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Che Cos’è
L’invecchiamento della pelle non è soltanto un problema estetico.
In effetti, le sue ripercussioni indeboliscono la pelle anche sul piano funzionale, nel senso che invecchiando la cute perde parte della sua funzione protettiva.
Il termine dermatoporosi descrive una condizione caratterizzata da fragilità e insufficienza funzionale della pelle nell’anziano 1.
Per questo, è anche nota come sindrome da fragilità cutanea cronica.
Le persone con dermatoporosi hanno una pelle particolarmente sottile e fragile, che tende a lacerarsi facilmente e può portare a ematomi più o meno gravi.
La sindrome da fragilità cutanea cronica può essere causata da fattori sia intrinseci (invecchiamento biologico, patologie) che estrinseci (come l’eccessiva esposizione solare, alcolismo, tabagismo ecc.).
Il termine dermatoporosi è stato coniato per sensibilizzare gli operatori sanitari sul fatto che, come l’osteoporosi, anche la dermatoporosi dovrebbe essere prevenuta e trattata per evitare complicazioni 1.
Segni e Sintomi
I primi segni di fragilità cutanea emergono intorno ai 60 anni e si consolidano intorno ai 70-90 anni 1.
La pelle sottile e la comparsa di lividi senza apparente motivo sono lamentele frequenti da parte dei pazienti anziani. Quando diventano particolarmente evidenti, rappresentano un segno caratteristico della dermatoporosi.
Più nel dettaglio, le caratteristiche della dermatoporosi includono:
- fragilità e atrofia della pelle (cute sottile e anelastica a causa della sottigliezza del derma; la pelle può essere quasi traslucida, rivelando una prominenza delle vene e dei tendini sottostanti);
- Porpora senile (formazione ricorrente di ecchimosi viola (lividi) sulle superfici estensorie degli avambracci in seguito a traumi minori);
- Ematomi dissecanti (lividi che si diffondono sotto la pelle);
- Pseudocicatrici stellate (chiazze bianche a forma di stella);
- Lacerazioni cutanee e ulcere atrofiche che non guariscono;
- Guarigione ritardata delle ferite.
Tutte queste manifestazioni cutanee della dermatoporosi sono principalmente localizzate sul dorso delle mani e gli avambracci.
In base alla sua gravità, la dermatoporosi è stata suddivisa in 4 stadi (vedi tabella) 2.
| Stadio I | Atrofia cutanea, porpora senile e pseudocicatrici |
| Stadio IIa | Lacerazioni superficiali localizzate e di piccole dimensioni (< 3 cm) dovute a fragilità cutanea |
| Stadio IIb | Lacerazioni più grandi (> 3 cm) |
| S IIIa | Ematomi superficiali |
| Stadio IIIb | Ematomi a dissezione profonda senza necrosi cutanea |
| Stadio IV | Ampie aree di necrosi cutanea con complicanze potenzialmente letali |
Cause
In base all’origine dei cambiamenti che lo determinano, l’invecchiamento cutaneo può essere suddiviso in:
Il processo di invecchiamento è infatti geneticamente determinato (fattori intrinseci), ma può anche essere accelerato da fattori ambientali (estrinseci), come le radiazioni ultraviolette, l’inquinamento atmosferico, il fumo e l’uso a lungo termine di farmaci corticosteroidi 3, 4.
Fattori di rischio
| Fattori di rischio per la dermatoporosi 5 | |
| PRIMARI | SECONDARI |
| Età che avanza | Esposizione ai raggi ultravioletti (UVA, UVB) |
| Suscettibilità genetica | |
| Uso topico o sistemico di farmaci corticosteroidi (come prednisone, prednisolone, metasone, desametasone e fluocortisolo) | |
| Insufficienza renale cronica | |
| Uso di anticoagulanti | |
| Broncopneumopatia cronica ostruttiva | |
| Uso di farmaci inibitori dell’EGFR (recettore del fattore di crescita epidermico) | |
| Mancanza di esercizio | |
Inoltre, lo stato mentale alterato, i deficit nutrizionali e una storia di lacerazioni della pelle sono stati identificati come ulteriori fattori di rischio per la dermatoporosi 6, 7.
Meccanismi molecolari
I meccanismi molecolari che portano alla dermatoporosi NON sono completamente compresi.
Sappiamo però che nella pelle invecchiata cronicamente fragile si riducono la sintesi e la funzionalità dell’acido ialuronico, dei suoi recettori e di vari fattori di crescita (complessivamente noti come ialuronosoma) 8, 1, 9, 10.
L’acido ialuronico è una sostanza altamente idrofila che riduce l’attrito tra le fibre di collagene e consente la resistenza alle forze di taglio. Inoltre, come componente della matrice extracellulare, l’acido ialuronico può regolare il modo in cui le cellule migrano, si dividono, si differenziano e muoiono 11.
Purtroppo, l’acido ialuronico diminuisce con l’avanzare dell’età, lasciando la pelle vulnerabile alle lacerazioni dovute a traumi minimi 1.
È stato anche dimostrato che nelle regioni cutanee interessate dalla dermatoporosi:
- il contenuto di collagene, fibre elastiche e mucina diminuisce;
- si ha un grado significativo di elastosi;
- si osserva una significativa atrofia dermo-epidermica (spessore di circa 0,7-0,8 mm, contro > 1mm della pelle normale) 1.
- si verifica una deplezione della vitamina C fotoprotettiva, a causa dell’esposizione cronica alla luce ultravioletta (UV) 12.
Quanto è Comune
Nonostante i dati demografici limitati, vari studi hanno dimostrato che la dermatoporosi è molto comune negli anziani, con le donne più esposte rispetto agli uomini.
Uno studio francese ha esaminato 202 soggetti di età compresa tra 60 e 80 anni, osservando che la prevalenza della dermatoporosi era del 32% 13.
Un altro studio francese ha valutato 533 individui di età pari o superiore a 65 anni, determinando una prevalenza complessiva di dermatoporosi del 37,5%, con una predominanza di donne 14.
Uno studio prospettico del dipartimento di dermatologia dell’Helsinki University Central Hospital ha analizzato 176 pazienti ambulatoriali di età ≥ 60 anni. La dermatoporosi era evidente nel 30,7% dei pazienti, principalmente agli arti superiori (94%) 16.
Gli Autori hanno anche eseguito un’analisi multivariata per i possibili fattori di rischio. La dermatoporosi era significativamente associata all’uso di corticosteroidi topici ultrapotenti (+534% di rischio), corticosteroidi orali (+322% di rischio) e concomitanza di terapia con corticosteroidi e anticoagulanti e insufficienza renale cronica (+402% di rischio). L’età del paziente aveva invece solo un impatto marginale (+5% di rischio).
Conseguenze e Complicazioni
Le persone con dermatoporosi hanno una pelle con una ridotta funzione meccanica protettiva. Ciò si traduce in una scarsa tolleranza all’attrito e alle forze di taglio, e alla conseguente suscettibilità alle lacerazioni cutanee.
La dermatoporosi tende anche a ritardare la guarigione delle ferite, una volta che si sono formate.
Inoltre, l’insufficienza cutanea (cioè l’incapacità della pelle di svolgere le sue funzioni protettive) porta alla perdita del normale controllo della temperatura combinata, con incapacità di mantenere la temperatura corporea interna, perdita percutanea di liquidi, elettroliti e proteine, e maggiore suscettibilità alle infezioni 17.
Per questo motivo, una grave dermatoporosi rappresenta una causa di mortalità nell’unità di terapia intensiva 2.
Anche gli ematomi dissecanti presentano una morbilità significativa che necessita di ricovero in ospedale e procedure chirurgiche urgenti.
Prevenzione
La prevenzione della dermatoporosi è possibile limitando l’esposizione a noti fattori esterni che accelerano l’invecchiamento cutaneo, come radiazioni ultraviolette, inquinamento o fumo, e farmaci come corticosteroidi topici e sistemici 5.
Dovrebbero quindi essere incoraggiate 18, 19, 20.
- misure di protezione solare, inclusa l’applicazione topica di creme solari ad ampio spettro, indossare maniche e pantaloni lunghi, evitare il sole di mezzogiorno e partecipare a comportamenti di ricerca dell’ombra;
- misure preventive nei confronti delle lacerazioni cutanee, come evitare mobili con spigoli vivi, o proteggere gli angoli con imbottiture, e inserire nelle calze protettori della tibia 18.
Uno studio ha valutato l’efficacia di un protocollo preventivo nei confronti delle lacerazioni cutanee nosocomiali tra 209 pazienti, ricoverati in una struttura di assistenza a lungo termine 21.
Questo protocollo includeva formazione infermieristica, guaine protettive, sponde laterali imbottite, detergenti delicati e uso quotidiano di creme idratanti per la pelle. Quindici mesi dopo l’intervento, il numero di lacerazioni cutanee è diminuito da 18,7 al mese a 8,73 al mese.
Trattamento
Cosmetici
Acido Ialuronico
Nei pazienti con dermatoporosi è stata osservata una riduzione quantitativa e funzionale dell’acido ialuronico nella pelle 10.
Di conseguenza, l’applicazione di acido ialuronico sulla pelle, tramite appositi cosmetici, può giovare alla pelle fragile e atrofica 1.
In uno studio, l’applicazione topica di acido ialuronico all’1% sugli avambracci di pazienti con dermatoporosi per un mese ha portato a una significativa riduzione della porpora e a un ispessimento della cute 22.
La combinazione di acido ialuronico topico con retinaldeide potrebbe avere un effetto sinergico rispetto a entrambe le soluzioni da sole, aumentando la proliferazione dei cheratinociti e con essa la funzione barriera e lo spessore dell’epidermide 8 , 23.
Per questo motivo, l’acido ialuronico è un ingrediente irrinunciabile di tutti i cosmetici antiaging X115 ®.
Retinoidi
I retinoidi topici sono un pilastro nell’invertire la pelle sottile.
Numerosi studi hanno riportato un miglioramento dell’atrofia cutanea dopo che la tretinoina topica è stata applicata agli avambracci nella pelle fotoinvecchiata degli anziani 24, 25.
È stato anche dimostrato che i retinoidi topici stimolano la proliferazione delle cellule epidermiche, possibilmente inducendo il fattore di crescita HB-EGF 25, 26, 27.
Alfa-Idrossiacidi
Anche gli alfa-idrossiacidi (AHA) possono essere utili per combattere la dermatoporosi.
In uno studio, 42 soggetti hanno applicato acido lattico al 5% o al 12% due volte al giorno per tre mesi. Al termine del trattamento, il gruppo che utilizzava acido lattico al 12% ha notato un aumento della compattezza, dello spessore e della levigatezza dell’epidermide e del derma.
Ulteriori studi hanno esaminato gli effetti di altri AHA, osservando un’efficacia simile, con miglioramenti dell’atrofia cutanea dal 16,3% al 25% 28, 29.
Vitamina C
Applicata sulla pelle, la vitamina C topica è altamente efficace come "terapia di ringiovanimento".
Induce infatti una significativa sintesi di collagene, con effetti collaterali minimi 30 ed è anche efficace per il melasma e l’iperpigmentazione post-infiammatoria 31
In uno studio RCT, la vitamina C topica è stata utilizzata per migliorare la pupura di Bateman (segno caratteristico della dermatoporosi).
I pazienti hanno ricevuto una crema attiva contenente il 5% di vitamina C (acido L-ascorbico) rispetto a una crema neutra due volte al giorno.
La vitamina C topica ha portato a un miglioramento clinicamente evidente della porpora e dell’elasticità e spessore della pelle 32.
Farmaci
Terapia ormonale sostitutiva
Nelle donne in postmenopausa, la terapia sostitutiva con estrogeni inverte l’assottigliamento della pelle aumentando la sintesi di collagene e acidi ialuronici, e ritardando la loro degradazione.
Inoltre, aumenta l’idratazione della pelle e la funzione barriera, rendendo la pelle invecchiata meno secca 33.
Uno studio RCT ha osservato un aumento significativo dello spessore della pelle nelle donne in postmenopausa che assumevano estrogeni coniugati 34.
Altri studi hanno confermato questo risultato 35.
Lo studio più lungo sulla terapia ormonale sostitutiva topica è continuato per 4,8 anni e ha osservato aumenti dello spessore della pelle tra il 7% e il 15% in diverse aree del corpo 36.
Un altro studio randomizzato in doppio cieco ha rilevato un aumento del 30% dello spessore cutaneo dopo soli 12 mesi di terapia estrogenica coniugata 34.
DHEA
Uno studio RCT ha esaminato gli effetti di una crema topica all’1% di deidroepiandrosterone (DHEA), applicata due volte al giorno per quattro mesi sulla cute di donne con pelle atrofica 37.
I ricercatori hanno scoperto che la crema contrastava l’aspetto cartaceo e l’atrofia epidermica associati all’invecchiamento cutaneo postmenopausale.
Ballieu e colleghi hanno osservato una maggiore idratazione della pelle, una maggiore sebogenesi e una ridotta atrofia cutanea dopo un anno di DHEA orale alla dose di 50 mg al giorno 38. Questo studio RCT è stato condotto su 280 uomini e donne di età compresa tra 60 e 79 anni.
Integratori
Collagene
Dopo i 40 anni il corpo umano perde circa l’1% del collagene all’anno.
Intorno agli 80 anni, la sintesi di questa proteina può diminuire complessivamente del 75% rispetto a quella dei giovani adulti 39.
L’integrazione di collagene offre benefici nella riduzione delle rughe, nel ringiovanimento della pelle, nell’inversione dell’invecchiamento cutaneo e nel rimpolpamento della pelle.
Per i pazienti con dermatoporosi e atrofia cutanea, l’assunzione di collagene aiuta a migliorare lo spessore dermico, la densità dermica e altri biomarcatori cutanei 1.
Inoltre, assumere regolarmente un integratore di collagene può avere altri benefici per la salute, specialmente per gli anziani, come un miglior controllo della glicemia e la prevenzione della sarcopenia.
In uno studio RCT su 56 donne in menopausa con dermatoporosi di stadio I, i ricercatori hanno indagato gli effetti dell’assunzione orale di 5 grammi al giorno di collagene idrolizzato, confrontandoli con il placebo. Tuttavia, i peptidi di collagene orali (anche in combinazione con quelli topici) non hanno prodotto benefici sulla pelle dell’avambraccio dopo 6 mesi di intervento 1.