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Magazine X115 X115 Amla | Uva Spina Indiana | Tutte le Proprietà e i Benefici

Amla | Uva Spina Indiana | Tutte le Proprietà e i Benefici

  • 13 minuti

Che Cos’è

L’amla, detta anche uva spina indiana, è una pianta da frutto e medicinale. Originaria dell’India, è ampiamente diffusa nella maggior parte dei paesi tropicali e subtropicali 1.

In botanica, l’amla è nota come Emblica officinalis Gaertn. (altri nomi: Phyllanthus emblica Linn. e Emblica pectinata Ridl.) e appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae.

La pianta si presenta come un albero deciduo di medie dimensioni, coltivato soprattutto per i suoi frutti.

I frutti dell’amla assomigliano a prugne verdi, grandi come una noce e con un sapore che è stato descritto acido, amaro e astringente.

I frutti dell’uva spina indiana sono altamente nutrienti e vengono consumati come alimento e lavorati per ottenere estratti da destinare all’integrazione alimentare. Ad ogni modo, tutte le parti dell’albero Emblica officinalis, cioè frutti, corteccia, foglie, semi, fiori e radici, sono note per avere proprietà medicinali 2.

Gli studi farmacologici in vitro e in vivo sui frutti di amla rivelano proprietà antimicrobiche, antiossidanti, antinfiammatorie, antidiabetiche, antitumorali, radioprotettive, epatoprotettive, immunomodulatore, ipolipidemizzanti, anti-veleno e cicatrizzanti 3, 4.

A Cosa Serve

In passato, l’amla è stata sfruttata nelle medicine tradizionali dei territori di origine per diversi scopi medicinali.

Tra questi si ricordano: dolori reumatici, gonorrea, asma, emorragia, ittero, dispepsia, nausea, stitichezza, diarrea, malattie degli occhi, salute del cervello, disturbi intestinali, diabete mellito, malattie coronariche, malattie cardiache e vari tipi di cancro 5, 6.

Aldilà degli usi tradizionali, la scienza moderna ha dimostrato che l’amla esibisce proprietà 7, 8, 9:

  • antiossidanti e antinfiammatorie, utili in chiave antiaging e nella prevenzione di numerose "patologie del benessere" e delle loro complicanze (come dislipidemie, malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, obesità, fegato grasso ecc.);
  • antiaggreganti piastriniche e ipotensive, utili nei soggetti cardiopatici per la prevenzione secondaria delle complicanze cardiovascolari;
  • ipoglicemizzanti, utili per il controllo della glicemia nei pazienti diabetici;
  • ipolipidemizzanti, favorendo il controllo di trigliceridi e colesterolo;
  • immunomodulanti, grazie all’azione antinfiammatoria e alla ricchezza di vitamina C, l’amla supporta le naturali difese immunitarie e può prevenire reazioni disreattive;
  • epatoprotettive, proteggendo il fegato dai danni indotti da tossine come gli xenobiotici (es. residui di pesticidi, farmaci, tossine alimentari ecc.).

Gli integratori di amla oggi sul mercato sono per la maggior parte ottenuti con frutta in polvere, essiccata o estratti di frutta.

Proprietà Nutrizionali

Le proprietà salutistiche dell’amla sono verosimilmente legate all’alto contenuto di vitamina C, tannini, polifenoli, fibre, minerali, proteine e amminoacidi 10.

Ricchissima di Antiossidanti

Gli estratti di amla sono ricchi di tannini complessi ed ellagitannini, come corilagina, geraniina, acido chebulagico, elaeocarpusina ecc., che sono i componenti più attivi ed esibiscono un’elevata azione antiossidante 10.

Uno studio ha rilevato che i frutti di uva spina indiana essiccati avevano un contenuto di antiossidanti di ~261,5 mmol/100 g. Questo "potere antiossidante" era sostanzialmente superiore a numerosi altri alimenti e integratori a base vegetale che sono stati testati nello stesso studio 11. Basti pensare che al secondo posto della classifica si collocava la rosa canina selvatica essiccata con "soli" ~78,1 mmol/100 g.

Ricchissima di vitamina C

L’amla indiana è in assoluto tra gli alimenti più ricchi di vitamina C. Per rendere l’idea, ne contiene quantitativi oltre dieci volte superiori alle arance.

Il contenuto di vitamina C dell’amla indiana varia in base allo stadio di maturazione, ed è il più alto nei frutti maturi (~800 mg/100 g) rispetto a quelli acerbi (~560 mg/100 g) o semi-maturi (~600 mg/ 100g) 12.

Frutti più Ricchi di Vitamina C Vitamina C (mg/100g di parte edibile)
Prugna kakadu 2.300 – 5.300
Camu camu 1.570 – 3.000
Acerola 1.000 – 4.500
Amla – Uva spina indiana 440 – 880
Rosa canina 300 – 1.200
Uva, succo, in cartone 340
Guava 243
Ribes 200
Kiwi 85
Papaia 60
Fragole 54
Clementine 54
Arance 50
Limoni 50
Arance, succo 44
Anona 43
Limoni, succo 43
Mandarini 42
Pompelmo 40
Mandaranci 37

La vitamina C, tuttavia, non è l’unico nutriente importante dell’Amla. Non a caso, in un piccolo studio su pazienti ipertesi, la polvere di uva spina indiana (in associazione alla consulenza nutrizionale) ha prodotto riduzioni della pressione arteriosa maggiori di quelle ottenute con la sola vitamina C (sempre in associazione alla consulenza nutrizionale) 13.

Principi Attivi

Classe di Princìpi attivi Princìpi attivi 1
Tannini idrolizzabili Emblicanina A e B, punigluconina, pedunculagina, acido chebulinico (ellagitannino), acido chebulagico (tannino benzopirano), corilagina (ellagitannino), geraniina (deidroellagitannino), ellagotannina
Alcaloidi Fillantina, fillembeina, fillantidina
Composti fenolici Acidi gallici, gallato di metile, acido ellagico, glucosio trigallaile
Aminoacidi Acido glutammico, prolina, acido aspartico, alanina, cistina, lisina
Vitamine Acido ascorbico
Flavonoidi Quercetina, kaempferol
Acidi organici Acidi citrici
Fibre Pectina, cellulosa
Acidi grassi acido stearico, acido oleico, acido palmitico, acido miristico, acido linolenico, acido linoleico

Studi e Benefici

Medicina Tradizionale

Nel corso dei secoli, la pianta dell’amla ha acquisito un’enorme importanza nei sistemi medicinali tradizionali indigeni, inclusa l’Ayurveda, per i suoi benefici medicinali e nutrizionali.

È quindi stata usata per curare diverse malattie come raffreddore, febbre, tosse, asma, bronchite, diabete, cefalea, oftalmopatia, dispepsia, coliche, flatulenza, iperacidità, ulcera peptica, erisipela, malattie della pelle, lebbra, ematogenesi, infiammazione, anemia, emaciazione, epatopatia, ittero, diarrea, dissenteria, emorragie, leucorrea, menorragia, disturbi cardiaci e ingrigimento precoce dei capelli 3.

Tuttavia, gran parte di questi usi tradizionali non è stata ancora adeguatamente studiata e avvallata dalla scienza moderna.

Sistema Immunitario

Grazie all’alto contenuto di vitamina C (che in media è di ~600 mg/100 g), l’amla può essere un alimento (o un integratore) molto utile per stimolare l’immunità.

Come risaputo, la vitamina C contribuisce a rafforzare le difese immunitarie, promuovendo la sintesi di anticorpi e la proliferazione dei fagociti, che sono cellule immunitarie specializzate che aiutano a distruggere gli invasori 14.

Secondo una revisione di studi sugli animali e sull’uomo, la vitamina C può aiutare a prevenire alcuni tipi di infezioni e può anche ridurre la durata del comune raffreddore se assunta regolarmente come integratore 15.

Grazie al contenuto di vitamina C e altri antiossidanti, l’amla può anche controllare l’infiammazione, con un’azione immunomodulante utile per evitare risposte immunitarie eccessive o autoimmuni 14.

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Salute del cuore

Le attività antinfiammatorie, antitrombotiche, anticoagulanti e antipiastriniche dell’amla la rendono utile per la prevenzione di una varietà di disturbi vascolari 16, 17.

Secondo le ricerche sugli animali, l’amla sembra in grado di ridurre i trigliceridi, migliorare il profilo del colesterolo e giovare alla salute cardiovascolare. La maggior parte di queste azioni sono attribuite alle sue proprietà antiossidanti, che derivano dall’alto contenuto di vitamina C, ellagitannini e flavonoidi 18.

Un piccolo studio su 15 adulti sovrappeso od obesi ha scoperto che l’integrazione con un estratto di amla per 12 settimane ha migliorato diversi fattori di rischio per le malattie cardiache, portando a una riduzione dei livelli di colesterolo e dell’infiammazione 19.

In un altro piccolo studio su 15 soggetti sani, sono stati indagati gli effetti di 500 mg al giorno di un estratto di amla per 18 settimane. La ricerca ha dimostrato che 4 settimane di integrazione hanno migliorato la fluidità del sangue e lo stato antiossidante. Inoltre, è stata osservata una riduzione del colesterolo LDL, dei trigliceridi totali e dei livelli di colesterolo totale, con un concomitante aumento del colesterolo buono (HDL) 20.

Gli estratti di uva spina indiana possono anche proteggere dal danno ossidativo associato a lesioni cardiache, aiutando a ridurre i danni di fenomeni ischemici come quelli associati all’infarto. Questo beneficio è stato notato in diversi studi sugli animali 21, 22, 23.

Colesterolo e trigliceridi

Diversi studi sull’uomo hanno osservato un miglioramento della lipidemia dopo l’integrazione con uva spina indiana, tra cui 24, 25, 26, 7:

  • riduzione dei trigliceridi;
  • riduzione del colesterolo totale e LDL (cattivo);
  • aumento del colesterolo HDL (buono).

Ad esempio, in uno studio su 98 persone con livelli elevati di lipidi nel sangue, l’assunzione di di 500 mg di estratto di amla due volte al giorno per 12 settimane ha ridotto i livelli di trigliceridi, colesterolo totale e colesterolo LDL (cattivo) 27. Inoltre, l’indice aterogenico del plasma si è ridotto del 39%, evidenziando un’aumentata protezione dalle malattie cardiovascolari 27.

Ipertensione

Alcuni studi hanno dimostrato che l’estratto di amla può ridurre la pressione sanguigna, che rappresenta un altro importantissimo fattore di rischio per le malattie cardiache 28, 29, 30.

L’uva spina indiana può aiutare a ridurre i livelli di pressione alta agendo come vasodilatatore 30, 29.

In uno studio condotto su 150 pazienti con ipertensione essenziale, i soggetti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 500 mg di estratto di amla o placebo due volte al giorno, in aggiunta ai farmaci di routine per 12 settimane.

Nonostante l’ottimo profilo di sicurezza, il trattamento non è riuscito a produrre alcuna ulteriore riduzione dei livelli di pressione sanguigna sistolica e/o diastolica; inoltre, non ha prodotto miglioramenti della capacità antiossidante, del profilo lipidico, dell’HbA1C e dei parametri di rigidità arteriosa o dei livelli di hs-PCR 31.

Tuttavia, in un altro studio di 8 settimane su 92 pazienti con ipertensione non controllata, l’assunzione di amla indiana (500 mg 2 volte al giorno dopo i pasti) ha ridotto del 15,6% la pressione sistolica e del 12,3% la pressione diastolica 32.

Azione antiaggregante piastrinica

L’integrazione con uva spina indiana può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue anomali (trombi), che possono causare un infarto o un ictus se crescono oppure si rompono occludendo un’arteria 30.

Benefici Antiossidanti e Longevità

Com’è noto ai più, gli antiossidanti aiutano a combattere gli effetti dei radicali liberi.

Pur essendo importanti per la biologia cellulare, quando vengono prodotti in eccesso i radicali liberi causano danni cellulari e portano a un processo noto come stress ossidativo.

Lo stress ossidativo è associato a molte malattie e all’invecchiamento precoce 33, 34.

Si ritiene che le diete ricche di antiossidanti riducano il rischio di queste malattie, tra cui alcuni tipi di cancro, malattie cardiache, diabete di tipo 2, invecchiamento precoce e malattie degenerative 33, 35, 36, 37, 38.

Strettamente legata alle proprietà antiossidanti, ricordiamo anche l’azione antinfiammatoria dell’amla. Infatti, l’infiammazione genera grandi quantità di radicali liberi e viceversa, al punto che l’infiammazione cronica può favorire una cattiva salute; è ad esempio associata a un aumentato rischio di sviluppare condizioni come diabete di tipo 2, malattie cardiache o malattie autoimmuni 39.

Studi sull’uomo hanno notato che l’uva spina indiana può ridurre significativamente l’infiammazione 24, 25, 30.

Controllo della glicemia

Grazie alle sue fibre e al generoso contenuto di antiossidanti, l’amla può aiutare a controllare la glicemia sia nelle persone sane che nei diabetici 7.

Questi effetti sono innanzitutto stati dimostrati negli animali 40, 41, 42. Inoltre, in un piccolo studio su 32 persone, l’assunzione di 1-3 grammi di polvere di uva spina indiana al giorno per 21 giorni ha ridotto significativamente la glicemia a digiuno e post-prandiale 7.

Un altro beneficio può derivare dalla capacità di inibire l’azione degli enzimi intestinali necessari per la digestione dei carboidrati 43.

L’attività antiossidante e antinfiammatoria potrebbe inoltre aiutare nella prevenzione delle complicanze secondarie del diabete.

Fegato

Numerosi studi hanno dimostrato che l’amla indiana ha un effetto protettivo sul danno epatico indotto da una dieta ricca di grassi e da molteplici agenti epatotossici, come etanolo, metalli pesanti, tetracloruro di carbonio, ocratossine, farmaci antitubercolari ed esaclorocicloesano 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50.

Salute del Sistema Digerente

L’assunzione di uva spina indiana può essere salutare anche per il sistema digerente.

Uno studio di 4 settimane su 68 pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo ha osservato che l’assunzione giornaliera di 1.000 mg di un estratto di amla ha ridotto la gravità del bruciore di stomaco e del rigurgito acido, in misura superiore rispetto al placebo 51.

Diversi studi in vitro e su animali suggeriscono che l’estratto di amla può aiutare a guarire e prevenire le ulcere gastriche 52, 53, 54.

Altre ricerche su animali hanno osservato che l’uva spina indiana ha proprietà antidiarroiche e può prevenire gli spasmi muscolari ad essa associati 55, 56.

Benefici per la Bellezza

A causa del suo alto contenuto di vitamina C e antiossidanti, l’uva spina indiana possiede promettenti benefici anti-invecchiamento 57.

Secondo studi preliminari, può ad esempio prevenire la degradazione del collagene e aumentare la sintesi, preservando la resistenza e il tono della pelle 58, 59, 64, 65.

In uno studio su 42 persone con perdita di capelli, l’applicazione quotidiana per 90 giorni di un siero multi-ingrediente a base di amla e altri ingredienti ha portato a miglioramenti significativi nella crescita e nella densità dei capelli 60. Tuttavia, non possiamo sapere se e quanto l’amla abbia contribuito a questi benefici.

Alcune prove preliminari mostrano che l’amla può inibire l’enzima 5α-reduttasi che contribuisce alla caduta dei capelli, soprattutto nei maschi (alopecia androgenetica) 6.

Secondo un altro studio in provetta, l’estratto di amla può stimolare la crescita dei capelli promuovendo la proliferazione di cellule specifiche nei follicoli piliferi 62.

Inoltre, l’amla contiene diversi nutrienti, tra cui antiossidanti e vitamina C, che possono essere utili per favorire il benessere dei capelli 63.

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Avvertenze

Gli integratori di amla possono ridurre la glicemia 41, 7. Pertanto, occorre prestare attenzione quando si utilizzano farmaci ipoglicemizzanti e i pazienti diabetici devono essere monitorati attentamente durante il trattamento.

Grazie alle sue proprietà antipiastriniche, l’uva spina indiana può fluidificare il sangue e prevenire la coagulazione anomala 30. I pazienti con disturbi emorragici o in terapia anticoagulante dovrebbero quindi usare con cautela questo integratore.

Il frutto di amla è anche una ricca fonte di tannini, che possono interferire con l’assorbimento intestinale del ferro e di alcuni farmaci.

Infine, l’estratto di uva spina indiana riduce i livelli sierici di lipidi, potendo quindi aumentare l’effetto dei farmaci che abbassano il colesterolo o i trigliceridi.

Effetti Collaterali

Il frutto di amla è sicuro, come testimonia la secolare tradizione d’uso alimentare e medicinale. In effetti, negli studi clinici analizzati non sono stati segnalati effetti collaterali.

Nei ratti, la somministrazione orale dell’estratto idrometanolico (20:80) fino a 2.000 mg/kg per 15 giorni non ha mostrato alcun segno clinico di tossicità. 40.

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