INDICE ARTICOLO
Introduzione
Attualmente, molte linee di integratori propongono prodotti a base di curcumina e piperina.
- La curcumina è il principio attivo caratteristico della curcuma.
Insieme ad altri curcuminoidi, ha dimostrato di avere potenziali vantaggi per la salute: è un potente antiossidante e ha proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e antimicotiche 1, 2. - La piperina è l’alcaloide caratteristico del pepe nero.
Ha dimostrato di aiutare ad alleviare nausea, mal di testa e cattiva digestione, oltre ad esibire proprietà anti-infiammatorie 3, 4, 5.
Il connubio Curcumina – Piperina si è rivelato importante nell’esaltare quelle che sono le potenzialità biologiche dei singoli principi attivi.
In particolare, l’associazione sinergica di piperina e curcumina permette di aumentare sensibilmente la bio-disponibilità della curcumina.
In assenza di questa associazione, la biodisponibilità della curcumina assunta per via orale risulta estremamente bassa (a causa dello scarso assorbimento intestinale e della scarsa solubilità in acqua).
A Cosa Serve?
Nonostante le numerose attività biologiche descritte e le innumerevoli potenzialità salutistiche, gli integratori di curcumina e piperina non sono ufficialmente approvati per il trattamento di condizioni mediche.
Diversi medici prescrivono comunque questa associazione nel trattamento di supporto:
- dei disturbi gastroenterici, come dispepsia e difficoltà digestive;
- delle turbe della funzionalità epatica (sotto stretto controllo medico);
- di eventi infiammatori di varia natura, soprattutto a livello articolare (osteoartrosi, artriti);
- di situazioni morbose sostenute da stress ossidativo e radicali liberi;
- delle patologie legate all’invecchiamento;
- di manifestazioni cutanee legate al photoaging e al danno ossidativo.
Assorbimento della Curcumina
Come accennato, oltre ai vantaggi legati a un’azione sinergica e complementare tra piperina e curcumina, la combinazione di questi principi attivi sortisce anche importanti conseguenze dal punto di vista farmacocinetico.
È noto infatti come uno dei più importanti limiti legati all’integrazione orale con curcumina, sia la bassa biodisponibilità del principio attivo.
Studi dimostrano come in seguito all’assunzione orale di curcumina, oltre il 50% della quantità assunta rimanga inassimilata e non biodisponibile, riducendo così sensibilmente l’efficacia della stessa integrazione.
Per far fronte a questi problemi, si è sperimentata in differenti studi l’associazione tra curcumina e piperina.
Secondo alcune ricerche, la contestuale associazione tra questi due principi attivi aumenterebbe sensibilmente la biodisponibilità della curcumina, rendendola pertanto rilevabile nel plasma e biologicamente disponibile.
L’azione promuovente della piperina sulla biodisponibilità della curcumina, deriverebbe:
- da un miglioramento del trofismo intestinale;
- da un incremento della superficie dei villi intestinali e dell’area assorbente 6;
- dall’inibizione degli enzimi epatici coinvolti nel metabolismo di primo passaggio 7, 8.
Uno studio ha dimostrato che l’aggiunta di 20 mg di piperina a 2 grammi di curcumina ha aumentato significativamente il suo assorbimento 9.
La ricerca sostiene che la combinazione della piperina del pepe nero con la curcumina della curcuma migliora l’assorbimento della curcumina fino al 2.000% (cioè fino a 20 volte) 2, 10, 9.
Gli studi dimostrano inoltre che la biodisponibilità sistemica della curcumina può essere aumentata fino al 154% quando la piperina viene somministrata insieme ad alti dosaggi di curcumina orale (2000 mg/kg) 9.
Vantaggi
La combinazione tra curcumina e piperina potrebbe rivelarsi utile nel:- potenziare l’attività biologica della curcumina;
- offrire meccanismi d’azione integrati, particolarmente efficaci nel controllo del danno ossidativo, dell’evoluzione infiammatoria e della regolazione dell’attività cellulare;
- supportare adeguatamente la funzionalità gastro-enterica ed epatica;
- ridurre le concentrazioni dei singoli principi attivi, controllando così anche i potenziali effetti collaterali soprattutto a carico dell’intestino;
- ottimizzare l’attività biologica dei singoli principi attivi.
Ad esempio, in uno studio su pazienti con emodialisi, l’integrazione con curcuma + piperina si è rivelata più efficace dell’integrazione con sola curcuma nel migliorare alcuni biomarcatori di stress ossidativo e/o infiammazione 9.
Un Consiglio il Tuo Benessere
Nel nostro integratore antirughe X115® PRIMARY2, l’azione antinfiammatoria della curcumina è supportata dalla presenza di antiossidanti come licopene, resveratrolo, astaxantina, polifenoli da cacao e olivo, coenzima Q10, biotina, echinacea, centella, vitamine C, D, E. Con collagene, acido ialuronico, MSM, selenio e silicio da estratti di bambù.

Studi ed Efficacia
Infiammazione Articolare
In uno studio clinico su oltre 100 persone con diabete di tipo 2 o sindrome metabolica, una combinazione di curcumina e piperina ha avuto effetti antinfiammatori (riducendo i livelli di proteina C reattiva) 11.
Una combinazione simile ha anche ridotto l’infiammazione (livelli ridotti di IL4, IL-6 e PCR) in uno studio clinico su 40 persone con artrosi del ginocchio 12.
In uno studio su persone con artrite reumatoide, la curcumina si è rivelata ancor più efficace di un farmaco antinfiammatorio 13.
Un’alternativa all’associazione curcumina – piperina è l’utilizzo della cosiddetta curcumina liposomiale. In questa forma, la curcumina si trova inglobata all’interno di un guscio fosfolipidico, in modo da migliorarne l’assorbimento a livello intestinale e la conseguente biodisponibilità.
L’integrazione di tre mesi con 200 mg/die di un complesso curcumina-fosfatidilcolina (curcumina liposomiale) ha ridotto i punteggi del dolore del 58% e ha aumentato di oltre il 400% la distanza percorsa dai pazienti con osteoartrite 14.
Salute del Cuore
In 2 studi clinici su oltre 200 persone con diabete di tipo 2 o sindrome metabolica, una combinazione di 1.000 mg/die di curcumina e 10 mg/die di piperina ha abbassato il colesterolo totale e il colesterolo LDL e VLDL (il tipo “cattivo”), mentre ha aumentato il colesterolo HDL (il tipo “buono”) 15, 16.
È noto che la disfunzione endoteliale è un importante fattore di rischio per le malattie cardiache, poiché comporta l’incapacità dei vasi sanguigni di regolare la pressione, la coagulazione del sangue e vari altri fattori 17.
Diversi studi suggeriscono che la curcumina conduce a miglioramenti nella funzione endoteliale. Uno studio ha scoperto che è efficace quanto l’esercizio fisico, mentre un altro mostra che ha un’efficacia paragonabile al farmaco Atorvastatina 18, 19.
In una meta-analisi di 8 studi RCT, l’integrazione con curcumina e piperina ha migliorato i livelli di colesterolo totale, LDL e HDL negli adulti con sindrome metabolica o disturbi legati alla sindrome metabolica 26a.
Secondo una revisione a ombrella di 26 revisioni sistematiche e metanalisi, con un totale di 72 studi RCT, la curcumina ha 26b:
- ridotto i valori di:
- colesterolo totale di 7,76 mg/dl,
- colesterolo LDL di 5,84 mg/dl,
- triglieridi di 13,15 mg/dl,
- aumentato i valori di colesterolo HDL di 2,4 mg/dl.
L’analisi dei sottogruppi ha mostrato maggiori miglioramenti nei pazienti con malattie metaboliche, in particolare diabete di tipo 2. Ulteriori benefici sono stati apportati da forme di curcumina a maggiore biodisponibilità, dall’integrazione per almeno 8 settimane e dall’associazione all’esercizio fisico.
Diabete
Dati preliminari suggeriscono che la curcumina migliora la funzione cardiovascolare e riduce lo stress ossidativo nei pazienti diabetici.
In uno studio clinico su 100 persone con diabete di tipo 2, una combinazione di 500 mg/die di curcumina e 5 mg/die di piperina ha abbassato la glicemia e ridotto il danno epatico 20.
L’integrazione di curcumina per nove mesi ha ridotto significativamente l’evoluzione del prediabete in diabete di tipo II, migliorando potenzialmente la funzione generale delle cellule pancreatiche 21.
Un altro studio clinico RCT è stato condotto su 70 diabetici di tipo 2 assegnati in modo casuale a ricevere curcumina (80 mg/giorno) o placebo per 3 mesi. Rispetto al placebo, la curcumina ha dimostrato di ridurre i livelli sierici di glucosio, trigliceridi, LDL ed emoglobina glicata 21a.
In uno studio RCT di 3 mesi condotto su pazienti adulti con diabete di tipo 2, la co-somministrazione giornaliera di 500 mg/giorno di curcuminoidi con 5 mg/giorno di piperina, ha causato una riduzione di glicemia, peptide C e HbA1c, oltre dei livelli di transaminasi ALT e AST 21b.
Una recente revisione sistematica e una meta-analisi ha confermato gli effetti positivi dell’integrazione di curcumina nel migliorare lo stato glicemico e il profilo lipidico negli individui con diabete di tipo 2 21c.
Invecchiamento
Se la curcumina fosse efficace nell’aiutare a prevenire le malattie cardiache, il cancro, il diabete e il morbo di Alzheimer, avrebbe evidenti benefici per la longevità.
Inoltre, dato che l’ossidazione e l’infiammazione giocano un ruolo nell’invecchiamento, la curcumina può avere effetti che vanno ben oltre la semplice prevenzione delle malattie 22.
Per questo motivo, la curcumina è diventata molto popolare come integratore anti-invecchiamento 23.