INDICE ARTICOLO
Cosa sono
Le rughe sono pieghe o solchi lineari permanenti che si sviluppano sulla pelle a partire dall’età adulta.
In generale, le rughe inferiori a 1 mm di larghezza e profondità sono definite rughe sottili; quelle di dimensioni maggiori vengono invece classificate come rughe profonde 1.
Le rughe sottili sono uno dei primi segni dell’invecchiamento. Si possono infatti osservare anche in giovane età (20-25 anni), come conseguenza transitoria della mimica facciale (sono per questo definite "rughe di espressione").
Con il tempo, queste sottilissime linee tendono a diventare più profonde e a persistere più a lungo, fino a diventare permanenti.
Cause delle Rughe
Le rughe sono causate dall’interazione di numerosi fattori, che a loro volta possono essere raggruppati in:
- fattori intrinseci – cronologici (p. es. invecchiamento, stato ormonale, background genetico e malattie intercorrenti), difficilmente modificabili;
- fattori estrinseci – ambientali (p. es. esposizione a radiazioni ultraviolette e fumo di sigaretta, abuso di alcool, dieta insalubre, inquinamento), facilmente modificabili.
Nel loro insieme questi fattori contribuiscono all’assottigliamento e alla perdita di elasticità, idratazione e compattezza della pelle, che sottendono alla formazione delle rughe.
Inoltre, il processo di invecchiamento comporta cambiamenti che interessano anche la forma del viso (riassorbimento osseo, atrofia muscolare, ridistribuzione dei depositi di grasso) e il suo colore (con la comparsa di discromie e macchie senili).
Cause Estrinseche
Esposizione Solare
Tra le cause delle rughe, la più nota e studiata è l’eccessiva esposizione solare.
Secondo alcuni Autori, l’esposizione ai raggi UV sembra essere responsabile dell’80% dei segni visibili dell’invecchiamento del viso, mentre altre pubblicazioni riferiscono addirittura un rapporto vicino al 90% 2, 3.
I segni cutanei più importanti causati dall’esposizione al sole a lungo termine (o dall’uso di lettini abbronzanti) sono 4:
- perdita di pigmentazione, con comparsa precoce di discromie e lentiggini;
- perdita di elasticità della pelle (elastosi);
- degradazione della struttura della pelle, con aumento della rugosità e sviluppo di rughe sottili che progrediscono verso solchi e pieghe più profonde;
- perdita della normale traslucenza o bagliore.
Oltre all’accelerazione dei processi di invecchiamento cutaneo, l’esposizione solare eccessiva e scottante è associata anche a un aumento dei tassi di tumori della pelle, sia melanoma che non melanoma 4.
Il fotoinvecchiamento (o photoaging) è una combinazione tra il danno solare ai tessuti e il normale processo di invecchiamento. Come spiegato, è il risultato dell’esposizione ripetuta a varie fonti di radiazioni ultraviolette (tra cui il sole e l’uso di lettini abbronzanti) 4, 5.
L’esposizione acuta ai raggi UV è associata a scottature solari, modificazioni del DNA e soppressione immunitaria, mentre l’esposizione cronica a lungo termine può portare all’invecchiamento precoce della pelle (fotoinvecchiamento) e al cancro della pelle (fotocarcinogenesi) 6, 7.
Fumo
Nel lontano 1856, Solly pubblicò il primo articolo riguardante la correlazione tra fumo e invecchiamento precoce della pelle, riportando che i fumatori presentavano una carnagione giallastra, una pelle rugosa e un aspetto del viso scarno 8.
Oggi sappiamo che il fumo è tra le più importanti cause delle rughe e lo è in una relazione dose-risposta. Addirittura, alcuni Autori hanno osservato che il fumo contribuisce in misura maggiore alle rughe del viso rispetto all’esposizione al sole 9, 10.
Il fumo di tabacco contiene almeno 3.800 costituenti 11, e gli effetti negativi sulla pelle sono il risultato sia dell’azione diretta dei suoi componenti sull’epidermide, sia di azioni indirette (attraverso la circolazione sanguigna) sul derma 12, 13.
Il fumo infatti:
- riduce l’idratazione dell’epidermide 14;
- Attraverso l’atto di fumare (strizzare gli occhi, contrarre le labbra), contribuisce alla formazione delle rughe di espressione intorno alla bocca e agli occhi (zampe di gallina) 15, 16.
- Riduce il microcircolo cutaneo, privando di ossigeno e nutrienti i tessuti 17;
- Accelera i meccanismi molecolari coinvolti nell’invecchiamento intrinseco, con ridotta attività dei fibroblasti, ridotta sintesi di collagene, aumentata espressione di metalloproteinasi di matrice e accumulo anomalo di fibre elastiche e proteoglicani 14.
- Accelera la formazione degli AGE (vedi in seguito) e ne aumenta la deposizione in vari tessuti, compresa la pelle 18, 19.
Una revisione di 5 studi osservazionali ha rilevato che le rughe del viso, sia negli uomini che nelle donne, erano più comuni nei fumatori che nei non fumatori 20.
Ha anche scoperto che il rischio di rughe da moderate a gravi nei fumatori da tutta la vita era più del doppio rispetto ai fumatori che avevano fumato per un periodo più breve.
AGEs e Dieta Ricca di Zuccheri
I carboidrati raffinati e gli alimenti ad alto indice glicemico (ricchi di zuccheri, poveri di fibra) inducono picchi nei livelli di glicemia e insulina, seguiti da processi infiammatori generalizzati.
Questi zuccheri sono coinvolti nella produzione di AGEs (prodotti finali di glicazione avanzata). In pratica, favoriscono la reticolazione (attraverso la glicazione) delle fibre di collagene ed elastina, compromettendo la struttura cutanea 21.
Questi cambiamenti nel collagene e nelle fibre elastiche sono seguiti dalla comparsa di rughe, rilassamento cutaneo e perdita di elasticità.
Inoltre, alcuni alimenti contengono AGEs preformati, in particolare quelli di origine animale ad alto contenuto di grassi e proteine cotti ad alte temperature 22.
Il glucosio e il fruttosio si legano agli amminoacidi del collagene e dell’elastina, portando alla produzione di prodotti finali di glicazione avanzata (AGEs), processo che viene accelerato dall’iperglicemia. L’accumulo di AGEs nella pelle è fortemente associato a una maggiore rigidità e a una ridotta elasticità 22.
Lo zucchero in eccesso è associato ai processi di invecchiamento cutaneo anche attraverso l’induzione della senescenza cellulare prematura 23, 24, 25, 26, 24. Non a caso, Noordam et al hanno mostrato che livelli di glucosio più elevati sono associati a una maggiore età percepita, indipendentemente dai fattori di confondimento 27.
Leggi il nostro approfondimento su: Alimenti che Fanno Bene alla Pelle | Dieta Antirughe »
Stress
Lo stress cronico non solo è una causa delle rughe, ma si associa anche a un alto rischio di malattie cardiovascolari, disfunzioni immunitarie e malattie neuropsichiatriche 32, 33, 34, 35.
L’effetto dello stress potrebbe essere mediato dal sistema nervoso autonomo, il sistema renina-angiotensina e il sistema ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), poiché questi sistemi sono coinvolti nell’infiammazione, nello stress ossidativo e nel danno al DNA 36.
Ad esempio, elevati livelli di cortisolo (derivati dallo stress cronico) sono associati a importanti cambiamenti nella matrice extracellulare, rispettivamente soppressione della sintesi di acido ialuronico e riduzione della massa di collagene 37, 38.
Sonno inadeguato
La privazione del sonno è associata a maggiori segni di invecchiamento cutaneo (linee sottili, pigmentazione irregolare, ridotta elasticità), con tassi di recupero molto più lenti dopo la rottura della barriera cutanea e minore soddisfazione per il proprio aspetto 39.
D’altronde, già dopo un solo giorno di privazione del sonno l’idratazione della pelle diminuisce significativamente; inoltre, si è notato un peggioramento della lucentezza della pelle, della desquamazione, dell’elasticità e delle rughe 40.
Se confrontiamo le persone con un normale sonno notturno con le stesse persone prive di sonno, queste ultime sembrano più stanche, con palpebre pendenti, occhi più rossi, occhi più gonfi, occhiaie più scure, pelle più chiara, più rughe e linee sottili intorno agli occhi, e angoli della bocca cadenti e tristi 41.
Il riposo notturno, del resto, è un momento di rigenerazione per le cellule dell’organismo.
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Dormire a Pancia in Su
I ripetuti piegamenti durante il sonno possono portare alla comparsa delle cosiddette "rughe del dormire" o grinze 42, 43.
Generalmente queste rughe non sono simmetriche, ma si osservano prevalentemente su un lato del viso, a livello della fronte e delle guance.
In gioventù queste rughe tendono a scomparire spontaneamente dopo il risveglio, ma con il passare degli anni diventano permanenti.
Per prevenire o cancellare queste rughe, può quindi essere molto utile dormire sulla schiena (in posizione supina).
Espressioni ripetute
Le prime rughe a comparire, spesso anche in persone giovani, sono le "rughe d’espressione".
Le rughe d’espressione sono pieghe profonde dovute alle ripetute contrazioni dei muscoli facciali quando si parla, si mettono a fuoco gli oggetti, si fuma o si esprimono emozioni attraverso il volto.
Solitamente, questa tipologia di rughe si manifesta su fronte, sopracciglia, aree naso-labiali e zona perioculare (zampe di gallina).
Invecchiamento Intrinseco
L’invecchiamento intrinseco è un processo “naturale” e, ad oggi, quasi impossibile da contrastare.
Sebbene rappresenti un processo "genetico", l’invecchiamento intrinseco risulta associato a numerosi fattori ed è strettamente intrecciato con l’influenza dell’ambiente esterno.
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Meccanismi Molecolari
Stress ossidativo
Secondo una teoria "classica", l’invecchiamento della pelle e dell’intero organismo sarebbe causato dall’accumulo di specie reattive dell’ossigeno (ROS).
Queste specie chimiche, note anche come "radicali liberi", derivano dal metabolismo cellulare ossidativo e sono influenzate da fattori genetici (etnia), variazioni anatomiche e cambiamenti ormonali (calo naturale dei livelli di ormoni e fattori di crescita) 47, 17.
Quando si ha una prevalenza cronica dei radicali liberi sulle difese antiossidanti, lo stress ossidativo che ne consegue danneggia il DNA e altre importanti molecole biologiche.
Si ritiene che lo stress ossidativo svolga un ruolo critico nelle alterazioni della matrice extracellulare, con conseguente formazione di rughe sottili e pelle secca, sottile e pallida 48, 49.
Per questo motivo, lo stress ossidativo è una delle principali cause delle rughe e dell’invecchiamento precoce 50.
Danno al DNA
Seconda la teoria dell’instabilità del genoma, l’invecchiamento avviene perché il corpo perde la propria capacità di riparare i danni al DNA 51.
Il supporto a questa teoria deriva in parte dalle sindromi progeroidi, in cui i difetti ereditari nella riparazione del DNA aumentano il carico del danno al materiale genetico, che a sua volta porta all’invecchiamento accelerato di uno o più organi.
Quel che è certo, è che l’esposizione persistente della pelle ai raggi UV aumenta i danni e le mutazioni al DNA, e porta all’invecchiamento precoce o alla carcinogenesi 52.
Molti studi forniscono prove consistenti che l’uso di creme solari previene i danni al DNA e protegge la pelle dal carcinoma a cellule squamose e dal melanoma; questo dimostra indirettamente l’effetto distruttivo della radiazione UV sul filamento di DNA 53.
Accorciamento dei telomeri
I telomeri sono sequenze nucleotidiche ripetitive che ricoprono e salvano le estremità dei cromosomi dalla degradazione e dalla ricombinazione anormale.
I telomeri si accorciano ad ogni divisione cellulare e alla fine determinano l’invecchiamento cellulare e la ridotta capacità di rinnovamento 54.
Alcuni esperti ritengono che lo stress ossidativo possa accorciare la lunghezza dei telomeri 55. Del resto, la radiazione UV porta a un’eccessiva produzione di ROS, con conseguente mutazione dei telomeri e ulteriore morte o senescenza cellulare 56.
Regolazione dei microRNA (miRNA)
I miRNA sono una classe di brevi RNA non codificanti che aiutano a regolare l’espressione genica.
Questi miRNA si legano alla regione 3′ non tradotta degli mRNA bersaglio per promuovere la loro degradazione e/o inibire la loro traduzione, con conseguente repressione post-trascrizionale dell’espressione genica.
I miRNA prendono di mira centinaia di trascritti per regolare diversi percorsi e processi biologici, compreso l’invecchiamento.
Negli ultimi anni, si è riscontrato che la disregolazione dei miRNA si verifica nella senescenza cellulare e nell’invecchiamento dell’organismo 57.
Infiammazione
Anche l’infiammazione cronica di basso grado è riconosciuta come una delle principali caratteristiche del processo di invecchiamento 58. Per questo si parla, in inglese, di "inflammaging" (sostanzialmente di invecchiamento indotto o associato all’infiammazione).
L’nflammaging gioca un ruolo nell’insorgenza e nella progressione delle malattie legate all’età come il diabete di tipo II, il morbo di Alzheimer, le malattie cardiovascolari, la fragilità, la sarcopenia e l’osteoporosi 59.
Si ritiene inoltre che l’infiammazione, così come l’accumulo di radicali liberi a cui è strettamente legata, siano entrambi fattori causali di rughe e invecchiamento cutaneo 60, 61.
D’altronde, il fotoinvecchiamento indotto dai raggi UV può essere visto come un invecchiamento precoce della pelle mediato dall’infiammazione.
La radiazione UV, infatti, induce stress ossidativo nelle cellule epidermiche, con conseguente lipoperossidazione. Questo danno cellulare viene riconosciuto dal sistema immunitario, con infiltrazione e attivazione dei macrofagi per rimuovere le cellule danneggiate e i lipidi ossidati 62, 63.
I macrofagi attivati rilasciano citochine infiammatorie come IL-1 e TNF-α, ed enzimi MMP (metalloproteinasi) per degradare la matrice extracellulare.
Nella pelle invecchiata, il calo del numero e della funzione dei fibroblasti impedisce di riparare o rigenerare efficacemente la matrice extracellulare danneggiata dall’infiammazione.
Menopausa e gravidanza
Nelle donne in postmenopausa, si ritiene che la carenza di estrogeni sia un importante causa delle rughe.
Gli studi indicano che fino al 30% del collagene cutaneo viene perso nei primi 5 anni dopo la menopausa 64; successivamente si riduce a un tasso del 2% all’anno 65.
Uno studio osservazionale (186 donne coreane, di età compresa tra 20 e 89 anni) ha rilevato che le rughe del viso aumentavano significativamente con un aumento del numero di gravidanze a termine e degli anni trascorsi dalla menopausa.
Diversi studi dimostrano che le donne in postmenopausa trattate con una terapia ormonale sostitutiva presentano meno rughe facciali rispetto alle donne non trattate in tal senso 66, 67, 68, 69, 70.