INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
La quercetina è un noto flavonoide, una sostanza naturale che è stata inizialmente identificata come vitamina P 1.
Ampiamente distribuita in natura, la quercetina si trova in diverse verdure, foglie, semi e cereali.
Abbonda nei capperi, nel tè verde, nelle mele, nel vino rosso, nelle bacche, nelle cipolle e in diverse piante a foglia verde.
Gli studi suggeriscono che l’integrazione con quercetina può produrre effetti antiossidanti, antinfiammatori, antiallergici, antivirali e immunoprotettivi.
La sua azione è risultata benefica contro le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete, le malattie neurodegenerative, l’asma allergica, l’ulcera peptica, l’osteoporosi, l’artrite e i disturbi agli occhi 1.
Tuttavia, sebbene gli integratori di quercetina siano ampiamente disponibili, la maggior parte di questi presunti benefici per la salute non è stata dimostrata da adeguati studi clinici.Alimenti Ricchi di Quercetina
La quercetina è un pigmento naturale presente in molti:
- frutti
- verdure
- cereali.
Le più generose fonti alimentari di quercetina includono cipolle, mele, uva, frutti di bosco, broccoli, agrumi, ciliegie, tè verde, caffè, vino rosso e capperi 4.
I capperi crudi contengono la più alta quantità di quercetina, mentre le mele sono la fonte più comune di questo flavonoide nella dieta media della popolazione. Vedi la lista completa degli alimenti ricchi di quercetina »
La quercetina rappresenta circa il 75% di tutti i flavonoidi assunti con la dieta 5. Si stima che una persona media ne assuma 10-100 mg al giorno attraverso varie fonti di cibo 4.
La presenza di quercetina negli alimenti è stata suggerita per essere un mediatore chiave dell’azione cardioprotettiva della dieta mediterranea 6.
E’ anche interessante notare che negli alimenti la quercetina si trova tipicamente associata a molecole zuccherine. La rutina, ad esempio, è costituita da quercetina legata allo zucchero rutinosio.
Non tutti i tipi di quercetina hanno la stessa biodisponibilità. Ad esempio, la quercetina di cipolla viene assorbita meglio della quercetina da buccia di mela 7.

Quercetina e Sistema Immunitario
Esiste un’imponente mole di letteratura a supporto delle proprietà antivirali della quercetina, sia in esperimenti in vitro che in vivo.
Tuttavia, nonostante gli studi incoraggianti su modelli animali, le evidenze provenienti dagli studi clinici sono miste; attualmente, non sappiamo se questo flavonoide possa effettivamente potenziare le difese immunitarie.
Come visto per altri integratori (in primis la vitamina C), il buon senso suggerisce che un certo beneficio potrebbe esserci soltanto in condizioni di forte stress psico-fisico o deficit nutrizionali.
Prevenzione di Influenza e Raffreddore
Sulla base delle prove esistenti, la quercetina potrebbe avere un effetto sulla difesa immunitaria.
In uno studio su 1002 persone, la quercetina (1.000 mg/die) ha ridotto il numero di giorni di malattia e la gravità dei comuni sintomi del raffreddore soltanto in un sottogruppo di persone fisicamente attive di età pari o superiore a 40 anni 8. Considerando l’intera popolazione studiata nel suo complesso, la quercetina è risultata inefficace.
Un altro studio è stato eseguito su atleti di resistenza, i quali hanno notoriamente una maggiore probabilità di ammalarsi di raffreddore o influenza nelle ore che seguono sforzi particolarmente intensi e prolungati.
In questo studio su 40 atleti allenati, la quercetina ha ridotto l’incidenza di infezioni delle vie respiratorie superiori come il comune raffreddore 9. L’integratore è stato somministrato a dosaggi di 1.000 mg/die prima, durante e due settimane dopo un periodo di 3 giorni in cui i soggetti hanno pedalato 3 ore al giorno al 57% della potenza massima.
In un altro studio, l’integrazione di quercetina (1.000 mg/die) per tre settimane prima, durante e per due settimane dopo una competizione sportiva di ultratrail (160 km) non ha ridotto l’incidenza dell’influenza 10.
Quercetina e COVID-19
Recentemente, la quercetina è salita agli onori della cronaca per la potenziale utilità nella prevenzione e nel trattamento di pazienti con COVID-19 (in associazione alla vitamina C e ad altri trattamenti medici) 2.
In particolare, uno studio consiglia la somministrazione combinata di vitamina C e quercetina per il trattamento precoce delle infezioni del tratto respiratorio, compresi i pazienti COVID-19 2.
| Quercetina | Vitamina C | |
|---|---|---|
| Prevenzione | 250-500 mg BID | 500 mg BID |
| Casi lievi | 250-500 mg BID | 500 mg BID |
| Casi gravi * | 500 mg BID | 3 g endovena ogni 6 ore per 7 giorni |
| BID: 2 volte al giorno * Presentazione simile all’ARDS, richiede ventilazione / intubazione assistita, ricovero in terapia intensiva |
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Spesso, la quercetina trova spazio nelle cosiddette "terapie domiciliari precoci" per i pazienti sintomatici positivi al SARS-CoV-2.
In questi casi, quercetina e vitamina C possono essere associate a un farmaco antinfiammatorio non steroideo (come ibuprofene o indometacina), un medicinale antiaggregante (aspirina a basso dosaggio) e calcitriolo 3.
Uno studio clinico controllato randomizzato in aperto ha valutato gli effetti dell’aggiunta di quercetina (500 mg/die per una settimana) allo standard di cura in 100 pazienti ambulatoriali con sintomi da lievi a moderati in stadio iniziale di COVID-19 35.
A distanza di una settimana. il 68% dei pazienti trattati con aggiunta di quercetina (contro il 24% dell’altro gruppo) sono risultati negativi al test della sindrome respiratoria acuta grave da SARS-CoV-2; noltre, il 52% dei pazienti (contro il 24% dell’altro gruppo) hanno ottenuto la risoluzione dei sintomi acuti associati a COVID-19
Tuttavia, si tratta di considerazioni del tutto preliminari, che devono essere sfidate da adeguati studi clinici per accertarne la reale efficacia.
Come Agisce
Studi meccanicistici suggeriscono che la quercetina può influenzare l’ingresso virale e regolare la risposta immunitaria mediata dal virus 2.
La quercetina può essere considerata un inibitore piuttosto potente dell’enzima 3CLpro.
3CLpro è un enzima (proteasi) coinvolto nella replicazione virale del SARS-Coronavirus (2003) e del nuovo SARS-CoV-2 (COVID-19); nello specifico, favorisce l’uscita dei suoi replicati dalle cellule parassitate 11, 12.
La quercetina è stata anche identificata come un composto in grado di bloccare l’ingresso di SARS-Coronavirus nelle cellule 13. In tal senso, agirebbe attraverso la regolazione del sistema sfingomielinasi acida/ceramide, che è notevolmente coinvolto nell’internalizzazione virale nelle cellule epiteliali respiratorie durante l’infezione da SARS-Cov-2 14, 15.
Inoltre, la quercetina, così come altri flavonoidi e la vitamina C, contrasta lo stress ossidativo, che è uno dei principali meccanismi dell’effetto citotossico diretto del virus e della NADPH ossidasi attivata dei fagociti coinvolti nelle sindromi iper-infiammatorie 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22.
Studi ed Efficacia
Negli ultimi anni sono stati pubblicati alcuni studi clinici che sembrano sostenere l’utilità della quercetina in associazione ad altri princìpi attivi.
In questi studi, 400-1.000 mg/die di quercetina – in aggiunta alle cure standard precoci a domicilio – hanno dimostrato di migliorare l’efficacia della terapia precoce nel trattamento dei sintomi e nella prevenzione degli esiti gravi della malattia 23, 24.
Ad esempio, in uno studio retrospettivo su 158 pazienti italiani con COVID-19, le terapie domiciliari precoci iniziate entro 72 ore dall’esordio dei sintomi hanno ridotto la gravità della malattia e il tasso di ospedalizzazione (0 pazienti ospedalizzati contro il 19,2% nel gruppo trattato tardivamente, cioè dopo le 72 ore) 3.
Tali terapie si basavano sulla somministrazione di indometacina (un farmaco antinfiammatorio), aspirina a basso dosaggio, omeprazolo e un integratore contenente esperidina, quercetina e vitamina C. Inoltre, ai pazienti che peggioravano le loro condizioni cliniche, sono stati aggiunti azitromicina e/o eparina a basso peso molecolare a una dose profilattica e/o betametasone, secondo il giudizio clinico.
In uno studio su 60 pazienti gravi ospedalizzati, l’aggiunta di quercetina (1.000 mg/die) ai farmaci antivirali remdesivir o favipiravir ha migliorato diversi indici di gravità della malattia in maniera superiore rispetto agli antivirali da soli. Tuttavia, i benefici registrati in termini di mortalità, tasso di ricovero in terapia intensiva e durata del ricovero non hanno raggiunto la significatività statistica 25.
Una revisione e meta-analisi di 5 studi RCT su un totale di 544 pazienti, ha mostrato che la somministrazione di quercetina ha ridotto ridotto 25a:
- del 70% il rischio di ricovero ospedaliero;
- del 73% il rischio di ricovero in terapia intensiva;
- dell’82% la mortalità;
- i livelli di LDH senza cambiamenti significativi nella Proteina C reattiva, nel D-dimero e nella ferritina.
Secondo un’altra revisione di 6 studi RCT, l’integrazione di quercetina ha ridotto del 69% il rischio di ricovero in terapia intensiva e del 75% l’incidenza di ospedalizzazione; tuttavia, non ha ridotto il rischio di mortalità per tutte le cause e il tasso di mancata guarigione 25b.
Sono comunque necessari studi randomizzati su larga scala per confermare questi risultati.
Altre Proprietà e Benefici
Azione Antiossidante
Gli effetti benefici dei flavonoidi come la quercetina derivano dalla capacità di funzionare come antiossidanti all’interno dell’organismo 30.
Come tutti gli antiossidanti, anche la quercetina aiuta a neutralizzare i radicali liberi.
I radicali liberi sono molecole instabili che possono causare danni cellulari (stress ossidativo) quando i loro livelli diventano troppo alti.
I danni causati dai radicali liberi sono stati collegati a numerose condizioni croniche, tra cui cancro, malattie cardiache e diabete 31.
E’ interessante notare come, nella sua attività detossificante dai radicali liberi, la quercetina si ossidi facilmente divenendo essa stessa un agente pro-ossidante 32. Sia la vitamina C che il glutatione aiutano a rigenerare la forma ridotta della quercetina.
Questo meccanismo, chiamato “paradosso antiossidante”, è il motivo per cui gli attuali approcci nutrizionali prevedono l’associazione di antiossidanti multipli, mentre viene scoraggiata l’assunzione di singoli antiossidanti ad alte dosi.
Bellezza della Pelle
Come dimostrato per molti altri polifenoli, è lecito aspettarsi che anche la quercetina abbia un effetto antietà sulla pelle 38.
Ad esempio, potrebbe avere effetti protettivi contro l’invecchiamento cutaneo, la degradazione del collagene e l’infiammazione causati dai raggi UV 39.
In uno studio sui topi, l’iniezione sottocutanea di 10-20 mg/kg/giorno di quercetina per 8 settimane ha prodotto un ispessimento epidermico e del derma, un aumento del contenuto di collagene, una riduzione dell’espressione delle proteine dell’invecchiamento e un aumento delle difese antiossidanti locali 40.
In un altro studio su 30 volontari sani, una crema contenente l’1% di quercetina fitosoma (un sistema di veicolazione a base di fosfolipidi) ha mostrato un effetto protettivo contro i danni cutanei causati da una varietà di insulti locali, tra cui radiazioni UV, istamina e contatto con composti chimici tossici 40.
