INDICE ARTICOLO
Generalità
I pori dilatati sono un problema estetico piuttosto comune.
Un sondaggio del 2014 con più di 2.000 partecipanti ha rivelato che il 45% delle donne desidera restringere i pori 1.
Nello stesso sondaggio, il 38% delle donne ha affermato che i loro pori erano troppo grandi, mentre il 13% ha confessato di preoccuparsi almeno una volta al giorno delle dimensioni dei propri pori. Inoltre, il 28% delle donne mostrava maggiore preoccupazione per la dimensione dei pori rispetto alle rughe.
Questa diffusa preoccupazione ha portato i dermatologi a coniare il termine poressia, riferendosi a coloro che hanno una nevrosi sui pori e sulla loro dimensione.
Secondo uno studio su 2.585 donne di etnie differenti, circa un terzo dei soggetti totali ha auto-riferito di soffrire di pori dilatati 2.
Lo stesso studio indica come le donne indiane e brasiliane tendano a presentare pori dilatati di ampiezze molto maggiori di quelle osservate nei soggetti asiatici e caucasici. Le donne cinesi, al contrario, presentano pori di dimensioni inferiori.
Pertanto, lo studio conclude che le dimensioni dei pori variano molto di più con l’etnia rispetto all’età.
Cosa Sono
Definizione e Caratteristiche dei Pori
Fisiologicamente parlando, i pori sono delle piccolissime aperture presenti sulla superficie della pelle, che corrispondono agli sbocchi (osti) delle ghiandole sebacee (osti follicolari) o sudoripare.
Mentre la sudorazione è importante soprattutto per il processo di termoregolazione dell’organismo, alcuni componenti del sudore si combinano con il sebo per proteggere dalla disidratazione, da microrganismi patogeni e da vari insulti ambientali.
Considerata l’elevata densità di queste ghiandole, lungo il volto umano (cuoio capelluto escluso) si contano da 200 a 300 pori sudoripari e altrettanti sebacei per centimetro quadrato.
La differenza tra i due, quindi, non sta nel numero, bensì nel diametro, essendo i pori sebacei ben più grandi (40-80 μm di diametro) rispetto a quelli sudoripari (5-10 μm).
In entrambi i casi si tratta di dimensioni troppo piccole per essere visibili all’occhio umano.
Pori Dilatati: Cosa Sono?
Spesso si legge che i pori dilatati rappresentano delle dilatazioni abnormi degli sbocchi ghiandolari.
In realtà, le indagini miscroscopiche dimostrano che i pori dilatati rappresentano lievi depressioni della superficie cutanea, contenenti ciascuna molteplici sbocchi sebacei e sudoripari 2.
Non a caso, i pori dilatati risultano visibili ad occhio nudo, date le dimensioni molto più grandi rispetto ai singoli pori (fino a raggiungere il mezzo millimetro od oltre di diametro) 3, 4.
I pori dilatati non possono essere considerati veri e propri “pori”; rappresentano invece delle lievi depressioni della superficie cutanea contenenti ciascuna molti osti sebacei e sudoripari. In ogni caso si tratta di un inestetismo privo di significato patologico.
Macroscopicamente, i pori dilatati appaiono come minuscole depressioni che conferiscono alla pelle un aspetto simile a una “pallina da golf”.
Cause
I pori dilatati tendono a essere un problema più sentito tra i giovani.
Tendono infatti ad aumentare leggermente per dimensioni e densità dai 18 ai 40 anni di età, per poi stabilizzarsi 2.
L’errata assunzione che i pori dilatati siano causati dall’abnorme dilatazione degli osti di singole ghiandole sebacee, spiega come mai l’acne e l’ipersecrezione sebacea siano spesso chiamate in causa come i principali fattori causali.
Un altro elemento che collega il problema della pelle grassa ai pori dilatati riguarda la buona risposta di questi inestetismi a trattamenti comuni, che includono retinoidi topici, vitamina C topica e alfa-idrossiacidi.
Inoltre, è probabile che la lucentezza della pelle sebo-indotta possa rendere i pori dilatati più visibili e apparentemente ingranditi a occhio nudo.
In effetti, alcuni Autori concordano sul fatto che le cause primarie dei pori del viso dilatati includano l’elevata escrezione di sebo e la perdita di elasticità della pelle con l’età 5.
Nonostante queste premesse, altre osservazioni scientifiche sostengono che l’origine dei pori dilatati NON dipenderebbe da una disfunzione sebacea o da un’eccessiva produzione di sebo.
In effetti 2:
- uno studio ha descritto una minore presenza di pori dilatati tra gli uomini, rispetto alle donne, nonostante la loro maggiore produzione di sebo;
- le dimensioni e la densità dei pori dilatati sembrano essere nel complesso piuttosto costanti per tutta la durata della vita, nonostante la funzione sebacea diminuisca dopo i 40 anni di età;
- precedenti studi hanno dimostrato che la produzione di sebo in soggetti indiani mostra i valori più bassi tra tutti i gruppi etnici; nonostante ciò, questa etnia si distingue per la grande e numerosa presenza di pori dilatati.
All’origine dei pori dilatati potrebbe esserci la risposta della giovane pelle a fattori ormonali fortemente influenzati dalla pubertà.
Potrebbe inoltre esservi un fattore favorente esercitato dall’esposizione eccessiva al sole e più in generale dallo stile di vita.
Possibili Cause di Pori Dilatati 6 |
Predisposizione genetica (ad es. alcune etnie, come quella indiana e brasiliana sono più inclini al problema) |
Acne |
Seborrea |
Azione degli ormoni sessuali e dell’IGF-1 durante la giovane età |
Eccessiva esposizione solare |
Esposizione a inquinanti ambientali |
Igiene inadeguata (eccessiva o insufficiente) |
Uso di cosmetici occlusivi / comedogenici |
Scarsa elasticità cutanea |
Radiodermite cronica |
Carenza di Vitamina A |
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Trattamento
Così come le cause dei pori dilatati rimangono per molti versi oscure, permangono incertezze anche sui trattamenti efficaci per combatterli.
Gli studi basati sull’evidenza sono infatti limitati e molte terapie attualmente utilizzate non sono state studiate adeguatamente per questa applicazione.
Come abbiamo avuto modo di ricordare, la cura proposta per i pori dilatati è spesso molto simile a quella della pelle grassa o acneica.
Visto in quest’ottica, il trattamento dei pori dilatati può abbracciare:
- regimi di pulizia,
- retinoidi topici,
- vitamine topiche,
- trattamenti esfolianti (scrub e peeling chimici),
- farmaci antiandrogeni sistemici,
- microdermoabrasione, laser e altri trattamenti di medicina estetica.
Quando il problema dei pori dilatati si presenta su una pelle secca o sensibile, è preferibile orientarsi verso trattamenti delicati, evitando peeling, scrub o retinoidi aggressivi. Lo stesso consiglio è valido anche in presenza di pelli sensibili.
In questi casi, si può tentare di combattere i pori dilatati con attivi topici ad azione antiossidante/antinfiammatoria (vitamine, oli essenziali, estratti erbali come la liquirizia e la calendula) e supportando l’elasticità cutanea con un integratore di collagene.
Pulizia della Pelle
La pelle grassa con pori dilatati od ostruiti può trarre vantaggio dall’uso di un detergente quotidiano specifico per questo tipo di pelle.
Questi detergenti possono contenere agenti antimicrobici (es. perossido di benzoile, acido laurico, tea tree oil) ed esfolianti (es. acido glicolico, gluconolattone, acido salicilico).
Retinoidi Topici
I retinoidi sono una classe di composti chimici correlati – per struttura e funzioni – alla vitamina A.
Questa famiglia comprende la vitamina A (retinolo), i suoi derivati naturali come la retinaldeide, l’acido retinoico e gli esteri retinilici, e un gran numero di derivati sintetici.
I retinoidi vengono sfruttati nel trattamento di varie malattie e inestetismi della pelle, inclusa l’acne e i pori dilatati.
Alcuni retinoidi, come l’acido retinoico, l’isotretinoina e il tazarotene, possono essere usati soltanto in campo farmaceutico e sono indicati per l’acne grave.
In presenza di pori dilatati senza segni di acne, può essere tentata la terapia con retinoidi più delicati e/o a basse concentrazioni, elencati in tabella.
Retinolo | Ha un’azione più debole dell’acido retinoico, ma più delicata; inoltre, è utilizzabile in gravidanza |
Esteri del Retinolo (retinil palmitato, retinil acetato, retinil linoleato ecc.) | Hanno un’azione più debole del retinolo e sono maggiormente indicati per la pelle sensibile e delicata |
Retinaldeide o Retinale | Ha un’azione più potente del retinolo ma più debole dell’acido retinoico |
Il retinolo e i suoi derivati hanno dimostrato efficacia in molteplici parametri di ringiovanimento della pelle, inclusi pori del viso, rughe, iperpigmentazione, lassità cutanea e produzione di sebo 7.
In uno studio, 568 pazienti con rughe moderate o iperpigmentazione hanno applicato una crema allo 0,1% di tazarotene una volta al giorno per 24 settimane 8.
I pori dilatati del viso sono stati valutati come esito secondario, utilizzando una scala a 5 punti. Alla settimana 24 del trattamento, il 42% dei pazienti trattati con tazarotene ha ottenuto un miglioramento di almeno 1 punto (rispetto al 20% dei pazienti trattati con placebo).
La presenza di polvere di diamante illumina la naturale bellezza del volto; inoltre, con la sua azione levigante, potenziata dall’acido lattico, favorisce la penetrazione della vitamina A nella pelle e il rinnovamento cutaneo.
Vitamine Topiche
Oltre alla vitamina A (retinolo), altre importanti vitamine della bellezza includono le vitamine C ed E.
Grazie al suo ruolo antiossidante, la vitamina C protegge la cute e gli annessi dal danno indotto dalle specie reattive dell’ossigeno e dalle radiazioni ultraviolette, rappresentando così un importante alleato contro il photoaging.
Contestualmente, la capacità della vitamina C di sostenere la sintesi di collagene ad opera dei fibroblasti, le consente di migliorare sensibilmente la qualità cutanea, ottimizzando i livelli di idratazione, tono ed elasticità.
La vitamina E possiede proprietà antiossidanti sinergiche a quelle della vitamina C, di cui ottimizza l’efficacia 9. Inoltre, con un’azione emolliente riduce la Trans-Epidermal Water Loss (TEWL) e aumenta l’idratazione dello strato corneo.
Anche la niacinamide (forma attiva della Vitamina B3) è una vitamina importante per la bellezza della pelle. In tre studi clinici, su un totale di 130 donne, la niacinamide topica ha dimostrato di ridurre rughe e linee sottili, arrossamenti della pelle e ingiallimento, migliorando l’elasticità cutanea 10, 11, 12.
Scrub e Peeling
I trattamenti esfolianti aiutano a stimolare il rinnovamento della pelle.
A tale scopo, è possibile sfruttare l’attrito generato da sostanze fisiche che, massaggiate sulla pelle, espletano un’azione esfoliante di tipo meccanico. In questo caso si parla di scrub.
In alternativa si possono utilizzare i cosiddetti esfolianti chimici (come l’acido glicolico, l’acido citrico, l’acido malico, l’acido lattico e l’acido tartarico), che agiscono rompendo i legami tra le cellule epidermiche, favorendo l’esfoliazione cutanea (anche fino agli strati più profondi dell’epidermide). In questo caso si parla di peeling.
In uno studio, 22 donne giapponesi hanno applicato acido glicolico (soluzione al 30%) ogni 2 settimane, per un totale di 5 trattamenti, beneficiando di una riduzione di pori evidenti, aperti e scuri. Più del 70% delle partecipanti ha mostrato un miglioramento dei pori facciali dilatati 13.
Un altro studio ha indagato gli effetti di una formulazione di acido glicolico al 40% e vitamina C, ottenendo un miglioramento significativo dei pori del viso (28,3%) 14.
In base alle esigenze, scrub e peeling possono essere più o meno profondi e aggressivi.
Essendo il viso un’area delicata, gli scrub domestici vanno effettuati con molta attenzione (clicca qui per leggere alcune ricette fai da te).
Anche la profondità dei peeling chimici e la loro frequenza devono essere calibrati in base alle esigenze della pelle.
Integratori di Collagene
Il contenuto di collagene del corpo umano tende a diminuire con l’avanzare dell’età, favorendo la comparsa delle rughe e di problemi articolari.
La perdita di collagene nel corpo inizia a 18-29 anni di età. Dopo i 40 anni il corpo umano può perdere circa l’1% di collagene all’anno e intorno agli 80 anni la sintesi di collagene può diminuire del 75% rispetto a quella dei giovani adulti 15, 16.
Aumentare l’apporto di questa proteina, attraverso alimenti ricchi di collagene o specifici integratori, contribuisce alla bellezza della pelle.
Uno studio che ha coinvolto 64 partecipanti ha scoperto che il trattamento con 1 grammo di peptidi di collagene per 12 settimane ha ridotto significativamente le rughe e ha migliorato l’idratazione e l’elasticità della pelle rispetto a un gruppo placebo 17.
In uno studio condotto su 114 donne di mezza età, l’assunzione di 2,5 grammi di collagene idrolizzato di tipo I ogni giorno per 8 settimane ha ridotto del 20% la profondità delle rughe 18.
In un altro studio su 72 donne di età pari o superiore a 35 anni, l’assunzione di 2,5 grammi di collagene idrolizzato di tipo I e II, ogni giorno per 12 settimane, ha ridotto la profondità delle rughe del 27% e ha aumentato l’idratazione della pelle del 28% 19.
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Farmaci Antiandrogeni e Terapie Ormonali
L’uso di farmaci ad azione anti-androgena può indurre una riduzione della secrezione di sebo, agendo sulle cellule dell’unità pilosebacea sensibili all’azione di tali ormoni.
L’utilizzo su prescrizione medica di questi farmaci (es. spironolattone, ciproterone acetato ecc.), o il ricorso alla pillola anticoncezionale, è riservato ai casi in cui vi siano evidenti alterazioni ormonali.
In genere, queste opzioni sono riservate a casi particolari, ad esempio in presenza di sindrome dell’ovaio policistico e acne.
Chiaramente, il trattamento anti-androgeno non mira a trattare i pori dilatati in sé, ma interviene su una sottostante causa patologica che può favorirne la comparsa.
Trattamenti Medici
Tecniche di medicina estetica come i peeling profondi, la microdermoabrasione, la radiofrequenza o l’utilizzo del laser, possono essere utilizzati quando i pori dilatati si associano a inestetismi profondi, come le cicatrici acneiche o rughe profonde.
La loro efficacia può essere dovuta all’induzione di un rimodellamento delle fibre di collagene vicine alle aperture pilosebacee, con aumento dell’elasticità della pelle, e a una ridotta produzione di sebo 5, 20.