INDICE ARTICOLO
Definizione
Ipervitaminosi è un termine medico usato per descrivere l’eccesso di vitamine e i relativi sintomi tossici.
Il sovradosaggio di alcune vitamine può infatti portare a disturbi e complicazioni acute o croniche, più o meno gravi a seconda dei casi.
Per questi motivi, è importante utilizzare gli integratori vitaminici in modo responsabile, evitando gli abusi.
Cause
L’ipervitaminosi di origine alimentare è molto rara. Infatti, pochi alimenti contengono dosi di vitamine così elevate da poter scatenare un’ipervitaminosi.
Un raro esempio è dato dal fegato e dall’olio di fegato di merluzzo (che possono causare tossicità da eccesso di vitamine A e D).
Nella quasi totalità dei casi, le ipervitaminosi dipendono dall’eccessiva assunzione di farmaci o integratori.
In tal senso, possono essere implicati:
- errori di prescrizione da parte del medico;
- errori di assunzione da parte del paziente;
- avvelenamento accidentale da parte dei bambini;
- errori formulativi e/o produttivi, con immissione in commercio di prodotti contenenti dosi di vitamine molto superiori a quelle dichiarate in etichetta.
È stata anche descritta una forma specifica di ipervitaminosi da uso frequente di lampade solari, che ha dimostrato di portare a livelli di vitamina D nel sangue ben superiori alla soglia di tossicità 1, 2.
Al contrario, l’eccessiva esposizione al sole non sembra provocare tossicità da vitamina D (ma crea sicuramente altri problemi di salute, vedi photoaging) 3.
Infine, alcuni farmaci possono aumentare il rischio di ipervitaminosi, aumentando l’assorbimento di una vitamina da parte del corpo o rallentandone l’escrezione.
Soggetti a Rischio
I bambini sono particolarmente a rischio di ipervitaminosi da avvelenamento accidentale.
Nel 2018, le vitamine sono state responsabili di 58.862 esposizioni tossiche negli Stati Uniti, 41.581 delle quali hanno coinvolto bambini di età pari o inferiore a 5 anni 4.
Anche gli individui con particolari disturbi o malattie possono sperimentare reazioni più gravi in seguito all’assunzione di quantità eccessive di vitamine, ad esempio a causa della compromissione degli organi emuntori.
Tipi di Vitamine
Ricordiamo brevemente che le 13 vitamine conosciute sono divise in 2 categorie: liposolubili e idrosolubili 5.
L’assunzione di quantità eccessive di una qualsiasi vitamina può causare problemi di salute: tale condizione è chiamata ipervitaminosi o tossicità vitaminica. I rischi sono maggiori per le vitamine liposolubili A, D, E, per la niacina e per la vitamina B6.
Vitamine Idrosolubili
Le vitamine idrosolubili includono:
- Vitamina C (acido ascorbico)
- Vitamina B1 (tiamina)
- Vitamina B2 (riboflavina)
- Vitamina B3 (niacina)
- Vitamina B5 (acido pantotenico)
- Vitamina B6 (piridossina)
- Vitamina B7 (biotina)
- Vitamina B9 (folato)
- Vitamina B12 (cobalamina)
In generale, poiché le vitamine idrosolubili non vengono immagazzinate e sono facilmente escrete attraverso l’urina, è poco probabile che causino problemi da sovradosaggio.
Tuttavia, l’assunzione esagerata di alcune vitamine idrosolubili può comunque causare effetti collaterali potenzialmente pericolosi.
Ad esempio, l’assunzione di megadosi di vitamina C può causare diarrea, mentre l’ipervitaminosi B6 può portare a danni ai nervi potenzialmente irreversibili nel tempo.
In generale, l’assunzione eccessiva di una qualsiasi vitamina può causare seri problemi di salute. Tuttavia, poiché gli eccessi di vitamine idrosolubili vengono agevolmente escreti attraverso l’urina, è meno probabile che causino problemi di ipervitaminosi.
Vitamine Liposolubili
Le vitamine liposolubili comprendono:
- Vitamina A
- Vitamina D
- Vitamina E
- Vitamina K
Le vitamine liposolubili sono facilmente immagazzinate nei tessuti del corpo 6. Di conseguenza, gli eccessi hanno maggiori probabilità di portare a problemi di ipervitaminosi.
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Fabbisogno e Dosi Tossiche
La seguente tabella riporta la dose giornaliera raccomandata (RDA) o consigliata (ADI) per le varie vitamine liposolubili e idrosolubili.
Inoltre, riporta i livelli massimi di assunzione quotidiana tollerabile (UL – Tolerable Upper Intake Level). Questi valori rappresentano le dosi massime quotidiane (da tutte le fonti, inclusi alimenti, cibi fortificati, farmaci e integratori) che probabilmente non causano problemi alla grande maggioranza (97,5%) della popolazione sana.
RDA/ADI uomini adulti | RDA/ADI donne adulte | UL | |
Vitamina A | 900 mcg (RAE) | 700 mcg (RAE) | 3.000 mcg (RAE) |
Vitamina B1 (tiamina) | 1,2 mg | 1,1 mg | Non stabilito |
Vitamina B2 (riboflavina) | 1,3 mg | 1,1 mg | Non stabilito |
Vitamina B3 (niacina) | 16 mg (NE) | 14 mg (NE) | 35 mg (NE) |
Vitamina B5 (acido pantotenico) | 5 mg | 5 mg | Non stabilito |
Vitamina B6 (piridossina) | 1,3 mg | 1,3 mg | 100 mg |
Vitamina B7 (biotina) | 30 mcg | 30 mcg | Non stabilito |
Vitamina B9 (folati) | 400 mcg (DFE) | 400 mcg (DFE) | 1.000 mcg (DFE) |
Vitamina B12 (cobalamina) | 2,4 mcg | 2,4 mcg | Non stabilito |
Vitamina C | 90 mg | 75 mg | 2.000 mg |
Vitamina D | 600 UI | 600 UI | 4.000 UI |
Vitamina E | 15 mg | 15 mg | 1.000 mg |
Vitamina K | 120 mcg | 90 mcg | Non stabilito |
Si tenga presente che in determinate circostanze il medico può prescrivere dosi vitaminiche superiori all’UL.
Tale necessità si presenta, ad esempio, quando occorre colmare in tempi rapidi una carenza vitaminica importante e pericolosa per la salute.
Ad esempio, le carenze di vitamina D vengono spesso trattate con farmaci che forniscono oltre 50.000 UI di vitamina D al giorno 7. Similmente, ai pazienti ospedalizzati possono essere somministrate megadosi quotidiane di vitamina C, nell’ordine di 4.000-10.000 mg o superiori 8.
Ipervitaminosi A
L’ipervitaminosi A può essere acuta o cronica.
La tossicità acuta si verifica dopo aver assunto grandi quantità di vitamina A in un breve periodo di tempo, manifestandosi in genere entro poche ore o giorni.
La tossicità cronica si manifesta invece quando gli eccessi di vitamina A si accumulano durante un lungo periodo di tempo 9.
I sintomi dell’ipervitaminosi A cronica includono alterazioni della vista, dolore osseo e alterazioni della pelle.
Sebbene meno comune rispetto all’ipervitaminosi cronica, la tossicità acuta è associata a sintomi più gravi, tra cui danni al fegato, aumento della pressione cranica e persino morte 10.
Assumere troppa vitamina A può portare a gravi effetti collaterali e può anche essere fatale se ingerita a dosi estremamente elevate.
Inoltre, la tossicità della vitamina A può avere un impatto negativo sulla salute materna e fetale, e portare a difetti alla nascita 11.
Il beta-carotene e gli altri carotenoidi con attività provitaminica A vengono metabolizzati in modo diverso rispetto al retinolo contenuto nei cibi animali e in molti integratori.
Per questo motivo, i carotenoidi non causano ipervitaminosi. Tuttavia possono provocare la cosiddetta carotenosi, un innocuo ingiallimento della cute.
Segnaliamo tuttavia come alcuni importanti studi abbiano collegato l’assunzione di integratori di beta-carotene ad alto dosaggio con un aumentato rischio di cancro ai polmoni e malattie cardiache nei fumatori 12.
Ipervitaminosi D
La tossicità derivante dall’assunzione di dosi elevate di integratori di vitamina D può portare a sintomi pericolosi, tra cui perdita di peso, perdita di appetito e battito cardiaco irregolare.
In casi estremi, l’assunzione di megadosi di vitamina D – più di 50.000 UI al giorno – per lunghi periodi può portare a livelli ematici elevati di calcio (ipercalcemia), che possono portare alla morte 13.
In uno studio su 62 pazienti che hanno ricevuto iniezioni di vitamina D a dosi eccessivamente alte, ogni soggetto ha sperimentato insufficienza renale, indipendentemente dal fatto che avesse reni sani o malattie renali esistenti 14.
Per maggiori informazioni, leggi i nostri approfondimenti sugli effetti collaterali della vitamina D e sull’eccesso di vitamina D »
Ipervitaminosi E
Dosi eccessive di vitamina E possono interferire con la coagulazione del sangue, causando emorragie e ictus emorragico 15.
Un’assunzione eccessiva di vitamina E può causare fluidificazione del sangue e portare a sanguinamento fatale 16.
Nella maggior parte dei pazienti, i sintomi non vengono notati fino a dosaggi superiori a 1.000 mg/die.
Tuttavia, sono state riportate interazioni farmaco-farmaco in pazienti che assumevano più di 300 mg di vitamina E al giorno 15. In particolare, possono verificarsi interazioni con farmaci come aspirina e warfarin (coumadin), che aumentano il rischio di emorragia 17.
Megadosi di vitamina E possono anche interferire con il tamoxifene, un farmaco usato per trattare il cancro al seno, e con la ciclosporina, un immunosoppressore usato da persone che hanno ricevuto un trapianto d’organo.
Ipervitaminosi K
Nonostante si tratti di una vitamina liposolubile, la vitamina K ha un basso potenziale di tossicità.
Infatti, aldilà di possibili reazioni allergiche, non è nota alcuna tossicità associata ad alte dosi (dietetiche o integrative) delle forme fillochinone (vitamina K1) o menachinone (vitamina K2) 18.
Per questo motivo, non è stato fissato un livello di assunzione superiore (UL).
Sebbene la vitamina K abbia un basso potenziale di tossicità, può interagire con alcuni farmaci, come warfarin e antibiotici 19.
In particolare, nei pazienti che assumono warfarin (coumadin), è estremamente importante che l’assunzione dietetica di vitamina K rimanga costante nel tempo, senza aumentarla o ridurla bruscamente 20.
La vitamina K3 (menadione) è una forma sintetica di vitamina K che non si trova negli alimenti. Il suo uso nell’uomo è associato a effetti collaterali, che la rendono controindicata; può infatti interferire con la funzione del glutatione, provocando danni ossidativi alle membrane cellulari 21.
Ipervitaminosi C
Sebbene la vitamina C abbia una tossicità relativamente bassa, dosi elevate (>1-2g in singola assunzione) possono causare disturbi gastrointestinali, inclusi diarrea, crampi, nausea e vomito. Le emicranie possono verificarsi a dosi di 6 grammi al giorno 22, 23.
Sebbene sia improbabile che la vitamina C provochi tossicità nelle persone sane, può favorire danni ai tessuti e anomalie cardiache fatali nei pazienti con emocromatosi (un disturbo da accumulo di ferro, il cui assorbimento intestinale viene aumentato dalla vitamina C) 24.
Studi dai risultati contrastanti non permettono di chiarire se alte dosi di questa vitamina abbiano un ruolo nello sviluppo dei calcoli renali 25, 26, 27 28, 29, 30.
Per maggiori informazioni, leggi i nostri approfondimenti sulle dosi ottimali di vitamina C e sui suoi effetti collaterali e controindicazioni »
Ipervitaminosi B
Eccesso Vitamina B1
La vitamina B1 (tiamina) non sembra dare problemi di tossicità.
Non ci sono quindi effetti tossici ben accertati derivanti dall’assunzione di tiamina in eccesso nel cibo o attraverso l’integrazione orale.
Per questo motivo, non è stato stabilito un livello di assunzione superiore tollerabile.
Un piccolo numero di reazioni anafilattiche pericolose per la vita è stato osservato con grandi dosi di tiamina per via endovenosa 31.
Eccesso Vitamina B2
Anche per la vitamina B2 (riboflavina) non sono noti particolari effetti tossici o avversi derivanti dall’elevata assunzione orale.
Per questo motivo, non è stato stabilito un livello di assunzione superiore tollerabile.
In alcune persone, l’assunzione di riboflavina può far diventare l’urina di colore giallo brillante (flavinuria), ma si tratta di un effetto collaterale innocuo.
Inoltre, se assunta in quantità elevate, la vitamina B2 può causare diarrea e aumento delle urine 32.
Eccesso Vitamina B3
La vitamina B3 esiste in 2 forme principali: acido nicotinico (o niacina propriamente detta) e niacinamide (o nicotinamide).
Il rossore del viso è l’effetto collaterale più comune legato all’eccesso di niacina.
Dosi molto alte di niacina, spesso usate come farmaco ipocolesterolemizzante, possono provocare bruciore, formicolio, prurito e arrossamento del viso, oltre a mal di testa. Questi effetti possono manifestarsi perché la niacina dilata i vasi sanguigni 33.
Un sovradosaggio di niacina può anche causare trombocitopenia (basso numero di piastrine nel sangue). Ciò può causare lividi e sanguinamento eccessivo 33.
Un caso clinico ha rilevato che l’assunzione di dosi molto alte (oltre 5 grammi) di niacina a rilascio prolungato può portare ad acidosi metabolica, un accumulo di acido nei fluidi corporei, nonché insufficienza epatica acuta 34.
In dosi estremamente elevate (oltre 3 grammi), anche la niacinamide può essere tossica, in particolare per il fegato, e causare resistenza all’insulina 35, 36, 37.
Eccesso Vitamina B5
L’acido pantotenico assunto ad alte dosi non è considerato tossico per l’uomo.
Per questo motivo, non è stato stabilito un livello di assunzione superiore tollerabile.
L’unico effetto avverso osservato è stata la diarrea derivante da assunzioni molto elevate di acido pantotenico.
Anche l’applicazione topica è sicura, ma può causare irritazione cutanea in soggetti sensibili 38.
Eccesso Vitamina B6
La tossicità da piridossina si manifesta tipicamente con sintomi neurologici, comprese parestesie (formicolii) alle estremità e, nei casi più gravi, difficoltà di deambulazione
Questa neuropatia sensoriale di solito si sviluppa a dosi di piridossina superiori a 1.000 mg al giorno.
Un simile dosaggio può infatti causare danni ai nervi e dolore o intorpidimento alle mani o ai piedi.
Alcuni di questi effetti collaterali sono stati documentati anche a dosi inferiori a 500 mg al giorno in pazienti che avevano assunto integratori di vitamina B6 ad alto dosaggio per mesi. Tuttavia, non sono stati documentati danni ai nervi con un’assunzione giornaliera inferiore a 200 mg 39.
Eccesso Vitamina B7
La biotina (vitamina B7) non causa problemi di tossicità da sovradosaggio.
Nelle persone senza disturbi del metabolismo della biotina, dosi fino a 5 mg/die per 2 anni non sono state associate ad effetti avversi 39.
L’integrazione di biotina orale è stata ben tollerata a dosi fino a 200 mg/die (quasi 7.000 volte l’Assunzione adeguata) nelle persone con disturbi ereditari del metabolismo della vitamina B7 39.
Eccesso Vitamina B9
Il consumo di folati in eccesso dal cibo non è associato a problemi di ipervitaminosi.
Preoccupazioni in merito alla sicurezza sono invece state sollevate per l’assunzione di acido folico sintetico.
L’assunzione di una quantità eccessiva di acido folico può infatti influire sulla funzione mentale e avere un impatto negativo sul sistema immunitario 40.
Inoltre, alte dosi di acido folico possono avere un effetto mascherante sulla diagnosi di anemia causata da carenza di vitamina B12. Per questo motivo, alcuni esperti suggeriscono di integrare entrambe le vitamine 41.
Eccesso Vitamina B12
Nessun effetto tossico o avverso è stato associato a grandi assunzioni di vitamina B12 da alimenti o integratori in persone sane.
In effetti, quando alte dosi di vitamina B12 vengono somministrate per via orale, solo una piccola percentuale può essere assorbita, il che può spiegare la bassa tossicità.
A causa dell’assenza di un rischio di ipervitaminosi, il Food and Nutrition Board degli Stati Uniti non ha fissato alcun livello di assunzione superiore tollerabile (UL).
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