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Magazine X115 X115 Lampade Abbronzanti | Benefici e Danni | Cause e Rimedi

Lampade Abbronzanti | Benefici e Danni | Cause e Rimedi

  • 16 minuti

Introduzione

Tintarella: Bellezza… a che Prezzo?

Le lampade abbronzanti possono causare gravi danni alla salute.

Spesso sottovalutati, i pericoli derivanti dall’esposizione ai raggi UV sono subdoli e insidiosi, e possono includere:

Soprattutto in questi ultimi anni, la ricerca di una pelle abbronzata è diventata un obiettivo desiderabile per molti, e un’ambizione facilmente raggiungibile con le lampade abbronzanti.

Infatti, sono sempre più numerosi gli uomini e le donne che, non potendo rinunciare al fascino della tintarella impeccabile (anche d’inverno) si affidano alle lampade abbronzanti.

Che prezzo siamo disposti a pagare, pur di sfoggiare una pelle dorata tutto l’anno?

Per sfoggiare un’abbronzatura consapevole, è essenziale ricorrere a una sana informazione e comprendere tutti i rischi che potrebbe generare l’abuso di lampade abbronzanti.

Raggi UV Solari e Artificiali

Energia Solare

Il sole emette energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche, in gran parte assorbite dall’atmosfera terrestre.

In generale, le radiazioni che giungono fino a noi si possono classificare in:

  • luce visibile (osservabile ad occhio nudo, comprende la luce dal rosso al violetto): rappresenta circa il 37% di tutte le radiazioni elettromagnetiche che giungono sulla terra;
  • radiazione infrarossa (luce non visibile dall’occhio umano): costituisce il 60% delle radiazioni elettromagnetiche;
  • luce ultravioletta (si colloca oltre la frequenza del violetto visibile): responsabile dell’abbronzatura, costituisce solo il 3% delle radiazioni che arrivano sulla terra.
I raggi ultravioletti possono essere riprodotti artificialmente all’interno di lampade solari (es. lettini abbronzanti, docce solari ecc.) per favorire l’abbronzatura.

Raggi Ultravioletti del Sole

I raggi ultravioletti (o, più semplicemente, raggi UV) possono essere distinti in base alla lunghezza d’onda.

Tipo di Raggi Ultravioletti

Lunghezza d’onda

Caratteristiche

Raggi UV-A

320-400 nm

  • hanno buoni effetti sull’abbronzatura;
  • producono effetti moderati sul danno acuto della pelle;
  • possono favorire il photoaging, perché penetrano nella pelle creando danno a livello di collagene, elastina e capillari;
  • possono causare eritemi solari, generalmente di lieve entità.

Raggi UV-B

280-320 nm

  • producono ottimi effetti sull’abbronzatura;
  • possono alterare il DNA, favorendo la comparsa di cancro della pelle;
  • rappresentano solo il 5% della radiazione emessa dal sole, che giunge sulla terra;
  • possono generare eritema solare evidente.

Raggi UV-C

100-280 nm

  • sono molto dannosi per la salute, ma sono trattenuti dall’ozonosfera, dunque l’effetto sulla pelle è relativamente scarso.

Le radiazioni UVA e UVB sono la causa sia dell’abbronzatura che delle scottature. Semplificando i loro effetti, possiamo affermare che

  • i raggi UVA sono detti anche raggi dell’invecchiamento, perché causano rughe e macchie della pelle;
  • i raggi UVB sono detti anche raggi delle scottature, perché ne sono la causa primaria.

Raggi UV del Sole Vs. Raggi UV Artificiali

I raggi solari sono costituiti, per la maggior parte, da raggi UVA, che rappresentano la componente maggiormente coinvolta nel photoaging (ovvero l’invecchiamento precoce della pelle).

Le lampade abbronzanti emettono principalmente radiazioni UVA.

I raggi UVA tendono a penetrare nei tessuti più in profondità, ma solitamente sono poco eritematogeni: non a caso, le lampade abbronzanti che emettono radiazioni UVA non causano solitamente eritema. Tuttavia, queste lampade possono favorire i segni dell’invecchiamento cutaneo (rughe, macchie della pelle, disidratazione cutanea ecc.).

Ad ogni modo, esistono lampade abbronzanti a bassa pressione, in grado di emettere sia radiazioni UVA che UVB.

Abbronzatura

Che cos’è?

L’abbronzatura è un fenomeno caratterizzato da un imbrunimento della pelle, indotto dall’esposizione ai raggi ultravioletti (solari o artificiali).

Anche se l’abbronzatura è diventata uno status symbol a tutti gli effetti, che richiama benessere e bellezza, purtroppo questo fenomeno è in realtà un meccanismo di difesa che mette in atto l’organismo per proteggersi dai raggi UV.

Non esiste un’abbronzatura del tutto sicura: l’aumento del pigmento melanico è una spia accesa che l’organismo ci invia, come segno di danno cutaneo in atto. Per approfondire, leggi il nostro articolo: Come Abbronzarsi | Ottimizzare i Benefici, Ridurre i Rischi

Perché ci si Abbronza?

Il cambiamento della cromia della pelle è causato dall’aumento del pigmento "melanina".

L’esposizione alle radiazioni UV, stimola un’iperproduzione di melanina nel tentativo di proteggere la pelle da ulteriori danni.

L’aumento della melanina sulla pelle può far scurire il tono cutaneo fino a 48 ore successive all’esposizione.

Che Cos’è la Melanina?

La melanina è il pigmento che conferisce la colorazione alla pelle.

La differente colorazione della cute e dei capelli e la diversa propensione ad abbronzarsi sono caratteristiche strettamente legate alla presenza e alla produzione di melanina.

Falsi Miti sull’Abbronzatura

Contrariamente alla credenza popolare, l’abbronzatura non protegge la pelle da scottature solari o da eritemi (o meglio non offre una protezione assoluta).

Infatti, l’eccesso di melanina che si accumula sulla pelle abbronzata fornisce un fattore di protezione solare (SPF) molto basso, ovvero pari a 2-4 (molto al di sotto dell’SPF raccomandato pari a 15).

Alla luce di queste considerazioni, è bene diffidare da chi consiglia di sottoporsi a qualche trattamento con le lampade abbronzanti prima di andare in vacanza al mare per "preparare la pelle al sole": si tratta di un falso mito che non ha alcuna prova di validità 1.

Photoaging Precoce

Cosa Può Provocare l’Accumulo di UVA sulla Pelle?

L’esposizione cumulativa ai raggi UV – in particolare, ai raggi UV-A – può velocizzare il processo dell’invecchiamento precoce della pelle (o photoaging).

Secondo quanto emerge dalla Clinical and Experimental Dermatology 2, il danno prodotto dai raggi UV è correlato per la maggior parte ai radicali liberi.

L’iperproduzione di radicali liberi è spesso causata dall’esposizione al sole o dalle lampade abbronzanti.

Di conseguenza, un aumento dei radicali liberi prodotti dai raggi UV, solari o artificiali, può velocizzare il processo d’invecchiamento, favorito anche dalla progressiva perdita dell’attività dei fibroblasti (cellule adibite alla produzione di collagene e di elastina) 3.

Raggi UVA: Come Agiscono?

I trattamenti con le lampade abbronzanti portano ad un accumulo di raggi UVA sulla pelle.

Arrivando fino agli strati profondi del derma, i raggi UVA generano una serie di eventi dannosi per la pelle:

  • indebolimento di collagene, acido ialuronico e di elastina*;
  • perdita di elasticità cutanea;
  • aumento della ruvidità della pelle;
  • macchie della pelle (es. lentigo solari/lentigo senili);
  • rilassamento cutaneo;
  • svuotamento dei volumi del viso;
  • ipercheratosi;
  • formazione precoce delle rughe.

*Il collagene è la proteina più abbondante dell’organismo che, da sola, rappresenta circa il 33% della composizione proteica dell’intero organismo. Insieme ad elastina, acido ialuronico e altri glicosaminoglicani, il collagene fa parte della matrice extracellulare, la struttura tridimensionale che conferisce elasticità, tonicità e turgore alla pelle.

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Macchie della Pelle

L’esposizione alle radiazioni UV stimola la produzione endogena di melanina, importante sistema di filtro e difesa della pelle, determinando un imbrunimento della cute.

Talvolta, questo meccanismo provoca un’iperproduzione disomogenea di melanina in specifiche regioni, fino a formare macchie cutanee, quali:

  • efelidi: sono macchie iperpigmentate di colore rosso-ambrato, tipiche delle persone con carnagione chiara e capelli rossi. Tendono a comparire sul volto, sul collo e sul torace, e vengono accentuate dalle radiazioni UVA prodotte sia dal sole sia dalle lampade abbronzanti;
  • lentigo solari: sono macchie irregolari di dimensione variabile, sensibili alle radiazioni UV e particolarmente comuni nei soggetti over 50, causate dalla progressiva perdita del turn-over cellulare;
  • lentigo senili: è una forma di iperpigmentazione della pelle strettamente legata al photoaging, correlata sia all’esposizione cronica alle radiazioni UVA, sia alle ridotte capacità rigenerative e riparative della cute invecchiata;
  • cheratosi attinica: correlata alle radiazioni ultraviolette, la cheratosi attinica si presenta come un ispessimento epidermico.
    La cheratosi attinica si pone come un meccanismo di difesa e di protezione dalle radiazioni UV: infatti, maggiore è lo strato epidermico, maggiore è la difficoltà per le radiazioni UV di penetrare attraverso l’epidermide e creare danno.
    Quando i trattamenti con lampade abbronzanti sono esagerati e prolungati, e vengono eseguiti senza protezione solare, la cheratosi attinica può tramutarsi in una forma precancerosa.

Danni al DNA

Danni al Materiale Genetico

I raggi UV generati dalle lampade abbronzanti possono causare gravi danni al materiale genetico delle cellule cutanee.

A lungo andare, simili danni possono degenerare in cancro della pelle; in particolare, i raggi UV assorbiti dalla pelle nel corso degli anni tendono a provocare più spesso carcinomi spino/basocellulari.

Basti pensare che in tutto il mondo, ci sono più casi di cancro alla pelle causati dall’abbronzatura artificiale (es. da lampade abbronzanti) rispetto ai casi di cancro ai polmoni causato da fumo 1.

Inoltre, si è osservato che la maggior parte dei tumori alla pelle (sia melanoma che non melanoma) sono associati all’esposizione ai raggi UV, provenienti sia dal sole sia dall’abbronzatura indoor 1:

  • il melanoma è un tipo di tumore che s’innesca nei melanociti, ovvero nelle cellule epidermiche che producono melanina;
  • i non-melanoma sono tumori che iniziano nelle cellule basali o squamose collocate alla base dell’epidermide.
Il danno alla pelle inizia con la prima abbronzatura e può danneggiare ogni tipo di pelle: ogni volta che la cute viene esposta ai raggi UV, solari o artificiali, si crea un accumulo di radiazioni, tali da favorire il rischio di mutazioni genetiche nel lungo periodo.

La "Memoria" della Pelle

La pelle ha una "memoria": infatti, i raggi UV ai quali viene sottoposta la pelle nell’arco degli anni tendono a creare danni evidenti in età avanzata.

Non a caso, i pazienti di età superiore ai 50 anni, che si sono sottoposti a perpetui trattamenti abbronzanti senza protezione, sono i soggetti più a rischio di melanoma (cancro della pelle).

Abbronzatura Indoor

L’abbronzatura indoor (ovvero generata da lettini/docce abbronzanti) è sempre pericolosa: le lampade abbronzanti non offrono un’alternativa sicura ai raggi del sole, anzi aumentano il rischio di tumore della pelle.

Approfondimento

In uno studio, si è analizzato un campione di 63 donne affette da melanoma prima dei 30 anni: da questa analisi è emerso che il 97% delle pazienti utilizzava i lettini abbronzanti 1.

Danno agli Occhi

Fotocheratite, Fotocongiuntivite e Cataratta

L’eccessiva esposizione ai raggi emessi dalle lampade abbronzanti può provocare dei danni agli occhi, di entità variabile.

Non a caso, i soggetti che si sottopongono a sedute abbronzanti tendono a lamentare disturbi a livello oculare, quali ad esempio:

  • fotocheratite, ovvero un’infiammazione acuta della cornea causata dall’esposizione non protetta ai raggi UV;
  • foto-congiuntivite, ovvero un’infiammazione acuta della congiuntiva causata dall’esposizione non protetta ai raggi UV;
  • altri disturbi lievi e velocemente risolvibili (es. dolore agli occhi, lacrimazione, spasmo delle palpebre, fotofobia ecc.).

In caso di esposizione cumulativa, il paziente può andare incontro persino a cataratta (opacizzazione del cristallino).

Danni Immunologici

Reazioni Immunologiche da Raggi UVA

Alla luce di recenti studi, è emerso che i raggi UVA in eccesso, tipici delle lampade abbronzanti, possono generare effetti immunologici ai pazienti che ne fanno uso, abbassando le difese immunitarie.

Ad esempio, l’esposizione ai raggi UVA può favorire alcune infezioni virali (es. Herpes Virus), aggravando persino i sintomi provocati da alcune infezioni (es. AIDS).

Anche il lupus eritematoso (un’altra patologia autoimmune) tende a manifestare sintomi più gravi nelle persone che ne soffrono in seguito a trattamenti abbronzanti.

Al contrario, una sana esposizione solare, graduale, adatta alla proprio fototipo e non scottante, possiede sorprendenti benefici per la salute del sistema immunitario. Per approfondire, leggi: benefici del sole »

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Rimedi contro i Danni da Lampade Solari

Cosmetici

I danni che possono generare i dispositivi abbronzanti sono pressoché identici a quelli generati dall’abbronzatura solare.

Premesso che la prevenzione è il rimedio più efficace per evitare i danni da raggi UV, di seguito una serie di suggerimenti e consigli pratici per alleviare i possibili effetti collaterali che può provocare un eccesso di raggi UV sulla pelle.

Rimedi Cosmetici e Integratori contro il Foto-Invecchiamento

Le lampade abbronzanti possono favorire il photoaging.

Per prevenire e proteggere la cute danneggiata dal sole si può ricorrere all’applicazione di cosmetici e cosmeceutici dall’azione mirata, e all’assunzione di integratori specifici (vedi integratori solari), che possono essere formulati con:

  • vitamina C: questa vitamina viene considerata il più potente antiossidante presente sulla pelle 4. Applicata sulla pelle tramite sieri viso o creme, la vitamina C protegge la pelle dai danni provocati dai radicali liberi prodotti dal sole e dall’inquinamento, e agisce come schiarente cutaneo rendendo meno visibili le macchie scure sulla pelle;
  • vitamina A (retinolo): viene utilizzata per rallentare il fotoinvecchiamento, contrastando i radicali liberi prodotti dal sole e dall’inquinamento;
  • vitamina E: similmente alla vitamina C, la vitamina E riduce i danni acuti e cronici provocati dall’esposizione ai raggi UV 5;
  • beta-carotene: secondo una meta-analisi di 7 studi (135 soggetti), l’integrazione con beta-carotene protegge dalle scottature solari. Tuttavia, la protezione diventa effettiva solo dopo un minimo di 10 settimane di integrazione 6.
  • resveratrolo: a livello della pelle, la sua azione sembra essere utile per prevenire i danni cellulari indotti dai radicali liberi prodotti dal sole e dall’inquinamento 7;
  • licopene: in uno studio di 12 settimane, l’assunzione giornaliera di 8-16 mg di licopene, da cibo o integratori, ha contribuito a ridurre l’intensità del rossore della pelle in seguito all’esposizione ai raggi UV del 40-50% 8.;
  • acido alfa-lipoico: può essere efficace nei cosmetici contro i danni da lampade abbronzanti per le proprietà antiossidanti e protettive;
  • zinco e selenio: negli integratori, questi minerali possono contribuire a proteggere la pelle dalle radiazioni UV;
  • collagene e acido ialuronico: assunti per bocca tramite integratore, queste sostanze possono contribuire a ristrutturare il derma, regalando alla pelle lucentezza e turgore, riducendo rughe, disidratazione cutanea e altri inestetismi legati al photoaging indotto da lampade abbronzanti.
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Farmaci

Farmaci contro Macchie della Pelle causate da Lampade Abbronzanti

Per la correzione delle macchie cutanee provocate dalle radiazioni UV si possono utilizzare prodotti schiarenti formulati con farmaci, che possono richiedere o meno la prescrizione del medico.

I più utilizzati, possono essere formulati con:

Altri Rimedi

Rimedi di Medicina Estetica contro i Danni da Lampade Abbronzanti

Laddove la cosmesi non possa agire in maniera efficace contro i danni provocati dalle lampade abbronzanti, si può far ricorso a strategie di medicina estetica, mirate in particolare a correggere eventuali inestetismi legati al photoaging (es. macchie della pelle e rughe).

Tra i rimedi più utilizzati, si annoverano:

  • crioterapia (terapia del freddo): la tecnica si basa sulla rimozione delle macchie iperpigmentate tramite l’applicazione di una soluzione di azoto liquido o protossido di azoto, efficace per provocare una potente esfoliazione degli strati superficiali dell’epidermide da quelli sottostanti, inducendo così il letterale distacco delle chiazze;
  • laser terapia: è una metodica contro l’iperpigmentazione molto precisa, e permette di agire esclusivamente sulla macchia, senza generare rischi per l’area di pelle circostante;
  • luce pulsata: efficace per le macchie superficiali e poco profonde, agisce rimuovendo le macchie solari attraverso un riscaldamento e una distruzione della melanina tramite impulsi di energia luminosa;
  • peeling chimico: si basa sull’applicazione di una soluzione acida direttamente sulla macchia, per permettere alla pelle di esfoliarsi, stimolando il turnover cellulare;
  • microdermoabrasione: lo strato più esterno di cute interessato dalla macchia cutanea viene rimosso attraverso una punta abrasiva. Segue una procedura di aspirazione per rimuovere le cellule morte abrase.

Controindicazioni

Per chi sono Controindicate le Lampade Abbronzanti?

Il decreto n.110 del 12/05/2011 emanato dal Ministero della Sviluppo Economico 7 vieta l’uso di dispositivi abbronzanti a:

  • donne in gravidanza;
  • minori di 18 anni;
  • soggetti che tendono a scottarsi facilmente o affetti da determinate patologie.

Inoltre, le lampade abbronzanti sono sconsigliate alle persone:

  • che in passato sono state colpite da tumore della pelle;
  • in terapia con farmaci fotosensibilizzanti;
  • che presentano nevi sul corpo;
  • predisposte alle scottature solari.

Prevenire i Danni

Si possono Prevenire i Danni da Lampade Abbronzanti?

La miglior difesa contro i danni da abbronzatura è evitarla completamente.

Tuttavia, per chi non sa proprio rinunciare a una pelle lievemente abbronzata, o per coloro i quali devono eseguire trattamenti UV mirati e suggeriti dal medico (es. in caso di dermatite atopica), di seguito, una serie di consigli utili per prevenire i danni provocati dai raggi delle lampade abbronzanti:

  • evitare di esporsi al sole e di sottoporsi a un trattamento con lampade abbronzanti nello stesso giorno;
  • valutare insieme al proprio medico se il proprio tono di pelle è compatibile con l’esposizione UV generata da lampade abbronzanti (vedi fototipo);
  • esporsi alle lampade abbronzanti con gradualità;
  • insieme al proprio medico, valutare quali tipi di prodotti solari/creme protettive applicare sulla pelle prima di un trattamento con lampade abbronzanti; possono essere utili anche specifici integratori solari;
  • rimuovere eventuali lenti a contatto prima dell’esposizione;
  • se non indicato dal medico, evitare l’applicazione di cosmetici o make-up prima di un trattamento con lampade abbronzanti per prevenire eventuali reazioni allergiche;
  • proteggere gli occhi indossando occhialini specifici per lampade solari;
  • applicare un prodotto cosmetico protettivo dopo l’esposizione alle radiazioni UV artificiali;
  • rispettare la durata d’esposizione ai raggi UV artificiali e gli intervalli fra i trattamenti;
  • affidarsi a centri specializzati e qualificati;
  • evitare le sedute abbronzanti in caso di assunzione di farmaci (es. contraccettivi orali, antibiotici, antistaminici) o comunque richiedere il parere del medico;
  • rivolgersi immediatamente al medico in caso di comparsa di macchie rosse o di zone iperpigmentate sulla pelle dopo una seduta con le lampade abbronzanti.
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