INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
La vitamina C a lento rilascio è una particolare preparazione farmaceutica che garantisce una liberazione graduale della vitamina C nel tratto gastro-intestinale.
In genere, questo risultato si ottiene incorporando la vitamina C in speciali compresse che, una volta ingerite, si sciolgono lentamente nel tratto gastrointestinale.
In questo modo, la vitamina C viene resa gradualmente disponibile per l’assorbimento nell’arco di 2-5 ore, anziché “tutta in una volta”.
In linea teorica, il lento rilascio potrebbe favorire un più completo assorbimento intestinale della vitamina C. Tuttavia, in base agli studi pubblicati, questi vantaggi teorici non si traducono in un reale beneficio 1, 2, 3.
Funziona?
La vitamina C è probabilmente la più popolare tra tutte le vitamine, con un mercato globale ormai prossimo a 1,5 miliardi di dollari l’anno 4.
Considerata la rilevanza commerciale, molte case farmaceutiche e aziende di integratori alimentari hanno cercato di distinguersi dalla concorrenza proponendo delle formulazioni innovative.
Per esempio, alcune aziende propongono:
- vitamina C naturale (spesso da rosa canina o acerola);
- vitamina C con bioflavonoidi;
- vitamina C liposomiale;
- vitamina C naturale a lento rilascio;
- vitamina C sintetica a lento rilascio.
Queste forme vengono pubblicizzate facendo leva sulla presunta superiorità in termini di efficacia e biodisponbilità.
Secondo tali claims, queste “speciali formulazioni” permetterebbero all’organismo di assorbire e trattenere maggiori quantità di vitamina C.
Tuttavia, nonostante i messaggi pubblicitari, a livello generale si tratta di claims privi di fondamento scientifico.
Vitamina C a Lento rilascio
Un interessante studio ha misurato l’assorbimento di 1 grammo di vitamina C fornito da diverse formulazioni (soluzione, compressa, compressa masticabile e capsula a rilascio prolungato) 1.
I ricercatori hanno osservato che circa l’85% della dose somministrata per via endovenosa è stato recuperato nelle urine come acido ascorbico e suoi metaboliti.
Al contrario, in seguito all’assunzione delle compresse o della soluzione è stato recuperato nelle urine solo il 30% circa della dose assunta. Tale percentuale si è ridotta al 14% in seguito all’assunzione delle capsule a lento rilascio.
In base a questo studio (e a tutti i suoi limiti), la vitamina C a lento rilascio sarebbe non solo inutile, ma addirittura svantaggiosa, con una biodisponibilità inferiore del 50% rispetto alle tradizionali formulazioni 1.
Uno studio più recente ha esaminato i livelli plasmatici di acido ascorbico in 59 fumatori maschi integrati per due mesi con 500 mg/die di vitamina C a lento rilascio, 500 mg/die di vitamina C pura o un placebo.
Dopo 2 mesi di integrazione, non sono state trovate differenze significative nei livelli di acido ascorbico plasmatico tra i gruppi di acido ascorbico a lento rilascio e quelli di acido ascorbico puro 2.
Un secondo studio controllato con placebo ha confrontato l’assorbimento dell’acido ascorbico puro con quello a lento rilascio in 48 fumatori maschi 3. I partecipanti sono stati integrati con 250 mg di acido ascorbico semplice, 250 mg di acido ascorbico a rilascio graduale o placebo, due volte al giorno per quattro settimane.
Non sono state osservate differenze nella concentrazione plasmatica di ascorbato o dell’area sotto la curva dopo l’ingestione di entrambe le formulazioni di acido ascorbico.
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Bioflavonoidi
Vitamina C Naturale
Uno studio ha riferito che la vitamina C dell’acerola è meglio assorbita e ritenuta rispetto a un’analoga quantità di acido ascorbico sintetico 4. Tuttavia, la valenza di questo studio è limitata.
Diversi studi hanno infatti messo a confronto analoghe quantità di vitamina C naturale e sintetica, dimostrando che non esistono differenze sostanziali in termini di capacità di assorbimento e biodisponibilità 5.
Nonostante la vitamina C naturale e quella sintetica siano chimicamente identiche e ugualmente disponibili, gli estratti vegetali sono ricchi di numerosi altri nutrienti e sostanze fitochimiche.
Pur non influendo sulle funzioni o sull’assorbimento della vitamina C, queste componenti nutrizionali possono apportare ulteriori benefici all’organismo.
Vitamina C con Bioflavonoidi
Nonostante i primi studi suggerissero una maggiore disponibilità della vitamina C associata a flavonoidi rispetto a quella isolata, una revisione di studi clinici ha concluso che non ci sono differenze apprezzabili nella biodisponibilità dell’acido ascorbico naturale rispetto a quello sintetico 16, 17, 18, 19.
I flavonoidi hanno comunque benefici indipendenti dall’effetto sulla vitamina C. Possiedono infatti attività antiossidanti, antinfiammatorie e chelanti nei confronti di ioni metallici; inoltre, sembrano modulare le vie di segnalazione cellulare.
I flavonoidi degli agrumi, in particolare, possono avere un effetto protettivo contro le malattie cardiache, neurodegenerative e vascolari 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15.
Vitamina C Liposomiale
La vitamina C liposomiale è una forma relativamente recente di vitamina C, in cui l’acido L-ascorbico è inglobato nel cuore di piccole particelle sferiche ricoperte da un guscio fosfolipidico.
Secondo i sostenitori, questa formulazione potrebbe consentire alla vitamina C di fondersi direttamente con le cellule dell’intestino, rendendola più rapidamente ed efficacemente assorbibile 20.
Un rapporto preliminare ha suggerito che la vitamina C incapsulata nei liposomi può effettivamente essere assorbita meglio della vitamina pura 21.
Tuttavia, mancano conferme su larga scala. Soprattutto, occorre considerare che la vitamina C pura è già di per sé ottimamente assorbita dall’intestino.
L’aspetto più importante, in tal senso, non è la forma della vitamina C assunta ma il suo dosaggio. Aldilà del marketing, ha quindi poco senso ricorrere a una tecnologia costosa come i liposomi per migliorare un’assorbibilità già eccellente.
Importanza del Dosaggio
Si ritiene che la capacità di assorbimento intestinale della vitamina C sia prossima al 100% fino a dosi di circa 100-200 mg alla volta 22.
Dosi più elevate (> 500 mg) comportano un assorbimento frazionalmente minore della vitamina C eccedente, che diminuisce all’aumentare della dose 23, 24.
Indicativamente (poiché esiste un’ampia variabilità individuale):
- circa il 70-100% della vitamina C ingerita viene assorbita dall’intestino, quando assunta per via orale a livelli normali (30-180 mg al giorno) 25;
- solo il 30-50% della vitamina C ingerita viene assorbito a dosi di 1 grammo (1.000 mg) 1, 25;
- solo il 16% della vitamina C ingerita viene assorbito a dosi di 12 grammi (12.000 mg) 26.
Pertanto, per ottimizzare l’assorbimento della vitamina C, è opportuno suddividere l’integrazione giornaliera in diverse piccole dosi da 250-500mg ciascuna.
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