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Magazine X115 X115 Rimedi Raffreddore | Soluzioni Efficaci | Cura e Prevenzione

Rimedi Raffreddore | Soluzioni Efficaci | Cura e Prevenzione

  • 17 minuti

Generalità

I rimedi per il raffreddore funzionano soprattutto in chiave preventiva.

Quando il raffreddore si è già manifestato, solo pochi rimedi hanno dimostrato di poterne accelerare la guarigione e alleviarne i sintomi.

Tra questi rimedi ricordiamo:

Rimedi Curativi

Lavaggi nasali

I lavaggi nasali consistono nell’introduzione di una soluzione salina nelle cavità nasali; sono per questo conosciuti anche come irrigazioni nasali.

Questo rimedio per il raffreddore può essere utile sia in chiave preventiva che terapeutica, per adulti e bambini.

I lavaggi nasali permettono di detergere la mucosa nasale, fluidificando il muco e riducendone la secrezione, rimuovendo anche croste, polvere, allergeni e mediatori dell’infiammazione 1.

Funzionano?

Nonostante siano ampiamente prescritti nella pratica clinica quotidiana 2, non sono molte le prove a sostegno dei lavaggi nasali come rimedio efficace per il raffreddore 1.

Secondo una revisione, esisterebbe soltanto un lieve beneficio nel trattamento delle URTI (infezioni acute del tratto respiratorio superiore, come il raffreddore e la rinosinusite) negli adulti 3. La qualità degli studi esaminati è tuttavia risultata bassa, caldeggiando la necessità di future sperimentazioni.

Similmente, una revisione Cochrane del 2015 ha concluso che l’irrigazione nasale potrebbe essere un sistema efficace per alleviare i sintomi delle URTI acute; tuttavia ancora una volta si sottolinea la necessità di ulteriori studi, con un maggior numero di partecipanti e migliore qualità metodologica 4.

Vitamina C

La vitamina C è probabilmente il rimedio più popolare nella lotta al raffreddore.

Viene per questo inclusa in numerosi integratori immunostimolanti e persino in alcune specialità medicinali destinate a combattere i sintomi di influenza e raffreddore.

Funziona?

La capacità della vitamina C di prevenire e ridurre la gravità del comune raffreddore è un argomento dibattuto.

Nonostante alcuni risultati contrastanti, la maggior parte delle prove supporta i benefici dell’integrazione preventiva di vitamina C 5, 6.

Secondo un’importante metanalisi, l’uso regolare di integratori di vitamina C (a dosi da 0,25 a 2 g/giorno) sembra ridurre leggermente la durata del raffreddore comune, ma non il rischio di ammalarsi (non sembra avere efficacia preventiva) 7. In particolare, dallo studio emerge che la vitamina C:

  • riduce la durata del raffreddore comune dell’8% negli adulti e del 14% nei bambini, attenuando anche la severità del raffreddore;
  • nella popolazione generale, non sembra utile in chiave preventiva; in altre parole non riduce il rischio di ammalarsi;
  • risulta invece molto efficace nel prevenire il raffreddore nelle persone ad alto rischio di contagio (ad es. militari, studenti in alloggi affollati e corridori di maratona), dimezzando il rischio di ammalarsi.

Una precedente revisione ha osservato che l’integrazione di vitamina C – in personale militare e altri soggetti che vivono in condizioni paragonabili a quelle delle reclute militari – ha ridotto l’incidenza del raffreddore comune dal 45 al 91%, e l’incidenza della polmonite dall’80% al 100% 6.

Nel 2023 è stata comunque pubblicata un’ulteriore meta-analisi di 10 studi RCT che hanno utilizzato almeno 1g/die di vitamina C per trattare il comune raffreddore. In media, rispetto al placebo, la vitamina C ha ridotto la gravità del raffreddore del 15%. Inoltre, l’effetto benefico è risultato maggiore nei casi gravi (ha ridotto del 26% la durata degli esiti gravi) rispetto a quelli lievi (nessun effetto significativo) 22.

L’integrazione terapeutica di vitamina C (una volta iniziati i sintomi) non sembra invece influire in modo significativo sulla durata e sulla gravità del raffreddore 7, anche se studi minori hanno dimostrato una possibile efficacia di megadosi di vitamina C (3-8 g/die) in chiave terapeutica 8, 9.

Zinco

Grazie alle sue proprietà immunostimolanti, lo zinco è uno dei rimedi più popolari per il raffreddore.

Assunto entro le prime 24 ore dalla comparsa dei sintomi, lo zinco (almeno 75 mg/die) può accelerare il recupero e ridurre i sintomi del raffreddore comune.

Secondo gli studi, supplementi di zinco gluconato o acetato contenenti 9-24 mg di zinco elementare per dose, assunti ogni 2 o 3 ore durante la veglia (per un totale di almeno 75 mg al giorno), hanno mostrato i migliori risultati, se la loro assunzione comincia entro le prime 24 ore dalla comparsa dei sintomi 10, 11, 12.

Meno certa sembra l’efficacia dello zinco nel prevenire il raffreddore comune, almeno stando a una grande revisione scientifica 13.

Una revisione di sette studi ha dimostrato che 80-92 mg al giorno di zinco possono ridurre la durata del raffreddore comune fino al 33% 14.

Farmaci

Numerosi farmaci da banco sono validi rimedi per ridurre la durata del raffreddore e alleviarne i sintomi.

Brevemente, questi farmaci di libera vendita includono principi attivi come:

  • paracetamolo (acetominofene): ha un effetto antipiretico (riduce la febbre) e analgesico (allevia il dolore);
  • FANS (es. acido acetilsalicilico, diclofenac, ibuprofene): vantano proprietà antiinfiammatorie, analgesiche (contro i dolori) e antipiretiche (contro la febbre);
  • Caffeina: agisce come adiuvante analgesico, aumentando l’efficacia del paracetamolo o dei FANS;
  • Pseudoefedrina: riduce la secrezione nasale e facilita la respirazione; decongestiona le mucose nasali e bronchiali, e diminuisce l’eccessiva produzione di muco.
  • Fenilefrina: è anch’essa un decongestionante nasale, che dona sollievo nel raffreddore e permette di respirare più liberamente.
  • Difenidramina: farmaco antistaminico, con azione broncodilatante, antivomito, sedativa e antitosse,
  • Isopropamide ioduro: possiede proprietà broncorilassanti e riducenti la secrezione di muco/catarro.
  • Guaifenesina: favorisce la fluidificazione della secrezione bronchiale densa e viscosa, e ha un leggero effetto calmante sulla tosse.
  • Dossilamina succinato: sostanza antistaminica che agisce su alcuni sintomi del raffreddore, come il naso che cola e gli starnuti.

Il medico o il farmacista sapranno consigliare il farmaco più adatto alle esigenze del paziente e le relative modalità d’uso.

Ricorda che avrai meno probabilità di prendere il raffreddore se il tuo sistema immunitario funziona al massimo delle sue capacità. Segui i nostri consigli per una dieta immunostimolante, dormi adeguatamente, fai esercizio fisico e gestisci lo stress.

Quando Chiamare il Dottore

I raffreddori che non scompaiono rapidamente possono sfociare in complicazioni come polmoniti, otiti e infezioni sinusali.

Per questo motivo, è importante rivolgersi al medico se:

  • i sintomi durano più di 10 giorni;
  • la febbre supera i 38,5°C;
  • insorge vomito violento;
  • il respiro diventa sibilante;
  • la respirazione diventa difficoltosa;
  • compare dolore al petto;
  • insorge un forte mal di testa;
  • compare una sensazione permanente di gonfiore e dolore intorno al naso, agli occhi o alla fronte.

Rimedi Naturali

Echinacea

L’echinacea è tra le erbe immunostimolanti più popolari.

Secondo la maggior parte degli studi, gli estratti di echinacea probabilmente aiutano a prevenire i raffreddori, ne riducono la durata di un giorno o due e riducono l’uso di antidolorifici 15, 16.

Ad esempio, in uno studio su 80 persone, l’assunzione di echinacea all’inizio dei sintomi del raffreddore ha ridotto la durata dei sintomi del 67%, rispetto a un placebo 17.

Una meta-analisi ha scoperto che gli estratti di echinacea hanno prevenuto i raffreddori e ne hanno ridotto la durata in media di 1,4 giorni 15.

Un’altra meta-analisi ha concluso che non è stato dimostrato che i prodotti a base di echinacea apportino benefici per il trattamento del raffreddore (sebbene sia possibile che vi sia un debole beneficio per alcuni prodotti); tuttavia, possono aiutare a prevenire il raffreddore comune 18.

Vitamina D

Oltre ai noti benefici per la salute ossea, la vitamina D svolge un ruolo importante nel sistema immunitario.

Studi clinici e osservazionali hanno trovato una relazione tra carenza di vitamina D e maggiore frequenza di infezioni del tratto respiratorio, come raffreddore, bronchite e polmonite 19, 20.

Allo stesso tempo, numerosi studi hanno scoperto che l’integrazione con vitamina D può avere effetti protettivi contro le infezioni, incluse quelle del tratto respiratorio, soprattutto negli individui carenti 21, 22, 23, 24, 25.

Tuttavia, è importante assumere la vitamina D regolarmente per almeno 3 mesi prima che si possano osservare effetti protettivi.

Secondo una ricerca del 2010 24, l’integrazione di vitamina D (1200 UI/die) da dicembre a marzo negli studenti ha ridotto il tasso di incidenza dell’influenza al 10,8% (rispetto al 18,6% registrato nel gruppo placebo). La riduzione dell’influenza è stata più evidente nei bambini che non avevano assunto altri integratori di vitamina D.

Una delle regole più importanti per prevenire il raffreddore è il rispetto delle norme igieniche. Lavati le mani con acqua calda e sapone dopo aver stretto la mano o aver toccato superfici comuni; se non è possibile, usa un disinfettante per le mani a base di alcol per uccidere i germi.

Aglio

L’aglio ha mostrato risultati promettenti come rimedio per prevenire raffreddori e influenza.

Gli studi hanno dimostrato che l’aglio riduce il rischio di ammalarsi, ma anche il tempo che si rimane malati. Può inoltre ridurre la gravità dei sintomi 26, 27.

In uno studio su 146 volontari sani, l’assunzione di un integratore di aglio contenente allicina (una capsula al giorno, per un periodo di 12 settimane) ha ridotto il numero di raffreddori del 63% rispetto a un placebo 27. Anche la durata media dei sintomi del raffreddore è stata ridotta del 70%: da 5 giorni nel gruppo placebo a soli 1,5 giorni nel gruppo con aglio.

Un altro studio 26 ha rilevato che una dose elevata di estratto di aglio invecchiato (2,56 grammi al giorno per 90gg) ha ridotto del 61% il numero di giorni di malattia per raffreddore o influenza.

Tuttavia, una revisione delle prove ha rilevato che molti degli studi che hanno indagato gli effetti dell’aglio sul raffreddore comune erano di scarsa qualità e sono pertanto necessarie ulteriori ricerche.

Sambuco

L’estratto di sambuco ha dimostrato di ridurre la lunghezza e la gravità dei sintomi causati dai virus del raffreddore e dell’influenza.

Uno studio su 60 persone con influenza ha scoperto che coloro che assumevano 15 ml di sciroppo di sambuco quattro volte al giorno hanno mostrato un miglioramento dei sintomi in 2-4 giorni, mentre il gruppo di controllo ha impiegato da 7 a 8 giorni per migliorare 29.

L’assunzione di compresse contenenti estratto di sambuco (4 al giorno) ha ridotto la febbre, il mal di testa, il dolore muscolare e la congestione nasale entro 48 ore in uno studio clinico su 64 persone con influenza 30.

In uno studio clinico su 312 persone che viaggiavano all’estero dall’Australia, l’estratto di sambuco ha ridotto la gravità e la durata dei comuni sintomi del raffreddore rispetto al placebo 31.

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Ginseng

Le prove scientifiche suggeriscono che il ginseng aumenta la funzione immunitaria.

In uno studio su 227 persone, coloro che hanno assunto 100 mg di un estratto di ginseng asiatico (Panax ginseng – G115) avevano meno probabilità di contrarre raffreddore o influenza. Il gruppo ginseng mostrava anche livelli più alti di attività delle cellule natural killer 32.

In un altro studio su 100 persone, il ginseng asiatico (Panax ginseng) ha ridotto l’incidenza e la gravità delle infezioni delle vie respiratorie superiori 33.

Allo stesso modo, diversi estratti di ginseng americano (Panax quinquefolius) hanno aiutato a prevenire le infezioni del tratto respiratorio in 5 studi clinici su quasi 1.700 persone. Tuttavia, alcuni di questi studi sono stati finanziati da una società che vende l’estratto, il che indica un potenziale conflitto di interessi 34, 35, 36, 37, 38.

Per prevenire il raffreddore, ricorda di tenere le mani lontano dal viso quando frequenti luoghi pubblici. Non toccarti gli occhi, il naso o la bocca, che sono aree attraverso le quali i germi possono entrare facilmente nel corpo.

Colostro

Diversi studi dimostrano che il colostro può essere un rimedio utile per il raffreddore.

In uno studio clinico su 174 persone, durante l’assunzione di 60 g/die di proteine del colostro per 8 settimane, un minor numero di persone ha riportato sintomi di infezione del tratto respiratorio superiore rispetto al gruppo che aveva assunto proteine del siero del latte 39.

Un altro studio condotto su 29 ciclisti maschi ha osservato che l’assunzione di 10 grammi di colostro bovino al giorno per 5 settimane ha prevenuto la riduzione post esercizio delle cellule immunitarie e ridotto il rischio di sintomi di infezione delle vie respiratorie superiori, rispetto a un placebo 40.

È interessante notare che altri due studi con 285 persone suggeriscono che il colostro, da solo o in combinazione con altri farmaci, può essere un mezzo di prevenzione superiore rispetto a un vaccino. Le persone che hanno assunto il colostro hanno avuto l’influenza per meno giorni rispetto alle persone che hanno ricevuto il vaccino 41, 42.

In uno studio RCT su 57 bambini in età prescolare, l’integrazione con colostro bovino essiccato (500 mg 2 volte al giorno per i primi 15 gg e una volta al giorno per i successivi 30 gg) ha ridotto (rispetto al placebo) del 56a:

  • 30-37% la frequenza delle infezioni del tratto respiratorio superiore,
  • 33-45% la gravità delle infezioni del tratto respiratorio superiore,
  • 50% il numero di episodi di infezioni del tratto respiratorio superiore.

Lattoferrina

La lattoferrina è una proteina naturalmente presente nel latte (soprattutto nel colostro) e nei fluidi corporei.

Grazie alle sue funzioni immunomodulanti, rientra a pieno titolo tra i rimedi efficaci per il raffreddore.

In uno studio su 126 persone adulte, l’assunzione di proteine del siero del latte arricchite in lattoferrina (600mg al giorno per 90 giorni) ha ridotto l’incidenza e la gravità del raffreddore comune.

Il numero totale di raffreddori registrati durante il periodo di studio è stato di 48 nel gruppo di trattamento contro i 112 nel gruppo placebo 43.

Oltre ad aver ridotto quasi del 60% l’incidenza del raffreddore rispetto al placebo, la lattoferrina ha anche diminuito il numero totale di giorni di malattia e la gravità dei sintomi.

In un altro studio giapponese, donne sane sottoposte a integrazione di lattoferrina per 90 giorni hanno beneficiato di una riduzione dei sintomi correlati a raffreddore e gastroenteriti, rispetto al placebo 44.

Mediamente, i bambini di età inferiore a 2 anni hanno circa 6 raffreddori all’anno, gli adulti da due a tre, e gli anziani circa un episodio di raffreddore all’anno 30. Evita di somministrare integratori a bambini, a meno che non siano stati consigliati specificamente dal medico.

PEA (palmitoiletanolamide)

Diversi studi eseguiti negli anni ’70 suggeriscono l’efficacia della PEA nel ridurre la durata del raffreddore e di sintomi come la febbre.

Nel complesso, in 6 diversi studi in doppio cieco controllati con placebo 1937 persone hanno ricevuto PEA a dosaggi fino a 1800 mg/die.

Non sono stati riportati effetti collaterali rilevanti e soprattutto gli studi condotti durante la stagione influenzale hanno dimostrato un’importante efficacia sia come rimedio preventivo che terapeutico 45.

Tuttavia sarebbero auspicabili conferme da studi recenti.

Zenzero

Lo zenzero viene comunemente usato come rimedio per il raffreddore, spesso in associazione al limone, al miele e talvolta all’aglio, alla cannella e alla curcuma.

Tuttavia non esistono studi clinici a conferma di tale proprietà.

La ricchezza di vitamina C, unitamente al contenuto di oli essenziali, all’azione antinfiammatoria e alla potenziale attività antivirale e antimicrobica 46, 47, potrebbero spiegare l’uso tradizionale nello zenzero nella lotta a raffreddore e malattie da raffreddamento.

In uno studio, 7 partecipanti su 10 hanno beneficiato di una riduzione dei sintomi della tonsillite acuta dopo aver assunto una miscela di 9 erbe tra cui zenzero, liquirizia e ginseng. Chiaramente, non è possibile sapere quale sia stato il contributo dello zenzero all’effetto terapeutico del prodotto 48.

Miele

Il miele è un altro rimedio efficace per il raffreddore.

Nel corso di uno studio su 145 bambini, il miele è risultato efficace nel sollievo dei sintomi associati al raffreddore; al contrario, il placebo e il farmaco salbutamolo non hanno offerto alcun beneficio 49.

In un altro studio, il miele è risultato più efficace del farmaco destrometorfano nel sollievo sintomatico della tosse notturna e della difficoltà del sonno in bambini colpiti da infezioni del tratto respiratorio superiore 50.

A tal proposito, una revisione Cochrane del 2018 sostiene che il miele probabilmente 51:

  • allevia i sintomi della tosse in misura maggiore rispetto a nessun trattamento, difenidramina e placebo, anche se può fare poca o nessuna differenza rispetto al destrometorfano;
  • riduce la durata della tosse meglio del placebo e del salbutamolo.

Una recente revisione sostiene che il miele sarebbe superiore alle cure usuali per il miglioramento dei sintomi delle infezioni del tratto respiratorio superiore, rappresentando anche un’alternativa ampiamente disponibile ed economica agli antibiotici.

Secondo una revisione sistematica di 14 studi randomizzati e controllati (9 dei quali strettamente pediatrici), il miele si è rivelato migliore delle cure abituali nel migliorare i sintomi delle infezioni del tratto respiratorio superiore, con la prova più evidente di una riduzione della frequenza e della gravità della tosse. Potrebbe inoltre contribuire a rallentare la diffusione della resistenza antimicrobica 52.

Detto ciò, entrambe le revisioni suggeriscono che sono necessari ulteriori studi di alta qualità controllati con placebo.

Probiotici

Una grande revisione ha scoperto che l’assunzione di probiotici ha ridotto l’incidenza e la durata delle infezioni respiratorie. Tuttavia, la qualità delle prove era bassa 53.

Alcuni studi suggeriscono che determinati ceppi probiotici possono prevenire e migliorare i sintomi del raffreddore comune 54, 55.

In uno studio su 326 bambini, sei mesi di assunzione del probiotico Lactobacillus acidophilus hanno ridotto la febbre del 53%, la tosse del 41%, l’uso di antibiotici del 68% e i giorni di assenza da scuola del 32% 56. Lo stesso studio ha scoperto che la combinazione di L. acidophilus con Bifidobacterium animalis subsp lactis era ancora più efficace.

Quando il Lactobacillus casei è stato somministrato a studenti di medicina che eseguivano un esame nazionale autorizzato, per testare la loro risposta allo stress, ha abbassato il tasso di soggetti che manifestavano sintomi del raffreddore e ha ridotto il numero totale di giorni in cui gli studenti hanno manifestato questi sintomi 57.

In uno studio simile, anche il Bifidobacterium bifidum ha diminuito la percentuale di partecipanti che hanno riferito episodi di raffreddore o influenza durante il periodo di intervento 58.

Quando soggetti sani hanno assunto un probiotico a base di Lactobacillus gasseri, Bifidobacterium longum e Bifidobacterium bifidum per almeno 3 mesi, gli episodi di raffreddore comune sono diminuiti di quasi 2 giorni e i sintomi sono risultati meno gravi 59.

In un altro studio, l’assunzione di yogurt fermentato con Lactobacillus delbrueckii ssp. bulgaricus ha aumentato l’attività delle cellule natural killer e ridotto di circa 2,6 volte il rischio di contrarre un comune raffreddore negli anziani 60.

Anche il Bifidobacterium animalis ssp. lactis assunto per 4 settimane ha ridotto i giorni con raffreddore/influenza nei giovani adulti sani 61.

Tè Verde

Uno studio condotto su adulti ha mostrato che l’assunzione di integratori di tè verde 2 volte al giorno per 3 mesi ha provocato il 32% in meno di sintomi di raffreddore o influenza e quasi il 23% in meno di malattie della durata di 2 o più giorni 62.

Uno studio condotto su bambini ha scoperto che, nei bambini in età scolare che consumavano regolarmente tè verde, il numero di episodi di influenza A o B era inversamente associato al numero di tazze di tè verde consumate al giorno o alla settimana 63.

Almeno tre studi hanno dimostrato la capacità dei gargarismi con estratti di tè verde ad alto contenuto di catechine di ridurre almeno del 50% i casi di influenza rispetto ai "gargarismi con placebo" 64, 65, 66.

Bevendo tè vere caldo si può sfruttare il naturale effetto decongestionante del vapore, utile per liberare il naso chiuso in presenza di raffreddore 67.

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