Pullulano nei Cosmetici | A Cosa Serve? Proprietà Antirughe

Cos’è

Il pullulano è uno zucchero complesso idro-solubile prodotto dal fungo Auerobasidium pullulans in condizioni di aerobiosi (presenza di ossigeno).

Dal punto di vista strutturale, si tratta di un polisaccaride costituito principalmente da unità di maltotriosio, nelle quali le tre molecole di glucosio sono legate tra loro attraverso legami glicosidici ramificati α-(1→4) e α-(1→6).

Questi legami conferiscono al pullulano proprietà fisiche come la solubilità in acqua, l’adesività e la flessibilità.

Tali caratteristiche gli permettono di formare fibre e pellicole con caratteristiche simili a quelle di alcune plastiche derivate dal petrolio, con il vantaggio di essere edibili ¹.

A seconda delle esigenze, la struttura del pullulano può essere modificata da varie reazioni chimiche per ottenere le caratteristiche fisico-chimiche desiderate.

A Cosa Serve

Essendo commestibile, ma del tutto insapore, il pullulano può essere sfruttato in ambito alimentare come additivo nella preparazione e produzione di gelatine e film edibili, oltre che nell’imballaggio degli alimenti.

Inoltre, per le sue proprietà antiossidanti e prebiotiche, può essere utilizzato nelle fibre alimentari ipocaloriche di alimenti sani e funzionali ^{2, 3}.

Il suo impiego è diffuso anche nella produzione di pellicole commestibili che vengono utilizzate in vari rinfrescanti per l’alito o prodotti per l’igiene orale.

Inoltre, è possibile ritrovare il pullulano tra gli eccipienti utilizzati in ambito farmacologico, essendo utile nel formare l’involucro di capsule gelatinose (come sostituto vegano della gelatina animale), come trasportatore di farmaci o immuno-adiuvante in terapie sperimentali ⁴.

Infine, trova spazio in ambito biomedico, ingegneristico (nanotecnologie) e biotecnologico.

Pullulano nei Cosmetici

Premessa

È noto come diversi polisaccaridi (zuccheri di grandi dimensioni), vengano impiegati già da molto tempo in ambito cosmetologico.

La capacità di questi zuccheri di formare biofilm protettivi per la cute, nonché in taluni casi di espletare un effetto osmotico necessario a sostenere i livelli di idratazione cutanea, giustifica il ruolo dermatologico dei polisaccaridi.

La ricerca in ambito antiaging e cosmetologico sta tuttavia attribuendo a questi zuccheri anche un ruolo biologico-funzionale più complesso rispetto al semplice effetto chimico-fisico. Nello specifico, prime evidenze suggerirebbero l’efficacia di alcuni polisaccaridi nello stimolare la produzione di collagene, agendo direttamente sui fibroblasti e promuovendone differenziazione e attività.

In quest’ottica, anche il pullulano ha dimostrato potenzialità interessanti.

Proprietà

Le particolari proprietà chimico fisiche, la bassa allergenicità e la naturale capacità immunostimolante hanno consentito al pullulano di ritagliarsi un certo ruolo anche in ambito cosmetologico, medico e dermatologico.

Dapprima utilizzato nella formulazione di pellicole adesive o soluzioni simil-acquose, utili nel proteggere le lesioni cutanee dagli agenti atmosferici e batterici, al pullulano sono state successivamente attribuite altre funzioni biologiche.

Alcuni ricercatori hanno preparato polimeri di pullulani innestati con acido ialuronico e li hanno utilizzati nella formazione di nuove pellicole biocompatibili per la guarigione delle ferite ⁵. In un altro studio, l’applicazione topica di un gel a base di pullulano ha accelerato la rigenerazione del tessuto cutaneo migliorando la sintesi del collagene e la contrazione della ferita nei ratti ⁶.

Inoltre, il pullulano applicato per via topica potrebbe espletare proprietà ^{7, 8, 9, 10}:

• antiossidanti, alle quali si deve una riduzione, nel sito interessato, sia dei fattori pro-ossidanti come il perossido di idrogeno che dei marcatori di ossidazione;
• citoprotettive, evidentemente legate alla capacità dello stesso di proteggere le strutture cellulari dall’azione lesiva dei radicali liberi dell’ossigeno;
• immunostimolanti, in grado di potenziare l’attività delle cellule del sistema immune, come i macrofagi, e i fibroblasti, promuovendo la sintesi di nuove fibre collagene;
• differenziative e rigeneranti, come osservato in particolari modelli sperimentali, nei quali il pullulano si è rivelato efficace nel facilitare la differenziazione e attivazione delle cellule staminali in loco, promuovendo al contempo anche un miglior turn over epidermico.

Sulla base di queste prime evidenze, alcuni formulatori sostengono l’utilità del pullulano nel:

• migliorare la tonicità dei tessuti trattati;
• promuovere la sintesi di collagene;
• ridurre spessore e profondità delle rughe e dei solchi cutanei;
• stimolare il normale turnover cellulare;
• proteggere la cute dal danno ossidativo.

Si auspica che nei prossimi anni vengano condotti ulteriori studi sull’uso cosmetologico del pullulano, in maniera da avvalorare queste evidenze preliminari, la cui attuale promozione in assenza di conferme cliniche è da considerarsi puramente speculativa.

Sicurezza d’impiego

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense considera il pullulano generalmente sicuro (GRAS) ¹¹.

Nonostante gli studi attualmente pubblicati si riferiscano per lo più alla sua sicurezza d’impiego per via orale, l’uso di questo polisaccaride sembra sicuro anche per via topica.

Adottando un approccio prudenziale, una maggiore cautela nell’impiego andrebbe riservata in pazienti atopici o allergici a molecole strutturalmente correlate al pullulano, nonché (per via orale) nelle gestanti e nelle nutrici per l’assenza di studi dettagliati a riguardo.