INDICE ARTICOLO
Curcuma e Curcuminoidi
La curcuma e i suoi principi attivi (curcuminoidi) hanno molti benefici per la salute.
Tra questi ricordiamo il potenziale per prevenire le malattie cardiache e neurodegenerative, l’artrosi, svariate patologie infiammatorie e persino il cancro.
Occorre comunque precisare che questi benefici, pur essendo scientificamente provati, possono essere considerati soltanto potenziali, quindi né certi né effettivi.
La curcumina è il principio attivo più importante della curcuma. Appartiene al più grande gruppo dei curcuminoidi, che assieme all’olio essenziale donano alla curcuma le note attività terapeutiche.
Mediamente, la curcumina costituisce il 75% dei curcimonidi totali, seguita dalla demetossi-curcumina (16%) e dalla bisdemetossi-curcumina (8%).
Tra i vari curcuminoidi, la curcumina è la più attiva e la più benefica per la salute 1.
Tuttavia, il contenuto di curcumina della curcuma non è così elevato. Si tratta di circa il 3%, in peso 2.
Considerando che il dosaggio medio di curcumina usato dagli studi si aggira sul grammo al giorno, in genere si preferisce ricorrere a specifici integratori di curcumina (dato che servirebbero svariati grammi di curcuma per raggiungere questa dose).
Il Problema dell’Assorbimento
La Curcumina è una molecola lipofila, con una struttura chimica caratterizzata dalla presenza di due anelli aromatici, legati tra loro da catene carboniliche che ne riducono sensibilmente la solubilità in ambiente acquoso.
L’elevata fotosensibilità rappresenta un’altra caratteristica tipica, che limita fortemente la biodisponibilità della curcumina.
Differenti studi di farmacocinetica dimostrano che in seguito ad assunzione orale la concentrazione plasmatica del principio attivo risulta molto bassa, evidenziando in tal senso uno scarso assorbimento intestinale e probabilmente un importante effetto di primo passaggio.
A questo si aggiunge un intenso metabolismo epatico che ridurrebbe sensibilmente la biodisponibilità della curcumina a favore invece di potenziali metaboliti inattivi.
La curcumina presenta una biodisponibilità limitata a causa del cattivo assorbimento e della rapida degradazione
Soluzioni
La ricerca sostiene che la combinazione della piperina del pepe nero con la curcumina della curcuma migliora l’assorbimento della curcumina fino al 2.000% 4, 5, 6.
Per superare queste criticità, negli ultimi anni si sono sviluppate tecnologie differenti in grado di migliorare l’assorbimento e la biodisponibilità della curcumina assunta per os.
Un esempio calzante in questo contesto è l’utilizzo di fitosomi, ossia di complessi molecolari di fosfolipidi in grado di inglobare al proprio interno la curcumina e permeare più agevolmente le membrane plasmatiche delle cellule intestinali 3.
Un’altra soluzione molto diffusa è il ricorso a integratori di curcumina e piperina.
Proprietà della Curcumina
Un crescente numero di studi ha consentito agli esperti del settore di caratterizzare al meglio le proprietà biologiche dei curcuminoidi e i loro principali meccanismi d’azione.
Tutti questi studi sembrano concordi nell’attribuire alla curcumina proprietà potenzialmente:
- antinfiammatorie;
- antitumorali;
- epatoprotettive;
- antiossidanti;
- digestive;
- ipocolesterolemizzanti;
- ipoglicemizzanti.
Le numerose e interessanti proprietà biologiche della Curcumina ne hanno facilitato la diffusione come integratore fitoterapico, incentivando un’intensa sperimentazione clinica.
Benefici per la Salute
Infiammazione, Artrosi, Artrite
In uno studio su 45 pazienti con artrite reumatoide, 500 mg di curcumina al giorno hanno migliorato la dolorabilità, il gonfiore articolare e altri sintomi meglio del diclofenac sodico (50 mg) 7.
In un altro studio RCT su pazienti in remissione dall’artrite reumatoide, l’integrazione con curcumina (1g/die + 5mg di piperina) NON è riuscita a ridurre il rischio di ricaduta della malattia durante la riduzione graduale dei farmaci 7.
L’integrazione per tre mesi con 200 mg/die di un complesso curcumina-fosfatidilcolina (curcumina liposomiale) ha ridotto i punteggi del dolore del 58%; inoltre, ha aumentato di oltre il 400% la distanza percorsa dai pazienti con artrosi 8.
In uno studio clinico su oltre 100 persone con diabete di tipo 2 o sindrome metabolica, una combinazione di curcumina e piperina ha prodotto interessanti effetti antinfiammatori (riducendo i livelli di proteina C reattiva) 9.
Una combinazione simile ha anche ridotto l’infiammazione (livelli ridotti di IL4, IL-6 e PCR) in uno studio clinico su 40 persone con artrosi del ginocchio 10.
Secondo una revisione sistematica di 10 studi RCT (della durata da 4 settimane a 8 mesi), la curcumina e la curcuma hanno migliorato il dolore e la funzione fisica in tutti e 10 gli studi (condotti su un totale di 1.287 pazienti con osteoartrosi del ginocchio) 10a.
In uno studio su 89 pazienti con colite ulcerosa, 1 grammo di curcumina in aggiunta ai farmaci tipici (sulfasalazina o mesalazina) ha ridotto i tassi di recidiva 11.
Secondo una meta-analisi di 7 studi RCT, la curcumina aumenterebbe la remissione (clinica ed endoscopica) nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali, migliorando anche i sintomi associati e la qualità di vita 11. Tuttavia, a causa delle prove limitate e della sostanziale eterogeneità nelle analisi, questi risultati dovrebbero essere interpretati con molta cautela.
Allergie
In 241 pazienti con febbre da fieno, 500 mg di curcumina hanno migliorato i sintomi (starnuti, prurito, naso che cola e congestione) dopo 2 mesi di integrazione 12.
La curcumina ha anche ridotto la gravità della sindrome premestruale in uno studio umano molto piccolo 13, 14.
Sebbene la ricerca sia mista, uno studio condotto sugli atleti ha scoperto che 6 grammi di curcumina e 60 mg di piperina in tre dosi divise hanno contribuito a ridurre il danno muscolare dopo l’esercizio 15.
Invecchiamento
Se la curcumina fosse effettivamente (non solo potenzialmente) efficace nell’aiutare a prevenire le malattie cardiache, il cancro, il diabete e il morbo di Alzheimer, avrebbe evidenti benefici per la longevità della popolazione.
Gli scienziati ritengono che l’infiammazione cronica di basso livello svolga un ruolo importante in quasi tutte le malattie occidentali croniche. Ciò include malattie cardiache, cancro, sindrome metabolica, Alzheimer e varie condizioni degenerative 15, 16, 17.
Per questo motivo, la curcumina è divenuta molto popolare come integratore anti-invecchiamento o integratore senolitico 19.
Dato che l’ossidazione e l’infiammazione giocano un ruolo nell’invecchiamento, la curcumina può avere effetti che vanno ben oltre la semplice prevenzione delle malattie 18.
Salute del Cuore
Alcuni studi suggeriscono che la curcuma abbassa il colesterolo “cattivo” LDL e i trigliceridi, ma non influenza il colesterolo totale o il colesterolo “buono” HDL. Un’altra revisione ha suggerito che la curcumina migliora l’HDL ma non influenza l’LDL. Gli studi futuri devono quindi chiarire questi risultati contrastanti 20, 21.
In 2 studi clinici su oltre 200 persone con diabete di tipo 2 o sindrome metabolica, una combinazione di 1.000 mg/die di curcumina e 10 mg/die di piperina ha abbassato il colesterolo totale e il colesterolo LDL e VLDL (il tipo “cattivo”), mentre ha aumentato il colesterolo HDL (il tipo “buono”) 22, 23.
Diversi studi suggeriscono che la curcumina conduce a miglioramenti nella funzione endoteliale (un effetto prezioso per prevenire le malattie cardiache).
Uno studio ha scoperto che in tal senso risulta efficace quanto l’esercizio fisico, mentre un altro mostra che ha un’efficacia paragonabile al farmaco Atorvastatina 24, 25.
In uno studio su 121 pazienti, la somministrazione di 4 grammi di curcumina al giorno, pochi giorni prima e dopo l’intervento chirurgico di bypass dell’arteria coronarica, ha ridotto del 65% il rischio di subire un infarto in ospedale 26.
In una meta-analisi di 8 studi RCT, l’integrazione con curcumina e piperina ha migliorato i livelli di colesterolo totale, LDL e HDL negli adulti con sindrome metabolica o disturbi legati alla sindrome metabolica 26a.
Secondo una meta-analisi di 35 studi randomizzati e controllati, l’integrazione con curcumina ha ridotto la pressione sanguigna sistolica (-2,0 mmHg) e diastolica (-0,8 mmHg), e migliorato alcuni indici di salute endoteliale, come la dilatazione flusso-mediata e VCAM-1 26b.
Diabete
Nei topi diabetici, la curcumina riduce la glicemia, migliora la sensibilità all’insulina e riduce il glucosio nelle urine 27.
Dati preliminari suggeriscono che la curcumina migliora la funzione cardiovascolare e riduce lo stress ossidativo nei pazienti diabetici 25.
L’integrazione di curcumina per nove mesi ha ridotto significativamente l’evoluzione del prediabete in diabete di tipo II, migliorando potenzialmente la funzione generale delle cellule pancreatiche 28.
In uno studio clinico su 100 persone con diabete di tipo 2, una combinazione di 500 mg/die di curcumina e 5 mg/die di piperina ha abbassato la glicemia e ridotto il danno epatico 29.
In una meta-analisi di 59 studi randomizzati e controllati su 3.879 soggetti, l’integrazione con curcumina/curcuma ha ridotto la resistenza all’insulina e i livelli di glicemia a digiuno (-4,60 mg/dl), emoglobina glicata (-0,32%) e insulina a digiuno 29.
Depressione
Una recente revisione degli studi clinici suggerisce che la curcumina in associazione alla terapia standard riduce i sintomi della depressione.
Gli effetti migliori sono stati osservati nelle persone di mezza età rispetto a quelle anziane, e nei soggetti che hanno integrato per almeno 6 settimane a dosaggi di almeno 1 grammo al giorno 30.
Malattie Neurodegenerative
È stato dimostrato che la curcumina attraversa la barriera emato-encefalica 31.
Potrebbe inoltre aumentare i livelli cerebrali di BDNF 32, 33, 14, il fattore neurotrofico derivato dal cervello, che è un ormone che stimola la crescita delle cellule cerebrali 34.
In questo modo, la curcumina potrebbe essere efficace nel ritardare o addirittura invertire le malattie neurodegenerative e prevenire il declino cognitivo legato all’età 35.
Molti esperimenti sugli animali sembrano confermare questa ipotesi.
Tuttavia, in un piccolo studio, la somministrazione di 1-4 g/die di curcumina per 6 mesi non ha avuto effetti sullo stato mentale e cognitivo nei pazienti con malattia di Alzheimer 36.
Una meta-analisi di studi ha addirittura osservato che l’assunzione di curcuma potrebbe aver condotto a un maggiore declino cognitivo rispetto al placebo. I dati sono limitati dalle piccole dimensioni del campione e dalla variabilità dei pazienti, ma secondo questa revisione ci sono prove sufficienti per sconsigliare la curcuma nelle persone con Alzheimer 37.
Cancro
In differenti studi – tuttavia ancora sperimentali, pertanto del tutto insufficienti per giungere a conclusioni esaustive – la curcumina si è rivelata efficace nel controllare in vitro la proliferazione di cloni neoplastici, nel potenziare l’attività antitumorale della chemioterapia, nel sostenere i processi apoptotici a carico delle cellule tumorali e nel sostenere l’autofagia delle stesse cellule maligne 38, 39, 40.
Numerosi studi indicano che la curcumina può ridurre la crescita delle cellule cancerose in laboratorio e inibire la crescita dei tumori negli animali 41, 42.
In uno studio di 30 giorni su 44 uomini con lesioni al colon che a volte diventano cancerose, 4 grammi di curcumina al giorno hanno ridotto il numero di lesioni del 40% 43.
Mancano tuttavia studi su larga scala.
Pertanto, tali effetti non devono destare pericolose interpretazioni errate; si tratta infatti di dati puramente sperimentali (su campioni cellulari isolati – test in vitro) che ancora non trovano conferma quando si passa a valutare il reale effetto antitumorale sull’uomo.
Dimagrimento
Da una meta-analisi di 31 studi RCT (su un totale di 2.462 persone) emerge che l’integrazione con curcumina negli adulti con disturbi metabolici riduce leggermente il peso corporeo (-0,94 kg) e migliora i biomarcatori cardiometabolici, come glicemia a digiuno (-0,50 mg/dl), HbA1c (-0,42%), insulina (-1,70 µIU/ml), resistenza all’insulina e colesterolo HDL (+1,73 mg/dl) 43.
Un’altra revisione sistematica e meta-analisi di 50 studi RCT ha concluso che l’integrazione di curcuma o curcumina ha avuto effetti positivi sulla riduzione del BMI (-0,24), del peso corporeo (-0,6 kg) e della circonferenza vita (-1,3 cm) nei pazienti sovrappeso 44.
COVID-19
In uno studio RCT su 76 pazienti senza disturbi della coagulazione ricoverati in ospedale per COVID-19 da lieve a moderato, 40 mg di nanocurcumina (formulata in nanomicelle) assunti 4 volte al giorno in associazione alla terapia standard hanno migliorato diversi risultati della malattia 43.
In particolare, rispetto al gruppo di controllo (sola terapia standard), un minor numero di pazienti ha manifestato tosse (17,2% vs 41%), affaticamento (24,1% vs 66,7%), dolori muscolari (0% vs 15,4%) e necessità di ossigeno (17,2% vs 41%) al giorno 14. Inoltre, il gruppo trattato con curcumina aveva una frequenza respiratoria leggermente inferiore (migliore) e una saturazione di ossigeno più elevata (migliore) al giorno 14, rispetto al gruppo di controllo.
Altri tre studi hanno riportato un rischio ridotto di mortalità per COVD-19 con la somministrazione di curcumina da sola o associata a piperina 3, 4, 5.
Una revisione sistematica di 6 studi clinici, che ha preso in esame anche casi gravi di COVID-19, ha riportato una riduzione della tosse, della dispnea (mancanza di respiro) e della febbre nel gruppo trattato con curcumina 1.
Una meta-analisi di 13 studi RCT ha riportato una riduzione del rischio di mortalità del 62%, con una moderata certezza di evidenza, nei pazienti COVID-19 trattati con curcumina 7.
Dosi e Modo d’Uso
Sebbene non vi sia un consenso unanime sulle dosi efficaci di curcuma o curcumina, nella ricerca sono stati utilizzati i seguenti dosaggi indicativi 44, 45, 46:
- Per l’artrosi: 500 mg di estratto di curcumina due volte al giorno per 2-3 mesi.
- Per il colesterolo alto: 500 mg di estratto di curcumina, con 10 mg di piperina, due volte al giorno per 3 mesi.
- Per il prurito: 500 mg di estratto di curcuma tre volte al giorno per 2 mesi.
In una revisione sull’artrite, gli estratti di curcuma contenenti 1 grammo di curcumina al giorno hanno mostrato il massimo beneficio dopo 8-12 settimane di utilizzo 47.
Effetti Collaterali
La Curcumina si è rivelata sicura e ben tollerata nei vari trial clinici effettuati e pubblicati in letteratura.
In particolare, uno studio ha dimostrato come l’utilizzo di curcumina in dosi comprese tra 500 mg e 12 g giornalieri sia stato ben tollerato nel breve periodo dalla maggior parte dei pazienti 48, 4.
Tuttavia, questa sostanza attiva può causare alcuni effetti collaterali, come disagio intestinale e nausea 49.
Sono stati segnalati anche altri disturbi clinicamente poco rilevanti o transitori, come emicrania, rash cutaneo, diarrea e feci di color giallo.
In linea di massima, dosaggi compresi tra 1 e 4 grammi di curcumina giornalieri sembrano essere ben tollerati, mentre dosi superiori potrebbero associarsi per lo più a disturbi addominali transitori.
Gli effetti avversi più comuni degli integratori di curcumina includono reazioni allergiche, mal di stomaco, diarrea, costipazione, nausea e vomito 50, 51.
Controindicazioni
L’uso di integratori di curcumina risulta controindicato nei pazienti affetti da litiasi biliare (calcoli al fegato), patologie metaboliche importanti, terapie farmacologiche, in particolare con anticoagulanti, e durante la gravidanza, l’allattamento e l’età pediatrica.