L’arsenico è un elemento chimico tossico e cancerogeno per l’uomo.
Si trova ubiquitariamente nell’ambiente, risulta quasi insapore e inodore, e viene assunto con la dieta attraverso l’acqua e vari alimenti.
Tra i cibi più ricchi di arsenico si segnalano il riso, le alghe e i prodotti della pesca (pesce, crostacei, molluschi).
Considerando l’intera dieta nel suo complesso, le fonti primarie di esposizione sono il riso e i cereali. Anche l’acqua contribuisce in maniera rilevante, nonostante i tenori in arsenico delle acque potabili e minerali siano generalmente bassi in Europa.
L’arsenico è classificato come una delle sostanze chimiche di maggior preoccupazione per la salute pubblica 1.
L’assunzione di arsenico a dosi eccessive determina infatti danni a carico di numerosi organi e sistemi (come quelli cardiovascolare, respiratorio, genito-urinario, riproduttivo, gastrointestinale, immunitario e nervoso). Inoltre, rappresenta un potente cancerogeno umano e può alterare sfavorevolmente lo sviluppo cognitivo dei bambini.
In alcuni Paesi, come India e Bangladesh, l’esposizione cronica all’arsenico attraverso l’acqua potabile contaminata rappresenta un grave problema sanitario.
Tipi di arsenico
L’arsenico è ampiamente distribuito nella crosta terrestre, dove si può trovare sottoforma di arsenico elementare (da solo) o più comunenemente legato ad altre sostanze.
In base alla natura (organica o inorganica) di queste sostanze, possiamo distinguere 2:
Arsenico inorganico: presente nelle rocce e nel terreno, o disciolto nell’acqua; può presentarsi sottoforma di arsenito (o arsenico trivalente) o arseniato (arsenico pentavalente);
Arsenico organico: presente principalmente nei tessuti vegetali e animali, deriva dalla biotrasformazione dell’arsenico inorganico da parte di organismi viventi, che lo convertono in una straordinaria varietà di specie organoarseniche come arsenozuccheri e arsenolipidi.
L’arsenico inorganico rappresenta la forma maggiormente tossica, al punto che le attuali valutazioni del rischio di esposizione alimentare si basano interamente (o principalmente) sulle forme inorganiche.
Tuttavia, anche varie forme di arsenico organico (ad es. arsenobetaina, acido monometilarsonico e acido dimetilarsinico) possono determinare effetti avversi a vari livelli e risultare cancerogene o potenzialmente tali per l’uomo.
Alimenti ricchi di arsenico
L’arsenico è presente in tracce in quasi tutti gli alimenti.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, si tratta di quantità molto piccole e per questo non dannose.
In generale, il contenuto di arsenico degli alimenti varia in base a numerosi fattori, come la sua concentrazione nel terreno, l’uso di determinati pesticidi e l’alimentazione del bestiame (inclusa l’acqua). Inoltre, la cottura può influenzare sensibilmente il contenuto di arsenico del cibo.
In generale, l’arsenico può essere presente negli alimenti:
in forma inorganica, molto più tossica (tipica dell’acqua e degli alimenti vegetali);
in forma organica, meno tossica (tipica degli alimenti animali); infatti, gli animali espellono l’eccesso di arsenico inorganico e/o lo metabolizzano trasformandolo in una varietà di forme organiche.
Livelli elevati di arsenico possono essere contenuti in:
acqua potabile contaminata: in alcune aree del mondo, come in Sud America e in Asia, l’acqua può essere particolarmente ricca di arsenico inorganico (la forma più tossica) 3.
Riso e alimenti a base di riso: il riso rappresenta una ricca fonte alimentare di arsenico inorganico 4, 5, 6, 7.
Pesce e prodotti della pesca: pesce, gamberi, molluschi e altri "frutti di mare" possono contenere quantità significative di arsenico organico (la forma meno tossica). Tuttavia, i molluschi e alcuni tipi di alghe possono contenere anche quantità rilevanti di arsenico inorganico 8, 9, 1011.
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