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Magazine X115 X115 Guanabana o Graviola | Sapore e Proprietà | Cura il Cancro?

Guanabana o Graviola | Sapore e Proprietà | Cura il Cancro?

  • 10 minuti

Che Cos’è

Il guanabana è un albero da frutto tropicale, appartenente alla specie Annona muricata L.

Originario dell’America centro-meridionale e dei Caraibi, è conosciuto anche come graviola, corasòl o corossole.

Il guanabana è una pianta sempreverde che appartiene alla famiglia delle Annonaceae.

Fiorisce e fruttifica quasi tutto l’anno e produce frutti gustosi e dissetanti, con polpa cremosa leggermente "piccante".

Il frutto è verde e a forma di cuore, con buccia morbida e spinosa contenente una polpa succosa, aromatica e acida.

Sapore del guanabana

Il sapore del frutto di guanabana è stato descritto come una combinazione di fragole e mela, con note acide di agrumi, in contrasto con la consistenza cremosa che ricorda il cocco o la banana.

A Cosa Serve

La pianta di guanabana produce frutti commestibili tutto l’anno.

Oggi, è ampiamente coltivata nelle aree tropicali e subtropicali, come il Sud-est asiatico, il Sud America e le foreste pluviali dell’Africa.

Oltre agli impieghi alimentari del frutto, nelle zone tropicali sono state sfruttate tutte le parti dell’albero per combattere dolore, infiammazione, malaria, diabete e parassiti 1.

  • I semi sono usati per curare infezioni parassitarie;
  • il frutto viene usato per curare diarrea e nevralgie, eliminare vermi e parassiti, aumentare la produzione di latte in allattamento e ridurre la febbre 2;
  • le foglie sono usate per curare cistiti, mal di testa, insonnia e cancro 3.

Le proprietà anticancro del guanabana sono state studiate in laboratorio, dove si sono ottenuti risultati talvolta sorprendenti.

L’attività antitumorale è correlata all’azione citotossica delle acetogenine del guanabana contro le cellule tumorali.

Tuttavia, data l’assenza di studi sull’uomo, non è possibile supportare i benefici tradizionali, così come l’attività anti-cancro della graviola.

La guanabana non ha dimostrato di curare o prevenire il cancro. Nonostante i suoi potenti effetti antitumorali negli studi in provetta, mancano dati sull’uomo.

Nutrienti e Principi Attivi

Profilo Nutrizionale

Il frutto di Guanabana è una buona fonte di vitamina C.

Apporta inoltre quantità moderate di varie vitamine del gruppo B e minerali (come potassio, calcio, rame, ferro e magnesio).

Valore nutrizionale per 100 g di Frutto di Guanabana Crudo 4
Energia 276 kJ (66 kcal)
Carboidrati 16,84 g
Zuccheri 13,54 g
Fibra alimentare 3,3 g
Grassi 0,3 g
Proteine 1 g
Vitamine Quantità (RDA%)
Tiamina (B1) 0,07 mg (6%)
Riboflavina (B2) 0,05 mg (4%)
Niacina (B3) 0,9 mg (6%)
Acido pantotenico (B5) 0,253 mg (5%)
Vitamina B6 0,059 mg (5%)
Folati (B9) 14 μg (4%)
Colina 7,6 mg (2%)
Vitamina C 20,6 mg (25%)
Minerali Quantità (RDA%)
Calcio 14 mg (1%)
Ferro 0,6 mg (5%)
Magnesio 21 mg (6%)
Fosforo 27 mg (4%)
Potassio 278 mg (6%)
Sodio 14 mg (1%)
Zinco 0,1 mg (1%)

I semi e le foglie di guanabana contengono grandi quantità di vitamine C ed E, responsabili in parte dei loro effetti antiossidanti 5.

Principi Attivi

I composti attivi più importanti del guanabana sono:

  • gli alcaloidi (coreximina e reticolina),
  • i fenoli (quercetina),
  • le acetogenine (annomuricine e annonacina) 1.

Studi fitochimici rivelano che le acetogenine annonacee sono i principi attivi caratterizzanti dell’Annona muricata.

Tali sostanze sembrano dotate di potenziali capacità antitumorali e antidiabetiche e sarebbero utili anche come pesticida e/o insetticida 6, 7, 8, 9, 10.

Proprietà e Benefici

Proprietà Antiossidanti

I radicali liberi sono sottoprodotti comuni del metabolismo cellulare e dell’esposizione agli xenobiotici.

Si tratta di molecole altamente reattive e potenzialmente pericolose per l’organismo, che tuttavia hanno anche funzioni utili.

In quantità elevate, i radicali liberi possono danneggiare le cellule. Tale danno è stato collegato a condizioni croniche come malattie cardiache, diabete e molti tipi di cancro 11.

Alcune ricerche dimostrano che gli antiossidanti potrebbero svolgere un ruolo nel ridurre il rischio di diverse malattie, tra cui malattie cardiache, cancro e diabete 12, 13, 14.

Il guanabana apporta una discreta quantità di potenti antiossidanti: oltre alla vitamina C contiene diversi composti vegetali che agiscono come antiossidanti, tra cui luteolina, quercetina, antociani e tangeretina 15.

Uno studio in provetta ha esaminato le proprietà antiossidanti della graviola e ha scoperto che era in grado di proteggere efficacemente dai danni causati dallo stress ossidativo indotto dal perossido di idrogeno 16.

Proprietà Antinfiammatorie

Le proprietà antiossidanti e quelle antinfiammatorie sono intimamente connesse.

Mentre l’infiammazione a breve termine è una risposta immunitaria naturale e desiderabile (quando necessaria), l’infiammazione cronica è un fattore di rischio per diverse malattie 17, 18.

Molti ricercatori ritengono che l’infiammazione cronica di basso livello svolga un ruolo importante nell’insorgenza di malattie cardiache, cancro, sindrome metabolica, obesità, morbo di Alzheimer e varie condizioni degenerative 19, 20, 21, 22.

In uno studio, i ratti con infiammazione indotta sperimentalmente sono stati trattati con estratto di polpa liofilizzata di guanabana, che ha dimostrato di ridurre il gonfiore e alleviare l’infiammazione 23.

Un altro studio ha ottenuto risultati simili, dimostrando che l’estratto di guanabana ha ridotto il gonfiore nei topi fino al 37% 24.

In un altro studio su animali, l’estratto di graviola ha dimostrato di ridurre i livelli di alcuni marker infiammatori coinvolti nell’artrite 25.

Proprietà Ipoglicemizzanti

Alcuni studi sugli animali hanno scoperto che l’estratto di guanabana potrebbe ridurre significativamente i livelli glicemici.

Ad esempio, uno studio ha dimostrato che la somministrazione dell’estratto di guanabana a ratti diabetici ha ridotto i livelli di glucosio nel sangue fino al 75% 26.

L’estratto di foglie somministrato a topi diabetici ha indotto una diminuzione dei processi di perossidazione lipidica, che sono un segno di stress ossidativo, e ha influenzato indirettamente la produzione di insulina e gli antiossidanti endogeni 27.

Un altro studio ha indicato che i ratti diabetici trattati con A. muricata avevano livelli di glucosio nel sangue significativamente ridotti 28.

Gli Autori sospettano che questi effetti possano essere prodotti da un aumento dei livelli di antiossidanti nel fegato, dalla minore ossidazione dei grassi e dalla protezione delle cellule beta del pancreas 26, 29, 30, 31, 32.

Proprietà Anti-HPV

In uno studio condotto su 60 donne con HPV e risultati leggermente anormali del PAP test (lesioni intraepiteliali squamose di basso grado), una combinazione di guanabana e acido ellagico per via orale ha aumentato l’eliminazione dei papillomavirus ad alto rischio (HR-HPV) di 3 volte dopo 2 mesi, se confrontata con placebo (75% vs. 25%) 33.

Proprietà Cicatrizzanti

L’applicazione topica di estratti di foglie di guanabana ha aumentato la guarigione delle ferite, l’attività antiossidante e le proteine da shock termico, suggerendo un effetto anti-infiammatorio nei ratti 34.

Le proprietà cicatrizzanti della graviola potrebbero essere utili anche in chiave anti-ulcera.

In effetti, nei ratti pretrattati con estratti di foglie di guanabana si è osservato un effetto protettivo nei confronti dell’ulcera indotta 35, 36.

Diarrea

La corteccia e il frutto di Annona muricata sono ampiamente usati dagli africani occidentali per trattare la diarrea 37.

Il frutto di guanabana ha mostrato attività antidiarroica a una dose di 400 mg/kg di peso corporeo nei topi con diarrea indotta da olio di ricino.

Flavonoidi, triterpenoidi e saponine di A. muricata svolgono un ruolo nella sua attività antidiarroica, inibendo la motilità intestinale e le secrezioni che causano la diarrea 38.

Cura il Cancro?

Alcuni studi in provetta dimostrano che la guanabana può aiutare a ridurre la crescita delle cellule tumorali. Sono assolutamente necessarie ulteriori ricerche per valutare l’efficacia e la sicurezza sull’uomo, prima di poter anche solo ipotizzare un’efficacia antitumorale.

L’attenzione degli scienziati si è concentrata soprattutto sulle acetogenine; questi prodotti fitochimici sono presenti in tutte le parti della pianta (frutti, foglie, fusti, corteccia e semi).

Ad esempio, uno studio in provetta ha trattato le cellule del cancro al seno con estratti di graviola. Tale trattamento ha dimostrato di ridurre le dimensioni del tumore, uccidere le cellule tumorali e migliorare l’attività del sistema immunitario 39.

Un altro studio in vitro ha esaminato gli effetti dell’estratto di guanabana sulle cellule della leucemia, dimostrando di arrestarne la crescita e la formazione 2.

Più in generale, il guanabana è stato studiato, in studi in vitro o su animali, sui seguenti tipi di cellule tumorali:

Studi sull’uomo e considerazioni

Si consideri che molte sostanze dimostrano effetti anticancro negli studi in vitro, ma falliscono poi nelle ricerche sull’uomo o si rivelano troppo pericolose.

Uno studio ha somministrato 300 mg al giorno di estratto acquoso di foglie di Annona muricata a 14 pazienti con cancro del colon-retto, in forma di capsule dopo colazione per 8 settimane.

Gli Autori hanno riportato una maggiore inibizione della crescita delle cellule del cancro del colon-retto (DLD-1 e COLO 205) nel gruppo di intervento rispetto al placebo 40.

È stato anche dimostrato che il consumo di 5 g di estratto di foglie in polvere e semi di guanabana 3 volte al giorno, accompagnato da modifiche dello stile di vita, ha aiutato il processo di guarigione nei pazienti con cancro del colon 37.

Detto questo, è importante ricordare che:

  • non esistono prove scientifiche che la graviola possa prevenire o curare il cancro (di qualsiasi tipo); gli studi citati sono assolutamente preliminari e del tutto insufficienti per attribuire agli estratti di graviola proprietà anti-cancro;
  • è assolutamente sconsigliabile rifiutare o abbandonare le terapie antitumorali standard per affidarsi ad alternative non approvate ufficialmente (come il guanabana).

Modo d’uso

Data l’assenza di studi clinici controllati, non è possibile definire un dosaggio di assunzione standard consigliato.

Si consiglia pertanto di seguire le indicazioni riportate in etichetta dal produttore.

Avvertenze

  • Non superare la dose giornaliera consigliata in etichetta o nel foglio illustrativo del prodotto.
  • Il guanabana e gli altri integratori non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
  • Si sconsiglia l’uso in gravidanza e allattamento.
  • Tenere fuori dalla portata di bambini di età inferiore ai 3 anni.
  • In soggetti sani non sussistono particolari pericoli di effetti collaterali e la Graviola si è rivelata generalmente sicura e ben tollerata. E’ possibile, tuttavia, che in seguito all’assunzione di preparati erboristici ed integratori alimentari, si assista alla comparsa di generici disturbi gastrointestinali quali nausea, diarrea e dolori addominali.

Controindicazioni

  • Non esistono controindicazioni all’uso di Graviola in soggetti adulti in buono stato di salute, salvo la presenza di reazioni di ipersensibilità individuale ai suoi componenti.
  • La graviola ha una dimostrata attività stimolante uterina in studi su animali (topi); quindi dovrebbe essere evitata durante la gravidanza.
  • L’assunzione di guanabana in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Effetti Collaterali

  • Un elevato consumo di frutti di guanabana è stato messo in relazione con un aumento del rischio di morbo di Parkinson *.
  • Gli studi sulle popolazioni delle Indie occidentali suggeriscono una potenziale relazione tra alti tassi di consumo di frutta e tè di guanabana e una maggiore incidenza di disturbi del movimento come il parkinsonismo atipico 70, 71, 72.
  • In effetti, le acetogenine di guanabana possono essere tossiche per le cellule nervose e attraversare la barriera emato-encefalica 73, 74.
  • Soprattutto i semi di guanabana dovrebbero essere evitati, poiché è stato dimostrato che contengono annonacina, una neurotossina che può contribuire allo sviluppo del morbo di Parkinson 75.

* Sebbene sia stato riportato che alcuni composti del guanabana svolgono un ruolo nei disturbi neurodegenerativi, le dosi che hanno prodotto effetti negativi erano equivalenti al consumo di un frutto al giorno per 1 anno 76.

Le condizioni neurodegenerative causate da questi composti si verificano quindi a causa dell’esposizione o del consumo continui. Pertanto, per evitare il verificarsi di condizioni neurodegenerative, si sconsiglia un consumo eccessivo continuo 77.

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