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Magazine X115 X115 Laser a CO2 per la Pelle | Tipi, Risultati, Precauzioni

Laser a CO2 per la Pelle | Tipi, Risultati, Precauzioni

  • 11 minuti

Che Cos’è

Il laser ad anidride carbonica (a CO2) è uno dei laser maggiormente utilizzati in campo chirurgico e dermatologico.

Le applicazioni di questa tecnologia sono molto numerose e spaziano da problemi dermatologici (come verruche, fibromi, condilomi ecc.) alla dermatologia estetica (contro rughe e macchie senili).

A Cosa Serve

Il laser a CO2 è un laser ablativo, indicato per il trattamento di numerose patologie e condizioni dermatologiche:

  • Angiomi
  • Callosità (soprattutto della pianta del piede)
  • Cheratosi seborroiche di viso, cuoio capelluto e tronco (placche di colorito marrone, screpolate, spesso rilevate e simili a nei)
  • Cicatrici (acne, varicella, cicatrici ipertrofiche, cheloidi)
  • Condilomi acuminati e giganti (le cosiddette "creste di gallo", che sono una frequentissima malattia a trasmissione sessuale),
  • Epulidi (rigonfiamento benigno delle gengive)
  • Fibromi penduli (numerose piccole appendici cutanee localizzate soprattutto a collo, ascelle e inguine)
  • Nevi (nei) dermici e nevi papillomatosi (piani, rilevati, moriformi)
  • Pigmentazioni cutanee (lentiggini, efelidi, melasma, lentigo solari, lentigo senili)
  • Piccole cisti sebacee
  • Rinofima (aumentato spessore della pelle e dilatazione dei pori a livello della punta del naso)
  • Smagliature
  • Tatuaggi scuri
  • Verruche volgari in ogni parte del corpo
  • Xantelasmi (accumuli di grasso di colorito giallo a livello delle palpebre, tipici dei pazienti con elevati livelli ematici di colesterolo).

Laser Skin Resurfacing

Il cosiddetto skin resurfacing è un trattamento volto a eliminare o ridurre determinate espressioni dell’invecchiamento cutaneo, come rughe e discromie.

Per ottenere questo risultato il medico può variare la "potenza" del fascio laser a CO2, in modo da ottenere due risultati distinti:

  • asportare gli strati superficiali della pelle grazie a un fascio di luce laser a elevata intensità;
  • aumentare la penetrazione della luce laser per agire nel derma.

Vaporizzando gli strati superficiali della pelle, il laser resurfacing è di fatto paragonabile a un peeling profondo. In questo modo leviga la pelle, elimina piccole macchie superficiali e stimola il rinnovamento dell’epidermide, rendendo la cute più liscia e luminosa.

L’aumento della temperatura nel derma stimola invece l’attività dei fibroblasti, con aumento della sintesi di collagene.

Oltre a un miglioramento della consistenza e dell’aspetto generale della pelle, il laser skin resurfacing aiuta ad attenuare inestetismi come rughe, cicatrici, macchie solari, pigmentazioni senili, pori dilatati e rughe sottili.

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Come Funziona

Il laser a CO2 funziona emettendo un raggio luminoso invisibile, che rientra nel campo dell’infrarosso medio con una lunghezza d’onda pari a 10.600 nm.

Grazie a questa caratteristica, il bersaglio biologico del laser a CO2 è l’acqua, che assorbe l’energia dell’impulso laser evaporando istantaneamente.

Il conseguente aumento di volume fa sì che la pelle colpita – insieme al suo tessuto connettivo, cellule, membrane cellulari e organelli intracellulari – venga rimossa mediante frammentazione, vaporizzazione e ablazione.

Poiché la pelle contiene una percentuale di acqua molto elevata, questa caratteristica rende il laser a CO2 ideale per un’ablazione precisa e sicura, con scarsissimi danni alla pelle circostante 1.

I vantaggi del laser a CO2 rispetto al bisturi tradizionale sono quindi diversi: maggiore precisione, minor sanguinamento, minore risposta infiammatoria e migliore cicatrizzazione.

Laser CO2 Ultrapulsato

I laser a CO2 più recenti generano treni di impulsi di durata molto breve, separati da un intervallo proporzionalmente molto lungo.

Quando la durata dell’impulso laser è più breve del tempo di diffusione del calore agli strati circostanti l’area colpita, non si ha un danno termico ai tessuti adiacenti e si limitano di conseguenza gli effetti collaterali.

Il laser a CO2 ultrapulsato ha dunque il vantaggio di minimizzare l’accumulo di calore nei tessuti adiacenti. Questo consente di ottenere un’ablazione molto selettiva, agendo con alta precisione al livello di profondità desiderato e minimizzando il danno termico.

Laser CO2 frazionato

Il laser a CO2 tradizionale non è un candidato ideale per il ringiovanimento cutaneo, poiché la sua applicazione su aree relativamente ampie determina effetti collaterali significativi.

Per superare queste criticità è stata introdotta la tecnologia di frazionamento del raggio laser in una serie di microraggi.

In questo modo la luce laser colpisce solo microscopiche colonne di cute, lasciando tra di esse delle aree cilindriche di pelle perfettamente sana.

Grazie a questa caratteristica, il laser frazionato consente una guarigione più rapida e riduce gli effetti collaterali e con essi i tempi di inattività.

Dalle isole di cute sana parte infatti un processo di rigenerazione che permette una guarigione molto rapida, tipicamente nel giro di 4 o 5 giorni.

Benefici per il ringiovanimento

I moderni dispositivi laser a CO2 hanno la possibilità di ottenere una buona profondità di penetrazione, anche superiore ai 2 mm.

Le diverse profondità hanno indicazioni diverse; quelle superficiali danno buoni risultati per condizioni cutanee molto superficiali, mentre quelle profonde sono ad esempio utili nel rimodellamento delle cicatrici e nel ringiovanimento cutaneo.

Quando il calore generato dal fascio di luce laser interessa gli strati più profondi della cute, si assiste:

  • a un’immediata retrazione delle fibre di collagene, a cui consegue una maggior tensione della cute;
  • a uno stimolo alla produzione di nuove fibre di collagene da parte dei fibroblasti, che si attivano per riparare il danno; questo effetto produce una globale rigenerazione tessutale, con un conseguente miglioramento della struttura della pelle.

Risultati e loro durata

I risultati del laser a CO2 dipendono come abbiamo visto dalle caratteristiche dell’inestetismo e del trattamento che il medico decide di applicare.

In genere, questo laser offre risultati eccellenti per la correzione di inestetismi superficiali, quali rughe sottili e macchie della pelle di vario tipo.

Difetti più profondi potrebbero ottenere un miglioramento soltanto parziale, richiedendo la ripetizione del trattamento a distanza di 3-6 mesi.

Una volta risolti, la maggior parte degli inestetismi non ricomparirà, per cui i risultati possono essere considerati definitivi.

Laser Completamente ablativo o Frazionato?

I risultati del laser a CO2 completamente ablativo sono molto buoni. In generale, possono essere superiori a quelli del laser frazionato nei casi di maggiore gravità.

Per contro, la procedura richiede anestesia e sedazione, imponendo tempi di inattività importanti (circa 2 settimane).

Infatti, per circa 10-15 giorni dopo l’intervento, i pazienti potrebbero provare disagio nel ritrovarsi in situazioni sociali, a causa dell’eritema e delle croste.

Inoltre, essendo un laser particolarmente aggressivo, questo trattamento aumenta il rischio di potenziali sequele indesiderate, come infezioni, cicatrici e lesioni da herpes simplex.

Con il laser a CO2 frazionato i risultati sono in genere abbastanza vicini a quelli del laser completamente ablativo, ma per raggiungerli può essere necessario ripetere il trattamento una seconda volta.

Nonostante ciò, molti pazienti preferiscono questo approccio, grazie ai tempi di inattività molto più brevi e quantificabili in 2-3 giorni.

Il laser a CO2 può essere utilizzato in modo più o meno aggressivo: la correzione può essere ottenuta con un unico trattamento profondo o con ripetuti trattamenti superficiali; la strategia va stabilita dal medico in accordo con le esigenze del paziente. In generale, più aggressivo è il trattamento, migliori sono i risultati, ma proporzionalmente più lunghi i tempi di guarigione.

Come si Svolge

Preparazione

Prima di sottoporsi a una seduta di trattamento laser a CO2, il medico potrebbe raccomandare diversi interventi preparatori.

Assumere farmaci per prevenire le complicazioni

Il medico prescriverà un farmaco antivirale prima e dopo il trattamento per prevenire la riattivazione dell’herpes simplex nei soggetti predisposti.

Di norma non è consigliato l’uso di antibiotici per via orale a scopo preventivo.

Sospendere alcuni farmaci

Il medico potrebbe richiedere di sospendere l’assunzione di determinati farmaci come l’aspirina durante la settimana precedente l’intervento.

Evitare l’esposizione al sole non protetta

Una raccomandazione importante è quella di evitare di esporre la pelle alla luce UV solare o artificiale (lampade abbronzanti) nelle 2-8 settimane che precedono il trattamento.

Troppo sole può infatti causare una pigmentazione irregolare permanente nelle aree trattate e favorire la riattivazione del virus dell’herpes in alcune persone.

Per questo motivo, i trattamenti laser si eseguono tipicamente nel periodo autunno-invernale (da ottobre ad aprile, in relazione alle specifiche situazioni).

Smettere di fumare

I fumatori dovrebbero cercare di smettere almeno due settimane prima e dopo il trattamento. Ciò riduce il rischio di complicazioni e aiuta la pelle a guarire meglio.

Applicare determinati prodotti cosmetici

Il medico potrebbe raccomandare, nelle 2-4 settimane che precedono l’intervento, dei prodotti dermatologici (ad es. a base di retinoidi) che, riducendo l’eccesso di sebo e assottigliando lo strato corneo, rendono la pelle più adatta a reagire positivamente.

Probabilmente il medico raccomanderà anche l’uso di una protezione solare ad ampio spettro se non è possibile evitare l’esposizione solare.

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Durante il Trattamento

Il trattamento con laser a CO2 viene solitamente eseguito come procedura ambulatoriale.

L’intervento può essere svolto in anestesia locale con o senza sedazione, che risulta generalmente necessaria nelle procedure più invasive.

Durante la seduta, il paziente proverà una sensazione di cociore, bruciore e pizzicore, fastidiosa ma sopportabile.

Durante gli impulsi laser, gli occhi sono protetti con degli appositi occhiali.

Al termine della seduta, la cute viene raffreddata con l’ausilio di impacchi di ghiaccio, che aiutano a lenire il gonfiore, il fastidio e il prurito.

La durata del trattamento può variare dai 20 ai 60 minuti a seconda delle aree da trattare.

Variabile è anche il costo, che può andare dai 200 ai 600 euro a seduta.

Aspetto della Pelle dopo il Trattamento

Come ricordato, l’aggressività del trattamento dipende dall’apparecchio utilizzato e dalle scelte del medico.

Se si utilizza la tecnologia laser a CO2 frazionata, ci si può aspettare la presenza di un edema (gonfiore) e di un diffuso arrossamento cutaneo sulla zona trattata, come se fosse stata colpita da una leggera scottatura solare.

La pelle può rimanere leggermente arrossata per circa 3-4 giorni. Nel frattempo, è importante idratarla con apposite creme emollienti e lenitive.

Nel caso si utilizzi la tecnologia laser a CO2 completamente ablativa, nella sede trattata si svilupperà un’area arrossata (eritema) con un’escara (crosta).

Le crosticine di solito regrediscono nell’arco di 15 giorni, staccandosi spontaneamente

Diverse variabili condizionano la durata della guarigione: oltre la reattività individuale, questa dipende dalla zona trattata, dalla sua estensione, dal colore della cute, dalla sede, dal tipo di lesione e dalla profondità raggiunta dal raggio laser.

Cosa Fare Dopo il Trattamento

Nei primi giorni dopo la seduta, per alleviare il rossore e il gonfiore, viene generalmente prescritta dal medico una crema con proprietà anti-infiammatorie.

Nei giorni successivi al trattamento, il medico può anche prescrivere una crema antibiotica (es. gentamicina).

E’ anche molto importante applicare una fotoprotezione adeguata nelle 6 settimane seguenti, con l’ausilio di creme solari ad ampio spettro soprattutto in zone foto esposte.

Si consiglia inoltre di evitare l’impiego di profumi o tonici a base alcolica e acqua calda nei giorni seguenti il trattamento, evitando anche traumi di qualsiasi natura nella zona trattata (inclusi peeling e scrub).

Effetti Collaterali

Come qualsiasi altro trattamento laser, anche quello a CO2 può presentare alcuni effetti collaterali.

Come abbiamo visto, tra i più comuni si ricorda un transitorio eritema (arrossamento), con dolorabilità, prurito, edema (gonfiore) e comparsa di piccoli ematomi (lividi) e crosticine.

Esiste poi la possibilità che nell’area trattata residui una piccola cicatrice e/o segni di ipopigmentazione o iperpigmentazione.

Il rischio di discromie (scurimento o schiarimento della cute) aumenta se le aree trattate non vengono adeguatamente protette dai raggi solari prima e dopo il trattamento, mentre il rischio di cicatrici e infezioni aumenta se le crosticine vengono grattate via prima della caduta spontanea.

Controindicazioni

Anche le controindicazioni al trattamento con laser a CO2 possono variare in base alla tipologia di trattamento. Tra quelle più comuni si ricordano:

  • presenza di infezioni attive virali, batteriche o micotiche in prossimità della sede da trattare;
  • dermatiti nella regione di trattamento;
  • tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee;
  • uso di farmaci foto sensibilizzanti e anticoagulanti;
  • carnagione olivastra, mulatta o nera, per l’alto rischio di alterazioni della pigmentazione;
  • terapia antiacne con isotretinoina nei mesi precedenti;
  • gravidanza o allattamento;
  • storia di lunga terapia cortisonica;
  • malattie autoimmuni e malattie del collagene.

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