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Magazine X115 X115 Syzygium cumini | Jambolan | Sapore, Usi, Benefici e Proprietà

Syzygium cumini | Jambolan | Sapore, Usi, Benefici e Proprietà

  • 9 minuti

Che Cos’è

Syzygium cumini è un albero tropicale sempreverde appartenente alla famiglia delle Myrtaceae (a cui appartengono, tra gli altri, anche eucalipto, mirto e chiodi di garofano).

Questa pianta, che può raggiungere i 30 metri di altezza e vivere oltre 100 anni, è originaria del subcontinente indiano ed è diffusa in India, Filippine, Thailandia, Madagascar, Africa, America tropicale e Caraibi.

Syzygium cumini produce frutti commestibili, dall’interessante valore nutraceutico.

Simili a grosse olive nere, i frutti hanno una forma ovoidale e con la maturazione virano dal verde al viola-scuro.

Di sapore dolce, leggermente acido e astringente, il frutto maturo del Syzygium cumini tende ad annerire la lingua, colorandola di viola.

Responsabile del fenomeno è l’elevato contenuto di antociani, che insieme ad altri composti fenolici, come acido gallico e catechine, conferiscono al frutto svariati benefici salutistici 1.

Syzygium cumini e i suoi frutti sono noti anche come prugne di Malabar, prugne di Giava, prugne nere, jamun, jaman, jambul o jambolan.

A Cosa Serve

I frutti maturi di jambolan hanno un sapore gradevole al palato, con una fusione di note dolci e aspre.

Oltre a essere consumati crudi, possono essere trasformati dall’industria alimentare in succhi, gelatine, marmellate, sorbetti, sciroppi (come kala khatta) o macedonie.

Considerato l’elevato valore nutraceutico, gli estratti dei frutti vengono commercializzati anche come integratori alimentari.

L’albero viene sfruttato per il legname e come pianta ornamentale. Inoltre, nell’Asia meridionale, è venerato dai buddisti e viene comunemente piantato vicino ai templi indù perché considerato sacro al Signore Krishna 2.

Fin dalla medicina antica, varie parti dell’albero sono state utilizzate per trattare una varietà di malattie e condizioni fisiologiche. Ancora oggi, gli estratti di foglie, semi e frutti vengono utilizzati nei sistemi sanitari pakistani, indiani, dello Sri Lanka e del Bangladesh.

Ad esempio, lo jambolan è stato a lungo utilizzato come strategia preventiva nel trattamento di iperglicemia, gonfiore, ulcere o diarrea 3.

  • Il frutto ha una storia molto lunga di utilizzo per vari scopi medicinali e attualmente ha un ampio mercato per il trattamento della diarrea cronica e di altri disturbi enterici 4.
  • L’aceto preparato dal succo del frutto maturo è un gradevole rimedio gastrico e carminativo e viene utilizzato come diuretico 5; è anche considerato utile nell’ingrossamento della milza e un efficace astringente nella diarrea cronica.
  • Il seme è dolce, astringente per l’intestino e ottimo contro il diabete 6. L’estratto dei semi viene utilizzato per trattare raffreddore, tosse, febbre e problemi della pelle come eruzioni cutanee e ulcere alla bocca, alla gola, all’intestino e al tratto genito-urinario (infettati da Candida albicans ) 7.
  • La cenere delle foglie viene utilizzata per rafforzare i denti e le gengive 1, mentre il succo delle giovani foglie viene sfruttato per trattare la diarrea nei bambini.
  • La corteccia è acre, dolce, digestiva, astringente dell’intestino, antielmintica e utilizzata per la cura di mal di gola, bronchite, asma, sete, disturbi biliari, dissenteria e ulcere. È considerata anche un buon purificatore del sangue 1.

Princìpi attivi

Le prugne di malabar sono ricche di:

I frutti contengono anche modeste quantità di vitamine, tra cui carotenoidi, tiamina, riboflavina, niacina, acido ascorbico e acido folico, e minerali, come calcio, magnesio, fosforo, ferro, potassio, rame, zolfo e cloro.

Grazie all’elevato contenuto di antiossidanti e sostanze fitochimiche ad azione antinfiammatoria, le foglie, i frutti e soprattutto i semi possono essere utili come supporto nutrizionale nel trattamento di vari problemi metabolici, tra cui diabete, iperlipidemia, ipertensione, obesità 8.

Principi attivi di Syzygium cumini 9
Frutti Foglie Seme
Raffinosio, glucosio, fruttosio, mannosio, acido citrico, acido malico, acido ossalico e gallico, antociani, tannini, delfinidina-3-gentiobioside, malvidina-3-laminaribioside, petunidina-3-gentiobioside, diglicoside cianidina, petunidina, malvidina, proteine, grassi, fibre, carboidrati, calcio, magnesio, fosforo, ferro, potassio, rame, zolfo, cloro, provitamina A, tiamina, riboflavina, niacina, acido ascorbico, colina, acido folico, malvidina-3-glucoside e petunidina- 3 glicoside. Glicosidi flavonoidi, terpenoidi, sitosterolo, acido betulico, acido gallico, acido clorogenico, acido caffeico, acido ellagico, quercetina, miricetina, miriocitina, catechina, epicatechina gallato, canferolo, triterpenoidi, rutina, isoquercitrina, quercitrina, e tannini. Catechina, epicatechina, rutina, quercetina, isoquercitrina, quercitrina, kaempferol, clorofilla, resine, tannini flavonoidi, acido fenolico, acido gallico, acido clorogenico, acido ellagico, acido ferulico, proteine, calcio, zucchero, sali minerali, vitamina C, antociani, monoterpenoidi, rutina, quercetina, acidi grassi insaturi e saturi β-sitosterolo, glicoside jamboline, cuminoside, fibre solubili e insolubili.

Proprietà e Benefici

Diabete

La polvere di semi di jamun è stata tradizionalmente utilizzata come rimedio naturale per mantenere normali livelli di glucosio nel sangue, oltre a trattare problemi cardiovascolari e gastrointestinali 10.

Il presunto effetto ipoglicemizzante di questo nutraceutico è attribuito alla presenza di composti bioattivi rappresentati da flavonoidi, alcaloidi, terpenoidi, steroidi, tannini, fenoli e glicosidi cardiaci 11.

I benefici antidiabeticdi sono stati confermati anche da studi sui roditori 12, 13, 14. In uno di questi studi, ad esempio, è stata osservata una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue a digiuno del 46,67-52,67%, un effetto paragonabile al farmaco glibenclamide 15.

Inoltre, è stata osservata una notevole protezione dai danni tissutali nel cervello di ratti diabetici dopo la somministrazione orale dell’estratto di semi per 6 settimane 16.

Studi clinici

Secondo una manciata di piccoli studi clinici, i semi di jambolan sarebbero efficaci nel controllare la glicemia, mentre le foglie e i frutti non apporterebbero grossi benefici in tal senso.

In uno studio RCT su 27 pazienti con diabete mellito di tipo 2, un tè preparato con foglie di S. cumini, non ha prodotto effetti ipoglicemizzanti 17. Sulla base di questi e altri risultati, gli Autori hanno concluso che gli infusi e gli estratti di foglie di S. cumini sembrano inefficaci nel controllo della glicemia 18, 19. 20

Un altro studio ha riportato che la somministrazione di circa 110 grammi di polpa di frutto di S. cumini senza semi in 7 soggetti sani e 5 soggetti con diabete di tipo 2 ha determinato, dopo 3 ore, una riduzione significativa della glicemia nei primi e un aumento non significativo nei diabetici 21.

In uno studio su 28 pazienti con diabete di tipo 2, la polvere di semi di S. cumini (4-24 grammi) ha prodotto una riduzione significativa della glicemia a digiuno (-36,10 mg/dl in media) e post-prandiale (-116,60 mg/dl) 22.

Risultati simili sono stati ottenuti da uno studio di 3 mesi su 30 soggetti con diabete di tipo 2 lieve non insulino-dipendente, trattati con 12 g/giorno di polvere di semi. L’integratore ha ridotto significativamente la glicemia a digiuno dopo 1 mese (-33,40 mg/dl) e in misura maggiore dopo 2 mesi di terapia (-63,36 mg/dl) 23.

Un altro studio ha valutato l’effetto della polvere di semi di Syzygium cumini sul controllo glicemico in 99 pazienti con diabete di tipo 2 non ben controllati dalla dieta e da agenti ipoglicemizzanti orali.

Questi pazienti hanno assunto 10 g/giorno di integratore o placebo per 90 giorni. È stato osservato che la polvere di semi di S. cumini ha ridotto significativamente i livelli di glicemia a digiuno e postprandiale dopo 30 giorni [-12,00 mg/dl (-8,40%); -17,00 mg/dl (-7,00%)], 60 giorni [(-22,00 mg/dl (-15,40%), -31,00 mg/dl (-12,80%)] e 90 giorni [(-33,00 mg/dl (-23,10%), -43,00 mg/dl (-17,80%)] e i valori di emoglobina glicata alla fine dei 90 giorni di integrazione [-0,68%, (-7,60%)] rispetto al basale 24.

Salute del cuore

Colesterolo e trigliceridi

Studi preliminari su modelli animali hanno osservato che l’estratto ricco di flavonoidi dei semi di S. cumini (300 mg/kg/giorno per 15 giorni) riduce il colesterolo totale, il colesterolo LDL e i trigliceridi, mentre aumenta i livelli di colesterolo buono HDL 25.

Risultati simili sono stati prodotti anche dall’estratto acquoso del frutto a dosi di 100 e 200 mg/kg 26 e dall’estratto idroalcolico dei semi (100 mg/kg/giorno per 30 giorni) 27.

In uno studio su pazienti con diabete mellito di tipo 2, dieci grammi al giorno di polvere di semi di jamun hanno ridotto notevolmente i lipidi plasmatici. In particolare, dopo 60 e 90 giorni di trattamento sono state osservate riduzioni dei livelli di colesterolo totale del 10,55% e 15,79%, dei livelli di trigliceridi dell’8,28% e 13,66%, e dei livelli di colesterolo LDL del 10,29% e 14,50% 1.

Contestualmente, il colesterolo "buono" HDL è aumentato significativamente dell’11,11% e del 13,89% nei maschi e del 10,81% e del 16,21% nelle femmine dopo 60 e 90 giorni di integrazione

Pressione arteriosa

La somministrazione cronica di estratto idroalcolico di foglie di S. cumini (100 e 250 mg/kg/giorno per 20 settimane) ha ridotto la pressione sanguigna nei ratti normotesi (0,1, 0,25 e 0,5 mg/ml) 28.

Lo stesso gruppo di ricerca ha osservato una riduzione dose-dipendente della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca su ratti spontaneamente ipertesi sottoposti a trattamento per 8 settimane con lo stesso estratto idroalcolico (500 mg/kg/giorno) 29.

Aggregazione piastrinica ed effetti cardioprotettivi

In uno studio, l’incubazione di piastrine raccolte da pazienti diabetici con estratto acquoso di foglie di S. cumini (100 e 200 μg/ml) ha ridotto l’aggregazione piastrinica, e il danno ossidativo 30, 31.

I composti fenolici identificati nell’estratto, come l’acido gallico, l’acido clorogenico e la rutina, sono stati suggeriti come possibili candidati per le attività sopra menzionate.

Inoltre, la somministrazione di estratto metanolico di semi (200 mg/kg) ha ridotto i livelli sierici dei biomarcatori di necrosi miocardica indotta chimicamente (in particolare di aspartato aminotransferasi, alanina aminotransferasi, acido urico, creatina fosfochinasi e lattato deidrogenasi) 32.

Benefici per gli Atleti

In uno studio RCT su 25 giovani atleti di pallamano, il nettare di Jamelon (10 ml/kg) è stato somministrato 30 minuti prima delle sessioni di allenamento e immediatamente dopo la fine dello stesso, per 28 giorni.

Rispetto al placebo, il succo ha permesso di ridurre alcuni marcatori di stress ossidativo e affaticamento muscolare, oltre ai disturbi dell’umore e alla confusione 33.

Effetti Collaterali

Il frutto di jambolan è generalmente riconosciuto come sicuro (GRAS) per il consumo umano.

Tuttavia, aldilà della lunga tradizione d’uso, il profilo di sicurezza di estratti concentrati di foglie, frutti e semi rimane relativamente sconosciuto (considerata l’assenza di studi clinici ben progettati).

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