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Vitamina Idrosolubile
La vitamina C è una vitamina idrosolubile, ottimamente tollerata anche ad alte dosi e con una bassa tossicità.
A differenza delle vitamine liposolubili, quelle idrosolubili come la C non vengono immagazzinate nel corpo. Infatti, in caso di assunzione eccessiva rispetto ai fabbisogni, gli eccessi di acido ascorbico vengono rapidamente escreti nelle urine.
Questo fa sì che non vi siano rischi da sovraccarico, invece comuni in caso di assunzioni esagerate di vitamina D e A.
D’altronde, proprio perché il corpo non può immagazzinare riserve significative di questo nutriente, è importante assumere quotidianamente cibi ricchi di vitamina C 1.
Quando è Troppa?
Per la vitamina C è stato fissato un livello di assunzione superiore tollerabile di 2 grammi (2.000 mg) al giorno per gli adulti.
Questa soglia – definita UL (Upper Intake Level) – identifica la quantità massima di assunzione giornaliera presumibilmente sicura per la grande maggioranza della popolazione generale (97-98% degli individui).
Il suo valore è stato stabilito per prevenire la comparsa di diarrea e disturbi gastrointestinali nei soggetti generalmente sani.
Due grammi al giorno di vitamina C sono quantità particolarmente elevate, che equivalgono ad esempio all’acido ascorbico contenuto in 29 arance o 13 peperoni 2, 3.
Tuttavia, con gli integratori di vitamina C si possono facilmente raggiungere questi dosaggi.
I limiti giornalieri di assunzione massima tollerabile per la vitamina C nelle varie fasce di età sono riportati nella seguente tabella.
Fase di vita | Limite superiore di assunzione tollerabile |
---|---|
Dalla nascita a 12 mesi | Non stabilito |
Bambini da 1 a 3 anni | 400 mg |
Bambini 4-8 anni | 650 mg |
Bambini 9-13 anni | 1.200 mg |
Ragazzi 14-18 anni | 1.800 mg |
adulti | 2.000 mg |
Questi livelli massimi non si applicano alle persone che assumono vitamina C per motivi medici.
In certi frangenti, ad esempio nei pazienti ospedalizzati o con infezioni respiratorie in atto, i medici possono infatti somministrare dosaggi di vitamina C anche di 6-8 grammi al giorno o superiori. Per maggiori informazioni, leggi il nostro approfondimento sulle megadosi di vitamina C »
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Effetti Collaterali
L’integrazione con elevate quantità di vitamina C può portare ad effetti negativi, come disturbi digestivi e calcoli renali.
Disturbi Digestivi
L’effetto collaterale più comune di un’elevata assunzione di vitamina C riguarda i disturbi digestivi.
Assumere troppa vitamina C può in effetti causare diarrea, nausea e crampi allo stomaco.
Questi effetti collaterali dipendono dall’effetto osmotico prodotto dalla quota di vitamina C non assorbita dall’intestino. Richiamando acqua nel lume intestinale, l’acido ascorbico in eccesso scatena sintomatologie come crampi, gonfiori e diarrea.
A tal proposito, occorre considerare che la capacità di assorbimento intestinale della vitamina C è pari al 100% della dose assunta soltanto fino a dosi di circa 200 mg alla volta.
Dosi più elevate (> 500 mg) comportano un assorbimento frazionalmente minore della vitamina C eccedente, che diminuisce all’aumentare della dose.
È molto probabile che si verifichino sintomi digestivi se si assumono dosi di vitamina C superiori a 2 grammi in una singola assunzione. In caso di problemi digestivi a causa dell’assunzione di troppa vitamina C, è opportuno ridurre la dose o suddividerla in più assunzioni quotidiane 4, 5, 6.
Tuttavia, occorre considerare che, in ambito clinico, molti pazienti ricevono megadosi di vitamina C senza soffrire di apparenti effetti collaterali 7.
Ad ogni modo, è vivamente sconsigliabile assumere dosi così elevate di vitamina C senza l’espressa raccomandazione e supervisione di un medico.
Pazienti con polmonite hanno ricevuto fino a 100 g/giorno di vitamina C senza sviluppare diarrea, a causa dei cambiamenti nel metabolismo della vitamina C causati dall’infezione 7.
È stato anche segnalato che un’assunzione eccessiva di vitamina C pura porta ad acidità di stomaco e reflusso acido, sebbene ciò non sia supportato da prove 1, 4, 5, 6.
Rispetto alla vitamina C pura, i sali dell’acido ascorbico (come l’ascorbato di magnesio, l’ascorbato di sodio, l’ascorbato di calcio, l’ascorbato di potassio ecc.) sono meno acidi, quindi considerati “tamponati".
Pertanto, gli ascorbati vengono generalmente raccomandati alle persone che soffrono di problemi gastrointestinali (come bruciore di stomaco o diarrea) quando assumono vitamina C pura.
Calcoli Renali
Assunzioni elevate di vitamina C possono aumentare l’escrezione di ossalato urinario e acido urico; ciò potrebbe contribuire alla formazione di calcoli renali, specialmente in soggetti predisposti.
In uno studio in cui gli adulti hanno assunto un integratore di vitamina C da 1.000 mg due volte al giorno per 6 giorni, la quantità di ossalato escreta nelle urine è aumentata del 20% 8.
Secondo un’analisi, i comuni apporti dietetici di vitamina C (75-100 mg al giorno) non sono collegati ai calcoli renali. Tuttavia, dosi molto elevate di vitamina C supplementare (più di 2g al giorno) aumentano il rischio di calcoli renali negli uomini 9.
Bisogna considerare che solo alcuni studi hanno riportato che la vitamina C supplementare aumenta le concentrazioni di ossalato urinario 10, 11, 12, mentre altri non confermano questa relazione 13, 14, 15.
Due ampi studi prospettici di coorte, uno su 45.251 uomini per sei anni e l’altro su 85.557 donne per 14 anni, hanno riferito che l’assunzione di dosi uguali o maggiori di 1.500 mg di vitamina C al giorno non ha aumentato il rischio di formazione di calcoli renali, rispetto ai soggetti che ne assumevano meno di 250 mg al giorno 13, 16.
Studi dai risultati contrastanti non permettono di chiarire se alte dosi di vitamina C abbiano effettivamente un ruolo nello sviluppo dei calcoli renali.
Cancro al Seno
La relazione tra l’assunzione di vitamina C e il rischio di cancro al seno è controversa.
Secondo un ampio sondaggio (tra il 1995 e il 2008), l’uso di integratori di vitamina C è stato associato a un aumento del tasso di cancro al seno nelle donne in postmenopausa che avevano già una dieta ricca di vitamina C 17.
Al contrario, una meta-analisi del 2014 di 10 studi prospettici di coorte su 17.696 donne con cancro al seno ha osservato un minor rischio di mortalità totale e specifica per cancro al seno con maggiori assunzioni di vitamina C nella dieta e dagli integratori 18.
Effetti Pro-Ossidanti
La vitamina C è nota per funzionare come un antiossidante altamente efficace negli organismi viventi.
Studi in vitro hanno tuttavia dimostrato che, in presenza di rame e/o ferro, dosi elevate di vitamina C producono un’attività pro-ossidante 19, 20. In pratica, secondo questo "paradosso antiossidante" alte dosi di vitamina C promuoverebbero, anziché prevenire, i danni ossidativi.
Tuttavia, occorre segnalare che questi studi si sono rivelati difettosi o di nessuna rilevanza fisiologica.
Una revisione completa della letteratura non ha trovato prove scientifiche credibili che la vitamina C supplementare promuova il danno ossidativo in condizioni fisiologiche o nell’uomo 21.
Eccesso di Antiossidanti
È importante notare che le specie reattive dell’ossigeno possono mediare gli adattamenti benefici dell’allenamento e che alte dosi di vitamina C potrebbero impedirli 22, 23.
Ne deriva che gli integratori di vitamina C potrebbero essere adatti agli sportivi sottoposti a forte impegno fisico (ad es. ciclisti o runner agonisti) a dosaggi modesti (200-400mg/die) nell’ambito di un’integrazione multivitaminica generalizzata.
Dosi più importanti (500-1000 mg al giorno) potrebbero essere indicate soltanto nei periodi di competizione o allenamenti particolarmente impegnativi, o quando è necessario recuperare da periodi di sovrallenamento.
Per gli "sportivi della domenica" un’integrazione specifica a dosi importanti (500-1000 mg al giorno) potrebbe essere indicata soltanto nei giorni di allenamento particolarmente intenso.
Per chi svolge normali attività ludico-sportive, non sembra necessario assumere importanti dosi integrative di questa vitamina.
In tutti i casi, potrebbe essere preferibile assumere una formula a base di vitamine, minerali e antiossidanti multipli a dosaggio medio basso (100% RDA) piuttosto che concentrarsi sulla sola assunzione di vitamina C ad alte dosi.
Uno studio ha concluso che 200 mg al giorno è l’apporto dietetico ottimale di vitamina C per la maggior parte della popolazione adulta, adatto a massimizzare i potenziali benefici per la salute con un basso rischio di inadeguatezza o effetti negativi sulla salute 24.
Eccessivo Assorbimento di Ferro
La vitamina C è nota per migliorare l’assorbimento del ferro alimentare.
Uno studio sugli adulti ha osservato che l’assorbimento del ferro è aumentato del 67% assumendo 100 mg di vitamina C con un pasto 26.
Si tratta di un effetto generalmente positivo, dato che l’incidenza dell’anemia da carenza di ferro negli Stati Uniti è stata stimata al 19,3%, con quasi 16 milioni di casi di anemia sideropenica nei bambini e negli adolescenti 27.
Tuttavia, gli individui con condizioni che aumentano il rischio di accumulo di ferro nel corpo, come l’emocromatosi, dovrebbero essere cauti nell’assumere integratori di vitamina C.
In queste circostanze, l’assunzione di vitamina C in eccesso può portare a un sovraccarico di ferro, che può causare effetti collaterali come gravi danni al cuore, al fegato, al pancreas, alla tiroide e al sistema nervoso centrale 28, 29, 30.
Controindicazioni
Nei pazienti con insufficienza renale cronica o in soggetti sottoposti a dialisi o in terapia digitalica, l’integrazione di vitamina C può risultare controindicata
L’assunzione di integratori di vitamina C pura potrebbe essere controindicata anche nei soggetti con emocromatosi (malattia da eccesso di ferro), considerata la capacità dell’acido ascorbico di aumentare l’assorbimento intestinale di ferro.
Anche nei pazienti oncologici potrebbero esservi controindicazioni per interferenze con la terapia. Consultare il medico.
Ulteriori controindicazioni possono aggiungersi se la vitamina C pura viene sostituita con i suoi sali (ascorbati) o arricchita con estratti vegetali o altre vitamine.
Interazioni Farmacologiche
I livelli di vitamina C nel sangue e i suoi effetti sulla salute sono ridotti se viene assunta in combinazione con alte dosi di rame. Il rame potrebbe anche invertire l’effetto protettivo del DNA della vitamina C. 31, 32.
La vitamina C può aumentare gli ormoni estrogeni (estradiolo, estrone, esestrolo ecc.). I pazienti in terapia con estrogeni (comprese le pillole anticoncezionali) dovrebbero essere consapevoli di questa potenziale interazione. In uno studio, ad esempio, la vitamina C ha stimolato la produzione di estradiolo nelle cellule. Tuttavia, mancano studi clinici, quindi non è chiaro se questa interazione si verifichi o meno in vivo 33.
Casi clinici suggeriscono che la vitamina C supplementare può abbassare le concentrazioni ematiche di alcuni farmaci, come la flufenazina (farmaco antipsicotico) e l’indinavir (farmaco antiretrovirale) 34.
Altre prove, sebbene controverse, suggeriscono che la vitamina C interagisce con farmaci anticoagulanti come il warfarin (Coumadin). Grandi dosi di vitamina C possono bloccare l’azione del warfarin e ridurne l’efficacia.
Gli individui che assumono anticoagulanti dovrebbero limitare l’assunzione di vitamina C a dosi inferiori al grammo al giorno e far monitorare il tempo di protrombina dal medico dopo la terapia anticoagulante 34.
Infine, la vitamina C può legare l’alluminio nell’intestino e aumentare l’assorbimento dei composti contenenti alluminio (p. es. antiacidi contenenti alluminio, leganti del fosfato contenenti alluminio). Le persone con funzionalità renale compromessa possono essere a rischio di tossicità da alluminio se la vitamina C supplementare viene assunta contemporaneamente a questi composti 34.
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