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Generalità
Le creme antirughe sono prodotti cosmetici destinati a prevenire o combattere i segni del tempo sulla pelle.
I segni dell’invecchiamento cutaneo comprendono:
- rughe: solchi lineari permanenti di profondità variabile;
- lassità: perdita di tono e rilassamento cutaneo;
- secchezza: la pelle si disidrata e diminuisce la secrezione sebacea;
- assottigliamento dell’epidermide: frutto di un rallentato turnover delle cellule;
- iperpigmentazioni localizzate: note come macchie senili.
Per ognuno di questi inestetismi esistono attivi specifici, che vengono inseriti nella formula delle varie creme viso antirughe.
A Ognuno il Suo
In generale, non esiste una crema antirughe migliore in assoluto, poiché ogni soggetto ha bisogni specifici che possono essere soddisfatti da cosmetici altrettanto specifici.
Le diverse espressioni dell’invecchiamento cutaneo, e la soggettività con cui si manifestano, richiedono quindi creme antirughe specifiche.
Si consideri inoltre che ogni attivo, per essere efficace, dev’essere apportato in concentrazioni sufficienti. Poiché "lo spazio" a disposizione è poco, in una crema antirughe "non possiamo farci star dentro tutto" e questo impone delle scelte.
Se ad esempio vogliamo sfruttare al massimo le proprietà antirughe della vitamina C, dovremo inserirla in concentrazioni talmente alte da lasciare poco spazio ad altri ingredienti attivi.
Chiarito questo, in commercio esistono moltissime creme antirughe multi-azione.
Si tratta di prodotti generici, utili soprattutto in chiave preventiva o come "trattamento base". Queste creme contengono infatti varie tipologie di ingredienti antirughe, con l’obiettivo di agire a 360 gradi sulle diverse manifestazioni dell’invecchiamento cutaneo.
Per un’azione più mirata, è necessario orientarsi su una crema antirughe specifica per l’inestetismo che ci si propone di trattare, supportandola eventualmente con un siero viso e un integratore antirughe.
Ingredienti delle Creme Antirughe
La seguente tabella offre una panoramica degli ingredienti funzionali tipicamente contenuti nelle migliori creme antirughe, raggruppandoli in base all’inestetismo su cui agiscono.
INESTETISMO | ATTIVI ANTIRUGHE |
Rughe |
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Perdita di Tono |
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Secchezza |
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Assottigliamento epidermico |
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Iperpigmentazioni locali |
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Per Pelli Giovani e Mature
Le esigenze della pelle cambiano in maniera importante con l’età.
Per pelli giovani (30-50 anni), le migliori creme antirughe sono quelle "leggere", di rapido assorbimento e con un’azione prevalentemente idratante (umettante) e antiossidante.
Per pelli mature (50 anni e oltre), le migliori creme antirughe sono generalmente quelle "più ricche", con una maggiore frazione lipidica emolliente e restitutiva.
Attivi Idratanti
Le creme antirughe idratanti agiscono apportando alla pelle quantità variabili di attivi:
- umettanti,
- emollienti,
- restitutivi.
Umettanti
Gli umettanti hanno la capacità di legare e trattenere l’acqua presente nell’epidermide (azione igroscopica).
Migliorano quindi lo stato di idratazione cutanea aumentando la capacità dello strato corneo di trattenere acqua.
Gli umettanti più usati nelle creme antirughe comprendono: glicerina, sorbitolo, glicole propilenico, glicole butilenico, glicole pentilenico, glicole dipropilenico, polietilenglicoli, eteri del glucosio, urea, acido ialuronico, allantoina, pantenolo, trimetilgicina, mucillagini, lattato di sodio, alfa-idrossiacidi (come l’acido glicolico e l’acido lattico, a concentrazioni <10%).
Emollienti
Gli emollienti aumentano l’idratazione cutanea impedendo l’evaporazione dell’acqua (TEWL), attraverso un effetto "occlusivo".
Tra gli emollienti più efficaci ricordiamo: vaselina, paraffina, alcuni oli e grassi vegetali (olio di avocado, burro di karité), cere (cera d’api, cera carnauba), spermaceti, lanolina, squalano, ceramidi e vitamina E acetato.
Restitutivi
Questi ingredienti aiutano a ripristinare il cemento lipidico o i lipidi sebacei, attraverso l’utilizzo di grassi molto simili a quelli presenti nella cute e nel sebo.
I restitutivi, spesso presenti nelle creme antirughe per pelli mature, comprendono le ceramidi, lo spermaceti, l’acido miristico e il cetyl palmitate. Anche alla bava di lumaca possono essere ascritte proprietà restitutive.
Vitamine Antirughe
Vitamina A – Retinoidi
La vitamina A (retinolo) e i suoi derivati (retinil acetato, retinil propinato, retinil palmitato, retinaldeide ecc.) aiutano a stimolare il rinnovamento cutaneo.
Convertiti in acido trans-retinoico, inducono una vera e propria "riprogrammazione genica", stimolando l’espressione di alcuni enzimi e componenti fondamentali della pelle (come il collagene, i glucosamminoglicani e la cheratina).
La ricerca mostra che il retinolo può:
- migliorare significativamente le rughe causate da danni del sole o dal normale invecchiamento 1, 2, 3;
- sbiadire le macchie iperpigmentate 4;
- migliorare l’elasticità della pelle 5;
- levigare la pelle ruvida 6.
Vitamina C
La vitamina C possiede spiccate proprietà antiossidanti e fotoprotettive.
Inoltre, la capacità di sostenere la sintesi di collagene ad opera dei fibroblasti, e di inibire la sintesi di melanina, determina un sensibile miglioramento della qualità cutanea.
Applicata sulla pelle, la vitamina C topica è altamente efficace come "terapia di ringiovanimento", inducendo una significativa sintesi di collagene con effetti collaterali minimi 7. La vitamina C è anche efficace per il melasma e l’iperpigmentazione post-infiammatoria 8.
Riportando uno studio 9, si è osservato che l’applicazione di acido ascorbico topico al 10% per 3 mesi, su 19 pazienti tra i 36 e i 72 anni con cute del viso moderatamente foto-danneggiata, ha prodotto un miglioramento significativo di:
- rughe sottili;
- ruvidezza al tatto;
- lassità e tono cutaneo;
- ingiallimento del volto.
Per sfruttare le vitamine della bellezza A, C, E al meglio delle loro potenzialità, ti consigliamo il siero viso X115® ACE.
Vitamina E
La vitamina E comprende un gruppo di molecole liposolubili (tocoferoli e tocotrienoli) dotate di forte potere antiossidante.
Poco stabile in forma pura, viene spesso inserita per preservare dall’ossidazione le componenti lipidiche delle creme antirughe, "esaurendosi" con la conservazione.
La vitamina E stabilizzata (vitamina E acetato) resiste meglio, ma ha un basso potere antiossidante e un maggior potere idratante (emolliente).
Le proprietà idratanti (emollienti) della vitamina E sono state sfruttate nella prevenzione e nel trattamento delle rughe superficiali del volto 10: diminuendo la Trans-Epidermal Water Loss (TEWL) e aumentando l’idratazione dello strato corneo, permette un miglioramento delle rughe sottili e di quelle perioculari.
Niacinamide
La niacinamide è la forma attiva della vitamina B3, particolarmente preziosa per l’attività antinfiammatoria e antirughe.
Se applicata localmente o assunta per via orale come integratore, la niacinamide ha effetti antinfiammatori sulla pelle, utili nel trattamento di psoriasi, dermatiti e acne rosacea 11.
In tre studi clinici, su un totale di 130 donne, la niacinamide topica ha dimostrato di ridurre rughe e linee sottili, arrossamenti della pelle e ingiallimento, migliorando l’elasticità cutanea 12, 13, 14.
Altri Antiossidanti
Coenzima Q10
L’uso topico del coenzima Q10 può rivelarsi efficace per rallentare la formazione di pieghe e rughe, grazie all’effetto esercitato sul mantenimento della struttura proteica (collagene ed elastina).
L’applicazione del coenzima Q10 direttamente sulla pelle può ridurre il danno da agenti interni ed esterni, aumentando la produzione di energia nelle cellule cutanee e promuovendo la protezione antiossidante 15.
A concentrazioni adeguate, sembra efficace nel ridurre la profondità delle rughe e nel diminuire lo stress ossidativo e i danni al DNA indotti dalle radiazioni UV 16, 17, 18, 19.
Acido Lipoico
La ricerca dimostra che l’acido alfa-lipoico può aiutare a combattere i segni dell’invecchiamento cutaneo.
Quando l’acido alfa-lipoico viene applicato sulla pelle, si incorpora negli strati interni e offre una protezione antiossidante contro le radiazioni UV del sole 20, 21.
Applicato direttamente sulla pelle, l’acido lipoico ha anche aumentato lo spessore 22 e diminuito la ruvidità e il danno solare della pelle di donne anziane 23.
L’acido lipoico topico ha anche invertito i danni alla pelle causati dal fumo di sigaretta 24.
Inoltre, l’acido lipoico ha accelerato la riparazione cutanea in pazienti affetti da ferite croniche sottoposti a terapia con ossigeno iperbarico (HBO) 25, 26, 27.
Acido Ferulico
L’acido ferulico è un antiossidante di origine naturale, che oltre a combattere i radicali liberi, aumenta l’efficacia di altri antiossidanti.
L’acido ferulico (FA) può essere usato come antiossidante per prevenire danni da radiazioni ultraviolette (UV) e carcinogenesi cutanea 28, 29, 30.
L’incorporazione dell’acido ferulico in una soluzione topica di acido l-ascorbico al 15% e alfa-tocoferolo all’1% ha migliorato la stabilità chimica delle vitamine (C + E) e ha raddoppiato la fotoprotezione del preparato 31.
Resveratrolo
Il resveratrolo è un antiossidante polifenolico potenzialmente utile nel controllo del photoaging.
Inoltre, è stato dimostrato che le formulazioni con resveratrolo possono stimolare la proliferazione dei fibroblasti e contribuire all’aumento della concentrazione di collagene di tipo III 32.
L’uso del resveratrolo applicato localmente per 12 settimane, usando una miscela brevettata contenente 1% di resveratrolo, 0,5% di baicalina e 1% di vitamina E, ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo di linee e rughe, tonicità ed elasticità della pelle, lassità cutanea, iperpigmentazione, luminosità e rugosità rispetto al basale 33.
Trattamenti Esfolianti
Attraverso l’esfoliazione, si rimuovono le "cellule morte" (squame cornee) che costituiscono lo strato più superficiale della pelle.
Questa procedura contribuisce a:
- migliorare l’aspetto delle linee superficiali e delle rughe;
- aumentare la luminosità della pelle;
- favorire la decolorazione delle macchie scure;
- levigare le cicatrici, rendendole meno evidenti;
- promuovere la sintesi di collagene, acido ialuronico e il flusso sanguigno;
- aumentare l’assorbimento di altri attivi presenti nel cosmetico.
Gli esfolianti possono essere:
- esfolianti fisici (scrub): sfruttano l’attrito generato da sostanze fisiche (sale, zucchero, microsfere sintetiche, semi macinati finemente ecc.) che, massaggiate sulla pelle, producono un’azione esfoliante di tipo meccanico;
- esfolianti chimici: agiscono rompendo i legami tra le cellule epidermiche, favorendo l’esfoliazione cutanea (anche fino agli strati più profondi dell’epidermide).
Esistono 3 tipi principali di esfolianti chimici. Tutti sono acidi, ma alcuni sono più delicati e meno penetranti di altri.
- Gli alfa-idrossiacidi (AHA) includono acido citrico, acido malico, acido lattico e acido glicolico. Sono spesso usati per migliorare luminosità e tono della pelle, e per trattare le macchie iperpigmentate.
- I beta-idrossiacidi (BHA), come l’acido salicilico, sono solubili in olio. Per questo motivo, possono penetrare più facilmente nella pelle e liberare i pori ostruiti. Sono ideali per la pelle grassa o soggetta all’acne.
- I poli-idrossiacidi (PHA), come l’acido lattobionico e il gluconolattone, funzionano in modo simile agli alfa-idrossiacidi. Tuttavia, sono considerati meno irritanti e ideali per la pelle sensibile, compresa la rosacea e la dermatite atopica.
Peptidi Bioattivi
I peptidi sono sequenze di amminoacidi sufficientemente piccole da attraversare l’epidermide.
È importante rammentare che la pelle è una barriera quasi impermeabile alle sostanze che vi si applicano attraverso le creme antirughe. In particolare, risulta impermeabile alle proteine, quindi ad esempio non c’è modo di far penetrare il tanto amato collagene (che per questo si assume tramite specifici integratori).
I vari peptidi delle creme antirughe agiscono con meccanismi diversi:
- influenzando l’attività dei fibroblasti per dare tono e consistenza alla pelle;
- regolando l’attività dei melanociti per combattere le macchie pigmentate;
- interferendo con la neurotrasmissione per indurre una paralisi dei muscoli mimici facciali e distendere le rughe d’espressione (effetto botox-like).
Vediamo brevemente alcuni esempi di peptidi antirughe.
Pal-KTTKS (Nome commerciale Matrixyl, sin. palmitoil pentapeptide-4) è un frammento di collagene dermico che possiede la capacità di stimolare la produzione di nuovo collagene (utile per guarire le ferite) 35.
Anche il GHK-Cu è un frammento di collagene dermico complessato con il rame; stimola la guarigione dalle ferite in sistemi in vitro, aumentando la produzione delle componenti specifiche della matrice dermica, come collagene, elastina e MMPs 36.
Esempi
Ac-EEMQRR (
Il nonapeptide-1 è un peptide biomimetico antagonista dell’MSH (Melanocyte Stimulating Hormone).
Vanistryl ® è il nome commerciale delle formulazioni contenenti acetil tripeptide-30 citrullina e pentapetide-18. Sono peptidi bioattivi utilizzati nelle creme antirughe, che agiscono in sinergismo modulando la tensione muscolare e inibendo le metalloproteinasi della matrice (MMP).
L’acetyl hexapeptide 1, contenuto nella nostra migliore crema antirughe X115® FACE, è un peptide simile alla tossina botulinica in grado di rilassare la muscolatura mimica agendo sia a livello pre- che post-sinaptico. Allo stesso tempo, è utile per aumentare la sintesi di collagene stimolando l’attività dei fibroblasti dermici
Fattori di Crescita
I fattori di crescita sono proteine prodotte e secrete da alcune cellule per influenzare la crescita, la proliferazione e la differenziazione di altre cellule.
I fattori di crescita sono secreti da tutti i tipi di cellule dell’epidermide e del derma, e svolgono un ruolo essenziale nel mantenere la struttura e la funzione della pelle sana.
Un’ipersecrezione di questi fattori di crescita si verifica, ad esempio, per sostenere la riparazione della pelle danneggiata da una ferita.
La possibilità di sfruttare questi fattori di crescita per il ringiovanimento della pelle ha catturato l’attenzione di molti scienziati.
Sebbene siano già disponibili sul mercato creme antirughe contenenti fattori di crescita (ad es. HGF, VEGF, TGF-β1, bFGF), la loro efficacia rimane dubbia. Problemi di stabilità, sicurezza ed efficacia rappresentano un importante sfida per lo sviluppo di questa tecnologia 20.
Estratti Vegetali
Centella Asiatica
La centella asiatica ha dimostrato di stimolare la sintesi di collagene di tipo I da parte dei fibroblasti, esercitando contestualmente una sensibile attività antinfiammatoria grazie all’azione dei suoi estratti triterpenici.
Per questo, la centella sembra efficace per 38, 39:
- trattare ferite, ustioni, ulcere cutanee, psoriasi;
- prevenire lesioni cheloidi e ipertrofiche;
- stimolare il microcircolo, favorendo la riduzione della cellulite;
- velocizzare la guarigione delle ferite post-chirurgiche e post-traumatiche.
Aloe Gel
Il gel di aloe è attivo soprattutto come idratante e lenitivo.
In uno studio su 30 lavoratrici con mani secche e irritate per cause professionali, il gel di aloe vera (applicato indossando per 8 ore al giorno un guanto che lo rilasciava gradualmente) ha migliorato la pelle secca dopo circa 4 giorni 40. Dopo 10 giorni, c’è stato anche un miglioramento significativo della resistenza della pelle, delle rughe e degli arrossamenti.
Allo stesso modo, formulazioni cosmetiche contenenti estratti di aloe vera allo 0,10, 0,25 e 0,50% hanno idratato la pelle di 20 volontarie attraverso un’azione di tipo umettante 41.
In uno studio su 40 volontari, il gel topico di aloe vera ha ridotto l’infiammazione indotta dai raggi UV a distanza di 48 ore (mentre non ha mostrato alcun effetto antinfiammatorio dopo 24 ore). In questo studio, il gel di aloe si è dimostrato più efficace, nel ridurre l’infiammazione e il rossore, di un gel di idrocortisone all’1% 42.
Tè Verde
Sia gli integratori che l’applicazione topica dell’estratto di tè verde sembrano prevenire condizioni della pelle come perdita di elasticità, infiammazione, invecchiamento precoce e cancro causati dall’esposizione ai raggi UV 43, 44.
Un piccolo studio su 80 donne ha osservato un miglioramento dell’elasticità della pelle nei partecipanti trattati con un regime combinato di tè verde topico e orale 45.
Uno studio a lungo termine su 24 persone ha osservato che i danni alla pelle causati dall’esposizione solare erano ridotti con l’applicazione topica di cosmetici contenenti estratto di tè verde. I ricercatori hanno suggerito che le formulazioni cosmetiche hanno migliorato il microrilievo cutaneo e prodotto effetti idratanti 46.
Uno studio su 10 persone ha rivelato che l’applicazione di una crema contenente estratto di tè verde sulla pelle per 60 giorni ha comportato un miglioramento dell’elasticità cutanea 47.
Luppolo
Gli estratti di luppolo possono essere utili nella prevenzione dell’invecchiamento cutaneo e nel trattamento della pelle flaccida, delle smagliature e del rilassamento cutaneo 48.
Echinacea
Negli studi cellulari, l’echinacea ha inibito la degradazione del collagene da parte dei radicali liberi. Ha anche aiutato la guarigione delle ferite (cicatrizzazione) dopo l’applicazione topica nei ratti 50, 51.
Tali effetti sono attribuiti alla sua attività antiossidante e alla capacità di ridurre l’irritazione cutanea (inibizione della ialuronidasi).
Boswellia
Una crema antirughe contenente acidi boswellici ha prodotto significativi miglioramenti del fotoinvecchiamento, della rugosità tattile e delle linee sottili, con aumento dell’elasticità e riduzione della produzione di sebo 52.
In un altro studio, una crema con estratto di Boswellia al 2% (due volte al giorno per 5 settimane) ha ridotto significativamente il rossore e l’irritazione della pelle causati dalla radioterapia. Ha anche ridotto del 60% la necessità di utilizzare una crema cortisonica 53.
Isoflavoni
Gli isoflavoni di soia sono sostanze naturali simili agli estrogeni (sono per questo chiamati fitoestrogeni)
Considerata l’importanza degli estrogeni nel mantenimento della salute e della bellezza della pelle, numerosi studi hanno dimostrato come la somministrazione sia orale che topica di fitoestrogeni possa ridurre i segni cutanei della menopausa.
Il trattamento topico sembra sostenere la proliferazione dell’epidermide, supportando la sintesi di collagene e riducendone la degradazione enzimatica 54.
Ad esempio, attraverso l’applicazione di un gel al 4% di genisteina sono stati osservati benefici clinici in termini di aumento della concentrazione di acido ialuronico e della sintesi di collagene 55, 56.
Uno studio ha valutato la soddisfazione dei pazienti dopo il trattamento (in cieco) e ha mostrato che l’88% dei soggetti trattati con terapia ormonale sostitutiva osservava miglioramenti della propria pelle, contro il 50% delle donne che avevano applicato un gel con isoflavoni (genisteina 4%) 57.
Depigmentanti
L’applicazione topica di sostanze con proprietà schiarenti è un efficace rimedio per rendere le macchie della pelle meno visibili, levigandone la superficie e stimolando il rinnovo cellulare.
Le sostanze schiarenti/leviganti più utilizzate nelle creme antirughe sono:
- arbutina;
- acido azelaico;
- acido cogico;
- tretinoina/acido retinoico;
- estratto di liquirizia.
Arbutina
L’arbutina inibisce un enzima, chiamato tirosinasi, coinvolto nella sintesi della melanina.
A differenza dell’idrochinone, non ammesso per uso cosmetico, l’arbutina è ben tollerata dalla cute e può essere utilizzata nelle migliori creme antirughe.
Una revisione di 30 studi clinici ha proclamato l’arbutina un efficace agente depigmentante (schiarente) 58.
Acido Cogico
Un’altra molecola ad azione sbiancante è l’Acido Kojico, che blocca la tirosinasi impedendo la sintesi della melanina.
Pur avendo un’efficacia anti-macchie limitata, l’acido cogico aumenta la propria attività schiarente quando viene formulato con altri attivi depigmentanti.
Ad esempio, l’impiego in associazione all’acido glicolico sembra potenziarne l’effetto schiarente 59.
Acido Azelaico
Anche l’acido azelaico agisce come inibitore competitivo della tirosinasi.
Uno studio ha indagato l’efficacia di 5 diversi prodotti cosmetici applicati per tre mesi nel trattamento del melasma, che di seguito elenchiamo dal più efficace al meno efficace 61:
- Idrochinone (2%) + Tretinoina (0,025%) + Mometasone furoato (0,1%)
- Acido kojico (3%) + vitamina C (2%)
- Acido azelaico (20%)
- Arbutina (5%) + glabridina (0,5%)
- Arbutina (5%) + acido glicolico (10%) + acido kojico (3%)
È stato anche osservato che gli effetti collaterali erano superiori con il regime più efficace.
In uno studio pilota, un gel al 15% di acido azelaico applicato due volte al giorno per 16 settimane ha migliorato sia l’acne che l’iperpigmentazione postinfiammatoria nei soggetti con pelle scura e nera (fototipo IV-VI) 62.