Cause di Transferrina Alta o Bassa | Come Aumentarla o Diminuirla

Che Cos’è

La transferrina è la principale proteina deputata al trasporto del ferro nel sangue.

Viene prodotta soprattutto dal fegato e ha lo scopo di mantenere il ferro in uno stato inerte (non pericoloso per le cellule) e distribuirlo ai tessuti che ne hanno bisogno.

Ad esempio, la transferrina veicola il ferro al midollo osseo, dove viene utilizzato per la sintesi dei globuli rossi (eritropoiesi).

I valori di transferrina nel sangue aumentano quando c’è una carenza di ferro, mentre tendono a diminuire in caso di sovraccarico di ferro.

Inoltre, un calo dei valori di transferrina si registra nelle malattie croniche, negli stati infiammatori, nelle infezioni, nel cancro, nell’insufficienza renale o epatica e nella malnutrizione proteica.

A Cosa Serve

La transferrina svolge numerose funzioni:

• lega e raccoglie il ferro assorbito a livello intestinale o derivante dal catabolismo dei globuli rossi invecchiati (per opera dei macrofagi del sistema reticoloendoteliale);
• trasporta il ferro nel sangue;
• cede il ferro ai tessuti bersaglio che lo richiedono (come il fegato, la milza e il midollo osseo);
• agisce quindi da "ponte" per trasportare il ferro tra i vari siti di assorbimento, utilizzazione e stoccaggio;
• rappresenta un meccanismo protettivo contro la presenza del ferro libero nel plasma (che sarebbe estremamente tossico per le cellule generando grandi quantità di radicali liberi);
• partecipa al sistema immunitario innato, concentrandosi a livello delle mucose dove il suo legame al ferro impedisce la sopravvivenza dei batteri;
• agisce come un marcatore dell’infiammazione (il suo livello diminuisce durante l’infiammazione).

La quantità di ferro legata alla transferrina (∼3-4 mg) equivale a meno dello 0,1% della quantità totale di ferro presente nel corpo.

Tuttavia, questo ferro ha un elevato tasso di ricambio, pari a circa 10 volte al giorno. Significa che la transferrina lega e cede il ferro più volte al giorno. Tutto ciò è importante per sostenere adeguatamente l’eritropoiesi, fornendo quei 20-30 mg di ferro necessari agli oltre 2 milioni di nuovi eritrociti prodotti ogni secondo dal midollo osseo ¹.

Perché si Misura

Il dosaggio della transferrina nel sangue può essere effettuato per:

• stabilire l’entità dei depositi di ferro nell’organismo (il cosiddetto "stato marziale"), individuando eventuali carenze o eccessi;
• determinare la causa dell’anemia;
• determinare la capacità di trasporto del ferro da parte del sangue;
• monitorare gli effetti di un’eventuale terapia atta a riequilibrare i livelli di ferro nell’organismo.

In generale, la concentrazione di transferrina nel sangue riflette la quantità di ferro nel corpo.

In particolare, i livelli di transferrina aumentano quando c’è una grave carenza di ferro, mentre si riducono quando ce n’è troppo ^{2, 3}.

Quando sussiste una carenza di ferro, infatti, il corpo cerca di compensare producendo più transferrina per aumentare la disponibilità del minerale e il suo trasporto ai tessuti ³.

Valori Normali

Nelle persone sane, i livelli di transferrina sono mediamente compresi tra 204 e 360 mg/dl (milligrammi per decilitro) ⁴.

Gli intervalli di normalità possono comunque variare leggermente tra i laboratori, a causa delle differenze nelle attrezzature, nelle tecniche e nei prodotti chimici utilizzati.

Cause di Transferrina Alta

La causa più comune di livelli elevati di transferrina è la carenza di ferro ^{5, 6, 7}.

• La carenza di ferro può avere molte cause, tra cui deficit alimentari, sanguinamento (ad esempio sanguinamento mestruale o ulcere), disturbi intestinali che riducono l’assorbimento del ferro (ad esempio celiachia) o tossine (ad esempio piombo).
• I sintomi dell’anemia possono includere estrema stanchezza o debolezza, pallore cutaneo, vertigini, irritabilità, mal di testa, fiato corto e battito cardiaco accelerato durante l’attività fisica.

Oltre alla carenza di ferro, un aumento della concentrazione di transferrina può dipendere da un aumento degli estrogeni (gravidanza, contraccettivi orali, terapia ormonale sostitutiva).

Relazioni tra i valori di transferrina e lo stato del ferro

L’aumento della transferrina plasmatica si verifica in maniera significativa solo quando i depositi di ferro sono esauriti e i livelli di sideremia scendono al di sotto di 40-60 µg/dl.

Pertanto, il dosaggio della transferrina non è in grado di rilevare le carenze di ferro lievi.

Per avere un quadro più chiaro della situazione, i medici tendono a valutare contemporaneamente diversi biomarcatori dello stato marziale, come i dosaggi di ferritina, ferro, transferrina e saturazione della transferrina nel siero.

Cause di Transferrina Bassa

Sovraccarico di ferro

Una delle cause più comuni di transferrina bassa è il sovraccarico di ferro (eccesso di ferro nell’organismo) ^{8, 9}.

Il sovraccarico di ferro può essere dovuto a un’intossicazione da ferro (ad es. per l’assunzione di determinati integratori) o da un sovraccarico cronico dovuto a disturbi ereditari come l’emocromatosi, la talassemia o l’anemia falciforme ^{10, 6}.

Altre possibili cause

La transferrina è una proteina di fase acuta negativa.

Questo significa che in presenza di condizioni infiammatorie i livelli di transferrina tendono a diminuire.

Tra le possibili cause di transferrina bassa rientrano:

• infezioni e cancro ^{11, 12, 13};
• malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn e colite ulcerosa) ¹⁴;
• infiammazione gengivale e parodontite cronica ¹⁵;
• preeclampsia (una condizione che causa ipertensione durante la gravidanza) ^{16, 17};
• danni al fegato che portano alla ridotta produzione di transferrina ^{18, 10};
• alcolismo cronico ¹⁹;
• insulti o lesioni renali (ad es. sindrome nefrosica), che portano alla perdita di transferrina nelle urine ^{20, 21};
• malnutrizione, in particolare deficit proteici ^{22, 23, 24}.

Tramite ulteriori indagini, come la valutazione dei marker infiammatori e di funzionalità epatica e renale, è quindi possibile risalire con maggiore accuratezza alle reali cause di transferrina bassa.

La transferrina può essere bassa anche per cause genetiche ^{25, 26}.

Come Aumentare la Transferrina

Se la transferrina è bassa a causa di un sovraccarico di ferro, il medico può prescrivere trattamenti come le donazioni di sangue, la flebotomia o farmaci che legano e rimuovono il ferro (per chelazione) ²⁷.

Inoltre, può suggerire alcuni interventi basati sullo stile di vita, come:

• limitare il consumo di cibi ad alto contenuto di ferro, come carne rossa, pesce e pollame ²⁸;
• preferire i cibi che riducono l’assorbimento del ferro nell’intestino, come verdure e cereali integrali ^{29, 30};
• bere caffè, cacao, tè verde e infusi durante i pasti, poiché contribuiscono anch’essi a ridurre l’assorbimento del ferro ^{31, 32, 33, 34, 35, 36};
• evitare l’uso di utensili in ghisa per cucinare ³⁷.
• praticare più esercizio fisico, specialmente di durata come il jogging ^{38, 39}.

Se la transferrina è bassa a causa di un’infiammazione, il medico prescriverà il trattamento più appropriato per trattare la causa sottostante.

Inoltre, salvo specifiche controindicazioni individuali, può essere utile adottare una dieta anti-infiammatoria, basata su:

• lieve restrizione calorica;
• consumo generoso di alimenti antinfiammatori: olio di pesce e oli vegetali ricchi di omega-3 (extravergine di oliva, semi di lino, canapa, perilla, noci), frutta secca oleosa (noci, mandorle, pistacchi ecc.), frutta e verdura fresche di stagione, spezie, cioccolato extra-fondente, tè verde, cereali integrali e vino rosso con moderazione;
• limitazione di alimenti pro-infiammatori: grassi animali, oli tropicali, grassi trans, alimenti industriali altamente elaborati, fast food, junk food, alimenti fritti, zuccheri aggiunti, superalcolici.

Come Diminuire la Transferrina

Se la transferrina alta dipende da una carenza di ferro, il medico può prescrivere l’integrazione di questo minerale, eventualmente supportata da nutrienti come vitamina C, acido folico e vitamina B12 ⁴⁰.

Questi integratori andrebbero assunti a distanza di almeno 2 ore dall’assunzione di farmaci antiacidi e per il bruciore di stomaco ⁴¹.

Sul fronte dietetico, può essere utile aumentare l’assunzione di cibi ricchi di ferro, come carne rossa, pollame e pesce. Inoltre, consumare alimenti ricchi di vitamina C aiuta ad aumentare la biodisponibilità del ferro presente nel pasto, aumentando il suo assorbimento nell’intestino ⁴².

Un altro modo semplice per ottenere più ferro dai pasti è utilizzare utensili in ghisa per la cottura ³⁷.

Sul fronte opposto, andrebbe limitato il consumo di alimenti che possono ridurre l’assorbimento di ferro nell’intestino, come caffè, latte, cacao o tè verde, crusca e cereali integrali.

Gli alimenti ricchi di vitamina A e beta-carotene (come carote, patate dolci, melone, peperoni, zucca e pompelmo) possono aumentare l’assorbimento del ferro contrastando l’influenza negativa dei fitati presenti nei cereali integrali ^{43, 44, 45}.

Saturazione della Transferrina

L’azione protettiva della transferrina nei confronti del ferro libero nel sangue dipende da alcune sue caratteristiche fondamentali:

• elevata affinità di legame per il ferro;
• presenza di due siti di legame per il ferro nella sua struttura.

Riguardo a quest’ultimo aspetto, in condizioni fisiologiche, la transferrina presenta una saturazione (cioè un’occupazione dei suoi legami per il ferro) del 30-40%.

In altre parole, il 60-70% dei possibili siti di legame della transferrina con il ferro risultano liberi da tale legame.

La saturazione della transferrina può essere misurata per avere un’idea dello stato di ferro dell’organismo.

• Quando c’è un sovraccarico di ferro, la capacità ferro-legante della transferrina è superiore alla norma; avremo quindi un’elevata saturazione della transferrina (ad es. 60-70%);
• Quando invece c’è un deficit di ferro, la capacità ferro-legante della transferrina è vicina ai livelli minimi; avremo quindi una sua bassa saturazione.
  Nei casi gravi di carenza di ferro e anemia, ad esempio, la saturazione della transferrina può scendere al di sotto del 10%.
  

Nell’eccesso grave di ferro, quando tutta la capacità ferro-legante della transferrina è saturata, un’ulteriore quota di ferro, chiamata ferro non legato alla transferrina, compare in circolo.

Come spiegato, questo ferro risulta biologicamente tossico per tutti i tessuti (specialmente per fegato, cuore e alcune ghiandole endocrine), poiché aumenta la produzione di radicali liberi dell’ossigeno.

Recettore della transferrina

Per cedere il ferro alle cellule che ne hanno bisogno, la transferrina si lega a uno specifico recettore, chiamato recettore della transferrina.

Nell’anemia sideropenica (da carenza di ferro) si verifica una sovraregolazione dei recettori della transferrina ⁴⁶. In altre parole, questi recettori cellulari aumentano per cercare di captare più transferrina e ricevere di conseguenza maggiori quantità di ferro.

Al contrario, in caso di eccesso di ferro, la quantità di recettori della transferrina espressi dalle cellule si riduce.

Capacità totale di legare il ferro (TIBC)

La capacità totale di legare il ferro del siero (TIBC) è un test medico di laboratorio che misura la capacità delle proteine sieriche di legare il ferro.

Poiché questa capacità dipende in gran parte dalle concentrazioni di transferrina, il TIBC rappresenta un mezzo alternativo per esprimere la quantità di transferrina nel siero.

Misurare la TIBC nel sangue è meno costoso rispetto alla misurazione diretta della transferrina, per cui a volte viene preferita ⁴⁷.

I valori normali di TIBC sono compresi tra 250 e 450 mcg/dl.

Transferrina e Farmaci

A causa del loro elevato tasso di proliferazione, le cellule tumorali hanno un fabbisogno di ferro notevolmente maggiore, il che si traduce in una sovraespressione del recettore della transferrina.

In particolare, si è visto che i recettori della transferrina sono particolarmente sovraespressi sulle cellule metastatizzanti e resistenti ai farmaci.

Diversi farmaci chemioterapici coniugati con la transferrina (come doxorubicina, daunorubicina, cisplatino, mitomicina, paclitaxel) sono stati quindi testati e hanno mostrato risultati migliori negli studi clinici, sia in termini di efficacia che di riduzione degli effetti collaterali ⁴⁸.

Il legame con la transferrina può inoltre facilitare l’ingresso di determinati farmaci nel cervello, con potenziali conseguenze terapeutiche per malattie mirate al sistema nervoso centrale, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson ⁴⁹.