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Magazine X115 X115 Glicemia Alta  | Cause, Sintomi | Come Abbassarla, Cosa Mangiare

Glicemia Alta  | Cause, Sintomi | Come Abbassarla, Cosa Mangiare

  • 17 minuti

Che Cos’è

La glicemia alta è una condizione in cui i livelli di glucosio nel sangue, a digiuno, superano i 100 mg/dl (o le 5,6 mmol/l).

Il glucosio è uno zucchero necessario per la produzione di energia e il corretto funzionamento di molti organi del corpo umano.

Per questo motivo, i suoi livelli nel sangue (glicemia) devono rimanere entro un certo intervallo di normalità.

Perché si Misura

La misurazione della glicemia a digiuno per lo screening del diabete può essere raccomandata nelle persone di età superiore ai 45 anni (ogni 3 anni) o a qualsiasi età se si hanno determinati fattori di rischio, tra cui 1:

  • avere un parente stretto (di primo o secondo grado) con diabete;
  • essere in sovrappeso, obesi o sedentari;
  • appartenere a una determinata razza/gruppo etnico a rischio (nativi americani, afroamericani, ispanici americani, asiatici/isole del Pacifico meridionale);
  • mostrare segni di insulino-resistenza o condizioni a essa associate, come ipertensione, basso colesterolo buono, alti trigliceridi (dislipidemia) e sindrome dell’ovaio policistico;
  • avere avuto il diabete in gravidanza (diabete gestazionale).

Monitorare i livelli di glucosio nel sangue è molto importante anche per le persone diabetiche.

Con l’ausilio di un glucometro, questi pazienti possono controllare regolarmente la propria glicemia, modificando di conseguenza il proprio stile di vita, la composizione dei pasti ed eventualmente il dosaggio dei farmaci su indicazione medica.

Valori Normali

Glicemia a Digiuno

Il valore normale di glicemia a digiuno è di 70-125 mg/dl.

Tuttavia, già a livelli superiori a 100 mg/dl si può parlare di glicemia alta.

La seguente tabella aiuta a interpretare correttamente i valori glicemici.

Valori di Glicemia a Digiuno Diagnosi
70-125 mg/dl Glicemia Normale
100-125 mg/dl Glicemia Alta – Prediabete. Questa condizione è pericolosa, perché può facilmente evolvere in diabete 2. La buona notizia è che il prediabete è reversibile applicando adeguati cambiamenti nello stile di vita (vedi oltre). Se non si apportano tali modifiche, gli studi suggeriscono che esiste una probabilità del 40% di sviluppare il diabete entro 4 anni 3.
>126 mg/dl Glicemia Alta – Diabete. NOTA: sono necessarie almeno due rilevazioni superiori a 126mg/dl in due test separati per consentire al medico di diagnosticare il diabete.

In caso di diabete conclamato, l’intervallo di glicemia a digiuno desiderabile, secondo l’American Diabetes Association (ADA), è di 80-130 mg/dl.

Altre istituzioni, come l’American Association of Clinical Endocrinologists (AACE), suggeriscono ai diabetici di non superare la soglia di 110 mg/dl a digiuno.

Glicemia Dopo i Pasti

Negli individui sani, i livelli di glucosio raggiungono un picco circa 1 ora dopo l’ingestione di cibo per poi tornare ai livelli pre-pasto entro 2-3 ore.

I livelli normali di glicemia postprandiale a 2 ore sono generalmente inferiori a 120 mg/dl e non dovrebbero essere superiori a 140 mg/dl 192.

Valori Ideali di Glicemia Dopo i Pasti (due ore dopo aver mangiato)
Persone senza diabete Persone con diabete
< 140 mg/dl < 180 mg/dl

Emoglobina Glicata

La glicemia varia in maniera sensibile durante il giorno, ad esempio in relazione ai pasti, ai livelli di attività fisica e persino in base ai livelli ormonali.

Alcune persone, ad esempio, potrebbero avere elevati livelli di glucosio nelle ore centrali del sonno senza mai rendersene conto.

Poiché la misurazione della glicemia esprime la concentrazione di glucosio nel sangue in un preciso momento, una singola misurazione risulta poco indicativa del controllo globale della glicemia.

In altre parole, una glicemia a digiuno elevata ma ancora nei limiti di normalità potrebbe non escludere la presenza di diabete di tipo 2, e viceversa.

L’emoglobina glicata (o emoglobina glicosilata) è un esame del sangue che permette di stimare i valori medi di glicemia negli ultimi 2-3 mesi.

  • Per le persone sane, i valori di emoglobina glicata dovrebbero essere inferiori al 5,7%, con livelli ottimali intorno al 5%;
  • Per le persone diabetiche, i valori di emoglobina glicata ideali dovrebbero essere inferiori al 7% (secondo le raccomandazioni dell’American Diabetes Association – ADA) oppure al 6,5% secondo altre fonti (come la International Diabetes Federation – IDF).

NOTA: nei referti di laboratorio, l’emoglobina glicata può essere indicata con le sigle HbA1c, A1C, HgbA1c, HbA1c o Hb1c, o essere espressa anche come mmol/mol.

Sintomi

In genere, i sintomi della glicemia alta non si manifestano fino a quando i livelli di glucosio nel sangue raggiungono valori molto elevati (>180mg/dl).

Questi sintomi, inoltre, possono svilupparsi lentamente nel tempo, quindi al loro esordio è difficile capire che qualcosa non va.

I primi sintomi della glicemia alta possono includere:

  • aumento della frequenza urinaria;
  • aumento della sete;
  • visione offuscata;
  • mal di testa;
  • affaticamento.

Più a lungo la condizione rimane non trattata, più gravi possono diventare i sintomi.

Segni e sintomi più gravi dell’iperglicemia includono:

  • vomito;
  • nausea;
  • bocca secca;
  • alito di cattivo odore;
  • fiato corto;
  • dolore addominale.

Cause

La glicemia alta a digiuno è causata da problemi con l’ormone insulina.

L’insulina è necessaria affinché le cellule assorbano il glucosio dal flusso sanguigno.

Nelle persone con glicemia alta quest’ormone potrebbe essere secreto in maniera insufficiente dal pancreas, oppure le cellule potrebbero aver perso sensibilità alla sua azione ed essere quindi diventate "resistenti all’insulina".

Se il corpo non è in grado di produrre abbastanza insulina o se risulta resistente ai suoi effetti, il glucosio può accumularsi nel flusso sanguigno e causare iperglicemia.

Malattie e Disturbi

Le condizioni croniche che possono causare glicemia alta includono:

  • Insulino-resistenza;
  • Obesità;
  • Diabete di tipo 1 e 2;
  • Gravidanza e diabete gestazionale;
  • Fegato grasso e altre malattie del fegato;
  • Malattia renale;
  • Tiroide iperattiva (ipertiroidismo);
  • Stress dovuto a malattia, infortunio o intervento chirurgico;
  • Disturbi endocrini, come la sindrome di Cushing (troppo cortisolo), il feocromocitoma (tumori benigni della ghiandola surrenale) e l’acromegalia (eccesso di ormone della crescita);
  • Infiammazione del pancreas (pancreatite);
  • Tumori del Pancreas.

Fattori Ambientali

Anche i seguenti fattori ambientali aumentano i livelli glicemici:

  • Eccesso di Cibo;
  • Stress acuto e cronico;
  • Scarsa qualità del sonno o sonno insufficiente;
  • Fumo;
  • Inquinamento atmosferico;
  • Esposizione cronica a tossine come bifenili policlorurati (PCB) e pesticidi organoclorurati (OCP).

Farmaci

Molti farmaci possono causare glicemia alta, tra cui:

  • Antidepressivi;
  • Farmaci per l’ipertensione, come i diuretici tiazidici e i beta-bloccanti;
  • Epinefrina / adrenalina;
  • Estrogeni e contraccettivi orali;
  • Litio;
  • Farmaci antiepilettici, come la fenitoina;
  • Glucocorticoidi;
  • Niacina (vitamina B3).

Complicanze

Livelli di glicemia cronicamente elevati si associano a:

  • danni ai vasi sanguigni, che facilitano lo sviluppo di placche aterosclerotiche; questa è la causa principale delle malattie cardiache (come ictus e infarto) nelle persone con diabete 4, 5.
    Un’analisi di 20 studi ha concluso che anche nell’intervallo non diabetico, l’elevata glicemia a digiuno aumenta il rischio di malattie cardiache 4, 6.
  • Danni ai nervi, che nei diabetici porta a perdite di sensibilità (piede diabetico), dolore alle gambe o problemi con la digestione, la minzione e la funzione cardiaca 7.
  • Aumentato rischio di demenza.
  • Problemi alla vista.
  • Danni ai reni (nefropatia).
  • Indebolimento del sistema immunitario.
  • Aumentato rischio di tipi di cancro.

Come Abbassarla

La correzione dello stile di vita è fondamentale per abbassare la glicemia, sia nelle persone diabetiche che in quelle non diabetiche:

  • nel prediabete aiuta a riportare nella normalità i livelli glicemici;
  • nel diabete conclamato aiuta a migliorare la salute generale e a ridurre l’impiego di farmaci.

Soprattutto nei soggetti con diabete di tipo 2 agli esordi, piccoli cambiamenti nello stile di vita possono fare una grande differenza, e persino mettere il diabete in remissione.

In un piccolo studio del 2011, 11 persone con diabete di tipo 2 hanno ridotto drasticamente il loro apporto calorico per 8 settimane, invertendo il corso della loro condizione 8.

I ricercatori fanno comunque notare che si tratta di un piccolo campione e che i partecipanti erano diabetici solo da pochi anni.

Attualmente, esistono prove del fatto che l’inversione del diabete di tipo 2 è realizzabile mediante chirurgia bariatrica, diete ipocaloriche o restrizione di carboidrati 9.

Dimagrire

Nelle persone in sovrappeso, la perdita dei kg in eccesso migliora la capacità del corpo di utilizzare il glucosio.

D’altronde essere obesi è il fattore di rischio numero uno per lo sviluppo del diabete 10, 11, 12.

Perdere anche solo una piccola quantità del peso corporeo in eccesso può essere molto utile.

Anche una "semplice" riduzione del 7% del peso corporeo può ridurre il rischio di sviluppare il diabete fino al 58% e sembra funzionare anche meglio dei farmaci 13.

Altre ricerche hanno dimostrato che la chirurgia bariatrica (un intervento chirurgico che riduce le dimensioni dello stomaco per aiutare a perdere peso) può invertire il diabete di tipo 2 ed è uno dei pochi modi per invertire il diabete per un lungo periodo di tempo 14 .

L’elemento più importante che aiuta a perdere peso è assumere meno calorie con il cibo. Numerosi studi hanno infatti mostrato l’efficacia della restrizione calorica nell’abbassare la glicemia e l’insulino-resistenza 15, 16, 17, 18.

Dieta

Alimenti Naturali Non Trasformati

Per abbassare la glicemia, è importante dare la preferenza agli alimenti non lavorati così come si trovano spontaneamente in natura. Ad esempio, semi, verdure a foglia, legumi, frutti, pesce, carne, uova e acqua, con olio extravergine di oliva come condimento preferenziale 193.

In effetti, diversi studi su persone con diabete di tipo 2 o intolleranza al glucosio hanno rilevato che l’adesione a una dieta paleo (che include carne magra, frutta, verdura e noci, ed esclude l’aggiunta di sale, farine, latticini e legumi) per 3 mesi ha ridotto la glicemia e migliorato la sensibilità all’insulina 19, 20, 21, 22.

Alimenti a Basso Indice Glicemico

Per prevenire o combattere la glicemia alta, è necessario scegliere alimenti confezionati privi di zuccheri aggiunti.

Gli alimenti con maggiori probabilità di causare diabete e insulino-resistenza sono infatti quelli che aumentano notevolmente la glicemia (in altre parole, quelli ad alto indice glicemico). Questi cibi includono bevande zuccherate, prodotti da forno, caramelle, pane bianco, riso e pasta 23, 24, 25, 26.

Molti alimenti industriali contengono zucchero aggiunto e devono essere limitati, ad esempio: bevande zuccherate (coca-cola, tè, energy drinks ecc.), yogurt, marmellata, succhi di frutta, merendine, frutta sciroppata, macedonia di frutta, ketchup, molte salse pronte, cioccolato, soprattutto quello al latte, cereali per la prima colazione, barrette dietetiche e vari snack proteici, zuppe pronte, legumi in scatola.

Dieta mediterranea

La dieta mediterranea è naturalmente ricca di alimenti sani, come frutta, verdura, noci, legumi, cereali integrali e pesce.

Molte ricerche dimostrano che questo tipo di dieta ha effetti benefici sul trattamento e la prevenzione del diabete e aiuta ad abbassre la glicemia alta 27, 28, 29, 30, 31.

Dieta Ipocalorica

Per prevenire l’aumento della glicemia, è importante evitare di mangiare troppo in generale 32, 33.

Una dieta mediterranea a basso contenuto di carboidrati può conferire grandi benefici 34. Anche il digiuno intermittente o la restrizione calorica possono aiutare 35.

In effetti, 5 settimane di digiuno intermittente (periodo di alimentazione di 6 ore durante il giorno, con cena prima delle 15:00) hanno ridotto i livelli di insulina e migliorato la sensibilità all’insulina, la pressione sanguigna e lo stress ossidativo negli uomini prediabetici 36.

D’altronde anche il digiuno saltuario potrebbe aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina 35.

Dal canto loro, nelle persone con diabete di tipo 2 e sindrome metabolica, le diete a basso contenuto di carboidrati hanno prodotto maggiori benefici rispetto a una dieta a basso contenuto di grassi 37, 38, 39, 40, 41.

Dieta ricca di Vegetali

Le diete vegetariane e vegane sono state associate a livelli glicemici più bassi e a una ridotta incidenza del diabete di tipo 2 42, 43, 44.

Nelle persone che convivono con il diabete, una dieta vegetariana può aiutare a ridurre la glicemia a digiuno e migliorare il controllo della glicemia.

Tuttavia una dieta mediterranea onnivora e la dieta paleo potrebbero essere più efficaci 45, 46.

Evitare gli spunti notturni

Uno studio mostra che questa abitudine si associa all’obesità e a livelli più elevati di glucosio nel sangue 47.

Aumentare l’apporto di fibra solubile

Ci sono due tipi di fibra: insolubile e solubile.

Sebbene entrambi siano importanti, la fibra solubile ha dimostrato di abbassare la glicemia 48.

Ricche fonti di fibra solubile sono rappresentate da avena, semi di psillio, semi di lino, pectina (che abbonda nella buccia delle mele), alginati e carragenine (entrambi presenti nelle alghe)

Semi di Lino

Una meta-analisi di 25 studi clinici ha concluso che i semi di lino interi migliorano il controllo della glicemia abbassando la glicemia e l’insulinemia nelle persone con o a rischio di diabete di tipo 2 49.

Bere molta acqua e mantenersi idratati

Uno studio osservazionale ha dimostrato che coloro che hanno bevuto più acqua avevano un rischio più basso di sviluppare alti livelli glicemici 50.

Bere acqua mantiene correttamente idratato il sangue e l’intero organismo, abbassa la glicemia e riduce il rischio di diabete 50, 51, 52, 53.

Da evitare invece le bevande zuccherate, in quanto aumentano la glicemia, favoriscono l’aumento di peso e aumentano il rischio di diabete 54, 55.

Aceto di mele

Si ritiene che l’aceto promuova bassi livelli glicemici a digiuno, possibilmente diminuendo la produzione di glucosio da parte del fegato o aumentandone l’uso da parte delle cellule 56, 57.

Inoltre, gli studi dimostrano che l’aceto influenza in modo significativo la risposta del corpo agli zuccheri e migliora la sensibilità all’insulina 57, 58, 59, 60, 61.

Frutta con buccia

In caso di glicemia alta, può essere utile preferire il consumo di frutti immaturi e con la buccia (se si è sicuri della loro provenienza biologica).

L’indice glicemico della frutta aumenta in maniera significativa con la maturazione, mentre la buccia lo riduce grazie all’alto contenuto di fibre.

Un ampio studio del 2013 ha rilevato che le persone che consumavano frutta intera, in particolare mirtilli, uva e mele, avevano rischi significativamente più bassi di sviluppare il diabete di tipo 2 62.

Lo studio ha anche evidenziato come l’elevato consumo di succhi di frutta sia associato a un aumentato rischio di diabete.

Avena e Semi di Chia

Nonostante l’indice glicemico elevato e l’alto carico glicemico, l’avena è una ricca fonte di fibre solubili.

Una revisione sistematica, analizzando i dati di 14 studi controllati e di 2 studi osservazionali non controllati, ha concluso che il consumo di avena in pazienti diabetici di tipo 2 riduce significativamente i valori di glicemia a digiuno (riduzione media -7mg/dl) 63.

Diversi studi clinici hanno dimostrato che l’integrazione alimentare con semi di chia in persone sane riduce i picchi glicemici dopo i pasti 64, 65, 66, 67.

Legumi e Frutta secca oleosa

Uno studio del 2012 ha rilevato che l’incorporazione di legumi nella dieta ha migliorato il controllo glicemico e ridotto il rischio di malattia coronarica nelle persone con diabete di tipo 2 68.

Una revisione sistematica del 2014 ha concluso che mangiare frutta a guscio potrebbe aiutare le persone con diabete 69.

Cibi Ricchi di Magnesio

Le principali fonti alimentari di magnesio sono verdure a foglia verde, frutta, legumi (soprattutto soia), noci (mandorle, anacardi), cereali integrali, carne rossa e frutti di mare 70, 71.

Un’elevata assunzione di cibi ricchi di magnesio è stata associata a una minore incidenza di diabete di tipo 2 72, 73, 74, 75.

Inoltre, in uno studio clinico, il magnesio dietetico ha migliorato la sensibilità all’insulina e abbassato la glicemia a digiuno 76.

Mirtilli

I frutti e gli estratti di mirtillo hanno abbassato la glicemia in diversi studi clinici su persone con o a rischio di diabete di tipo 2.

Hanno anche migliorato la sensibilità all’insulina e ridotto l’infiammazione e lo stress ossidativo in diversi studi su persone sane e su quelle con o a rischio di diabete di tipo 2 77, 78, 79, 80, 81, 82.

Inoltre, hanno ridotto i picchi glicemici e insulinemici dopo i pasti 83, 84, 85.

Yogurt

Gli autori di una meta-analisi del 2014 hanno concluso che lo yogurt può essere l’unico prodotto caseario che riduce il rischio di sviluppare il diabete.

Hanno anche notato che altri prodotti lattiero-caseari non sembrano aumentare il rischio di una persona 86.

Un’analisi recente mostra un rischio inferiore del 14% di diabete di tipo 2 quando il consumo di yogurt è di 80-125 g/giorno (rispetto a chi non lo mangia) 87.

Aglio

In uno studio del 2013, 60 persone con diabete di tipo 2 e obesità hanno assunto metformina da sola o una combinazione di metformina e aglio due volte al giorno dopo i pasti per 12 settimane 88.

Le persone che hanno assunto metformina e aglio hanno avuto una riduzione più significativa della glicemia a digiuno e post-pasto.

Inoltre, una meta-analisi di 7 studi clinici ha rilevato che l’inclusione dell’aglio nella dieta riduce la glicemia a digiuno 89.

Integratori

Alcune sostanze naturali, disponibili come integratori alimentari, possono aiutare ad abbassare la glicemia alta; tra queste si ricordano:

L’utilizzo di questi integratori alimentari deve avvenire su specifico suggerimento e controllo specialistico, quindi soltanto nei casi in cui il medico lo ritiene opportuno.

Attività Fisica

L’attività fisica è una soluzione eccellente per gestire una glicemia troppo alta.

L’attività muscolare, infatti, brucia il glucosio per produrre energia; inoltre, rende le cellule più sensibili all’insulina 157, 158, 159, 160, 161.

Uno studio ha dimostrato che l’esercizio, il rilassamento e la meditazione riducono significativamente lo stress e abbassano i livelli di glucosio nel sangue 162.

Sia l’esercizio aerobico che l’allenamento contro resistenza o entrambi sono stati associati a cali dei livelli di glicemia ed emoglobina glicata in diversi studi su diabetici di tipo 2 163, 164, 165.

Sonno Adeguato

La privazione del sonno e la scarsa qualità del sonno diminuiscono la capacità delle cellule di reagire all’insulina e nel tempo causano aumenti dei livelli glicemici 166, 167.

Gestire lo Stress

Lo stress può aumentare i livelli di zucchero nel sangue, aumentando gli ormoni come il cortisolo e le molecole infiammatorie nel corpo 168, 169, 170, 171.

Esercizi e tecniche di rilassamento come lo yoga e la riduzione dello stress basata sulla consapevolezza possono correggere i problemi di secrezione dell’insulina nel diabete cronico 172, 173, 174, 162.

Pratiche di meditazione e attività rilassanti come lo yoga possono aiutare a ridurre la glicemia, l’emoglobina glicata e i livelli di insulina a digiuno 175, 176, 177, 178, 179.

Smettere di Fumare

Gli studi dimostrano che il fumo aumenta i livelli di glicemia ed emoglobina glicata 180, 181.

In una meta-analisi di studi su oltre 35.000 uomini e donne senza diabete, l’emoglobina glicata è risultata dello 0,1% più alta nei fumatori e dello 0,03% più alta negli ex fumatori, rispetto a quelli che non hanno mai fumato 180.

Il fumo è anche associato a livelli insoddisfacenti di glicemia nei diabetici. Sia i pazienti diabetici di tipo 1 che quelli di tipo 2 che fumano sembrano avere valori di emoglobina glicata più elevati rispetto ai non fumatori 182.

Prendere il Sole

La carenza di vitamina D è stata associata a insulino-resistenza, prediabete, diabete di tipo 1 e 2 e sindrome metabolica 183, 184, 185, 186.

Un’esposizione sana (moderata e non scottante) alla luce solare è il modo migliore per aumentare i livelli di vitamina D nel sangue.

In un piccolo studio su 20 pazienti caucasici con psoriasi, l’esposizione al sole (terapia climatica a Gran Canarias per 3 settimane) ha avuto un effetto positivo sulla psoriasi, sulla produzione di vitamina D e sulla riduzione della glicemia 187.

Nei topi alimentati con una dieta ricca di grassi, l’esposizione ai raggi UV (ma non l’integrazione di vitamina D) ha ridotto l’aumento di peso, l’intolleranza al glucosio e la resistenza all’insulina con riduzione dei valori di emoglobina glicata 187.

Igiene orale

Le persone con buone pratiche di igiene orale tendono ad avere valori di glicemia e di emoglobina glicata più bassi.

Al contrario, le malattie gengivali sono state associate a livelli più elevati di questi valori 188, 189, 190, 191.

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