle caratteristiche e agli obiettivi del paziente:
- Per la forma eritemato-telangiectasica, in genere si utilizzano trattamenti topici specifici con metronidazolo, acido azelaico e brimonidina in monoterapia o in combinazione. Anche le terapie laser possono essere utili per eliminare rapidamente le teleangectasie.
- Per la forma papulo-pustolosa, è possibile considerare una combinazione di terapie topiche e antibiotici orali. Gli antibiotici vengono utilizzati principalmente per i loro effetti antinfiammatori.
- Per le forme gravi o refrattarie, ulteriori opzioni di trattamento possono includere isotretinoina orale, terapie laser o chirurgia.
Misure generali
Il trattamento della rosacea inizia con misure generali che i pazienti dovrebbero sempre adottare nella loro quotidianità:
- detersione delicata della pelle, utilizzando prodotti specifici per pelli sensibili (ad es. detergenti senza sapone) ed evitando prodotti cosmetici comedogenici o irritanti;
- rigorosa protezione dai raggi UV: uso quotidiano di creme solari, preferibilmente contenenti filtri fisici (come l’ossido di zinco) che sono generalmente ben tollerati;
- evitamento di fattori esacerbanti, come temperature estreme, luce ultravioletta, stress, alcol e alcuni cibi caldi o piccanti, caffeina e alcol.
Principali fattori scatenanti o peggiorativi della rosacea 1 | |
Fattori iatrogeni |
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Fattori ambientali |
Trattamento topico
I trattamenti topici per la rosacea possono comprendere:
- brimonidina per l’eritema; in genere l’eritema si riduce entro 30 minuti dall’applicazione del farmaco e l’effetto persiste per 6-8 ore;
- ivermectina o metronidazolo o acido azelaico per la forma papulo-pustolosa.
I prodotti topici a base di metronidazolo o acido azelaico possono essere utilizzati a intermittenza o a lungo termine, da soli per i casi lievi e in combinazione con antibiotici orali per i casi più gravi.
Tra le terapie orali sistemiche, l’antibiotico doxiciclina al dosaggio antinfiammatorio di 40 mg riveste un ruolo chiave per la terapia delle lesioni infiammatorie papulo-pustolose.
Fenotipo di Rosacea | Stadio | Trattamenti Disponibili |
Eritematoso | Transitorio |
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Persistente |
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Teleangectasie |
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Papulo-Pustoloso | Lieve |
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Intermedio/Grave |
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Fimatoso | Clinicamente infiammatorio |
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Non clinicamente infiammatorio |
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Laser
Le terapie fisiche vengono utilizzate soprattutto per il trattamento delle teleangectasie. Sono inoltre impiegate in combinazione con i trattamenti chirurgici per il trattamento del rinofima.
Il trattamento elettivo è quello con il laser vascolare o in alternativa con luce pulsata intensa. A tal proposito possono essere usati diversi tipi di laser; ad esempio, quello Nd:Yag 1064 nm è utile nelle lesioni vascolari meno superficiali e nel trattamento di pazienti con pelle più scura.
I laser KTP 532 nm e Pulse Dye Laser (PDL) 595 nm sono invece utilizzati nel trattamento delle lesioni vascolari superficiali.
Qualora i laser non siano disponibili, possono essere utili cauterizzazione, diatermia (elettrochirurgia) o scleroterapia (forti iniezioni di soluzione salina).
Chirurgia per rinofima
Il rinofima può essere trattato con successo da un dermatologo o da un chirurgo plastico rimodellando il naso chirurgicamente o con laser ad anidride carbonica.