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Generalità
L’ingrigimento dei capelli (chiamato anche incanutimento o acromotrichia) accompagna fisiologicamente il normale invecchiamento dell’essere umano.
Attualmente, non esistono trattamenti efficaci per la ripigmentazione dei capelli grigi o imbiancati. L’incanutimento è quindi considerato una condizione irreversibile.
Tuttavia, in rari casi, è possibile assistere allo scurimento dei capelli bianchi. Le possibilità di invertire il processo sono maggiori quando l’incanutimento è precoce e legato a stress o deficit nutrizionali.
In attesa che vengano sviluppati trattamenti o farmaci specifici, alcuni integratori – come il PABA e l’acido pantotenico – possono in alcuni casi fornire un beneficio.
Sul fronte alimentare, considerato il ruolo dello stress ossidativo nell’ingrigimento dei capelli, una dieta ricca di antiossidanti e antinfiammatori naturali può aiutare a prevenire i capelli bianchi.
Infine, diversi report hanno segnalato che alcuni farmaci che prendono di mira le citochine infiammatorie (come lo psoralene e la ciclosporina), o stimolano la melanogenesi (come l’imatinib o il latanoprost), possono indurre la ripigmentazione dei capelli grigi 41.
Tuttavia, ad oggi, non esistono farmaci o trattamenti approvati per la ripigmentazione dei capelli bianchi o grigi.
A Quale Età i Capelli Imbiancano
L’ingrigimento dei capelli è un segno comune dell’invecchiamento.
Tuttavia, l’età in cui si manifesta varia nelle diverse razze. Ad esempio, mediamente compare a 1 :
- 34 ± 9,6 anni nei caucasici;
- 43,9 ± 10,3 anni nei neri.
In generale, si ritiene che entro i 50 anni la metà delle persone abbia fino al 50% di capelli grigi 1. Tuttavia, un ampio studio ha riportato che solo il 6%-23% delle persone ha il 50% di capelli grigi entro i 50 anni di età 2.
Poiché l’ingrigimento dei capelli è percepito come un segno di vecchiaia, l’incanutimento precoce può avere un effetto negativo sull’autostima dell’individuo.
Secondo quanto riferito dagli studi, si parla di ingrigimento precoce dei capelli quando si manifesta prima dei 20 anni di età nei caucasici e prima dei 30 anni nella popolazione afroamericana.
Cause
I capelli diventano grigi o bianchi a causa della perdita di melanina, il pigmento scuro che viene prodotto da speciali cellule staminali chiamate melanociti.
Quando i melanociti presenti nei follicoli piliferi perdono progressivamente la capacità di produrre melanina, i capelli diventano prima grigi e poi bianchi.
L’esatta origine di questo processo rimane sconosciuta, sebbene sia stata associata a disturbi dell’invecchiamento precoce, atopia e malattie autoimmuni.
Cause Generali
Un problema comune che porta alla morte dei melanociti follicolari è lo stress ossidativo dovuto all’accumulo di perossido di idrogeno (un prodotto naturale del processo di crescita dei capelli) e alla luce ultravioletta (UV) 3, 4, 5, 6.
Altri fattori di rischio significativamente associati ai capelli grigi prematuri includono una dieta vegetariana e l’atopia 7.
Tra le cause reversibili dell’ingrigimento prematuro dei capelli ricordiamo le carenze nutrizionali. Nello specifico, le carenze di vitamina B12, ferro e rame, così come una grave malnutrizione proteica, sono stati collegati all’ipopigmentazione dei capelli 4, 8, 9.
Genetica
Come molte malattie o condizioni, anche l’incanutimento è influenzato da determinati geni.
Ad esempio, l’imbiancamento precoce della chioma può dipendere da una ridotta espressione dei geni che regolano la sintesi di melanina o degli enzimi antiossidanti che proteggono i follicoli dallo stress ossidativo 10, 11, 12.
Poiché questi geni vengono trasmessi da genitore in figlio, spesso si nota una familiarità per l’incanutimento precoce. Questo significa che se i genitori "imbiancano" precocemente, probabilmente lo faranno anche i loro figli.
Inoltre, l’ingrigimento dei capelli può verificarsi precocemente anche a causa di malattie genetiche associate a disturbi dell’invecchiamento precoce, come progeria e pangeria.
Stress Psicologico e Ossidativo
Numerosi studi hanno dimostrato che lo stress psicologico aumenta il carico ossidativo, generando maggiori quantità di radicali liberi.
Questo spiega come mai i fattori emotivi (stress, ansia, paura) possano svolgere un ruolo nell’ingrigimento prematuro dei capelli 13, 14.
Uno studio su giovani adulti ha rivelato che l’ingrigimento precoce dei capelli è strettamente correlato a fattori che causano stress ossidativo in uomini e donne geneticamente predisposti. Tra questi fattori rientrano 15:
- stress emotivo,
- consumo di alcol,
- malattie croniche.
Uno studio ha anche trovato una connessione tra lo stress e l’esaurimento delle cellule staminali nei follicoli piliferi dei topi 16. In un altro studio sui topi, i ricercatori hanno scoperto che la risposta allo stress crea danni al DNA che si accumulano nel tempo 17.
Malattie Autoimmuni
I cambiamenti ormonali alla tiroide causati da una malattia autoimmune, come la tiroidite di Hashimoto, possono causare la comparsa prematura di capelli bianchi.
La vitiligine è un’altra condizione associata all’ingrigimento precoce dei capelli. I melanociti nei pazienti con vitiligine risultano infatti più sensibili allo stress ossidativo 18.
L’alopecia areata è una malattia autoimmune che può causare l’improvvisa perdita di chiazze di capelli. Quando i capelli ricrescono possono essere temporaneamente o permanentemente grigi.
Carenze Nutrizionali
Diverse carenze nutrizionali sono state collegate all’ingrigimento prematuro dei capelli:
- Vitamina B12. Una carenza di questa vitamina (anemia perniciosa) compromette la salute dei globuli rossi e il conseguente apporto di ossigeno alle cellule, incluse quelle a rapida proliferazione come i melanociti.
Uno studio ha osservato livelli più bassi di vitamina B12 nei partecipanti di età inferiore a 25 anni che avevano un incanutimento prematuro 19.
Secondo un altro studio, circa il 55% dei pazienti con anemia perniciosa presentava un incanutimento prima dei 50 anni, rispetto al 30% osservato nel gruppo di controllo 20. - Acido folico. Anch’esso importante per la salute dei globuli rossi.
Similmente alla carenza di vitamina B12, uno studio ha scoperto che i soggetti con meno di 20 anni con incanutimento prematuro presentavano bassi livelli di acido folico 21. - Zinco e rame. Uno studio del 2022 suggerisce che l’ingrigimento prematuro dei capelli può essere collegato a livelli insufficienti di zinco e rame, nonché di selenio 22.
- Vitamina D. Una ricerca ha osservato che i livelli di vitamina D erano bassi negli studenti in età scolare con i capelli ingrigiti prematuramente 23.
Fumo
Anche il fumo è stato studiato come agente eziologico nell’acromotrichia a esordio precoce.
Diverse ricerche hanno infatti evidenziato una correlazione significativa tra il fumo e l’ingrigimento prematuro dei capelli.
Ad esempio, uno studio su 107 soggetti ha trovato una connessione tra l’insorgenza dei capelli grigi prima dei 30 anni e il fumo di sigaretta 24.
La possibile spiegazione coinvolge l’effetto pro-ossidante del fumo, che porta a un aumento del danno da radicali liberi ai melanociti del follicolo pilifero 25, 24, 26, 27.
Tiroide
Sia la carenza che l’eccesso di ormoni tiroidei (ipotiroidismo e ipertiroidismo) possono avere effetti deleteri sui capelli, incluso un incanutimento precoce 28.
Infatti, gli ormoni tiroidei T3 e T4 agiscono direttamente sui follicoli piliferi per aumentare la melanogenesi 28.
Si è anche visto che, in presenza di problemi alla tiroide, può verificarsi una ripigmentazione dei capelli dopo il trattamento con terapia ormonale sostitutiva 29.
Esposizione Solare
Un esperimento sui topi ha dimostrato che le radiazioni UV possono causare danni ossidativi ai follicoli piliferi, causando l’ingrigimento dei capelli.
Gli Autori hanno anche dimostrato l’effetto protettivo esercitato dall’enzima antiossidante superossido dismutasi 30.
Importanza degli Antiossidanti
Il fallimento delle difese antiossidanti e il conseguente stress ossidativo danneggiano i melanociti, da cui consegue la scarsa pigmentazione dei capelli 31, 32.
Alcuni Autori hanno dimostrato che nei follicoli piliferi grigi vi è un accumulo di perossido di idrogeno e una scarsa espressione di enzimi antiossidanti 6.
Inoltre, lo stress ossidativo esogeno ha dimostrato di aumentare l’ingrigimento dei capelli 31.
Lo stress ossidativo esogeno può essere il risultato di raggi ultravioletti (UV), inquinamento, fattori emotivi e infiammazione locale.
Rimedi
Dieta, Antiossidanti, Vitamine
Come spiegato, l’ipopigmentazione precoce e reversibile dei capelli può essere osservata in presenza di alcune carenze nutrizionali.
In particolare, i nutrienti per cui è stato osservato un legame tra carenza e incanutimento precoce comprendono vitamina B12, acido folico, rame, ferro, zinco e vitamina D 33, 23
Tutti questi nutrienti possono essere tranquillamente assunti attraverso una dieta varia ed equilibrata, che può essere eventualmente supportata da un integratore multivitaminico – multiminerale a basso dosaggio.
In assenza di gravi carenze nutrizionali, è tuttavia improbabile che l’integrazione vitaminica possa indurre la ripigmentazione dei capelli grigi o bianchi.
In ambito preventivo, potrebbe essere posta particolare attenzione agli alimenti ricchi di antiossidanti, poiché possono contrastare lo stress ossidativo e l’infiammazione che danneggiano i melanociti.
Durante uno studio sui topi è stato ad esempio dimostrato che alcuni flavonoidi topici (come la sterubina, la luteolina e l’idrossigenkwanina), applicati durante la guarigione delle ferite, aiutano a rigenerare peli pigmentati 34.
Acido Pantotenico
Il pantotenato di calcio è un integratore comunemente prescritto per trattare l’incanutimento precoce.
In un piccolo studio, 200 mg al giorno di pantotenato di calcio hanno trattato con successo l’ingrigimento precoce dei capelli. Inoltre, gli Autori hanno osservato benefici maggiori quando l’integrazione era associata all’estirpazione dei capelli grigi 35.
Un altro studio prospettico ha indagato gli effetti di 100 mg di pantotenato di calcio e 200 mg di PABA al giorno, per trattare i capelli grigi di 27 soggetti con incanutimento correlato all’età e di 6 soggetti con incanutimento precoce.
Lo studio ha rilevato che il 6% dei pazienti (tutti incanutiti dall’età) ha ottenuto un netto cambiamento di colore dei capelli, mentre il 21% ha ottenuto solo un leggero cambiamento di colore dopo 8 mesi di integrazione 36.
Lo studio ha anche notato che i capelli ripigmentati sono tornati grigi dopo che i partecipanti hanno interrotto l’integrazione.
PABA
Alcuni piccoli studi hanno riportato uno scurimento temporaneo dei capelli in seguito all’assunzione di acido P-aminobenzoico (PABA).
Nel 1941, uno studio sulla ripigmentazione dei capelli grigi è stato eseguito su 50 pazienti con incanutimento prematuro o correlato all’età 37. Lo studio ha riportato un marcato scurimento soggettivo dei capelli in tutti i pazienti dopo 2 mesi di trattamento con PABA a dosi di 200 mg al giorno.
Un altro studio ha indagato l’effetto del PABA a dosi elevate (12-24 g/die) sui capelli grigi legati all’età, quando utilizzato per il trattamento di malattie sistemiche come linfoblastoma cutaneo, dermatomiosite, dermatite erpetiforme e sclerodermia 33. Dopo 2-10 mesi di trattamento, il 35% dei pazienti ha notato uno scurimento dei capelli.
Va infine notato che alcuni ricercatori hanno concluso che il PABA non dovrebbe essere assunto al solo scopo di scurire i capelli, a causa dei suoi effetti collaterali sconosciuti 38, 4.
Ormoni
Nel corso di protocolli anti-età ormonali contenenti l’ormone della crescita umano, sono stati osservati un miglioramento dello spessore e della struttura dei capelli nel 38% dei pazienti, alcuni casi di scurimento dei capelli e raramente un aumento della crescita dei capelli 39.
Psoraleni e UVA
PUVA, acronimo di psoraleni e UV-A, è una terapia basata sull’impiego della luce (in particolare della sua componente UV) per trattare alcune malattie dermatologiche.
Secondo uno studio, questo trattamento può indurre la ripigmentazione dei capelli nei pazienti con incanutimento prematuro.
Questo studio su 37 pazienti sani, di età compresa tra 10 e 20 anni e con capelli bianchi prematuri, ha osservato che dopo 13 mesi di trattamento il 46% dei pazienti ha notato una ripigmentazione completa dei capelli, senza ricadute al follow-up di 8 mesi 40. Altri 7 pazienti hanno mostrato una ripigmentazione parziale.
Farmaci
Sebbene in letteratura siano riportati oltre 130 casi di ripigmentazione dei capelli grigi indotta da farmaci, è interessante notare che molti di questi farmaci sono stati utilizzati da milioni di pazienti e solo una piccola minoranza di essi ha ottenuto la ripigmentazione dei capelli 41.
La maggior parte di questi medicinali (come lo psoralene e la ciclosporina) hanno un’azione antinfiammatoria, con la quale riducono mediatori dell’infiammazione come IL-2, IL-6 e TNF-α.
In effetti, citochine proinfiammatorie come il fattore di necrosi tumorale-α, IL-6 e IL-1 sono noti inibitori della melanogenesi 1.
Altri farmaci, come l’imatinib o il latanoprost, possono indurre la ripigmentazione dei capelli grigi stimolando la melanogenesi 41.
Tuttavia, va ribadito che si tratta di semplici osservazioni e che non esistono farmaci efficaci autorizzati per scurire i capelli bianchi.
Palmitoil tetrapeptide 20
In uno studio su un singolo paziente (donna di 25 anni), una formulazione topica contenente il 2% di palmitoil tetrapeptide 20 (PTP20), applicata topicamente per 5 mesi, ha prodotto una conversione superiore al 90% dei capelli grigi in capelli neri 42.
Il palmitoil tetrapeptide 20 è un peptide biomimetico che simula l’azione dell’ormone stimolante la melanina, aumentando la sintesi del pigmento; inoltre, migliora le difese antiossidanti aumentando l’espressione della catalasi e diminuendo il livello intracellulare di H2O2.
Il prodotto, che è stato associato a integratori per capelli contenenti una combinazione di biotina e pantotenato di calcio, è stato inizialmente applicato alla dose di 1 ml due volte al giorno direttamente sulla parte interessata del cuoio capelluto. Dopo 3 mesi, la paziente ha mostrato un certo miglioramento e la dose della soluzione topica è stata ridotta a 1 ml una volta al giorno.
Un altro studio è stato condotto su 15 pazienti maschi caucasici sani di età compresa tra 18 e 38 anni con ingrigimento precoce dei capelli e più del 20% di capelli bianchi.
Grazie all’uso di una lozione contenente palmitoil tetrapeptide 20, dopo 3 mesi è stato possibile osservare un aumento della sintesi di melanosomi e della conseguente produzione di melanina 43.
Detto questo, in uno studio su 14 pazienti, gli esaminatori non hanno identificato alcuna modifica nell’ingrigimento dei capelli dopo un trattamento giornaliero con 2 ml di lozione al 2% di PT-20 applicata su tutto il cuoio capelluto per 6 mesi 44.