Sul fronte alimentare, l’ingestione elevata di latticini o prodotti ad alto indice glicemico può portare indirettamente a una sovrapproduzione di sebo, che favorisce l’infezione da Cutibacterium acnes aggravando o favorendo l’acne 1.
Alimenti e Integratori che migliorano l’acne
La dieta può avere effetti positivi o negativi sul decorso dell’acne vulgaris.
I fattori dietetici più studiati che possono migliorare l’acne includono 3:
Omega-3: l’integrazione con acidi grassi omega-3 può migliorare i sintomi dell’acne;
Probiotici: l’integrazione con probiotici può migliorare i sintomi dell’acne.
Indice glicemico
L’indice glicemico (IG) misura la velocità con cui un determinato alimento innalza la glicemia.
La scelta di alimenti con un indice glicemico elevato, come bibite gassate, pane bianco, caramelle, cereali zuccherati e gelati, scatena elevate fluttuazioni della glicemia 2. Di conseguenza, comporta anche il rilascio massiccio di insulina.
A sua volta, l’IGF-1 favorisce la proliferazione delle cellule cutanee e la produzione eccessiva di sebo, che possono peggiorare l’acne 3.
A conferma di questa teoria vi sono diverse evidenze sia sperimentali che epidemiologiche.
Cosa dicono gli studi
L’acne è ampiamente diffusa nelle popolazioni che seguono modelli dietetici ad alto indice glicemico, mentre si verifica raramente nelle popolazioni che seguono diete tradizionali che non includono zuccheri raffinati o alimenti trasformati 4, 5.
Uno studio su 64 persone ha scoperto che i soggetti con acne moderata o grave seguivano diete con più carboidrati e un carico glicemico più elevato rispetto a quelle senza acne 6.
Inoltre, vari studi hanno mostrato miglioramenti significativi nell’acne nelle persone che seguono una dieta a basso indice glicemico 7, 8.
Ad esempio, uno studio ha valutato gli effetti di una dieta a basso indice glicemico, ricca di verdure, frutta, fagioli, pesce, orzo e pane integrale. Dopo 10 settimane di dieta, l’esame istopatologico della pelle ha rivelato una riduzione dell’infiammazione e delle dimensioni delle ghiandole sebacee9.
Un altro studio randomizzato controllato di 12 settimane su 50 ragazze e donne pakistane affette da acne ha scoperto che la riduzione del carico glicemico della dieta sembrava migliorare l’acne 9a.
Un altro studio ha dimostrato che una dieta con un basso indice glicemico (51 ± 1), rispetto a una dieta con un alto indice glicemico (62 ± 2), migliorava l’aspetto della pelle di pazienti con acne volgare, sebbene non si trattasse di un cambiamento statisticamente significativo. Gli Autori hanno suggerito che probabilmente sono necessarie osservazioni più lunghe di 8 settimane e maggiori riduzioni dell’indice glicemico per confermare il miglioramento dell’acne volgare nei ragazzi adolescenti 10.
La teoria sopra esposta è stata confermata anche in uno studio condotto su un gruppo di 66 persone, 34 delle quali hanno seguito una dieta a basso indice glicemico per 2 settimane. Nonostante la breve durata, la dieta a basso indice glicemico ha comunque prodotto un effetto clinico benefico e una riduzione dei livelli di IGF-1 11.
Cosa mangiare e cosa evitare
Oltre ad avere un basso indice glicemico, una "dieta anti-acne" dovrebbe essere caratterizzata da un basso carico glicemico, quindi da un basso apporto complessivo di carboidrati (soprattutto zuccheri).
L’effetto di una dieta a basso carico glicemico è stato confermato in almeno 3 studi della durata di 12 mesi 12, 7, 13.
Esempi di alimenti ad alto indice e carico glicemico
Esempi di alimenti a basso indice e carico glicemico
frutta (nonostante l’indice glicemico a volte elevato, il carico glicemico è moderato);
cereali integrali o minimamente lavorati (il carico glicemico è elevato, ma grazie all’apporto di fitonutrienti e fibre tendono ad avere un minor impatto sulla glicemia rispetto ai cereali raffinati).
Studi basati su cellule hanno scoperto che il principio attivo caratteristico del tè verde (l’epigallocatechina gallato) può ridurre la secrezione di sebo nella pelle e inibire un microbo che causa l’acne (Cutibacterium acnes) 14.
Inoltre, i polifenoli contenuti nel tè verde aiutano notoriamente a ridurre l’infiammazione 15.
Uno studio su 80 donne di età compresa tra 25 e 45 anni, con acne da moderata a grave, ha dimostrato che l’assunzione di 1.500 mg di estratto di tè verde al giorno (856 mg di epicatechina gallato) per 4 settimane ha portato a significative riduzioni delle lesioni dell’acne, rispetto al gruppo placebo16. Effetti benefici sono stati dimostrati nell’80% delle partecipanti allo studio.
In 2 studi clinici, l’assunzione quotidiana di estratto di tè verde decaffeinato per 4 settimane ha ridotto le lesioni dell’acne sul naso, sul mento e intorno alla bocca 16, 14.
Anche l’applicazione del tè verde sulla pelle può essere utile, aiutando a ridurre significativamente la produzione di sebo e i brufoli nei soggetti con acne 17.
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