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Cos’è
Pelle a buccia d’arancia è un termine colloquiale usato per descrivere una pelle ispessita e increspata, simile per aspetto alla buccia di un’arancia.
Questo inestetismo si riconosce per i pori evidenti e dilatati, che conferiscono alla cute una consistenza ruvida e un aspetto invecchiato, con numerose fossette cutanee.
Spesso associata alla cellulite, la pelle a buccia d’arancia si può osservare in zone come cosce, glutei, addome e braccia, ma è comune anche a livello del mento.
Non è specifica dei soggetti in sovrappeso, ma l’aumento dell’adiposità tende ad aggravarla.
Tecnicamente, non esiste una definizione medica di "pelle a buccia d’arancia"; si può quindi considerare una condizione parafisiologcia, esteticamente sgradita e talmente diffusa da aver fatto entrare questo termine nel linguaggio comune 1.
Cause
La pelle a buccia d’arancia ha un’ampia varietà di possibili cause.
Di solito deriva da una perdita di tono ed elasticità della pelle correlata al normale processo di invecchiamento.
In effetti, alcuni Autori concordano sul fatto che le cause primarie dei pori del viso dilatati includano l’elevata secrezione di sebo e la perdita di elasticità cutanea correlata all’invecchiamento 5.
L’eccessiva esposizione solare e altri fattori ambientali possono accelerare questo processo di invecchiamento cutaneo biologicamente predeterminato, aggravando la condizione.
In presenza di cellulite, la pelle a buccia d’arancia è visivamente molto accentuata. La sua insorgenza è dovuta alla fibrosi, all’accorciamento e alla retrazione dei setti di collagene che compartimentano il tessuto adiposo. Tutto ciò è a sua volta generato dall’insufficienza microcircolatoria e linfatica, e dalla conseguente infiammazione aggravata dall’eccesso di grasso sottocutaneo che si gonfia nel derma 2.
Pelle a buccia d’arancia come segno di condizioni mediche
In alcuni casi, la pelle a buccia d’arancia può indicare dei gravi problemi di salute sottostanti.
Pertanto, se noti un’improvvisa alterazione nella consistenza e nell’aspetto della pelle dovresti parlarne al più presto con un medico.
Le condizioni patologiche che possono provocare la pelle a buccia d’arancia includono:
- Linfedema: consiste nel gonfiore delle braccia o delle gambe, conseguente a un blocco nel sistema linfatico.
A sua volta, l’insufficienza linfatica può essere causata da alcuni trattamenti antitumorali in cui il linfonodo viene rimosso chirurgicamente o danneggiato. Altre possibili cause includono infezioni, insufficienza venosa cronica e obesità.
Oltre alla pelle a buccia d’arancia e al gonfiore dell’arto colpito, i sintomi del linfedema possono includere: ridotta mobilità del braccio o della gamba interessati, dolore, disagio e tensione locale, pelle indurita o ispessita. - Infezione (cellulite infettiva): quando alcuni batteri patogeni superano gli strati protettivi epidermici, possono sviluppare infezioni della pelle e dei tessuti sottocutanei.
A volte, queste infezioni creano vaiolature nella pelle con effetto "buccia d’arancia".
Ulteriori sintomi di infezione locale possono includere: una sensazione di calore nella zona interessata, gonfiore, arrossamento e febbre. - Cancro al seno: la pelle a buccia d’arancia nella zona delle mammelle può essere un segno di cancro al seno infiammatorio.
Altri segni sospetti per questa condizione includono arrossamento o lividi della pelle del seno, gonfiore importante della mammella, capezzolo invertito, dolorabilità locale e senso di tensione locale. - Cheratosi pilare: si tratta di una condizione estremamente comune, soprattutto tra gli adolescenti e i giovani adulti, causata dall’ostruzione dei follicoli piliferi per accumulo locale di cheratina.
Di solito si verifica sulla parte superiore delle braccia o sulla parte anteriore delle cosce, rendendosi evidente per la comparsa di piccolissime protuberanze in corrispondenza dei follicoli piliferi.
Trattamento
Nella maggior parte dei casi, la pelle a buccia d’arancia è una condizione prettamente estetica, che non dipende da problemi di salute sottostanti.
Poiché la sua insorgenza è correlata alla riduzione del tono e dell’elasticità cutanea, il trattamento mira ad aumentare il contenuto di collagene ed elastina nella pelle.
A tal proposito, si possono adottare varie strategie, come peeling e scrub, integrazione di collagene e antiossidanti, applicazione topica di retinoidi e vitamina C, e trattamenti medico-estetici come microneedling, microdermoabrasione, laser e luce pulsata.
Le iniezioni di riempitivi (filler) possono colmare le depressioni cutanee più evidenti, mentre in caso di cellulite si possono sfruttare creme ad azione lipolitica, integratori drenanti, vasotonici e antinfiammatori, massaggi linfodrenanti e trattamenti medici come liposuzione tradizionale, liposuzione laser, mesoterapia e criolipolisi.
Trattamenti esfolianti
I trattamenti esfolianti (peeling) aiutano a restituire un aspetto più giovane e riposato al viso che invecchia. Lo fanno asportando le cellule cutanee superficiali e stimolando di conseguenza il rinnovamento cutaneo.
I cosiddetti esfolianti chimici (come acido glicolico, acido citrico, acido malico, acido lattico, acido piruvico, acido lattobionico e acido tartarico) agiscono rompendo i legami tra le cellule epidermiche, favorendone l’esfoliazione.
In alternativa al peeling chimico, è possibile sfruttare l’attrito generato da sostanze fisiche che, massaggiate sulla pelle, espletano un’azione esfoliante di tipo meccanico (in questo caso si parla di scrub).
Il peeling fisico o chimico migliora l’idratazione, lo spessore dermico e la quantità di collagene e fibre elastiche nella pelle, aumentando di riflesso l’elasticità e il tono della pelle 3, 4, 5, 6.
Benefici si possono ottenere anche nella riduzione dei pori cutanei dilatati. Ad esempio, 22 donne giapponesi hanno applicato acido glicolico (soluzione al 30%) ogni 2 settimane, per un totale di 5 trattamenti, beneficiando di una riduzione di pori evidenti, aperti e scuri 7.
Un altro studio ha indagato gli effetti di una formulazione di acido glicolico al 40% e vitamina C, ottenendo un miglioramento significativo dei pori del viso (28,3%) 8.
In base alle esigenze, scrub e peeling possono essere svolti a un livello più o meno profondo. I trattamenti più aggressivi sono generalmente più efficaci ma anche gravati dal rischio di pesanti effetti collaterali; per questo motivo, sono riservati all’ambito medico e professionale.
Vitamine Topiche
Retinoidi
Il retinolo (vitamina A) e i suoi derivati (retinoidi) sono considerati il riferimento su cui misurare l’efficacia dei cosmetici antiaging 9.
Questi attivi agiscono su specifici recettori intracellulari 10, 11, 12, 13. In questo modo:
- aumentano la sintesi di collagene e ne riducono la degradazione;
- favoriscono la riorganizzazione del collagene dermico in nuovi fasci di tessuti;
- stimolano la normalizzazione dell’organizzazione del tessuto elastico e la deposizione di glicosaminoglicani (come l’acido ialuronico) nel derma.
Il retinolo e i suoi derivati sono efficaci nel migliorare molteplici inestetismi della pelle, inclusi pori del viso dilatati, rughe, iperpigmentazione, lassità cutanea ed eccessiva produzione di sebo 14, 15, 16, 17, 18.
Inoltre, il retinolo topico combinato con la vitamina C sembra efficace nel migliorare l’elasticità della pelle 19.
In uno studio, 568 pazienti con rughe moderate o iperpigmentazione hanno applicato una crema allo 0,1% di tazarotene una volta al giorno per 24 settimane 20.
I pori dilatati del viso sono stati valutati come esito secondario, utilizzando una scala a 5 punti. Alla settimana 24 del trattamento, il 42% dei pazienti trattati con tazarotene ha ottenuto un miglioramento di almeno 1 punto (rispetto al 20% dei pazienti trattati con placebo).
Altre Vitamine Topiche
Oltre al retinolo, le vitamine della bellezza includono anche la niacinamide e le vitamine C ed E.
Grazie al suo ruolo antiossidante, la vitamina C protegge la cute e gli annessi dal danno indotto dalle specie reattive dell’ossigeno e dalle radiazioni ultraviolette, rappresentando così un importante alleato contro il photoaging.
Contestualmente, la capacità della vitamina C di sostenere la sintesi di collagene ad opera dei fibroblasti, le consente di migliorare sensibilmente la qualità cutanea, ottimizzando i livelli di idratazione, tono ed elasticità.
La vitamina E possiede proprietà antiossidanti sinergiche a quelle della vitamina C, di cui ottimizza l’efficacia 9. Inoltre, con un’azione emolliente riduce la Trans-Epidermal Water Loss (TEWL) e aumenta l’idratazione dello strato corneo.
Anche la niacinamide (forma attiva della Vitamina B3) è una vitamina importante per la bellezza della pelle. In 3 studi clinici, su un totale di 130 donne, la niacinamide topica ha dimostrato di ridurre rughe e linee sottili, arrossamenti della pelle e ingiallimento, migliorando l’elasticità cutanea 21, 22, 23.
Attenzione alla biodisponibilità
Le formulazioni topiche contenenti vitamina C hanno dimostrato una buona efficacia clinica nei trattamenti antietà 24, 25, 26. Tuttavia, la scarsa penetrazione cutanea e l’instabilità chimica ne riducono l’efficacia.
Per integrare i benefici della vitamina C con quelli delle altre vitamine della bellezza, abbiamo sviluppato il siero viso X115® ACE, un innovativo trattamento multivitaminico che apporta le 3 Vitamine della Bellezza nello Stato più Puro ed Efficace.
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- La mono-concentrazione delle vitamine A | C | E | in 3 formule distinte permette di veicolare alla pelle gli alti dosaggi vitaminici usati nella medicina estetica.
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Creme anticellulite
In presenza di cellulite, la pelle a buccia d’arancia è causata da una sofferenza metabolica, con stasi micro-circolatoria, ritenzione idrica, ipertrofia delle cellule adipose e degenerazione delle fibre collagene ed elastiche. Di conseguenza, si formano dei piccoli noduli e l’epidermide assume l’aspetto “a buccia d’arancia”.
Le creme anticellulite possono contenere diverse categorie di sostanze attive, come:
- molecole lipolitiche: favoriscono la mobilitazione dei grassi dalle cellule adipose e il loro metabolismo (es. caffeina, carnitina ed estratti di alghe ricche di iodio);
- molecole venotoniche e capillaroprotettrici: migliorano la salute vascolare e diminuiscono la fuoriuscita di liquidi; inoltre, combattono lo stress ossidativo e riducono l’infiammazione; queste sostanze attive possono includere polifenoli (come la rutina e l’esperidina), agenti vasodilatatori (ad esempio la capsaicina) e vasocostrittori (come il mentolo);
- agenti esfolianti (ad es. alfa-idrossiacidi): l’azione esfoliante di questi attivi rende la superficie cutanea maggiormente liscia e la trama cutanea più omogenea, riducendo l’effetto visivo della "buccia d’arancia".
Integratori
Collagene idrolizzato
L’assunzione di collagene idrolizzato è una strategia efficace per aumentare l’idratazione, il tono e l’elasticità della pelle 27, 28, 29, 30, 31, 32.
Questi benefici possono tradursi anche in un’efficace azione di contrasto alla pelle a buccia d’arancia.
Ad esempio, una ricerca ha scoperto che le donne che hanno bevuto un integratore di collagene (5g per dose) per 12 settimane hanno manifestato un aumento dell’idratazione della pelle e una riduzione significativa della profondità delle rughe rispetto a un gruppo di controllo 33.
Allo stesso modo, l’assunzione di integratori di acido ialuronico a dosi di 120-240 mg al giorno per almeno un mese ha dimostrato di aumentare significativamente l’idratazione della pelle e ridurre la pelle secca e le rughe negli adulti 34, 35, 36.
Flavanoli di Cacao
L’assunzione di cioccolato extrafondente o dei suoi flavanoli può avere importanti benefici per la bellezza della pelle.
Uno studio ha scoperto che l’assunzione giornaliera di flavanoli di cacao ha migliorato l’elasticità della pelle e ridotto le rughe nella cute fotoinvecchiata 37.
In un altro studio, dopo 6-12 settimane di consumo giornaliero di polvere di cacao ricca di antiossidanti, i partecipanti hanno riscontrato una pelle più spessa e idratata. La loro cute era anche meno ruvida e squamosa, meno sensibile alle scottature solari e aveva un migliore flusso sanguigno, che contribuisce a fornire più nutrienti alla pelle 38.
In un piccolo studio su 11 fumatori, il cacao ricco di flavanoli ha migliorato la circolazione sanguigna e in parte ha invertito i danni alla pelle causati dal fumo 39.
Trattamenti Medici
Se la pelle a buccia d’arancia si accompagna a inestetismi importanti, come cicatrici acneiche, forte perdita di volume, depressioni, lassità e rughe profonde, si possono ottenere importanti benefici sottoponendosi a varie tecniche di medicina estetica.
Tra queste ricordiamo i peeling profondi, la microdermoabrasione, la radiofrequenza e vari tipi di laser.
L’efficacia di questi trattamenti è sostanzialmente legata all’induzione di un rimodellamento delle fibre di collagene ed elastiche, con aumento dell’elasticità della pelle e della sua compattezza 40, 41.
Altri trattamenti medico-estetici utili contro la pelle a buccia d’arancia includono microneedling, biostimolazione con iniezione di vitamine o PRP, HIFU e laser resurfacing.
Le iniezioni di tossina botulinica possono essere particolarmente utili in caso di pelle a buccia d’arancia a livello del mento. In questo caso, paralizzando temporaneamente i fasci del muscolo mentale (che solleva e raggrinzisce la pelle del mento), si ottiene un rilassamento cutaneo con notevoli miglioramenti dell’inestetismo 42, 43.
In caso di cellulite, si possono ottenere buoni risultati con trattamenti medico-estetici specifici, come criolipolisi, trattamenti laser (lipolaser), cavitazione a ultrasuoni, mesoterapia e lipolisi mesoterapica con sostanze come fosfatidilcolina e acido desossicolico.
La cellulite è trattabile anche con il massaggio linfodrenante, che riduce l’edema tissutale e favorendo la circolazione probabilmente aiuta anche a livello cellulare, stimolando l’attività dei fibroblasti (e dei cheratinociti) e diminuendo l’attività proinfiammatoria degli adipociti 2.