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Magazine X115 X115 Dieta Cancro | Alimenti che Prevengono e Cibi che lo Causano

Dieta Cancro | Alimenti che Prevengono e Cibi che lo Causano

  • 22 minuti

Generalità

Il cancro è una delle principali cause di morte al mondo 1.

Addirittura, si prevede che possa diventare la principale causa di morte in ogni paese del mondo entro la fine di questo secolo 2.

Fortunatamente, semplici cambiamenti nello stile di vita, come seguire una dieta sana, possono prevenire il 30-50% di tutti i tumori 3, 4.

Ormai da decenni, gli scienziati sospettano che l’alimentazione abbia un’influenza importante sul rischio di sviluppare il cancro.

Vari studi hanno in effetti mostrato forti correlazioni tra molti tipi di cancro e fattori dietetici; per esempio, fin dalle prime ricerche, i paesi con un’elevata assunzione di carne hanno mostrato alti tassi di cancro del colon-retto 5.

Cosa ancor più interessante, gli scienziati hanno scoperto che i tassi di cancro nei migranti che si spostano da paesi a basso rischio verso nazioni ad alto rischio possono aumentare fino a raggiungere e talvolta superare i tassi nella popolazione ospitante 6, 7.

Questo suggerisce che la dieta, più della predisposizione genetica, potrebbe avere un importante ruolo predisponente o preventivo.

Limiti e Considerazioni

Dopo decenni di studi, l’evidenza scientifica riguardante il rapporto tra dieta e cancro rimane complessivamente mista e contraddittoria.

Infatti, tale rapporto è difficile da dimostrare con assoluta certezza ed è stato indagato soprattutto attraverso studi osservazionali.

Questa tipologia di studi non può dimostrare una relazione causa-effetto e presenta noti limiti e potenziali possibilità di errore.

Ad esempio, gli errori possono nascondersi nei dati sbagliati auto-riferiti dai partecipanti (in merito alle proprie abitudini alimentari), nell’uso di diversi database di composizione degli alimenti o in un’inadeguata considerazione dei fattori di confondimento (es. fumo, attività fisica, peso, etnia, altre malattie, inquinamento, attività lavorativa, reddito, istruzione ecc.) 8, 9, 10, 11.

Occorre inoltre considerare che l’effetto di determinati alimenti sul cancro varia a seconda di come vengono coltivati, trasformati, conservati e cucinati. Ad esempio, il generoso consumo di pesce riduce alcuni tipi di cancro, mentre il pesce salato cantonese è stato classificato come cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) 12.

È quindi difficile dimostrare con assoluta certezza che alcuni alimenti possano causare o prevenire il cancro.

Poche ma Solide Certezze

Per quanto sopra esposto, ad oggi, solo poche associazioni tra dieta e cancro sono suffragate da prove forti o altamente suggestive 13.

Sappiamo ad esempio con certezza che l’obesità e l’alcol aumentano il rischio di diversi tipi di cancro.

Alcol e obesità sono i principali fattori nutrizionali che contribuiscono al carico totale del cancro nel mondo 14.

Poiché l’obesità è a sua volta correlata a determinate abitudini alimentari, il consumo di certi alimenti può essere correlato al cancro solo indirettamente.

Ad esempio, una dieta ricca di frutta e verdura aiuta a prevenire l’obesità, e (anche) da questo effetto potrebbe dipendere la minore incidenza di cancro nei vegetariani e nei vegani rispetto agli onnivori 15, 16, 17, 18.

Visione Generale

Per cercare di fornire dati concreti, riassumiamo di seguito l’attuale stato della conoscenza sul legame tra dieta e cancro.

Un ampio studio osservazionale (studio EPIC) su oltre 500.000 europei è stato svolto con l’obiettivo di indagare la relazione tra l’incidenza di cancro e fattori come dieta, genetica, stile di vita e ambiente.

Una recente revisione di 110 studi basati su questa coorte di soggetti è arrivata alle seguenti conclusioni 19.

  • L’adesione alla dieta mediterranea è emersa come fattore protettivo per il cancro del colon-retto e della mammella.
  • Il consumo di frutta e verdura ha avuto un effetto protettivo contro il cancro del colon-retto, della mammella e del polmone, ma solo la frutta ha avuto un effetto protettivo contro il cancro alla prostata.
  • Un maggiore consumo di pesce e un minor consumo di carne rossa e lavorata erano correlati a un rischio inferiore di cancro del colon-retto.
  • Un maggiore consumo di pesce grasso è stato messo in relazione a un minor rischio di cancro al seno.
  • L’assunzione di calcio e yogurt protegge dal cancro del colon-retto e della prostata.
  • Il consumo di alcol aumenta il rischio di cancro del colon-retto e della mammella.

Tabella Riepilogativa

La seguente tabella riporta una panoramica generale sui vari fattori alimentari che, in base alle conoscenze attuali, probabilmente prevengono o favoriscono vari tipi di cancro 14

Tipo di Cancro

Alimenti con Potenziale Effetto Protettivo

Alimenti che lo Favoriscono
Tumori del cavo orale e della faringe Frutta, verdura e micronutrienti correlati, come vitamina C e folati Cibi sotto sale, Obesità
Cancro esofageo Frutta e verdura Alcolici, Alimenti Liquidi Bollenti (ad es. tè e mate)
Cancro allo stomaco Frutta e verdura ricche di vitamina C, tè verde, dieta ricca di antiossidanti Cibi sotto sale, come pesce sotto sale e verdure in salamoia, Alcool
Cancro al Colon Retto Latticini e Calcio, Cereali Integrali, Frutta e verdura (specialmente verdure crocifere, aglio, agrumi e pomodori 20), alimenti ricchi di fibre Alcolici, carne lavorata (aumenta il rischio) e carne rossa (probabilmente aumenta il rischio)
Cancro al Fegato Caffè Alcool, Alimenti contaminati da aflatossine, Obesità
Tumore del Pancreas Dieta ricca di zuccheri in soggetti predisposti all’iperglicemia e al diabete
Cancro ai Polmoni Frutta e verdura (forse riducono il rischio solo nei fumatori)
Cancro al seno Frutta e verdura, soia (almeno nelle donne asiatiche) Alcolici
Cancro alla Prostata Pomodori e derivati (alimenti ricchi di licopene), soia e derivati Eccessi alimentari di zuccheri e proteine animali
Cancro all’Endometrio Caffè Eccessi alimentari di zuccheri (elevato carico glicemico)

Alimenti Che Prevengono il Cancro

Prima di tutto, è importante capire che non esistono singoli "alimenti magici" o superfoods in grado di prevenire il cancro.

Curare la dieta nel suo insieme risulta quindi un approccio più vantaggioso, sia nel prevenire il cancro che nel promuovere la salute generale.

Gli scienziati stimano addirittura che seguire una dieta ottimale possa ridurre il rischio di cancro fino al 70% e probabilmente può aiutare anche nella guarigione 3.

I principali gruppi alimentari anticancro includono:

  • Frutta e verdura. Frutta e verdura sono ricche di antiossidanti. Questi composti possono aiutare a proteggere le cellule dallo stress ossidativo e dai danni al DNA.
    Inoltre, sono ricche di fibre, che hanno un effetto protettivo contro il cancro al colon e prevengono l’obesità 21.
  • Frutta secca a guscio. Ricca di grassi sani e fibre, può aiutare a ridurre l’infiammazione e il rischio di cancro 22.
  • Legumi. Sono ricchi di fibre, che possono aiutare a ridurre il rischio di cancro del colon-retto 23.
  • Cereali integrali. I cereali e gli pseudocereali integrali, come la quinoa e il riso integrale, sono ricchi di fibre e antiossidanti, e per questo sono associati a un minor rischio di cancro al colon-retto 24.
  • Pesce. Il pesce contiene grassi sani chiamati acidi grassi omega-3, che possono ridurre il rischio di alcuni tumori riducendo l’infiammazione 25.

Frutta e verdura

Studi osservazionali hanno associato un maggior consumo di verdura con un minor rischio di cancro 26, 27, 28.

In effetti, molte verdure contengono antiossidanti e sostanze fitochimiche che aiutano a prevenire il cancro. Allo stesso modo, anche la frutta è ricca di antiossidanti e altre sostanze fitochimiche che possono aiutare a prevenire il cancro 29, 30.

Detto questo, a livello generale, frutta e verdura non sembrano chiaramente collegate al rischio di cancro, anche se assunzioni molto basse potrebbero aumentare tale rischio 14.

Ad esempio, nel rapporto del World Cancer Research Fund del 2018, né la frutta né la verdura erano considerate in modo convincente o probabilmente associate al rischio di cancro.

Detto questo, diete ricche di vegetali promuovono la salute umana a più livelli (non solo nella prevenzione oncologica) e andrebbero pertanto incentivate.

Va anche detto che componenti specifici di alcuni tipi di frutta e verdura possono avere un’azione protettiva nei confronti del cancro, come nel caso degli isotiocianati delle crucifere e dei carotenoidi.

Crocifere

Le crocifere, inclusi broccoli, cavolfiori e cavoli, contengono sulforafano, una sostanza che ha dimostrato proprietà antitumorali negli studi in vitro 31.

In effetti, alcuni studi osservazionali collegano un più alto apporto dietetico di verdure crocifere a un rischio significativamente ridotto di cancro 32.

Secondo questi studi, una maggiore assunzione di verdure crucifere con la dieta può ridurre 33, 34, 35, 36, 37:

  • dell’11% il rischio di cancro ovarico;
  • del 16% il rischio di cancro al colon (fino al 20% nel caso specifico dei broccoli);
  • di circa il 70% il rischio di carcinoma a cellule renali;
  • del 19% il rischio di cancro ai polmoni;
  • fino al 50% il rischio di cancro al seno.

Secondo una meta-analisi di 35 studi osservazionali, un elevato consumo di broccoli è stato associato a un rischio inferiore del 36% di qualsiasi tipo di cancro rispetto a un basso consumo 37a.

Carotenoidi

Alcune verdure, come pomodori e carote, sono state associate a un ridotto rischio di cancro alla prostata, allo stomaco e ai polmoni 38, 39, 40, 41.

In particolare, studi osservazionali collegano un’elevata assunzione di carotenoidi, incluso il licopene, a un rischio inferiore del 32-50% di cancro ai polmoni e alla prostata 42, 43, 44.

Un’altra analisi di 17 studi ha concluso che l’aumento del consumo di pomodoro è collegato a tassi inferiori del 15-20% di cancro alla prostata. La connessione tra l’assunzione di licopene e il tasso di cancro era più debole ma ancora significativa 38.

Secondo una meta-analisi di 198 studi osservazionali, un maggiore apporto di carote e un più alto livello di alfa-carotene nel sangue sono stati entrambi associati a un ridotto rischio complessivo di cancro 38a.

In particolare:

  • rispetto a un’assunzione inferiore di carote/alfa-carotene, un’assunzione maggiore è stata associata a un rischio di cancro inferiore del 10% negli studi prospettici (50 studi) e del 33% in quelli retrospettivi (105 studi).
  • Rispetto a livelli inferiori di alfa-carotene plasmatico, livelli più elevati sono stati associati a un rischio di cancro inferiore del 20% negli studi prospettici (30 studi) e del 39% negli studi retrospettivi (13 studi).
  • Una porzione di carote (80 grammi) a settimana è stata associata a una riduzione del 4% del rischio di cancro, mentre 5 porzioni di carote a settimana sono state associate a una riduzione del 20% del rischio di cancro.

Agrumi

Un ampio studio ha osservato che i partecipanti che mangiavano quantità maggiori di agrumi avevano un rischio inferiore di sviluppare tumori del tratto digerente e delle vie respiratorie superiori 45.

Una revisione che ha esaminato 9 studi ha rilevato che una maggiore assunzione di agrumi era collegata a un rischio ridotto di cancro al pancreas 46.

Infine, una revisione di 14 studi ha mostrato che almeno 3 porzioni a settimana di agrumi riducono del 28% il rischio di cancro allo stomaco 47.

Semi di lino

Sia i semi di lino che il loro olio contengono lignani e linoorbitidi, una famiglia di composti con possibili attività antitumorali e antiossidanti.

Nei topi, la supplementazione di olio di semi di lino ha ridotto la formazione di tumori polmonari e ha impedito la formazione di cellule di cancro al seno 48, 49, 50.

Uno studio ha scoperto che gli uomini con cancro alla prostata che assumevano 30 grammi di semi di lino macinati al giorno hanno sperimentato una crescita e una diffusione del cancro più lente rispetto al gruppo di controllo 51.

Risultati simili sono stati trovati in donne con cancro al seno 52.

Spezie

Negli studi in vitro, diverse spezie hanno mostrato effetti antitumorali, ad esempio nei confronti dei tumori del polmone, del fegato, della mammella, dello stomaco, del colon-retto, della cervice e della prostata.

Ad esempio, alcuni studi in provetta e su animali hanno scoperto che la cannella può avere proprietà antitumorali e impedire la diffusione delle cellule tumorali 53.

Similmente, numerosi studi indicano che la curcumina può ridurre la crescita delle cellule cancerose in vitro e inibire la crescita dei tumori negli animali 54, 55.

In uno studio su 44 uomini con lesioni al colon che possono diventare cancerose, 4 grammi di curcumina al giorno per 30 giorni hanno ridotto il numero di lesioni del 40% 56.

Tuttavia, questi effetti potenzialmente antitumorali delle spezie devono essere ulteriormente studiati nell’uomo.

Soia e Legumi

Fagioli e legumi sono ricchi di fibre e alcuni studi suggeriscono che una maggiore assunzione di fibre può proteggere dal cancro del colon-retto 57, 58.

Uno studio su oltre 3.500 persone ha scoperto che coloro che mangiavano più legumi avevano un rischio fino al 50% inferiore di contrarre alcuni tipi di cancro 59.

La soia, probabilmente grazie al suo contenuto di fitoestrogeni (isoflavoni di soia) sembra essere particolarmente utile nella prevenzione di alcuni tipi di cancro.

Ad esempio, diversi studi osservazionali mostrano che i prodotti a base di soia sono associati a un rischio inferiore di circa il 30% di cancro alla prostata 60, 61, 62.

In una revisione di 30 studi, il consumo elevato di soia è stato collegato a un rischio significativamente più basso di sviluppare il cancro alla prostata 63.

Un’altra meta-analisi di 52 studi osservazionali ha scoperto un consumo totale di soia pari a 54 grammi al giorno, riduceva il rischio di cancro rispettivamente dell’11%, del 23% e del 35% quando veniva aumentato di 54, 100 e 150 grammi al giorno rispetto al gruppo di riferimento (basso consumo) 63a.

Similmente, le meta-analisi di studi osservazionali hanno collegato gli isoflavoni di soia a un rischio significativamente più basso di recidiva e mortalità per cancro al seno 64, 65.

In una revisione di 5 studi a lungo termine, le donne che hanno mangiato soia dopo la diagnosi avevano il 21% di probabilità in meno di recidiva di cancro e il 15% di probabilità in meno di morire rispetto alle donne che evitavano la soia 64.

Frutta secca

Il consumo regolare di frutta secca a guscio è stato collegato a un minor rischio di alcuni tipi di cancro 66, 67.

In particolare, secondo una meta-analisi di 33 studi prospettici, un consumo elevato di frutta secca a guscio è associato a un rischio di cancro inferiore del 10% (rispetto a una bassa assunzione di frutta a guscio) 68.

L’effetto protettivo era particolarmente evidente contro i tumori dell’apparato digerente (-17%).

Inoltre, la meta-analisi ha stimato che un aumento del consumo di frutta secca di 20 g/giorno è correlato a una diminuzione del 10% del rischio di cancro.

Un’altra meta-analisi ha osservato simili benefici.

In particolare, un aumento di 5 g/die dell’assunzione totale di frutta secca è stato associato a rischi inferiori del 3%, 6% e 25% rispettivamente di cancro generale, del pancreas e del colon 69.

Olio d’oliva

Diversi studi hanno scoperto che una maggiore assunzione di olio d’oliva può aiutare a proteggere dal cancro 70.

Una massiccia revisione composta da 19 studi ha mostrato che le persone che assumevano la maggior quantità di olio d’oliva avevano un rischio inferiore di sviluppare il cancro al seno e all’apparato digerente (rispetto a quelle con l’assunzione più bassa) 71.

Un altro studio ha esaminato i tassi di cancro in 28 paesi in tutto il mondo e ha scoperto che le aree con una maggiore assunzione di olio d’oliva avevano tassi di cancro del colon-retto ridotti 72.

Non a caso, l’olio d’oliva è la fonte di grassi prevalente della dieta mediterranea.

Dieta Mediterranea

Una revisione italiana del 2018 ha osservato tassi di cancro e mortalità generalmente inferiori del 5-14% in chi aveva una maggiore aderenza alla dieta mediterranea 73.

In una meta-analisi del 2017, la dieta mediterranea è risultata associata a minori probabilità di diversi tipi di cancro, in particolare del cancro al colon-retto.

Secondo gli Autori dello studio, gli effetti protettivi derivano probabilmente dall’elevato apporto di verdure, frutta e cereali integrali 74.

Aglio

L’aglio contiene allicina, una sostanza che, in numerosi studi in provetta, ha dimostrato di uccidere le cellule tumorali 75, 76, 77.

Alcuni studi hanno trovato un’associazione tra l’assunzione di aglio e un minor rischio di certe tipologie di cancro, compreso il cancro allo stomaco e alla prostata 78, 79.

Ad esempio, uno studio su 543.220 partecipanti ha scoperto che coloro che mangiavano molte verdure del genere Allium, come aglio, cipolle, porri e scalogno, avevano un rischio inferiore di cancro allo stomaco rispetto a coloro che le mangiavano raramente 78.

Un altro studio su 471 uomini ha mostrato che una maggiore assunzione di aglio era associata a un ridotto rischio di cancro alla prostata 79.

Pesce

Ci sono prove che mangiare pesce fresco può aiutare a proteggere dal cancro, probabilmente a causa dei suoi grassi sani che possono ridurre l’infiammazione.

Ad esempio, un ampio studio ha mostrato che una maggiore assunzione di pesce era associata a un minor rischio di cancro del tratto digestivo 80.

Un altro studio che ha seguito 478.040 adulti ha scoperto che mangiare più pesce ha ridotto il rischio di sviluppare il cancro del colon-retto, mentre le carni rosse e lavorate hanno aumentato tale rischio 81.

Un’ampia revisione di 41 studi ha rilevato che il consumo regolare di pesce riduce del 12% il rischio di cancro del colon-retto 82.

Latticini

La maggior parte delle prove suggerisce che il consumo di latticini può ridurre il rischio di cancro del colon-retto 83, 84.

A tal proposito, è importante considerare il tipo e la quantità di latticini.

Ad esempio, un consumo moderato di prodotti lattiero-caseari di alta qualità, come latte crudo, prodotti a base di latte fermentato e latte di vacche allevate al pascolo, può avere un effetto protettivo.

Ciò è probabilmente dovuto a livelli più elevati di acidi grassi benefici, acido linoleico coniugato (CLA) e vitamine liposolubili 85, 86, 87.

D’altra parte, il consumo elevato di prodotti lattiero-caseari altamente trasformati (ad es. ricchi di sale) o da allevamenti intensivi è associato a un aumentato rischio di alcune malattie, incluso il cancro.

Le ragioni alla base di questi risultati non sono completamente comprese, ma potrebbero essere dovute agli ormoni presenti nel latte di vacche gravide o all’IGF-1.

Diversi studi osservazionali hanno ad esempio indicato che un’assunzione elevata di latticini può aumentare il rischio di cancro alla prostata 88, 89, 90.

Restrizione Calorica

La restrizione calorica è un regime alimentare che riduce l’apporto di calorie al di sotto del fabbisogno energetico dell’organismo. In genere, si prevede un taglio delle calorie del 20-40%.

Diversi esperimenti sugli animali hanno fornito prove convincenti che la limitazione calorica provoca una riduzione generale dello sviluppo del cancro 91, 92.

Uno studio sulle scimmie, ad esempio, ha mostrato un calo del 50% dei tassi di cancro dopo restrizione calorica 93.

Uno studio osservazionale su oltre 2.600 donne ha associato una ridotta assunzione di energia, e il digiuno per intervalli più lunghi durante la notte, a un’incidenza ridotta di cancro al seno 94.

Ci sono anche alcune prove che dimostrano che il digiuno ha ridotto vari effetti collaterali della chemioterapia negli esseri umani 95, 96.

In uno studio prospettico di coorte condotto su oltre 22.0000 adulti italiani, l’aderenza a un modello alimentare pro-vegetariano è stata associata a una riduzione del rischio complessivo di cancro 96a.

Cibi che Causano il Cancro

Studi osservazionali hanno ripetutamente indicato che un consumo elevato di determinati alimenti si associa a un’aumentata probabilità di sviluppare il cancro.

Verosimilmente non sono tanto certi alimenti in sé a favorire il cancro, ma è il loro eccessivo consumo che – passando spesso da un effetto favorente sull’obesità e sottraendo spazio ad alternative più sane – fa aumentare il rischio oncologico.

Obesità

Oltre al fumo e alle infezioni, l’obesità è il più grande fattore di rischio per il cancro in tutto il mondo 97.

È stato stimato che l’obesità aumenta il rischio di 13 diversi tipi di cancro, inclusi esofago, colon, pancreas e reni, nonché di cancro al seno dopo la menopausa 98.

Negli Stati Uniti, si stima che i problemi di peso siano responsabili rispettivamente del 14% e del 20% di tutti i decessi per cancro negli uomini e nelle donne 99.

La buona notizia è che diversi studi hanno dimostrato che la perdita di peso tra le persone in sovrappeso e obese può ridurre il rischio di cancro 100, 101, 102.

Alcool

Il legame tra abuso di alcool e cancro è verosimilmente legato alla produzione di acetaldeide, un composto cancerogeno che origina durante il metabolismo dell’etanolo nell’organismo 103.

Nel 2018, i ricercatori dell’ASCO hanno sottolineato che il rischio di cancro per i forti bevitori aumenta delle seguenti quantità 104:

  • Cancro alla bocca e alla gola: 5,13 volte
  • Cancro a cellule squamose esofagee: 4,95 volte
  • Cancro alle corde vocali: 2,65 volte
  • Cancro al fegato: 2,07 volte
  • Cancro al seno (nelle donne): 1,61 volte
  • Cancro del colon e del retto: 1,44 volte

Zucchero e carboidrati raffinati

Una dieta che apporta grandi quantità di cibi ricchi di zuccheri aggiunti aumenta il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e obesità.

A loro volta, sia l’obesità che il diabete possono favorire lo sviluppo di alcuni tipi di cancro e molte altre malattie 105.

Ad esempio, il diabete di tipo 2 sembra aumentare il rischio di cancro alle ovaie, alla mammella e all’endometrio 106.

Inoltre, secondo uno studio, il rischio di cancro del colon-retto è del 22% più alto se si ha il diabete 107.

Alimenti trasformati

Gli alimenti trasformati dall’industria alimentare (dolciumi e snack vari), ricchi di zucchero e poveri di fibre e sostanze nutritive, sono stati collegati a un rischio di cancro più elevato 3.

In particolare, i ricercatori hanno scoperto che una dieta che provoca un aumento della glicemia è associata a un aumentato rischio di diversi tipi di cancro, inclusi i tumori dello stomaco, della mammella e del colon-retto 108, 109, 110, 111.

In un ampio studio prospettico, un aumento del 10% nella proporzione di alimenti ultra-processati nella dieta è stato associato a un aumento superiore al 10% dei rischi di cancro al seno e in generale 112.

Uno studio su oltre 47.000 adulti ha scoperto che coloro che consumavano una dieta ricca di carboidrati raffinati avevano quasi il doppio delle probabilità di morire di cancro al colon rispetto a coloro che seguivano una dieta povera di carboidrati raffinati 113.

Per proteggersi dal cancro, è quindi bene limitare o evitare cibi che aumentano i livelli di insulina, come cibi ricchi di zuccheri e carboidrati raffinati 114.

Carne lavorata e Carne Rossa

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ritiene che la carne lavorata sia cancerogena 115.

Per carne lavorata si intende qualsiasi tipo di carne conservata mediante affumicatura, salatura, stagionatura o inscatolamento. Questa tipologia di carne include ad esempio hot dog, prosciutto, pancetta, chorizo, salame e altri salumi.

Probabilmente, l’eccessiva presenza di sale e conservanti come i nitriti può spiegare l’associazione con un aumentato rischio di cancro, come quello al colon retto, al seno e allo stomaco 116, 117, 118.

Un’ampia revisione degli studi ha rilevato che le persone che mangiavano grandi quantità di carne lavorata avevano un rischio aumentato del 20-50% di cancro del colon-retto (rispetto a coloro che non ne mangiavano o ne consumavano piccole quantità) 119.

Un’altra revisione di oltre 800 studi ha rilevato che consumare 50 grammi di carne lavorata al giorno – circa quattro fette di pancetta o un hot dog – aumentava il rischio di cancro del colon-retto del 18% 115, 120.

Anche la carne rossa non lavorata è sospettata di aumentare, seppur in misura inferiore rispetto a quella lavorata, il rischio di cancro 121, 122, 123.

Tuttavia, diverse revisioni che hanno combinato i risultati di più studi hanno scoperto che le prove che collegano la carne rossa non lavorata al cancro sono deboli e incoerenti 124, 125, 126.

Cibo troppo cotto

La cottura di determinati alimenti ad alte temperature (ad es. frittura, grigliatura), può produrre composti nocivi come le ammine eterocicliche aromatiche e i prodotti finali di glicazione avanzata (AGEs) 127.

L’accumulo eccessivo di questi composti può contribuire all’infiammazione e svolgere un ruolo nello sviluppo del cancro e di altre malattie 128, 129.

Alcuni alimenti, come quelli di origine animale ricchi di grassi e proteine, così come gli alimenti altamente trasformati ricchi di zuccheri, hanno maggiori probabilità di produrre questi composti nocivi se sottoposti a temperature elevate.

Ad esempio, l’acrilamide è una sostanza chimica prodotta durante la cottura ad alta temperatura e nella produzione di molti tipi di alimenti ricchi di carboidrati (come patatine, crostini di cereali e caffè).

L’acrilamide è classificata dalla IARC come probabilmente cancerogena per l’uomo 130. Questa conclusione si basa in gran parte su studi su animali da esperimento; gli studi epidemiologici sono stati per lo più nulli o inconcludenti ma sono limitati dalla difficoltà di stimare l’esposizione a lungo termine e dalla confusione dovuta al fumo 131.

Per ridurre al minimo il rischio di cancro, è quindi bene evitare di bruciare il cibo e scegliere metodi di cottura più delicati, come cuocere a vapore, stufare o bollire. Anche marinare il cibo può aiutare 132.

Cibi Salati

Sulla base di studi caso-controllo, il pesce salato alla cinese è stato classificato come cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), parte dell’Organizzazione mondiale della sanità 12.

Ciò può essere dovuto al fatto che l’eccesso di sale aumenta la crescita di Helicobacter pylori, un batterio associato a un rischio maggiore di cancro allo stomaco 133.

In effetti, diversi studi collegano una dieta ricca di sale a un rischio più elevato di cancro allo stomaco 134, 135, 136.

Ad esempio, una revisione suggerisce che le persone con un’assunzione media di sale di 3 grammi al giorno possono avere un rischio fino al 68% più alto di cancro allo stomaco rispetto a quelle con un’assunzione media di sale di 1 grammo al giorno 137.

Alimenti contaminati da aflatossine

Alcune derrate di cereali o semi (come le arachidi) possono essere contaminate da aflatossine 138.

Alcuni studi sull’uomo condotti nei paesi in via di sviluppo hanno collegato l’esposizione alle aflatossine al cancro del fegato, alla crescita stentata nei bambini e a ritardi nello sviluppo mentale 139, 140, 141, 142, 143.

Naturalmente, le autorità preposte alla sicurezza alimentare monitorano attentamente le quantità di aflatossine negli alimenti, assicurandosi che non superino i limiti raccomandati. Tuttavia, permangono alcune preoccupazioni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

È possibile ridurre al minimo i rischi associati all’esposizione alle aflatossine scartando i semi che appaiono ammuffiti, raggrinziti o alterati nel colore e nella consistenza.

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