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Magazine X115 X115 Integratori di Potassio | Benefici, Tipi, Dosi | Controindicazioni

Integratori di Potassio | Benefici, Tipi, Dosi | Controindicazioni

  • 17 minuti

Potassio

Cos’è e a cosa serve

Il potassio è un minerale essenziale per la salute dell’organismo.

Risulta infatti coinvolto 1, 2, 3:

  • nella trasmissione degli impulsi nervosi;
  • nella regolazione acido-base;
  • nell’equilibrio dei fluidi e degli elettroliti;
  • nella regolazione della pressione sanguigna;
  • nell’immagazzinamento di nutrienti, come il glucosio, all’interno delle cellule;
  • nell’attivazione di numerose reazioni enzimatiche.

Il potassio è talmente importante che le cellule investono costantemente molta energia per incamerarlo espellendo il sodio.

Potassio negli Alimenti

Il potassio si trova in molti alimenti.

È possibile ottenere le quantità raccomandate di potassio seguendo una dieta varia ed equilibrata, che includa:

  • Frutta, come albicocche secche, prugne secche, uva passa, succo d’arancia e banane;
  • Verdure come patate, spinaci, zucche, pomodori e broccoli;
  • Lenticchie, fagioli, soia e noci;
  • Latte e yogurt;
  • Carni rosse, pollame e pesce.

Tuttavia, come spiegheremo meglio in seguito, la quasi totalità delle persone non raggiunge i livelli di assunzione ottimali di potassio.

Potassio Infografica

Potassio nell’Organismo

In media, il contenuto di potassio nell’organismo adulto è di circa 1,6-2,0 grammi per kg di peso corporeo. Pertanto, un soggetto di 70 kg contiene nel proprio corpo circa 110-137 grammi di potassio 4.

Circa il 98% del potassio corporeo si trova all’interno delle cellule. Di questo, l’80% è stipato nelle cellule muscolari, mentre l’altro 20% si trova nelle ossa, nel fegato e nei globuli rossi 5.

All’interno delle cellule, il potassio è coinvolto nella produzione di proteine, aiuta a mantenere l’equilibrio idrico, svolge un ruolo nella divisione cellulare e accelera le reazioni chimiche 6, 7.

I livelli di potassio nel sangue ammontano solo al 2% circa del potassio corporeo totale, ma è fondamentale che rimangano entro un range di valori piuttosto stretto 1.

Integratori di Potassio

Quando Servono

L’indicazione principale degli integratori di potassio è quella di correggere o prevenire una carenza del minerale.

Gli integratori di potassio sono quindi indicati in caso di carenza o aumentato fabbisogno del minerale.

Il medico potrebbe anche prescrivere un’integrazione di potassio come parte del trattamento complementare di alcune malattie, ad esempio:

  • ipertensione;
  • aterosclerosi o altre condizioni di aumentato rischio cardiovascolare;
  • predisposizione ai calcoli renali;
  • diabete di tipo 2;
  • osteoporosi.

Il medico potrebbe prescrivere un integratore di potassio anche per alcalinizzare le urine.

L’alcalinizzazione delle urine con citrato di potassio è utile in particolare:

  • in caso di determinati tipi di calcoli del tratto urinario;
  • per la gestione delle condizioni associate all’acidosi metabolica cronica (insufficienza renale cronica e acidosi tubulare renale).

In queste condizioni, il citrato di potassio viene utilizzato come alternativa al citrato di sodio o al bicarbonato di sodio, nei casi in cui è meglio limitare l’assunzione di sale 4.

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Biodisponibilità

Il potassio contenuto negli integratori può presentarsi in molte forme diverse: una forma comune, economica e biodisponibile è il cloruro di potassio 8.

Altri sali di potsassio presenti negli integratori includono: citrato di potassio, fosfato di potassio, aspartato di potassio, potassio ascorbato, bicarbonato di potassio e gluconato di potassio.

Il citrato di potassio e il bicarbonato di potassio potrebbero essere la scelta preferita per alcalinizzare le urine, prevenire la glicemia e migliorare il controllo glicemico.

A livello generale, si ritiene che i sali di potassio organici siano leggermente più disponibili, ma non ci sono abbastanza studi per confermare questa ipotesi.

Il potassio ingerito con gli alimenti viene quasi completamente assorbito.

Tuttavia, secondo uno studio risulta maggiormente biodisponibile quando assunto da alimenti processati, come carni e succhi di frutta, rispetto agli alimenti integrali. Le stime di biodisponibilità variano tra il 60 e l’85% 9.

Uno studio su 35 adulti sani ha testato gli effetti dell’assunzione di potassio da un integratore (potassio gluconato) oppure da patate fritte o non fritte.

Analizzando le concentrazioni di potassio nel sangue e nelle urine, gli Autori hanno scoperto che l’integratore gluconato di potassio ha la stessa biodisponibilità del minerale naturalmente contenuto nelle patate 10.

Carenza di Potassio

Nonostante una dieta spesso eccessiva dal punto di vista calorico, una larga fetta della popolazione occidentale non assume abbastanza potassio attraverso la dieta.

Entro certi limiti, l’organismo è comunque in grado di conservare maggiori quantità di questo minerale quando l’apporto alimentare scarseggia.

Di conseguenza, i livelli di potassio nel sangue possono apparire normali nonostante l’apporto alimentare sia insufficiente.

Carenze Alimentari

Anche se non esiste una dose di assunzione universalmente raccomandata, le varie organizzazioni consigliano agli adulti di assumere da 3 a 4 grammi di potassio al giorno attraverso il cibo.

Ad esempio, secondo le linee guida americane del 2019, l’assunzione adeguata di potassio in età adulta è pari a 3,4 grammi al giorno nei maschi e 2,6 grammi nelle femmine.

L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) suggerisce che l’assunzione giornaliera di potassio debba essere di 3,5 grammi al giorno (ai fini di un controllo della pressione arteriosa e di una prevenzione di incidenti quali apoplessia e ictus) 11.

In precedenza, negli Stati Uniti venivano consigliate dosi giornaliere di 4.700 mg di potassio negli adulti. Questo livello, che risulta nettamente superiore a quello stabilito in altri paesi (come l’Italia), è considerato vantaggioso per la salute 12.

In particolare, apporti elevati di potassio (intorno a 4,7g al giorno) potrebbero essere vantaggiosi per:

  • Atleti: uno sforzo fisico lungo e intenso può determinare una perdita significativa di potassio attraverso il sudore 13.
  • Afroamericani: studi hanno scoperto che assumere 4.700 mg di potassio al giorno può eliminare la sensibilità al sodio, una condizione più comune tra le persone di origine afroamericana che predispone all’ipertensione 14.
  • Gruppi ad alto rischio: le persone a rischio di ipertensione, calcoli renali, osteoporosi o ictus possono trarre beneficio dall’assunzione di almeno 4.700 mg di potassio al giorno 15, 16, 17.

Un sondaggio nazionale ha rilevato che solo il 3% degli americani raggiungeva l’assunzione di potassio raccomandata di 4,7 g/die 18. L’assunzione media stimata di potassio era di 2.600 mg al giorno.

Le cose non vanno meglio in Italia, dove il 96% degli uomini e il 99% delle donne hanno un’assunzione di potassio inferiore a 3,9 grammi al giorno 19.

Potassio nel Sangue

Il potassio ematico nelle persone sane non varia in modo significativo con l’assunzione alimentare o con la quantità di potassio immagazzinata nel corpo 3.

Di conseguenza, la scarsa assunzione di potassio con la dieta spesso non è rilevabile con un esame del sangue.

Tuttavia, le persone con diete estremamente povere di potassio e ricche di sodio, così come le persone che seguono drastici programmi di riduzione del peso corporeo, corrono il rischio di sviluppare una grave carenza di potassio 20, 21, 22.

Se sei preoccupato di non assumere abbastanza potassio, puoi analizzare le tue abitudini alimentari insieme a un medico o a un nutrizionista. Nel frattempo, leggi il nostro articolo sugli alimenti ricchi di potassio per stimare indicativamente le tue assunzioni.

L’ipopotassiemia (basso livello di potassio nel sangue) può verificarsi a causa di molteplici ragioni, come 4:

  • inadeguata assunzione di potassio, ad esempio in condizioni di malnutrizione, malassorbimento, debilitazione, nutrizione parenterale prolungata senza potassio;
  • perdite eccessive di potassio, ad esempio in caso di vomito, diarrea, drenaggio eccessivo di liquidi gastrointestinali, dialisi, malattie renali, chetoacidosi diabetica, iperadrenalismo, uso di certi diuretici, corticosteroidi e amfotericina B.

Sintomi da Carenza

I sintomi di una grave carenza di potassio con riduzione della potassiemia (o kaliemia) includono 23, 24, 25:

Un basso livello di potassio nel sangue (ipopotassiemia) può causare gravi disturbi alla funzione cardiaca, cerebrale e muscolare 26.

Come sopra espresso, questi sintomi non sono generalmente rilevabili nelle persone sane carenti di potassio.

Benefici del Potassio

La carenza di potassio è associata a condizioni sfavorevoli di salute, aumentando il rischio di una lunga serie di malattie.

Al contrario, maggiori apporti di potassio con la dieta sono associati a migliori condizioni di salute e minori rischi di ictus, ipertensione, calcoli renali e possibilmente osteoporosi.

Tuttavia, trattandosi perlopiù di studi osservazionali, non ci sono prove sufficienti per stabilire una relazione causale tra l’assunzione di potassio e il rischio di queste condizioni croniche 44.

Inoltre, non è chiaro se l’uso cronico di integratori di potassio possa apportare gli stessi benefici di una dieta naturalmente ricca del minerale.

Pressione Arteriosa

Si stima che quasi un adulto americano su tre (~ 72 milioni) soffra di ipertensione. Inoltre, circa il 90% degli adulti statunitensi di età superiore ai 50 anni è a rischio di sviluppare ipertensione 27.

Gli studi hanno scoperto che il potassio può abbassare la pressione sanguigna, soprattutto nei pazienti ipertesi che assumono molto sodio con la dieta 28, 29.

D’altra parte, il potassio non riduce la pressione sanguigna (o lo fa solo minimamente) negli individui normotesi (con normale pressione sanguigna) 30.

Secondo un’analisi di 15 studi randomizzati controllati su 917 individui, l’integrazione di potassio (principalmente potassio cloruro a dosi tra 2,34 e 2,54 grammi al giorno) determina una riduzione della pressione sistolica/diastolica di 31:

  • 4,7 mmHg / 3,5 mmHg nell’intera popolazione analizzata;
  • 6,8 mmHg / 4,6 mmHg nella popolazione con ipertensione.

Un’altra meta-analisi suggerisce un effetto ipotensivo più pronunciato quando l’assunzione alimentare di potassio è inferiore a 3,5 grammi al giorno 32.

Ictus

Diversi studi indicano un’associazione tra elevati apporti di potassio nella dieta e riduzione del rischio cardiovascolare.

Un ictus si verifica quando c’è una mancanza di flusso sanguigno al cervello. È la causa della morte di oltre 130.000 americani ogni anno 33.

Diversi studi hanno scoperto che una dieta ricca di potassio può aiutare a prevenire gli ictus 6, 34.

In due studi completi su oltre 180.000 infermieri, un aumento dell’assunzione di potassio (di 1 grammo al giorno) ha ridotto leggermente ma significativamente il rischio di ictus 23.

In un’analisi di 33 studi su un totale di 128.644 partecipanti, gli scienziati hanno scoperto che le persone che assumevano più potassio avevano un rischio di ictus inferiore del 24%, rispetto alle persone che ne assumevano di meno 6.

Inoltre, un’analisi di 11 studi con 247.510 partecipanti ha scoperto che le persone che assumevano più potassio avevano un rischio di ictus inferiore del 21%. Hanno anche scoperto che una dieta ricca di questo minerale era legata a un ridotto rischio di malattie cardiache 34.

Malattie cardiache

Una revisione degli studi clinici sul potassio e sulla salute del cuore ha suggerito che le diete a basso contenuto di sodio e ad alto contenuto di potassio sono una strategia fondamentale per la prevenzione e il trattamento dell’ipertensione e delle malattie cardiovascolari 35.

Uno studio condotto su 12.267 adulti statunitensi ha dimostrato che una maggiore assunzione di alimenti ricchi di potassio era associata a un minore rischio di morte per malattie cardiache 36.

Calcoli renali

I calcoli renali sono degli aggregati di materiale solido che possono formarsi in urine troppo concentrate 37.

Il calcio è un minerale comune nei calcoli renali e diversi studi dimostrano che il citrato di potassio riduce i livelli di calcio nelle urine 38, 39.

A loro volta, bassi livelli di calcio nelle urine riducono il rischio di sviluppare calcoli renali 40.

Molti frutti e verdure contengono citrato di potassio, che è disponibile anche come integratore di potassio.

Ampi studi osservazionali hanno dimostrato che sia gli uomini che le donne che assumono più potassio presentano minori possibilità di sviluppare calcoli renali 41, 42.

In studi su 150 pazienti, il citrato di potassio è risultato efficace nel ridurre la dimensione dei calcoli e i sintomi dei calcoli renali sia negli adulti che nei bambini 43, 44.

Osteoporosi

L’osteoporosi è una condizione caratterizzata da "ossa porose" e maggiormente suscettibili alle fratture.

È spesso legata a bassi livelli di calcio, un minerale importante per la salute delle ossa 45.

È interessante notare come una dieta ricca di potassio possa aiutare a prevenire l’osteoporosi, riducendo la quantità di calcio che il corpo perde attraverso l’urina 46, 47.

In uno studio su 994 donne sane in premenopausa, i ricercatori hanno scoperto che le donne che assumevano più potassio avevano una massa ossea superiore nelle vertebre della bassa schiena e nelle ossa dell’anca 48.

In un altro studio condotto su 62 donne sane di età compresa tra 45 e 55 anni, i ricercatori hanno scoperto che le persone che assumevano più potassio avevano una maggiore massa ossea totale 17.

Tuttavia, uno studio su 40 donne in postmenopausa con osteopenia non ha riscontrato differenze nei marcatori del turnover osseo, su un periodo di 6 mesi, tra quelle integrate con citrato di potassio e quelle che assumevano un placebo 49.

Una meta-analisi del 2015 degli studi di intervento conclude che gli integratori di citrato di potassio o bicarbonato di potassio potrebbero ridurre l’acido netto urinario e l’escrezione di calcio. Tuttavia, le prove a sostegno di un effetto positivo sui marcatori del turnover osseo e della densità ossea sono deboli 46.

La stessa revisione fa notare come il potassio citrato e il bicarbonato di potassio riducano i livelli di calcio urinario in misura superiore rispetto al cloruro di potassio 39.

Ritenzione idrica

La ritenzione idrica si verifica quando i liquidi in eccesso si accumulano all’interno del corpo, negli spazi tra una cellula e l’altra.

Gli studi suggeriscono che un elevato apporto di potassio può aiutare a ridurre la ritenzione idrica, aumentando la produzione di urina e riducendo i livelli di sodio 50, 51, 52.

Diabete

Il potassio è importante per la secrezione di insulina dalle cellule pancreatiche 28.

Numerosi studi osservazionali hanno trovato associazioni tra minori assunzioni di potassio, o bassi livelli sierici o urinari di potassio, e aumento della glicemia a digiuno, dell’insulino-resistenza e del diabete di tipo 2 29, 30, 31, 32, 33, 34.

Al contrario, in oltre 7.500 adulti coreani, un’elevata assunzione di potassio è stata associata a un rischio ridotto del 39% di sindrome metabolica, che coinvolge obesità e resistenza all’insulina 35.

In un piccolo studio su afro-americani, l’integrazione di cloruro di potassio ha impedito la progressione del prediabete in diabete, migliorando il metabolismo del glucosio 36.

In un altro studio su adulti con intolleranza al glucosio combinata, il citrato di potassio ha aumentato la secrezione di insulina e migliorato la resistenza all’insulina e la sensibilità all’ormone 36.

Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno se l’assunzione di integratori di potassio possa influire sui livelli glicemici e ridurre il rischio di diabete di tipo 2.

Artrite Reumatoide

In uno studio su 32 pazienti con artrite reumatoide e carenza di potassio, quasi la metà di coloro che hanno assunto 6.000 mg di cloruro di potassio al giorno per 28 giorni ha riportato una significativa riduzione del dolore 37.

Un altro terzo dei partecipanti ha riportato un sollievo moderato dal dolore.

La qualità dello studio è stata considerata intermedia 38. Sono pertanto necessarie ulteriori ricerche.

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Dose e Modo d’Uso

Dosi

In genere, gli integratori alimentari contengono dosi di potassio non superiori a 500-600 mg di potassio elementare per dose.

Questo limite deriva dalle preoccupazioni relative al rischio di iperkaliemia (eccessivo contenuto di potassio nel sangue), che può derivare dall’assunzione in singola dose di alti quantitativi di potassio.

Nei farmaci a base di cloruro di potassio, la dose di potassio può variare da 1800 a 3600 mg al giorno.

Modo d’Uso

Gli integratori di potassio vengono in genere assunti durante o dopo i pasti per ridurre l’irritazione gastrointestinale e l’effetto lassativo.

Con un dosaggio giornaliero relativamente elevato, la somministrazione dev’essere suddivisa in più dosi quotidiane da circa 500mg ciascuna.

I preparati a base di cloruro di potassio a rilascio prolungato sono utili per i pazienti che non possono tollerare o assumere dosi giornaliere multiple di questi integratori.

Avvertenze

A causa dei potenziali effetti collaterali, si dovrebbe consultare un medico prima di assumere un integratore di potassio, soprattutto se si è anziani o in presenza di malattie o terapie farmacologiche in atto.

È opportuno evitare la somministrazione contemporanea di integratori di potassio e di medicinali chiamati “diuretici risparmiatori di potassio” (gruppo di medicinali che agiscono aumentando la quantità di urina prodotta dai reni, come gli antagonisti dell’aldosterone, triamterene ecc.).

Rischio di iperkaliemia

L’iperkaliemia colpisce generalmente le persone con scarsa funzionalità renale o che assumono farmaci che influenzano la funzione dei reni.

Per un adulto sano, non ci sono prove significative che il potassio contenuto negli alimenti possa causare iperkaliemia 39.

Tuttavia, l’assunzione di dosi esagerate di integratori di potassio può aumentare pericolosamente le concentrazioni del minerale nel sangue 40, 41, 42.

Una meta-analisi di studi controllati randomizzati ha concluso che era improbabile che la frequenza cardiaca in adulti sani fosse influenzata dall’uso cronico di integratori di potassio in dosi da 2 a 3 grammi al giorno 43.

Controindicazioni

Gli integratori di potassio sono da ritenersi generalmente controindicati (salvo diversa indicazione medica):

  • nelle persone con malattie renali croniche e insufficienza renale;
  • nei soggetti che assumono farmaci per la pressione sanguigna, come gli ACE inibitori o diuretici risparmiatori di potassio;
  • in caso di allergia a uno o più ingredienti dell’integratore;
  • in caso di disidratazione acuta (ridotta quantità di acqua nel corpo), segnalata da una scarsa o nulla emissione di urina;
  • nei pazienti con Morbo di Addison (malattia che provoca una grave riduzione di alcuni ormoni per distruzione della ghiandola che li produce);
  • nei pazienti con iperazotemia (aumento di azoto nel sangue);
  • in caso di lesioni muscolari estese, traumi o gravi ustioni.

Effetti Collaterali

Gli effetti collaterali più comuni conseguenti all’assunzione di integratori di potassio comprendono:

  • nausea,
  • vomito,
  • disturbi addominali,
  • diarrea.

Se le dosi di assunzione sono particolarmente alte e/o se ci sono dei fattori predisponenti (come gravi malattie renali o uso di determinati farmaci, come diuretici risparmiatori di potassio e ACE-inibitori) si possono sviluppare livelli anormalmente elevati di potassio nel sangue.

Quando c’è troppo potassio nel sangue (iper-potassiemia o iperkaliemia) ci si può sentire stanchi, deboli ed è possibile avere crampi muscolari, ma chi ne risente di più è il cuore: si possono avere disturbi del ritmo cardiaco, come extrasistoli e/o rallentamenti fino all’arresto cardiaco.

Se durante il trattamento con alte dosi di integratori di potassio insorgono i seguenti effetti indesiderati, è bene rivolga immediatamente al medico:

  • vomito grave;
  • gonfiore e dolore di pancia;
  • emorragia (perdita di sangue) dello stomaco.

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