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Magazine X115 X115 Emollienti | Cosa Sono? Proprietà | Usi Medici e Cosmetici

Emollienti | Cosa Sono? Proprietà | Usi Medici e Cosmetici

  • 10 minuti

Cosa sono

La parola emolliente deriva dal verbo latino molire (rendere molle, liscio, morbido).

Gli emollienti hanno un’azione che possiamo definire filmogena e lubrificante:

  • nella pelle, formano un sottile film idrofobo che si oppone alla perdita di acqua e aumenta indirettamente l’idratazione;
  • nell’apparato digerente, lubrificano le pareti interne dell’intestino favorendo la peristalsi con un lieve effetto lassativo.

A seconda dei contesti in cui si usa, il termine “emolliente” può quindi assumere diversi significati.

Significato Medico

In medicina si definisce emolliente qualsiasi medicamento con azione lubrificante e/o lenitiva.

Ben noti sono i cosiddetti emollienti fecali (o lassativi emollienti), che con la loro azione lubrificano le pareti interne dell’apparato digerente.

A questa categoria appartengono la paraffina liquida (petrolato) e gli oli vegetali. Questi lassativi promuovono l’evacuazione dopo 6-8 ore dall’ingestione, rivestendo la parete dell’intestino e facilitando il passaggio delle feci.

Gli emollienti bronchiali sono sostanze che, ingerite per bocca, facilitano la fluidificazione del catarro e formano una pellicola protettiva che lenisce le infiammazioni della gola.

Appartengono a questa categoria il miele, le droghe mucillaginose come l’altea, la piantaggine e il capelvenere, e l’ambroxolo.

Molto spesso, i rimedi emollienti hanno quindi un’azione lenitiva, aiutando ad alleviare processi infiammatori e i disturbi correlati.

Significato Cosmetico

In cosmesi, l’emollienza misura la capacità del cosmetico di ridurre l’evaporazione di acqua dalla pelle.

Un prodotto emolliente è dunque in grado di aumentare il contenuto di acqua nella pelle, riducendone l’evaporazione.

In altri termini, gli emollienti possono essere considerati degli “agenti idratanti“, sebbene agiscano con un meccanismo indiretto, di tipo “occlusivo”.

L’emollienza è comunque un fattore che andrebbe attribuito al cosmetico nel suo complesso, poiché il contributo dei singoli ingredienti è ovviamente limitato.

In generale, più un prodotto è ricco di lipidi, più risulterà emolliente. Ad esempio, l’emollienza è massima per le pomate e gli unguenti, e molto bassa o nulla per sieri e lozioni.

Emollienti Cosmetici

Per la maggior parte dei cosmetici, le basi emollienti rappresentano la parte preponderante, che li caratterizza nelle loro proprietà sensoriali e funzionali.

Le basi emollienti rendono la pelle liscia, morbida ed elastica, e in generale “l’ammorbidiscono”.

Nonostante il marketing tenda a deviare l’attenzione del consumatore verso ingredienti a maggior richiamo commerciale, le basi emollienti sono spesso la parte più utile del cosmetico.

Come Funzionano?

Gli emollienti sono “idratanti occlusivi” che formano una barriera sulla pelle e impediscono l’evaporazione dell’acqua, riducendone la perdita transepidermica (TEWL). 

In questo modo, aiutano il reintegro del contenuto idrico dello strato corneo e degli strati più profondi dell’epidermide.

Ingredienti Emollienti

La paraffina è l’emolliente più conosciuto ed efficace nel ridurre la perdita di acqua attraverso l’epidermide.

Molte altre sostanze possono comunque fungere da emollienti 1:

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Quali sono i Più Efficaci?

Il petrolatum (paraffina) è l’idratante occlusivo più efficace; una concentrazione minima del 5%, può ridurre la perdita d’acqua trans-epidermica di oltre il 98%, con una resistenza alla perdita di vapore acqueo 170 volte superiore rispetto all’olio d’oliva 2.

Lanolina, olio minerale e siliconi (ad es. dimeticone ad alto peso molecolare) possono ridurre la perdita d’acqua trans-epidermica dal 20% al 30%. 

Stamates et al. hanno valutato lo stato di idratazione della pelle in nove adulti e sette neonati con pelle normale dopo il trattamento con vaselina, paraffina (olio minerale), olio di jojoba, olio di mandorle e altri oli vegetali.

La seguente tabella riporta i valori medi e le deviazioni standard dei valori della TEWL ottenuti prima del trattamento e post-trattamento di 30 minuti per tutte le sostanze applicate.

Una TEWL più bassa indica una riduzione della perdita di acqua dalla cute, quindi un maggiore effetto emolliente o “idratante” 3.

Sostanza applicata Valori TEWL (g hm −2 )
Prima del trattamento 30 minuti dopo il trattamento
Olio di jojoba 11,82 ± 2,18 11,82 ± 2,68
Olio di semi di soia 10,78 ± 2,03 9,88 ± 2,06
Olio di avocado 11,70 ± 1,61 9,93 ± 2,22
Olio di mandorle 11,82 ± 1,35 10,67 ± 1,54
Olio di paraffina 11,95 ± 1,54 10,70 ± 1,78
Vaselina 10,95 ± 2,1 5,08 ± 1,78

Stando a questo studio, l’efficacia emolliente della tanto bistrattata vaselina è di gran lunga superiore ai “pregiati” oli vegetali, mentre il blasonatissimo olio di jojoba pare del tutto inefficace nel limitare la perdita di acqua dalla pelle.

A Cosa Servono?

Gli emollienti aumentano indirettamente l’idratazione cutanea.

Inoltre, alcuni emollienti sono particolarmente utili per ripristinare la funzione barriera della cute, reintegrando il film idrolipidico cutaneo. Questi emollienti sono definiti restitutivi e hanno una composizione molto simile a quella dei lipidi cutanei.

Tra i restitutivi più efficaci si segnalano le ceramidi, lo spermaceti, l’acido miristico e il cetyl palmitate.

Gli emollienti sono quindi adatti quando la funzione barriera della pelle è alterata a causa di diversi processi patologici, o dell’invecchiamento.

Gli emollienti occlusivi favoriscono anche la permanenza e l’assorbimento degli attivi presenti nella formula. Allo stesso tempo, con il loro “effetto barriera” tendono tuttavia a ridurre l’assorbimento dei cosmetici applicati successivamente.

Questo spiega perché i sieri viso abbiano una texture molto liquida con una bassa emollienza.

I cosmetici emollienti sono quindi adatti per pelli secche, irritate e sensibili (ad es. in caso di dermatite atopica, psoriasi, xerosi, ittiosi volgare), e per pelli mature segnate da rughe e altri segni dell’invecchiamento.

Naturalmente quando si parla di emollienti si fa sempre riferimento ai cosmetici e non ai singoli ingredienti; pertanto, la composizione di ogni prodotto viene adattata alla specifica condizione d’uso.

Ad esempio, nei prodotti emollienti per pelli sensibili o irritate si pone la massima attenzione nell’evitare i profumi e altri agenti sensibilizzanti. Nei prodotti emollienti per pelli mature ci sarà invece spazio per antiossidanti, attivi antimacchia, vitamine A, C, E ed altri attivi antiossidanti.

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Fanno Male?

Spesso, gli emollienti più efficaci – come paraffina, vasellina e siliconi – sono accusati di “soffocare la pelle”, creando “un film impermeabile” che le impedisce di “respirare”.

Questa accusa, ripetuta come un “mantra” dai cultori dei cosmetici naturali è in realtà priva di fondamento.

Innanzitutto, per chi non lo sapesse, la pelle non è dotata di polmoni, quindi non respira e non può essere “soffocata”.

Emollienti e Comedogenicità

In termini più tecnici, paraffina, vasellina e siliconi sono accusati di essere comedogenici.

La “comedogenicità” è un concetto per certi versi astratto, secondo il quale alcuni ingredienti, quando applicati sulla pelle, occluderebbero i pori “soffocando la pelle”.

Troppo spesso si ignora che questa fantomatica occlusione è proprio la base dell’azione idratante di tipo emolliente.

Come abbiamo spiegato, tanto più un cosmetico (un cosmetico, non un ingrediente!) è occlusivo, tanto maggiore è la sua capacità di ridurre la perdita di acqua transepidermica, quindi la capacità idratante (seppur indiretta).

In secondo luogo, è necessario considerare che:

  • la presenza di un ingrediente potenzialmente comedogenico nella formulazione non comporta che il cosmetico che lo contiene sia comedogenico;
  • i test di comedogenicità sono un argomento controverso, con risultati spesso discordanti in base alla metodologia adottata.

Se ciò non bastasse, la vaselina e altri oli minerali sono tra i lipidi più dermocompatibili e meno sensibilizzanti, come dimostrano numerosi lavori scientifici e clinici condotti negli anni 4, 5.

Studi recenti hanno chiaramente e ripetutamente dimostrato che l’uso della paraffina liquida di elevata purezza non ha effetti comedogenici 6.

Per quanto concerne i siliconi, questi sono permeabili all’ossigeno e al vapore acqueo. Come se non bastasse, non c’è alcuna ricerca che dimostri il loro potenziale comedogenico 7.

Uno studio ha testato 3 tipi di siliconi, da soli e in formulazioni cosmetiche al 10%, confrontandoli con la paraffina in termini di riduzione della TEWL.

Sebbene la Trans Epidermal Water Loss si sia ridotta 15 minuti dopo l’applicazione dei “siliconi puri”, la riduzione è stata troppo bassa rispetto al gruppo di controllo per considerarla significativa 2. Questo indica chiaramente la non occlusività dei siliconi.

Nello stesso studio, le creme testate che contenevano il 10% di siliconi hanno invece dimostrato di idratare la pelle senza alcun effetto sulla TEWL (quindi senza effetto occlusivo).

Emollienti e Pelli Sensibili

Nonostante siano demonizzati da chi ha interesse a promuovere i “cosmetici naturali”, paraffina, vaselina e derivati vengono raccomandati per le pelli sensibili come quelle dei bambini 7.

L’olio minerale, si legge nello studio 8, è un ingrediente semiocclusivo che penetra negli strati superiori dello strato corneo. Non è comedogeno, ha una lunga storia di utilizzo sicuro ed è improbabile che diventi rancido anche in climi caldi e umidi.

Dunque, proprio perché la paraffina liquida è un grasso inerte (non interagisce con il metabolismo e la biochimica cutanea), rappresenta (se altamente raffinata) una delle scelte migliori per le pelli sensibili.

Paraffina, vaselina, derivati paraffinici e isoparaffinici possono essere considerati privi dei pericolosi contaminanti derivati dalla lavorazione del petrolio, rappresentando eccellenti ingredienti “barriera” nelle emulsioni emollienti di lunga durata 9, 10, 11, 12.

Sebbene in molti siti web si sostenga che i siliconi facciano male alla pelle sensibile, è vero il contrario. Le allergie ai siliconi sono estremamente rare 13. Al contrario, diverse sostanze vegetali sono tra gli ingredienti più allergizzanti che possiamo trovare nei cosmetici 14.

Non a caso, i siliconi vengono utilizzati in molti prodotti per le pelli sensibili, dove esistono richieste di trattamenti come rosacea, eczema, psoriasi, post-intervento chirurgico, post-trattamenti di medicina estetica (laser, microdermoabrasione, radiofrequenza, microneedling ecc.), dermatite da pannolino e ulcere cutanee 15.

Il dimeticone è persino elencato come protettore della pelle approvato dalla FDA e viene usato efficacemente nei prodotti per ridurre l’irritazione della pelle 16, 17.

Emollienti o Umettanti?

Emollienti e umettanti hanno entrambi lo scopo di accrescere l’idratazione della pelle.

Tuttavia, agiscono con meccanismi diversi.

Gli umettanti, infatti, non impediscono l’evaporazione dell’acqua come gli emollienti, ma la legano e aiutano a trattenerla nella pelle.

Nella fisiologia cutanea questa funzione igroscopica (di trattenere acqua) è affidata al NMF (fattore di idratazione cutanea) e molti suoi componenti vengono sfruttati come ingredienti umettanti.

Gli umettanti più usati nei cosmetici comprendono: glicerina, sorbitolo, glicole propilenico, glicole butilenico, glicole pentilenico, glicole dipropilenico, polietilenglicoli, eteri del glucosio, urea, acido ialuronico, allantoina, pantenolo, trimetilgicina, mucillagini, lattato di sodio e alfa-idrossiacidi (come l’acido glicolico e l’acido lattico, a concentrazioni <10%).

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